Live 24! Padova-Reggiana, -2: la preparazione prosegue a ritmi serrati, chi farà le veci di Pinzi?

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Scatta l’operazione “100 Triestina” per festeggiare il centenario della società alabardata, che cadrà nel 2018. Il prossimo lunedì 18 dicembre (data nella quale l’Unione compie 99 anni), alle ore 17 nella sala stampa del Rocco, il Comune di Trieste, la Triestina Calcio e la tifoseria con Centro Coordinamento Triestina Club e la Curva Furlan, terranno una conferenza stampa in cui presenteranno il Comitato organizzatore “Unione” e il logo ufficiale del centenario, e illustreranno gli eventi che ci saranno in città durante l’anno. Ci sarà inoltre la consegna alle vecchie glorie alabardate di un abbonamento per il 2018 da parte della società alabardata. […]

Ore 20.30 – (Il Piccolo) Si avvicina la sfida di sabato al Rocco contro la Feralpi Salò (inizio ore 14.30) e gli alabardati, per scaldare i motori, ieri sul campo di Prosecco hanno effettuato un sgambata in famiglia contro gli Allievi nazionali di mister Lotti, utile per verificare le condizioni fisiche di alcuni giocatori e per provare qualche novità in vista della difficile partita di sabato contro la terza in classifica. Dodici le reti realizzate dalla squadra di Sannino: nella prima frazione doppietta di Pozzebon (una rete su rigore), poi nella ripresa 4 gol di Arma, 3 di Mensah, 2 di Bracaletti e uno di Petrella. E c’è subito un fatto che balza all’occhio, anche se si tratta solamente di una partitella infrasettimanale e da qui a sabato di cose ne possono cambiare tante: ieri infatti Sannino ha schierato assieme Petrella e Mensah come esterni d’attacco. […] Da notare comunque che più che di 4-3-3, si parla di 4-2-3-1, perché si è visto Bracaletti agire nuovamente alle spalle di Arma in una posizione da trequartista. Per il resto Meduri, che rientrerà dalla squalifica, affiancherà Porcari a centrocampo. Quanto alla difesa, ieri nella prima frazione si è visto anche Abel Gigli, il difensore centrale che in questi giorni è in prova con gli alabardati e che lo staff sta valutando. Per sabato ci sarà comunque sempre la coppia El Hasni-Codromaz, visto che Aquaro e Mori hanno lavorato ancora a bordo campo. E se a destra ci sarà Libutti, a sinistra il favorito sembra ancora Pizzul visto che Grillo ieri precauzionalmente non è stato impiegato nella partitella, proseguendo un programma personalizzato. […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Dovremo tirare in porta il più possibile, cercando di creare situazioni pericolose che dovremo essere in grado di sfruttare». Parola di Alberto Rubbo, che carica i compagni in vista della sfida di sabato in programma a Santarcangelo, l’attuale fanalino di coda del girone B. Un fattore che, come d’abitudine, non influenzerà la preparazione della squadra e l’approccio del Mestre alla partita. «Dovremo scendere in campo ancora più concentrati – spiega il centrocampista – perché le squadre che ci mettono più in difficoltà sono quelle che si chiudono. Sappiamo che sarà una partita molto difficile, ci aspetta una formazione che con ogni probabilità interpreterà la partita con una mentalità ultra difensiva, per questo noi dovremo dare il massimo per cercare di trovare i varchi giusti per creare occasioni da gol». E in vista di un’altra sfida dove gli spazi saranno davvero ristretti, l’asso nella manica potrebbe essere di color verdeoro. «Possiamo contare su due giocatori del calibro di Sodinha e Neto Pereira, che con la loro qualità possono dare una mano per aprire le maglie delle difese avversarie e permetterci di arrivare in porta. Da un paio di partite giochiamo con il trequartista e gli effetti si sono visti, stiamo lavorando molto per migliorare ogni singolo dettaglio e riuscire a risolvere anche il problema di chi ci affronta difendendo con 11 uomini dietro la palla». […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] I progressi di Sodinha, che sta giocando ai livelli per cui la società aveva deciso di investire su di lui, hanno spento i rumors legati a una cessione a gennaio. Il brasiliano sembra essersi ambientato e da alcune partite sta dimostrando tutto il suo valore. Il club del presidente Stefano Serena potrebbe comunque tornare sul mercato per acquistare un esterno sinistro da affiancare a Fabbri. È in dirittura d’arrivo, infine, la cessione del giovane Giacomo Zanetti, che andrà a giocare in D alla CalviNoale. Potrebbe essere inserito in rosa anche un esterno alto/trequartista per sostituire l’infortunato Nicolò Pozzebon, che si è operato nei giorni scorsi al ginocchio dopo la rottura del legamento crociato.

