Live 24! Mercato Padova, è stata una settimana proficua: pronte le nuove tessere per il puzzle Biancoscudato…

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) Chi si aspettava di veder evoluire le grandi firme alabardate d’antàn nel derby di ieri contro le vecchie glorie dell’Udinese, è rimasto deluso. Sul perfetto green del “Bruseschi” non si sono visti infatti gli annunciati De Falco, Schiraldi, Costantini, Milanese e altri vip dei bei tempi, con Gianluca Birtig in veste di allenatore-giocatore a proporre un 4-4-2 con Mislei; Sandrin, Tiberio, Birtig, Cernecca; Lotti, Pivetta, Marchetti, Foramiti (fotografo udinese prestato alla causa alabardata); Bruno, Luce. E a seguire cambi volanti con anche la partecipazione di una rappresentante friulana del gentil sesso votatasi per l’occasione alla causa triestina. Portacolori dell’Unione che comunque hanno corso di più dei colleghi bianconeri, penalizzati per la gran parte da un evidente sovrappeso, e risultato finale che ha visto le maglie rosse prevalere con un rotondo 3-0 firmato da Sandrin nel primo tempo e Luce e Bruno nella ripresa, in tempi di 35′ l’uno e con l’imparziale direzione del triestino doc Fabio Baldas. Più importanti i nomi scesi in campo in maglia bianconera anche se, appunto, gravati da qualche chilo di troppo e interpreti perciò più che altro di un calcio camminato, secondo la moda della nuova disciplina. Squadra autogestita, quella delle vecchie glorie friulane, con un 4-4-2 composto da Cortiula; Battoia, Galparoli, Susic, Fanesi; Flaborea, D’Alessi, Savian, Bilardi; Pittana, Pellizzari. […]

Ore 19.30 – (Il Piccolo) Ieri, proprio mentre la Triestina perfezionava la documentazione per l’iscrizione alla prossima serie C con il segretario generale Beppe D’Aniello a Firenze, il presidente del Mestre Stefano Serena annunciava che la società veneta non si iscriverà al campionato. Serena ha spiegato che la categoria è stata un’esperienza devastante, che i costi a volte sono superiori alla serie B e che intende fermarsi prima di un eventuale fallimento. Un passo indietro preventivo, in sostanza. Anzi Serena sostiene che, per questioni di dignità, ha anche rifiutato le proposte di qualche società della zona che voleva il titolo di C. Il Mestre continuerà comunque con il settore giovanile e Serena confida nel fatto che il Mestre potrà ripartire dall’Eccellenza. Certo per la Triestina, quella della mancata iscrizione del Mestre è quasi una beffa. Nella penultima stagione, i veneti vinsero la serie D davanti agli alabardati, che furono costretti ai play-off e soprattutto, durante l’estate, anche a un costosissimo ripescaggio per poter partecipare alla successiva serie C. Soldi in più che la Triestina avrebbe potuto utilizzare altrimenti. Senza contare l’incertezza dell’estate 2017, l’obbligo di allestire una squadra in ritardo e tutte le problematiche conseguenti. Il colmo è che nell’ultimo campionato, il Mestre è stata anche la squadra che ha privato la Triestina dei play-off: la squadra allenata da Zironelli infatti è giunta decima, proprio davanti all’Unione, assicurandosi così l’ultimo posto utile per la post season. Ma ci sono anche altre squadre in difficoltà, segno di un malessere generale per le oggettive difficoltà di sostenibilità economica per una società di serie C. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «E’ una sconfitta per la città. Amara, molto amara». Ugo Ticozzi, promotore del comitato Mestre Domani, coautore di Mestre Forma Urbis si dice dispiaciuto per l’auto-retrocessione dalla serie C all’Eccellenza del calcio Mestre. E mentre anche su questo evento comincia ad aleggiare l’ombra del referendum per la separazione, Ticozzi assolve il Comune: «Il sindaco Luigi Brugnaro la sua parte l’ha fatta. Anche la disponibilità dimostrata di recente è stata positiva. Certo, non poter giocare allo stadio Baracca il suo peso l’ha avuto. Purtroppo questo esito segna la sconfitta per l’intera città di Mestre. È l’ennesima dimostrazione che per la terraferma non c’è ancora un’anima definita e solida. Il suo percorso è sempre incompleto». Ticozzi spende parole di riconoscenza per Stefano Serena: «Grazie a lui siamo arrivati alla serie C e a lui va tributato un plauso. Fa