Cittadella, Marchetti: “Io via? Sempre le solite voci… Mercato? Se un ventenne ha richieste dalla A non possiamo ostacolarlo!”

Condividi

La rabbia e l’orgoglio. Ma anche lo sguardo già proiettato al futuro. Stefano Marchetti non ha dormito nella notte dopo il pareggio di Frosinone, costato l’eliminazione dai playoff della Serie B al Cittadella. E anche ad un paio di giorni di distanza la botta resta dura da smaltire. «La delusione è molto fresca. Credo che mai come quest’anno il Cittadella avesse le possibilità di andare in Serie A, lo abbiamo dimostrato sul campo. Non è andata per il verso giusto, ma, oltre alla rabbia, rimane la soddisfazione per aver realizzato qualcosa di unico. Qualche errore nostro e qualcos’altro ci hanno impedito di raggiungere la finale». Soffermiamoci su quel “qualcos’altro”… «Se riguardate l’azione del fallo su Chiaretti, il direttore di gara è ad un metro. E l’episodio che riguarda Varnier è ancora peggiore, perché Ciofani si disinteressa completamente della palla: ci sono 5 arbitri a guardare quello che succede. Cinque! E comunque io ho capito che la piega sarebbe stata questa a fine primo tempo: l’arbitro non solo non ha dato recupero, ma, giunti al 45′, ha fischiato mentre Benedetti stava andando al cross. Possibile che non abbia lasciato finire l’azione? E il problema è che si parlerà di quanto è successo sulla stampa locale, ma a livello nazionale tutto è già nel dimenticatoio. Resteranno tanti bei complimenti e basta. Io sono onesto: all’andata c’era un rigore per il Frosinone per un fallo di Pezzi su Dionisi. C’era, ma ce n’erano altri 3 allo “Stirpe”».

[…]

Proviamo a tranquillizzare i tifosi: Marchetti e Venturato resteranno al Citta, giusto? «Ogni anno le “voci” che mi riguardano sono le stesse. Fanno piacere, ma credo di non dover più ripetere che il Cittadella è qualcosa di importante per il sottoscritto». Quindi… resta? «Quindi passerà qualche giorno, poi ci troveremo con il presidente e l’allenatore e prenderemo le decisioni del caso. Quel che è certo è che il Cittadella deve saper programmare, innanzitutto pensando a mantenere la categoria». E deve programmare anche le cessioni? Si parla di 3 milioni messi sul piatto dal Sassuolo per Varnier, su cui ci sarebbe anche l’Atalanta. Mentre Kouamé è conteso dalla stessa Atalanta e da Chievo e Spal, ma potrebbe finire all’estero… «Abbiamo giocatori che hanno fatto qualcosa di straordinario e che avranno mercato: valuteremo le cose nella maniera giusta per la società e per gli stessi ragazzi. Se un calciatore ha richieste dalla Serie A, e a vent’anni può giocarsi un certo tipo di carriera, il Cittadella non può ostacolarlo. Quando ho preso Kouamé, aveva segnato 2 gol nel Prato, non lo conosceva nessuno. Se andrà via, cercheremo altri come lui, con umiltà».

[…]

(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com