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La serenità con la quale i ramarri si stanno avvicinando alla sfida degli ottavi di Tim Cup con l’Inter è stata testimoniata anche da Emanuele Berrettoni, ospite di RaiSport. «Andremo a San Siro ha detto l’artista neroverde per godere di questa bella esperienza che ci siamo guadagnati battendo nell’ordine Matelica, Lecce, Venezia e Cagliari (le ultime due, di serie B e A, addirittura a domicilio, ndr). Poter giocare contro l’Inter ha proseguito il Berre per noi e per la società è un motivo di grande orgoglio. Una soddisfazione e una bella esperienza per la città, che ci seguirà in massa alla Scala del calcio». […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Una sfida è già stata vinta dai ramarri: quella della simpatia e dell’ironia. Giocata tutta sulla rete. L’Inter è passata dall’indifferenza ai freddi annunci sul sito ufficiale relativi al costo dei biglietti per assistere alla sfida in Tim Cup e alle procedure per gli accrediti. Il tutto con la supponente constatazione del ds Ausilio sull’effimero destino di ogni favola, compresa quella neroverde. La Beneamata ha altro da pensare. Sabato alle 20.45 Icardi e compagni dovranno difendere allo Juventus Allianz Stadium quel primo posto che non occupavano dal 6 gennaio 2016 e quel sogno che non riescono a realizzare dal 2010. Non hanno né tempo, né probabilmente tanta voglia di pensare ai Carneade della Destra Tagliamento. Ben diverso e intelligente l’approccio del Pordenone che, contrariamente ai più quotati (in tutti i sensi) rivali, non ha impegni di campionato a cui pensare, osservando sabato il riposo imposto dal calendario. Per accompagnare Stefani e compagni verso la storica partita, la pagina Facebook ufficiale dei ramarri sforna ogni giorno un post corredato da immagine. L’ultimo fa il verso proprio dal motto dei nerazzurri Mai stati in B. Il sito naoniano simpaticamente rileva che nemmeno il Pordenone è mai stato in cadetteria e accomuna le due compagini con 194 anni di storia in campo, mai in B. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Ancora cinque giorni per riflettere. E soppesare le scelte prima di stilare l’undici di partenza da opporre all’attuale capolista della serie A. Il tecnico del Pordenone, Leonardo Colucci, dopo il doppio allenamento di ieri, riprenderà a preparare la grande sfida di San Siro questo pomeriggio alle 14.30. Domani è in programma un’altra doppia seduta (inizio alle 10 e alle 14.30), sabato riposo, mentre domenica e lunedì la formazione neroverde si ritroverà al mattino. Alla vigilia del match rigorosamente a porte chiuse, come ormai da tradizione anche in campionato. C’è tutto il tempo, dunque, per provare e riprovare la formazione anti-Inter. Al momento, tuttavia, le indicazioni di campo lasciano presagire la conferma, pressoché totale, degli uomini capaci di regalare al club neroverde il grande appuntamento di martedì prossimo negli ottavi di coppa Italia. Con un solo dubbio, sulla fascia sinistra, dove Nunzella, schierato sia a Cagliari in Tim cup sia nel successivo impegno di serie C a San Benedetto del Tronto, si dovrebbe giocare una maglia con il più esperto De Agostini. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Mister Colucci ha appena finito di mangiare l’ottima crostata alla marmellata della cuoca Graziella, sta per portare i suoi all’allenamento del pomeriggio. «Non s’arrabbi presidente, Ausilio è fatto così…». Anche Mauro Lovisa, il “pres”, è fatto così. Da domenica sera gli rimbombano nella testa le parole del ds dell’Inter alla Domenica Sportiva. «La favola del Pordenone? Finirà» ha detto. Sprezzante. «Mister, la mia è una famiglia all’antica, di agricoltori, non dimentica», dice il “pres”. Alza il tono della voce. I giocatori del Pordenone dei miracoli e quelli delle giovanili, riuniti per il pranzo al centro sportivo De Marchi, struttura che invidiano anche squadre di due categorie sopra, si girano verso di lui. «Non succede, ma se succede…». Tanto alla Pinetina di Appiano Gentile Spalletti&Co prima devono pensare a sfidare la Juve sabato. Presidente, martedì giocate a San Siro gli Ottavi di Coppa Italia… «Non soffro di vertigini». Presidente suvvia… «Non soffro di vertigini. La squadra sta bene, andremo a giocare una partita gagliarda, li faremo sudare. Stiamo facendo la storia del club e della città. Grazie al calcio parlano tutti di Pordenone, lo chiami riscatto, fenomeno sociale, faccia lei…». E mercoledì mattina? «Torneremo qui a lavorare per continuare il progetto (si guarda intorno, mostra con orgoglio il centro sportivo ndr). L’obiettivo è tornare a San Siro in serie A. Ma intanto partiamo dalla promozione in serie B: dopo la beffa di maggio l’obiettivo è arrivarci in due campionati. Il Padova è forte, ma il campionato non è finito. Abbiamo ritrovato Berrettoni, il nostro Di Natale, e Gerardi il nostro bomber che sta recuperando: se non prenderemo il Padova ci penseremo ai play-off». […] Cosa dice ai suoi calciatori?«Che sono dei privilegiati. Da quando ho portato un mio giocatore che si era fatto espellere a vedere quante ore e come lavorano i miei dipendenti nei campi, qui tutti sorridono e nessuno si sogna a dire di essere stanco…». […]