riflettere la circostanza che non abbia trovato nessuno disponibile a supportarlo». Roberto Stevanato, presidente del Centro Studi storici di Mestre, forma bis di Mestre Forma Urbis, apprende la notizia in viaggio da Roma e commenta: «Sono molto rammaricato. La verità, purtroppo, è che ogni qual volta per Mestre si fa vivo un bagliore di crescita, è sempre il momento di tornare indietro, come il passo del gambero. Questa è certamente è una sconfitta per tutti, ma anche l’ennesimo motivo per rendersi conto che con questo assetto amministrativo non c’è la giusta sensibilità per una terraferma che resta sempre in secondo piano, troppo spesso costretta a non esprimere appieno le sue potenzialità». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Approvazione della Figc e parere favorevole del comitato regionale dilettanti. Sono questi i due passaggi obbligatori in seguito ai quali sarà ratificata l’iscrizione del Mestre al campionato di Eccellenza della prossima stagione. […] Una volta che l’iter burocratico sarà ratificato, resterà solo da capire quale tra i due gironi sarà composto da 17 squadre, ma in ogni caso, il Mestre dovrebbe essere inserito nel girone B (Veneto Est) assieme a LiaPiave, Istrana, San Giorgio Sedico, Pievigina, Union Pro, Piovese, Union Q.D.P., Martellago, Vittorio SMC, Giorgione, Borgoricco, Nervesa, Luparense, Portomansuè e Treviso.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È finita dopo un anno l’avventura in serie C del Mestre: la squadra ripartirà dall’Eccellenza, due categoria più in basso, giocando però allo stadio Baracca. Il presidente Stefano Serena ha svelato ieri pomeriggio il futuro del sodalizio arancionero dopo un lungo periodo di attesa, nel quale ha cercato – e non trovato – un imprenditore affidabile al quale lasciare la guida della società nella terza serie. Nemmeno l’ultimo interessato ha superato l’esame di Serena nonostante i contati siano stati particolarmente intensi da venerdì a martedì scorso. «L’impegno per gestire una società in C è troppo grande – ha detto Serena – e mi ha deconcentrato dalle mie attività specialmente negli ultimi due anni. È troppo gravoso ed oneroso sia in termini economici sia di tempo. Va anche detto che nell’ultimo periodo ho conosciuto più a fondo il calcio dall’interno e ne sono rimasto colpito: è un mondo di compromessi continui, al quale non ero preparato. Mio malgrado sono stato costretto a prendere questa decisione: era nell’aria da alcune settimane ma si è concretizzata giovedì». Serena ha scommesso sul Mestre in Prima Categoria, portandolo alla serie D e quindi alla Lega Pro con due stagioni esaltanti. Si è scontrato però con il problema degli impianti e dell’imprenditoria locale poco sensibile. «È stato durissimo affrontare questa scalata dalla Prima alla serie C – ricorda – ma possiamo andare fieri di quanto fatto. Proprio per questo ho deciso di non cedere il titolo sportivo anche a fronte di offerte consistenti, poiché voglio che il Mestre continui il suo cammino con la sua matricola. Purtroppo quando ho scelto di lanciarmi nel Progetto Mestre – che continuerà – mi sono fatto prendere dall’entusiasmo e non ho valutato i problemi dell’impiantistica. Purtroppo questi ci hanno portato all’esodo prima a Mogliano poi a Portogruaro. In più c’è da dire che la risposta della città è stata troppo tiepida». […]

Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Il sipario è calato definitivamente sull’Associazione Calcio Mestre. Uno sconsolato Stefano Serena si è presentato ieri pomeriggio in conferenza-stampa e senza giri di parole ha annunciato: «Non ci iscriveremo in Lega Pro. Ripartiremo dall’Eccellenza. Ho parlato con il presidente Gravina e so che è una cosa fuori dall’iter burocratico, ma le riflessioni che ho fatto mi hanno portato a questa scelta. In molti spendono in Serie C più che in B, ed è paradossale. Io ci ho provato, ma se si vuole fare sport occorre una sana abitudine ad investire. È ora che tutti quanti si facciano sentire, non come le vecchie amministrazioni, e che Brugnaro possa sistemare le strutture o crearne di nuove perché a Mestre non si può fare sport ad alti livelli. Io non voglio far fallire il Mestre, e mi sono fermato prima in maniera rispettosa: faccio due passi indietro sperando di farne quattro in avanti». «È da ottobre che cerco partner», ha continuato il presidente, «ma a parte qualcuno, ho avuto a che fare con speculatori. Niente mi allontanerà dal Mestre ma, pur mantenendo la maggioranza, non ne sarò più presidente, troverò una persona di fiducia». