Cittadella-Novara, Iori: “Evidentemente abbiamo dei limiti, ma ricordiamoci da dove siamo partiti e dove siamo adesso!”

Condividi

Mai banale, il capitano. Al ritorno al campo dopo il ko con il Novara, Manuel Iori è il primo a fare autocritica. Ma tiene anche a mettere i classici puntini sulle “i” di fronte a certi mugugni dei tifosi. «In questo momento dovremmo volare sulle ali dell’entusiasmo, invece noi per primi, soprattutto quando giochiamo in casa, siamo ancorati da una certa pesantezza che ci portiamo dentro», spiega il regista del Cittadella. «Succede perché vogliamo rimanere lì in alto e sappiamo che per riuscirci dobbiamo vincere anche partite complicate come quella di domenica. Evidentemente abbiamo dei limiti, però…». Però? «Però credo che vada fatto un altro ragionamento. Se una squadra fa tanto bene per un periodo abbastanza lungo, si creano – nella gente, ma anche in noi stessi – aspettative alte. Sono aspettative che, in questo momento, in casa non sono ripagate e ne deriva un generale stato di malumore. In realtà, se guardiamo la classifica, siamo quarti e racchiusi tra rivali che hanno speso molto più di noi come Empoli, Frosinone, Palermo, Bari, Cremonese e Parma. Da un lato questo ci fa arrabbiare, perché non mi pare proprio che sia il caso di fare drammi di fronte a un quarto posto. Dall’altro lato sappiamo bene che dobbiamo migliorare nel rendimento interno per restare attaccati a questo treno. Ma dico anche: rendiamoci conto di chi siamo, ricordiamoci da dove siamo partiti e dove siamo adesso». I tifosi ci hanno fatto la bocca e i risultati dell’ultimo turno, non ultimo il ko del Palermo nel posticipo con il Foggia, acuiscono il rammarico per una classifica che potrebbe essere ancora migliore. «Probabilmente si è alzata l’asticella e noi non siamo ancora pronti per superarla. Ma la Serie B è questa, vale per noi come per gli altri. Pensate al Bari, che è stato 5 giornate senza successi, ha vinto l’ultima gara e adesso è di nuovo lì. Ecco, non vorrei che si guardasse solo il bicchiere mezzo vuoto».

[…]

(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com