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Vicenza da tempo si parla poco di calcio giocato. L’attenzione è tutta rivolta alle vicende societarie che da maggio vedono Boreas Capital impegnata nell’acquisto del club biancorosso con la novità, però, di una nuova cordata lombarda che sta valutando molto concretamente la possibilità di acquistare il club. […] Adesso però è arrivato il momento della verità perché alle porte ci sono scadenze importanti: la prima il 16 dicembre, data entro cui la società biancorossa dovrà provvedere al pagamento degli stipendi e contributi a calciatori e collaboratori, ma sono alle porte anche i pagamenti della rata annua dell’Iva (circa 588 mila euro), di quella corrente e del debito con il Comune (circa 42 mila euro). Il club biancorosso ha preso tempo, considerato che la trattativa per la cessione dovrebbe concludersi entro pochi giorni, ma a meno di accelerazioni improvvise saranno ancora i soci di Vi.Fin. a dover mettere mano al portafoglio per onorare le scadenze. Fuori tempo massimo, infatti, pare anche la cordata lombarda, che potrebbe rappresentare la salvezza di un club che da troppo tempo convive con una situazione debitoria molto pesante e con risultati sportivi che dal 2001 hanno visto il Vicenza retrocedere dalla serie A per finire ben quattro volte in serie C. […] Il tutto mentre sabato, al Mercante, si giocherà il derby con il Bassano: un match inedito in campionato ma già visto anni fa in Coppa Italia. Un match tra deluse, con in palio una vittoria che pesa più dei semplici tre punti.

Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 15.40 – Qui Guizza: prove tecniche di 4-3-1-2.

Ore 15.20 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo sia Trevisan che Bindi.