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mauro Zironelli non sarà l’allenatore neroverde e Mauro Lovisa sputa fiamme come un… Drago. È scoppiata all’improvviso, la bomba di non-mercato, stravolgendo gli scenari futuri e lasciandosi dietro più di qualche strascico. I galletti non piacciono a tutti. Se poi sono quelli baresi vanno di traverso a molti, soprattutto in zona De Marchi a Villanova. «Avevamo un patto personale, un patto tra uomini rimarca il presidente Mauro Lovisa, con tanto di nota ufficiale -: se Zironelli non avesse proseguito la sua esperienza a Mestre, avrebbe sposato con entusiasmo il nostro progetto. Gli abbiamo lasciato tutto il tempo per sistemare la propria posizione con il club e il suo presidente, senza mettergli fretta e dandogli il massimo appoggio. Ora, con una totale mancanza di rispetto nei nostri confronti, ha fatto altre scelte. Una condotta altamente scorretta, che non possiamo accettare in silenzio». L’intromissione del club pugliese, al momento di procedere al compimento della prolungata e più che ben avviata manovra per portare l’ex tecnico sacilese al Pordenone, è molto più di un fastidio: diventa l’elemento che scardina tutto. […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Il nuovo allenatore del Pordenone potrebbe essere un nome davvero importante. Sembra infatti che i Lovisa siano (quasi) riusciti a convincere Attilio Tesser – l’indiscrezione l’ha data ieri sera Gigi Di Meo al tg de “Il 13” – a guidare il Pordenone nella prossima stagione. Il tecnico veneto, ma friulano di adozione, ex Udinese, nella scorsa stagione ha guidato la Cremonese in serie B, con cui era stato promosso, esonerato a fine aprile e rimpiazzato da Mandorlini.Sarebbe davvero un colpaccio per il Pordenone, che comunque, dopo la deluzione Zironelli, si cautela tenendo in piedi pure delle alternative: una su tutti è Massimo Drago, ai box da ottobre 2016, quando fu esonerato dal Cesena in serie B dopo il sesto posto ottenuto nel torneo precedente. «Ci siamo sentiti telefonicamente – conferma il professionista calabrese -. Avevo solo qualche dubbio sulla categoria, avendo frequentato la cadetteria per sei anni, tuttavia ora considero tutto. L’importante è che la società sia seria». Altra alternativa Fabio Gallo, ex allenatore di Como e Spezia. Queste le conseguenze legate ai due calciatori desiderati da Zironelli. Entrambi ex Mestre, il loro arrivo era strettamente legato a quello del trainer dei veneziani. Maracchi avrebbe invece scelto la società “di casa”: vuole la Triestina. […]

Ore 15.00- (Messaggero Veneto) Il tecnico dei desideri flirta col Bari. E il Pordenone esplode. «Mauro Zironelli non sarà il nostro prossimo allenatore». La società neroverde, dopo l’ammiccamento di “Ziro” col club pugliese, abbandona la pista legata al condottiero del Mestre, sodalizio a cui era legato da un altro anno di contratto e da cui sino a ieri non era riuscito a svincolarsi. Il presidente del club cittadino, Mauro Lovisa, non digerisce il comportamento del trainer – che ormai era in pectore – e lo scarica con un comunicato stampa durissimo. «Da parte sua una condotta scorretta – si legge – che non possiamo accettare in silenzio». Salta così l’affare e il mister voluto da più di un mese e con cui c’era anche «un patto personale». La società si è già diretta su Massimo Drago, ex Crotone e Cesena, che martedì sarà al De Marchi per incontrare la proprietà. Nel corso della giornata di giovedì Zironelli entra nel mirino del Bari: una società di alto profilo, ancora alla ricerca del sostituto di Fabio Grosso, passato al Verona. Il Pordenone, non gradendo affatto, pone un aut aut: «Entro le 22 odierne aspettiamo una risposta, che sia positiva o negativa». Il trainer, sempre secondo indiscrezioni, continua a prendere tempo, chiedendo altre 48 ore. La famiglia Lovisa non tollera più il tergiversare e cambia strategia: addio “Ziro”, si punta su un altro tecnico. Nella tarda mattinata di ieri arriva la reazione ufficiale da parte del club cittadino. […]

