Padova, Giordani: “Promozione che varrebbe doppio perché la vivo da tifoso e da sindaco! E riceverò la squadra a Palazzo Moroni…”

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La vive da tifoso e da sindaco. In una doppia veste, quindi, com’è giusto che sia, perché il presente non cancella il passato. Il Calcio Padova, infatti, occupa da sempre un posto importante nel cuore di Sergio Giordani, oggi primo cittadino a Palazzo Moroni, che di promozione della sua squadra parla ancora sottovoce, ma solo per una questione scaramantica. Che per i calciofili non è particolare da poco.
Sindaco, lei da dirigente è stato protagonista già di momenti di gloria per i colori biancoscudati. Cosa ricorda? «Beh, per la prima promozione dalla C alla B nel 1987, non ho alcun merito. Non ho fatto nulla, perché ero nel consiglio di amministrazione della società. Certo, è stato bello, sono stato contentissimo, ma da semplice tifoso, mentre da vicepresidente e amministratore delegato ho vissuto il ritorno in Serie A nella stagione 1993/1994». E poi? «C’è stato un momento indimenticabile. Mi pare ieri. A conclusione dell’annata 94/95, io, essendo subentrato al dimissionario Marino Puggina, ero presidente e abbiamo giocato lo spareggio a Firenze con il Genoa per restare in A. Ricordo che durante la gara continuavo a pensare se non ce la facciamo è colpa mia, se vinciamo mi diranno che sono un fenomeno. É andata bene…». Cosa ricorda della sua vita di tifoso? «Quand’ero ragazzino andavo da abusivo sopra la torretta dell’Appiani per vedermi la partita. Pagavo cento lire per guardare da lassù cosa avveniva in campo. Emozioni indimenticabili». La passione è la stessa di oggi? «Sì, sicuramente. Quest’anno purtroppo ho saltato quattro partite all’Euganeo, per impegni istituzionali a cui non ho potuto mancare. Per il resto sono sempre andato in tribuna fare il tifo. Ma quello che mi rammarica è che non potrò assistere in diretta alla promozione del Padova, perché da domani devo assentarmi un paio di settimane. Ma quando ritornerò, riceverò a Palazzo Moroni la squadra, ringrazierò i giocatori uno per uno e poi festeggeremo insieme, riservando tutti gli onori ai biancoscudati. Per me questa è una promozione che vale doppio, perché la vivo da sindaco e da tifoso».

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(Fonte: Gazzettino, Nicoletta Cozza. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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