Ore 15.00 – Qui Guizza: termina solo ora il colloquio tra mister Bisoli e la squadra.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un’unica stagione in arancioneroverde gli è bastata per conquistarsi stima e per farsi ricordare dal pubblico arancioneroverde. Sabato (ore 15) Elia Legati tornerà allo stadio Penzo da avversario con la maglia della Pro Vercelli, dopo aver difeso da capitano quella del Venezia nella tribolata (a dir poco) Lega Pro 2014/15, l’ultima dell’era-Korablin propedeutica alla rinascita della società targata Tacopina. «Nonostante un’annata senza infamia e senza lode sul piano dei risultati ricorda il 31enne Venezia è la piazza alla quale mi sono affezionato di più. Attorno al ds De Franceschi si formò un gruppo che fece fronte alle grosse difficoltà societarie, per questo ci ripenso con grande piacere pur nei momenti dolci e amari di quelal stagione». Dopo aver guidato bene la difesa lagunare (30 presenze e un gol) Legati nell’estate 2015 era un obiettivo del ds Giorgio Perinetti, arrivato nel frattempo per ricostruire la squadra che doveva ripartire dalla serie D. «Avevamo parlato a lungo, io però tra Padova e Venezia ero reduce da due fallimenti societari e in quel momento, dovendo pensare al meglio per la mia famiglia, non me la sentii di rischiare ancora e dire no a un club serio e di B come Pro Vercelli. Sono davvero felice che il Venezia sia risalito, ho tifato da lontano e devo dire che non mi aspettavo di ritrovarci contro così presto. Vedo che anche il pubblico sta tornando al Penzo, aspetto positivo visto che solo tre anni fa eravamo in pochi intimi. La buona organizzazione paga sempre, in campo e fuori». […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sospiro di sollievo per Marco Modolo. Il difensore del Venezia si è sottoposto ad ulteriori accertamenti ieri dopo l’infortunio subito sabato scorso a Palermo all’adduttore. Sono state scongiurate lesioni muscolari e si tratta di un’ottima notizia, anche se sabato Modolo quasi certamente non ci sarà. Hanno lavorato a parte Falzerano, Moreo e Garofalo, tutti in dubbio per la partita contro la Pro Vercelli. Sono stati annunciati, inoltre, due allenamenti a porte chiuse nelle giornate di oggi e di domani, ragion per cui è ipotizzabile che Filippo Inzaghi stia meditando di cambiare modulo anche a causa della contemporanea assenza di due pilastri della difesa. […]

Ore 13.40 – (La Nuova Venezia) Domizzi squalificato, Modolo in forte dubbio per infortunio, Garofalo in ripresa, ma non utilizzabile: Pippo Inzaghi sarà forse costretto a ridisegnare la difesa contro la Pro Vercelli. Andando a sistemare i pezzi del mosaico accanto a Zampano e Andelkovic. Altra giornata di accertamenti per Marco Modolo, che hanno confermato l’assenza di lesioni per cui lo staff medico del Venezia valuterà il recupero del difensore in queste 48 ore che separano dalla partita con la Pro Vercelli. L’assenza di Domizzi e il possibile forfait di Modolo potrebbero privare contemporaneamente il tecnico arancioneroverde dei due difensori centrali tanto che Inzaghi potrebbe anche decidere il ritorno alla difesa a quattro. Uno schieramento adottato dall’inizio solo alla prima giornata contro la Salernitana, quando Andelkovic, non ancora al top della condizione, partì in panchina con Domizzi e Modolo al centro della difesa, Zampano e Del Grosso esterni. Davanti ad Audero, questa volta, potrebbero sistemarsi Andelkovic e Bruscagin, sempre con Zampano e Del Grosso sulle fasce e Cernuto unico difensore centrale in grado eventualmente di subentrare.Discorsi che rientrerebbero qualora Marco Modolo desse allo staff medico e a Inzaghi garanzie di poter scendere in campo e giocare in buone condizioni, senza rischiare di peggiorare la situazione. […]

Ore 13.20 – (Mattino di Padova) Un Campodarsego imbottito di giovanissimi supera in rimonta il Legnago Salus, e la vittoria allo stadio “Sandrini” vale alla squadra di Fonti l’accesso agli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie D. Nella formazione iniziale sono tanti i ragazzi cresciuti nel settore giovanile che vengono gettati nella mischia dal primo minuto: e sino all’intervallo le migliori occasioni sono proprio dei biancorossi padovani, vicini alla rete con Coppola e Nalesso. […] Al 5′ Marchetti recupera palla sulla trequarti, si accentra e lascia partire un destro che batte Pirana sul secondo palo. Il Campodarsego replica al 17′: Radrezza libera alla conclusione Beccaro, ma il suo sinistro si stampa sul palo. Alla mezz’ora, comunque, l’1-1 è cosa fatta ed è una rete che nasce interamente dai ragazzi più giovani: Nalesso trova il filtrante perfetto per Menale, il quale a tu per tu con il portiere non sbaglia. Al 39′, quindi, arriva anche il gol della squalificazione: a siglarlo è Aliù, che, servito da Beccaro, colpisce di testa e manda i biancorossi al turno successivo.

