Cittadella-Empoli, Scaglia: “Caputo e Donnarumma? Sono forti, ma non sono Messi e Maradona…”

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Come si fermano quei due lì davanti? La domanda non varrà un milione di dollari, ma al momento è quella a cui è più urgente rispondere in casa Cittadella. Quei due sono Caputo e Donnarumma, tandem che sta guidando l’Empoli verso la Serie A a suon di gol, 20 per il primo, 15 per il secondo; 35 sui 58 totali della squadra, ovvero il 60,3%. «Fermarli prima». Vale la pena di chiedere una possibile risposta al leader difensivo dei granata. «Più ci si pensa, più ci si complica la vita. Magari un gol ce lo faranno pure, l’importante è che noi ne segniamo uno in più noi», sorride Filippo Scaglia. «Di sicuro dovremo tenere alta la concentrazione, ma credo che la mossa migliore sia evitare che il pallone arrivi a loro, arginando le fonti del gioco toscano. Non per niente le reti dell’Empoli sono sempre frutto di azioni corali, come quella realizzata al Bari, vista e rivista in tutte le salse nelle scorse settimane, dopo un’infinita sequenza di passaggi. Loro due sono forti, ma non sono Messi e Maradona, in grado di vincere le partite da soli. E comunque, anche prima che arrivasse Andreazzoli in panchina, l’Empoli era una squadra che segnava tanti gol, ma ne subìva pure molti. Nel corso del “mercato” di gennaio ha operato in maniera oculata, inserendo poche pedine ma mirate, come Maietta e Brighi, che hanno la mentalità giusta e la sanno trasmettere ai compagni. Lo dico perché i toscani hanno qualità in ogni zona del campo, ma, per citare un nome, non mi risulta che un giocatore importante come Pasqual, che è stato in Nazionale, abbia tanta esperienza in Serie B».

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(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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