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Il Cosenza punta Gianmarco Zigoni. La neopromossa è alla ricerca di un attaccante e piace molto al tecnico Braglia il giocatore del Venezia, arrivato lo scorso anno dal Milan in prestito con riscatto automatico del club arancioneroverde in caso di permanenza in Serie B. Nei piani di Stefano Vecchi, comunque, Zigoni, che ha il contratto con il Venezia fino al 2020, è tra i riconfermati insieme a Litteri, Marsura e Geijo. Il Venezia aspetta la scadenza odierna per poi andare definitivamente all’assalto di Andrea Schiavone, il centrocampista in uscita dal Cesena individuato per sostituire il vuoto lasciato in mediana dalla partenza di Leo Stulac e sul quale aveva puntato gli occhi anche il Padova, per poi rinunciarvi. L’annuncio del suo ingaggio dovrebbe arrivare prima del raduno, fissato per lunedì 9 luglio, insieme a quelli dell’attaccante Giacomo Vrioni e del difensore Luigi Carillo, entrambi in arrivo dalla Liguria in prestito, il primo dalla Sampdoria, il secondo dal Genoa, dopo le esperienze in Serie C con Pistoiese e Pisa. Potrebbe essere il Parma anche per Audero la prossima destinazione in Serie A, i ducali avrebbero scavalcato Sampdoria e Udinese nella corsa al portiere. […]

Ore 13.00 – (Gazzettino) È Damien Florian il primo rinforzo sul mercato del Campodarsego, che ieri ne ha ufficializzato l’ingaggio. Un bomber noto nel padovano, dato che nella passata stagione ha realizzato sedici sigilli con l’Este.
Mestrino trentunenne, il suo curriculum è scandito da una lunga militanza nei professionisti: l’esordio in serie B (tre gare) con il Treviso nell’annata 2004-2005 e tra le esperienze più significative in Lega Pro figurano quelle con Reggiana (quattordici gare e due sigilli), Montichiari (58 gare e diciannove gol) e Renate (109 gare e venti gol). Adesso appunto la nuova esperienza con i biancorossi. «Il direttore Gementi si è sentito a lungo con il mio agente Massiliano Tiozzo mentre ero in vacanza – afferma Florian – e quando sono rientrato abbiamo fatto tutto in pochi giorni. Sono felice di sposare la causa del Campodarsego perché sono stato la prima scelta e questo mi ha fatto sentire importante. Anche se non è stata una decisione facile dopo essermi trovato bene nell’Este, ma la società biancorossa è stata più convincente soprattutto sul progetto tecnico, nel quale cercherò di fare del mio meglio». Al riguardo, come detto, Florian è reduce da una stagione molto positiva. «Ho fatto sedici gol in venticinque gare, ma avrei potuto segnarne molti di più considerato che sono rimasto ai box per due mesi. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi anno dopo anno. Paganin? L’ho conosciuto di persona oggi (ieri, ndr) e abbiamo parlato una mezz’oretta. Mi ha spiegato il suo modo di intendere il calcio: come modulo base attua il 4-3-3, ma si adatta in base ai giocatori che ha a disposizione. Mi è piaciuto, è una persona pacata e seria. Mi ha voluto anche lui fortemente, spero di fare bene». Un flash sul presidente Daniele Pagin. «L’ho visto una decina di minuti, ma si vede che all’interno della società c’è grande feeling. Avrò modo di conoscere al meglio tutto l’entourage». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) Avevamo anticipato come la pista Atalanta-Varnier fosse quella più gettonata: dopo i fitti contatti degli ultimi giorni, la trattativa ha avuto un’impennata nella tarda serata di giovedì e ieri l’affare è stato praticamente definito. Il passaggio del giovane difensore al club orobico adesso sembra cosa fatta, manca solo l’ufficialità. A cifre decisamente importanti, che dovrebbero addirittura superare quelle che portarono Matteo Ardemagni dal Cittadella sempre all’Atalanta nell’estate del 2010, quando l’attaccante venne pagato oltre quattro milioni di euro. Fu il primo grande colpo del nuovo presidente Percassi, che si presentò ai tifosi con il bomber che nel campionato appena concluso aveva realizzato 22 gol con la squadra allenata da Claudio Foscarini che arrivò sino alle semifinali dei play off. L’asse