Ore 13.00 – (Gazzettino) […] Andrea Arrighini, ex di turno, inquadra così il match: «Per noi sarebbe fondamentale vincere per dare un segnale forte soprattutto a noi stessi. Rispetto all’anno scorso questo campionato è più equilibrato con le squadre di testa che stanno andando meno forte, mentre noi abbiamo acquisito maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Rispetto all’avvio sorprendente dello scorso campionato siamo partiti meno brillanti, ma stiamo facendo un buon percorso soprattutto in trasferta con quattro vittorie su campi difficili (Empoli, Pescara, Palermo, Foggia ndr). Cerchiamo di confermarci anche al Tombolato per dare seguito a una continuità di risultati che ultimamente abbiamo raggiunto». […] Sul momento difficile dell’Avellino, contestato dai tifosi, Arrighini avverte: «Non fidiamoci. Per loro è un periodo agitato, ma la tifoseria anche se contesta ha sempre un grande peso. Prepariamoci ad affrontare una squadra rognosa, per noi sarà una partita tosta». Avellino, poi Lazio e Brescia, tre impegni in otto giorni, di cui due in trasferta. «Sarà una settimana intensa, ma tutto il mese è impegnativo. Bisogna stringere i denti e cercare di finire il girone di andata nel migliore modo possibile». […]

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) […] Questi sono giorni importanti per Andrea Arrighini: protagonista in Coppa e ora “ex” di turno nel match con l’Avellino.«Lì ho lasciato degli amici, da Castaldo a capitan D’Angelo, fondamentali nel mio inserimento nella stagione che ho trascorso in Campania. Ma oggi ringrazio Marchetti, che mi ha riportato in questa famiglia». La scorsa estate il Cittadella l’ha riscattata, altrimenti sarebbe tornato in Irpinia. «Direttore e presidente hanno puntato su di me. Il d.g. Marchetti mi ha sempre dato la massima fiducia e già da gennaio mi aveva anticipato che mi avrebbe riscattato. Sono contento, perché a Cittadella si può lavorare in serenità e si può crescere». Gli uomini di Novellino non stanno attraversando il loro miglior momento, con 4 punti raccolti nelle ultime 5 giornate. «È una squadra rognosa, in genere più fastidiosa da affrontare quando gioca in casa sua, perché ha un pubblico molto caldo. So che ci sono state contestazioni nelle scorse settimane e qualche problema societario, ma non credo influirà su di loro. È incappata in qualche passo falso, ma è stata una delle rivelazioni d’inizio stagione». […] Lei si aspettava di avere appena un punto in meno in classifica rispetto allo stesso turno dello scorso torneo? «L’anno scorso abbiamo avuto una partenza sprint, ma in questa fase della stagione avevamo perso diversi punti. Oggi, invece, siamo più regolari, merito di qualche pareggio e qualche vittoria esterna in più, che ci hanno consentito di tornare a ridosso delle prime. Secondo me i risultati generali confermano quanto immaginavamo, e cioè che i valori sono più omogenei. E, comunque, i punti in palio sono sempre gli stessi, ma vincere in campi caldi come quello di Palermo o Foggia, o in casa di realtà blasonate come Empoli e Pescara, dà morale». […]

Ore 12.10 – (Gazzetta di Reggio) Sfida alla capolista. La Reggiana sabato sera proverà a riaprire in toto il suo campionato. Difficile, ma non impossibile, a detta di Giorgio Zamuner, direttore generale del Padova con trascorsi granata, un reinserimento di Cesarini e compagni addirittura nella lotta per il primo posto. «La Reggiana- dice Zamuner- era una delle mie favorite della vigilia, undici punti da recuperare sono tanti, ma il cammino è ancora lungo, mi auguro e le auguro di risalire fino al secondo posto, ma per valori il suo organico nei 13-14 titolari non ha nulla da invidiare a noi ed alle altre squadre con ambizioni di promozione». […] A chi dice che, come tutte le squadre di Bisoli, il Padova sia più concreto che bello, cosa risponde?«Mi pare una lettura limitativa, direi che il Padova è un giusto mix tra cinismo, concretezza e sprazzi di bel gioco, non sempre ma ci è capitato di costruire tanto, poi è vero che abbiamo vinto partite soffrendo, ma penso sia una qualità importante». Quanto può pesare per voi l’assenza per squalifica di Pinzi?«Ci toglie esperienza, ci viene a mancare il regista della squadra, siamo rammaricati, ma sereni, la rosa è ampia, la possibilità di sostituirlo adeguatamente non mancano».Nella primavera del 2016 si era parlato di Zamuner come possibile ds della Reggiana…«Un approccio c’è stato, mi avevano chiesto la disponibilità, che io avevo dato perché Reggio è una piazza importante, ci ho giocato e mi sono trovato benissimo, poi, però, loro non si sono più fatti sentire. In compenso il Padova sì».

