Cittadella, Marchetti: “Siamo tutti colpevoli, non mi va di perdere così! Ma questa squadra ha mille vite…”

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Marchetti, al pari di tutti i tifosi, si sta chiedendo il perché del 5-1 inflitto dalla Ternana, ultima in classifica, anche se il diggì, tornato a sedere in panchina dopo aver scontato l’inibizione di un mese, aveva capito sin dalle prime battute che qualcosa non andava. «Non ho visto l’approccio giusto. Sono mancate rabbia, grinta, determinazione, corsa e sacrificio: tutte componenti che siamo abituati a vedere dalla squadra e che devi mettere in campo contro qualsiasi avversaria per fare bene».

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Venturato si è preso tutte le responsabilità della pesante sconfitta, ma Marchetti non ci sta. «Siamo tutti colpevoli. In campo ci vanno i giocatori, ma mentalmente e moralmente c’è tutta la società. E non mi va di perdere in questa maniera». Il diggì va giù duro: «C’è poco da salvare perché nessuno ha fatto qualcosa in più degli altri nella partita contro la Ternana. Se proprio voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, è proprio il fatto che hanno sbagliato tutti, dal primo all’ultimo, che mi farebbe propendere per una giornata storta, ma che non deve capitare più».

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C’è chi sostiene che il Cittadella, centrato l’obiettivo della salvezza con largo anticipo, si stia accontentando. «Non voglio crederci, mi darebbe molto fastidio solo pensarci perché per me sarebbe una grande delusione a livello professionale. Il Cittadella ha intrapreso un certo cammino di maturazione, dallo scorso campionato stiamo lottando per l’alta classifica, e sino a un mese fa si parlava di una squadra pronta a lottare per fantastici traguardi. Certo, in questo momento sarebbe più semplice dire che il Cittadella ha fatto il suo e potrebbe bastare, ma io non mi accontento, e lo stesso dico per l’allenatore e la squadra: abbiamo davanti a noi otto finali, e un sogno da coltivare». Perché, nonostante i soli due punti raccolti nelle ultime cinque partite, il Cittadella è ancora corsa per i play off. E il diggì non intende alzare bandiera bianca, tutt’altro. «Lancio un messaggio chiaro, per tutti: il Cittadella ha non ha cento ma mille vite. Quella di Terni non è stata una bella giornata ma domani è un altro giorno, e quando tutti ci hanno dato per morti, anche in passato, la squadra ha sempre tirato fuori le unghie».

(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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