Atalanta-Cittadella ancora una volta ha portato i suoi frutti alle casse granata: si parla infatti di un’operazione da cinque milioni di euro, più bonus. Nessuna contropartita tecnica, quindi, con Luca Vido che non è entrato nell’affare: se il Cittadella vorrà trattenere l’attaccante che tanto piace a Venturato, dovrà intavolare un discorso da zero con l’Atalanta. Il ventenne Varnier rappresenta un gran colpo per la società nerazzurra, che qualche giorno fa aveva perfezionato l’arrivo dall’Inter di un altro giovane molto interessante in prospettiva futura, Davide Bettella, a dimostrazione che l’Atalanta ha sempre un occhio di riguardo per i giovani talenti, che riesce far crescere, maturare e imporsi, poi magari cedendoli a società più blasonate e ricavandoci una ricca plusvalenza. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Buona fortuna Marco! Dopo giorni di estenuanti trattative, ieri si è arrivati alla stretta finale per il trasferimento di Marco Varnier all’Atalanta. Un’operazione da circa 5 milioni di euro più bonus, con il club bergamasco che conferma la sua attenzione ai giovani più promettenti del calcio italiano accaparrandosi il centrale padovano, nella scorsa stagione premiato dai tecnici della categoria come miglior difensore della Serie B, e con il Cittadella che, dal canto suo, chiude il trasferimento economicamente più importante della sua storia, superando i circa 4 milioni incassati a suo tempo per il trasferimento di Ardemagni proprio a Bergamo. Manca solo l’annuncio ufficiale, ma stavolta non ci sono più dubbi, perché i nerazzurri hanno individuato in Varnier l’elemento che può sostituire Caldara, passato alla Juventus, nel cuore della retroguardia di Gasperini. Hanno così messo la freccia nella trattativa, superando la concorrenza del Sassuolo e del Cagliari: già nella tarda serata di giovedì sarebbe stato trovato un accordo, poi perfezionato ieri con l’agente del calciatore. Proprio i sardi, a quanto risulta, sarebbero invece molto vicini a portare a casa Kouamé, per quella che a tutti gli effetti sarà un’altra cessione molto lucrosa per le casse granata: non è escluso che la cifra che verrà incassata sia anche più alta. Nelle stesse ore ci sarebbe stata anche una stretta del Citta per il difensore del Pontedera Domenico Frare, 22enne di Conegliano, 32 presenze in Serie C nella stagione appena conclusa: l’accordo potrebbe essere ratificato all’inizio della prossima settimana. […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Giornata importante quella di ieri per il calciomercato sull’asse Padova-Cittadella. Protagonista assoluto è stato il club di Andrea Gabrielli che ha concluso l’accordo con l’Atalanta per la cessione di Marco Varnier . Il gioiello granata è stato ceduto ai nerazzurri per una cifra vicina ai cinque milioni di euro (4,7 milioni più bonus) e firmerà un contratto di cinque anni. Una plusvalenza record, quella conclusa dal dg Stefano Marchetti che, a breve, potrebbe anche concludere la cessione di Christian Kouamé al Cagliari, con cui la trattativa è in fase avanzata. Per la porta è vicinissimo Luca Maniero (Palermo) che potrebbe essere annunciato all’inizio della prossima settimana. Adesso Marchetti potrà dedicarsi alle operazioni in entrata. Ieri si vociferava di un interesse per il difensore del Pontedera Domenico Frare. […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Tanto che gli estensi avrebbero voluto tenerlo anche in cadetteria, ma lo Spezia decise di non farlo partire. Di sicuro è un profilo che piace molto a Zamuner, avendo avuto modo di vederlo all’opera in più occasioni. Anche un anno fa ci aveva provato, ma in quella occasione la società di appartenenza si era opposta a una partenza. Adesso invece il vento è girato, anche perché proprio Carpegiani ha spinto per la soluzione biancoscudata nell’auspicio che il suo assistito possa giocare con maggiore continuità. E in effetti il Padova è pronto a puntare su di lui, fermo restando che anche Trevisan avrà il suo spazio. Un’operazione, tra l’altro, che consente di svecchiare ulteriormente l’organico: Trevisan, Pinzi, Pulzetti e Belingheri daranno il loro contributo, ma in un torneo lungo quarantadue giornate come quello cadetto occorre avere gamba e freschezza atletica: da qui la necessità di abbassare l’età media. […]