Ore 11.50 – (Gazzetta di Reggio) «Contento di essere tornato a Padova, dove vivo ed ho giocato per anni, ed appena è arrivata l’occasione l’ho colta, ma da Reggio mi sarei aspettato una chiamata in estate che non è arrivata ma forse è stato meglio così». Tra gli ex di Padova-Reggiana c’è il centrale difensivo Trevor Trevisan che ricorda bene l’anno scorso in granata. […] Con chi aveva legato alla Reggiana?«Con tutti e sono fortunato ad aver ritrovato qua Guidone e Contessa. Avevo un legame speciale con Bovo, col quale ho condiviso quasi tutta la carriera». Guidone e Contessa stanno facendo bene? «Sono arrivati a Padova il mio stesso giorno. Contessa fa veramente bene, ma le sue qualità le conoscevo, mentre Guidone fa il suo solito grande lavoro di squadra e si è sbloccato». Vi state stuzzicando tra ex compagni? «No. La partita è importante e siamo concentrati sulle nostre squadre, poi alla fine ci faremo una bella risata insieme». Col torneo nelle vostre mani lunedì solo un pari con la Fermana… «Non si può sempre vincere ed è stato un punto preso volentieri dopo 90′ nella loro metà campo. Veniamo da un periodo con dispendio enorme di energie ma c’è stata anche un’accelerata importante con squadre difficili come Pordenone, Albinoleffe, Triestina e Feralpisalò. E ora avremo un paio di giorni in meno rispetto a loro per preparare la sfida, ma non sarà una scusante perché vogliamo far bene per allungare la serie positiva». […] Con qualche limitazione ma rivedrà i vecchi tifosi…«Ho dato il massimo in campo e credo di esser stato apprezzato da loro. Sarà spettacolo tra due tifoserie importanti che vengono da un buon periodo». Questa partita a suo avviso potrà essere decisa da un episodio? «Tutte e due le formazioni hanno nelle loro file giocatori capaci di giocate importanti: noi siamo un collettivo che manda in rete tutti con Capello, Guidone e Chinellato che fanno bene; per la Reggiana dico Cesarini, Altinier o Riverola. Si giocherà a viso aperto e vinca il migliore».

Ore 11.30 – (Gazzetta di Reggio) Mentre in via Agosti la squadra prepara il big-match col Padova poco distante, negli uffici di via Mogadiscio c’è fermento: si attende il responso su Massimiliano Carlini. Per quanto riguarda l’ex Frosinone è attesa per questo pomeriggio la risposta della Commissione disciplinare in merito al ricorso inoltrato dalla società per vedere ridotte da due ad una le sue giornate di squalifica rimediate con l’espulsione di Bassano. Negli uffici della società granata nessuno si sbottona più di tanto sul suo esito, probabilmente per non illudere i tifosi che già lo vedono in campo. Intanto, ieri all’ottimismo per il caso Carlini si è aggiunta l’ansia per l’altro fantasista granata, Alessandro Cesarini. Sul finire dell’allenamento il mago si è dovuto fermare e rientrare negli spogliatoi zoppicante per una botta rimediata al ginocchio. Sarebbe davvero una beffa perdere il “Mago” nella sfida più importante della stagione, nel suo miglior momento di forma col quale ha contribuito alla risalita in classifica della Reggiana, per una squadra che dovrà già scontare le tante assenze dell’ultimo periodo. Ma pare non trattarsi di nulla di grave e già nella seduta pomeridiana di oggi (ore 14.30) l’ex Pavia è atteso in gruppo. Sabato all’Euganeo col Padova (fischio d’inizio ore 20.30) saranno sicuramente out Rozzio, Napoli e Bastrini, lo staff medico le sta provando tutte per consegnare a Eberini, almeno per la panchina, Manfrin e Rosso. […]

Ore 11.00 – (Gazzettino) In questa ottica, Altinier ci scherza su alla classica domanda su come si comporterebbe in caso di gol. «Scrivete quello che volete, tanto non segno…». […] E il Padova? «È primo e se lo merita. Una squadra competitiva, con una base già buona, allestita per vincere. Qualche avversaria importante è un po’ mancata ed è stato abile ad approfittarne». Poi torna sulla sfida di sabato. «I tanti ex in campo metteranno un po’ di pepe alla gara perché sono più coinvolti a livello emozionale. Noi cerchiamo sempre il risultato attraverso il gioco, ma poi bisogna vedere se l’avversario ce lo permette».