Ore 10.00 – (Gazzettino) Non solo Capelli, dallo Spezia arriva anche Pietro Ceccaroni. Se per l’esperto difensore centrale la firma è già arrivata (lunedì sarà ufficializzato il suo acquisto), il Padova ha in pugno anche il collega di reparto ventiduenne che, essendo un mancino puro, nei piani dei biancoscudati va a completare la coppia di interpreti sul centro sinistra che annovera già Trevisan. Manca la firma per chiudere un’operazione impostata sulla base del prestito con diritto di riscatto a favore del Padova e contro riscatto per i liguri, tanto che il giocatore dovrebbe arrivare a Padova martedì o al massimo mercoledì per l’ufficializzazione. Zamuner ha l’accordo con il diesse Angelozzi dello Spezia, e con Carpegiani che è l’agente del ragazzo. Con i liguri nelle ultime due stagioni Ceccaroni ha collezionato 29 presenze (dieci nell’ultimo campionato), mentre in precedenza aveva contribuito con ventitré partite alla promozione della Spal in serie B.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova è sempre più vicino a Federico Bonazzoli. È questa la novità che emerge nelle ultime ore di un mercato che sta diventando molto intenso per i biancoscudati. Ieri il direttore generale Giorgio Zamuner si è incontrato con il collega sampdoriano Carlo Osti e sembra siano stati fatti buoni passi avanti per strappare il prestito dell’attaccante, classe 1997. Il giocatore è convinto di scendere in Serie B, il Padova gli può garantire spazio e minuti in attacco ed è quello che vuole la Sampdoria per rilanciare un proprio patrimonio, reduce da un paio di annate faticose. Manca ancora qualche dettaglio per trovare l’accordo, ma i biancoscudati contano di trovarsi anche con il giocatore la settimana prossima, quando rientrerà dalle vacanze, per chiudere definitivamente l’affare e inserire un tassello di grande prospettiva in attacco. È spuntato anche un nome nuovo per la difesa. È quasi fatta per l’arrivo di Pietro Ceccaroni, classe 1995, di proprietà dello Spezia. Zamuner ha raggiunto l’intesa con la società ligure per un prestito con diritto di riscatto e controriscatto per acquistare il centrale, che sarebbe inserito nella lista under ma ha già una buona esperienza in categoria, avendo collezionato nelle ultime due stagioni 29 presenze tra i cadetti. Anche in questo caso la firma, a scanso di imprevisti, arriverà i primi giorni della prossima settimana. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Dopo aver tentato invano l’assalto per l’ex Verona Michelangelo Albertazzi , ieri il direttore generale Giorgio Zamuner ha compiuto importanti passi in avanti per il difensore dello Spezia, classe 1995, Pietro Ceccaroni . L’operazione dovrebbe essere formalizzata con la formula del prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto a favore del club ligure. Per la porta l’obiettivo concreto più vicino è sempre Samuele Perisan , classe 1997, di proprietà dell’Udinese. Martedì è in programma un appuntamento col club friulano disponibile al prestito con valorizzazione. Perisan nella passata stagione ha militato prima nella Triestina e poi nell’Arezzo nella seconda parte del campionato. Fra domani e lunedì, infine, verranno annunciati altri due affari chiusi nei giorni scorsi, quelli che porteranno in biancoscudato Daniele Capelli, trentunenne difensore prelevato dallo Spezia e Francesco Della Rocca, trentunenne centrocampista che si svincola dalla Salernitana. Vicina alla conclusione anche la trattativa per Mattia Minesso, in vacanza alle Maldive che rientrerà in Italia la prossima settimana. L’arrivo di Minesso, se tutto andrà come da piani, non esclude né Mattia Vitale, mezzala della Spal, né Luca Clemenza, trequartista della Juventus che da tempo il Padova ha messo nel mirino. Possibilità concreta anche quella che porta a Federico Bonazzoli, giovane gioiello della Sampdoria reduce da una stagione deludente a Ferrara con la Spal. Possibili cessioni per Bindi (Viterbese, Pisa o Feralpisalò), Russo (Sambenedettese), Zivkov (Reggina), Mandorlini (Alessandria), Chinellato, De Cenco e Favaro. […]




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