Ore 10.50 – (Gazzettino) E magari la base per l’attuale ottima stagione biancoscudata. «Mi guardo bene dal prendermi meriti per l’attuale Padova i cui risultati sono il frutto della programmazione». […] «Ho saputo che nei giorni scorsi c’è stato qualche mugugno perché avevo dichiarato in un’intervista che il Padova non mi interessava. In realtà mi era stato chiesto se mi bruciava il fatto che la mia ex squadra fosse prima e io ho replicato che sono un professionista e devo occuparmi solo della Reggiana. Io credo che un giocatore debba essere valutato e apprezzato per quello che fa in campo e fuori, per l’atteggiamento e per la sua presenza anche nei momenti difficili in ciascuna realtà in cui opera, non certo per qualche intervista ruffiana in cui lancia messaggi d’amore alla propria vecchia squadra».

Ore 10.40 – (Gazzettino) […] «Manca ancora qualche giorno – premette Altinier – e dunque non ci sto pensando più di tanto, ma sicuramente sarà un’emozione diversa entrare in quello stadio e rivedere tanti amici. Restano bellissimi ricordi, anche per il rapporto con l’ambiente. Solo a Portogruaro ho vissuto due anni così positivi. Peccato solo non avere legato questa esperienza a un successo di squadra, ma considerate le avversarie, non era facile». Il fotogramma che le resta maggiormente impresso? «Potrei scegliere la doppietta a Parma. Nel complesso sono state due stagioni decisamente intense, la prima con una partenza difficile e una bella rimonta, la scorsa iniziata così così, seguita da venti partite da grande squadra e poi con il crollo finale. Un biennio di crescita in campo e a livello societario».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Sul lato nord verrà costruita una palestra che sfrutterà l’attuale curva nord e in futuro il progetto prevede tre stralci un nuovo settore per la tifoseria ospiti. Quanto all’aspetto economico, una parte della spesa prevista, fino a un massimo di due milioni potrebbero arrivare attraverso il bando Sport e Periferie finanziato da una legge del 2016 con un fondo finalizzato alla realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica nazionale in aree periferiche. […] «L’assessore Bonavina – spiega il presidente Bonetto – mi ha sottoposto il progetto su cui sta lavorando per condividerlo con noi. Ci sono degli spunti interessanti che a breve approfondiremo». «È stato un incontro molto positivo – replica Bonavina – da cui sono uscito decisamente soddisfatto perché le idee del presidente sono in linea con le nostre».

Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Nel primo pomeriggio di ieri l’assessore allo sport Diego Bonavina ha incontrato nella sede biancoscudata il presidente Roberto Bonetto per condividere il progetto prima di inviare elaborati e richiesta di finanziamento agli organi competenti. Sull’Euganeo che verrà regna il riserbo ma l’idea, una volta eliminata la pista d’atletica (cosa possibile già la prossima estate quando sarà terminata la ristrutturazione dello stadio Colbachini), è quella di spostare verso sud il terreno di gioco, portandolo a ridosso della curva attualmente non utilizzata evitando dunque l’enorme distanza tra questo settore, quello maggiormente penalizzato, e il campo. La curva stessa verrà coperta e raccordata alle tribune est e ovest che già arrivano all’altezza della futura porta lato sud e che verrebbero poi riorganizzate negli spazi in funzione della nuova disposizione, con un intervento comunque da fare entro un paio d’anni, essendoci l’obbligo di cambiare la tipologia di seggiolini.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Si aspettava un Padova capolista indiscusso in questo momento della stagione?«Mi aspettavo che avrebbero fatto molto bene, la squadra è forte e si vedeva fin dall’inizio. In questi anni sono stati bravi a progredire sempre più, un passo alla volta. Rispetto alla scorsa stagione, poi, sembrano mancare le avversarie in grado di infastidirli. Non ci sono più Parma e Venezia e al momento latitano anche le outsider, che 12 mesi fa erano state Reggiana e Pordenone». […] Che emozione sarà per lei ritornare all’Euganeo? «Sicuramente forte. Come detto, ho vissuto due annate belle e intense. Una parentesi molto importante nella mia carriera». Domanda classica: se segna, esulta?«Ma tanto non segno…». Scaramantico?«Un bel po’… Facciamo così, che vinca il migliore». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Qualche mugugno sui social l’hanno scatenato, la scorsa settimana, alcune sue dichiarazioni nelle quali spiegava che «del Padova non mi importa più nulla». «Parole assolutamente strumentalizzate», chiarisce Altinier. «Mi era stato chiesto se mi facesse “rodere” il fatto che il Padova fosse primo in classifica, e io ho solamente risposto che in questo momento non m’importa di ciò che fa il Padova, essendo un giocatore della Reggiana. Non sono mai stato un ruffiano, sono un professionista ed i biancoscudati adesso rappresentano un rivale come gli altri. Credo sia giusto così, per rispetto a tifosi e società in cui mi trovo adesso. Rispetto che ho sempre avuto in tutte le piazze in cui sono stato, compresa Padova, della quale conservo ricordi eccezionali». Sente ancora qualcuno dalla città del Santo?«Certo. Il ricordo più bello che ho di Padova sono proprio le tante persone che ho conosciuto, dai ragazzi che lavorano in sede ai magazzinieri. Ho lasciato tanti amici, che mi farà piacere ritrovare». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Non c’è dubbio che l’uomo-copertina della prossima sfida tra Padova e Reggiana sia Cristian Altinier. […] Una cessione che scatenò qualche polemica, con lo stesso Altinier che si affrettò a fornire la propria versione dei fatti, parlando di «poca chiarezza nei miei confronti. Tramite altre persone avevo capito che non c’era più fiducia in me, ma fino a tre giorni prima della cessione c’è stato solo un grande silenzio sulla mia posizione».Parole pronunciate a caldo dall’attaccante, poche ore dopo lo sbarco a Reggio Emilia. Parole sulle quali lo stesso Altinier non intende più tornare, alla vigilia del suo ritorno da avversario a Padova: «Quello che volevo dire l’ho già detto, non ha senso alimentare altre polemiche».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nell’allenamento di ieri alla Guizza è rientrato in gruppo anche Bindi, che sabato contro la Reggiana dovrebbe riprendere il suo posto tra i pali. Si è allenato a parte Trevisan, affaticato, ma oggi rientrerà tra i ranghi. Con l’assenza di Pinzi, squalificato dal giudice sportivo, in questi giorni Bisoli dovrà preparare le alternative in mediana, anche se le opzioni tra le quali scegliere non mancano, da De Risio in buona forma, passando per Mandorlini e Serena, che ha smaltito gli acciacchi recenti. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Non segnerò sicuramente…». Un sorriso. E poi la ripartenza: «Ho un bellissimo ricordo dell’esperienza a Padova, è stata una bella parentesi. Ma adesso è giusto concentrarsi al 100% sulla Reggiana». E per chiudere: «Il Padova è primo, per cui dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare sodo in settimana». C’è un po’ di tutto nelle dichiarazioni di Cristian Altinier nella settimana che precede Padova-Reggiana. È la settimana degli ex, ma di sicuro il confronto più stuzzicante sarà quello a distanza fra Marco Guidone e l’ex centravanti biancoscudato. L’operazione estiva condotta dalle due società è stata una delle più discusse dell’intera sessione di mercato fra quelle di serie C, anche perché coinvolge due giocatori che si erano fatti amare nella loro precedente esperienza nello loro ex squadre. Altinier, indubbiamente, se ci fosse stata la possibilità, sarebbe rimasto nella città del Santo, dove ha segnato ben 30 gol in due stagioni. Ma la spiegazione dello scambio estivo è presto detta. Il «duca» è un uomo d’area, gli va costruita la squadra attorno per esaltarne le caratteristiche e il cambio di allenatore da Oscar Brevi a Pierpaolo Bisoli ha comportato da parte di quest’ultimo una richiesta specifica: un centravanti fisico e muscolare, in grado di fare un lavoro completamente diverso rispetto a quello che veniva richiesto ad Altinier negli anni passati. […]




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