Live 24! Padova-Monza, -2: presentato il progetto della nuova casa dei Biancoscudati!

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Ore 20.00 – (Il Piccolo) I tifosi vogliono una punta per completare la rosa alabardata e non è un mistero che la Triestina la sta cercando. Tanto che quasi ogni giorno radiomercato ne accosta alla società alabardata una diversa: dopo i nomi di Eusepi, Nenè, Cacia e Andrea Cocco, adesso infatti è spuntato quello di Francesco Stanco, 31 anni, lo scorso anno diviso tra Cremonese e Sambenedettese. Stanco ha un curriculum che lo vede da varie stagioni protagonista fra serie B e C con le maglie di Modena, Pisa e Cittadella, oltre che con quelle di Cremonese e Sambenedettese. Sull’attaccante però, oltre a quello della Triestina, sarebbe molto forte anche l’interesse di altre due compagini del girone, ovvero Pordenone e Vicenza.

Ore 19.00 – (Il Piccolo) La tifoseria alabardata dei club approva pienamente il mercato operato da Mauro Milanese, dopo queste prime uscite è sicura che la squadra sia molto più forte dello scorso anno e che, anche per questo (oltre che per i prezzi bassi e la ricorrenza del centenario) meriterebbe molti abbonamenti in più, ma chiede alla Triestina ancora una punta di peso per completare l’opera. Certo, dare un giudizio dopo due amichevoli e un solo impegno ufficiale in Coppa Italia è ovviamente prematuro, ma una prima idea i tifosi se la sono fatta ed è su questi concetti che insistono quasi in coro tre consiglieri del Centro di coordinamento, a partire da Claudio Pangoni, anche vicepresidente del Triestina Club Totò De Falco: «Quest’anno Milanese ha potuto fare le cose con calma e ha puntato su pedine importanti e innesti mirati per migliorare la squadra facendo davvero un bel mercato. A partire da mister Pavanel che conosce bene l’ambiente e saprà sicuramente motivare i giocatori nell’anno del centenario, facendo capire loro cosa vuol dire indossare la maglia della Triestina. Ora ci aspettiamo una punta di peso davanti per completare una rosa che appare molto competitiva e ben strutturata. Quanto gli abbonamenti, la Triestina ha fatto una campagna con prezzi abbordabili davvero per tutti: certe cifre equivalgono ad acquistare alcune volte un paio di scarpe. Insomma i tifosi devono dare un segnale forte, siamo la Triestina e dobbiamo fare altri numeri». […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Contentissimo di approdare in serie B. Non vedo l’ora di cominciare, ma continuerò a seguire il Pordenone come ho fatto ogni anno da quando ho vestito la casacca neroverde». È il messaggio via Whatsapp che Luca Veleno Cattaneo ci ha inviato perché venga trasmesso a tutti coloro che in riva al Noncello lo stimano e avrebbero voluto rivederlo uscire dal tunnel del Bottecchia con le nuove casa ramarri. Luca, dopo le esperienze a Brescia e a Reggio Emilia, è stato ingaggiato dal Novara che assieme al Catania è stato ripescato in B. L’ufficializzazione non è ancora arrivata, ma la Corte federale d’appello ha confermato il verdetto del Tribunale federale nazionale sul ricorso presentato e vinto dalla società piemontese contro la delibera della Figc che l’aveva esclusa dalla graduatoria dei ripescaggi per mancati pagamenti di stipendi o contributi nel triennio precedente. Del ricorso del Novara ha beneficiato anche il Catania. L’ufficializzazione dei due ripescaggi arriverà lunedì, insieme alla pubblicazione del calendario. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) É un Pordenone che sa solo vincere. Almeno in questa prima fase di preparazione precampionato. Dopo le goleade in ritiro (21-0 al Bordano, 12-1 all’Arta Terme, 7-0 al Brian) e il prestigioso successo di Bergamo (1-0 con l’Albinoleffe) nella prima gara ufficiale di Coppa Italia nazionale, è arrivata ieri pomeriggio anche la vittoria per 3-0 nel test match a Carlino contro il Cjarlins Muzane, militante in serie D. Buon test per gli uomini di Tesser in vista della trasferta di domenica a Pescara (secondo turno di coppa). Il team di Stefano De Agostini ha fatto ottimamente la sua parte di sparring partner impegnando severamente i ramarri. Per sbloccare il risultato c’è voluto infatti il rigore al 26′ assegnato ai neroverdi per un fallo di Scordino uscito sui piedi di Berrettoni, splendidamente lanciato verso la porta avversaria da Burrai, ritornato a prendere in mano le redini del centrocampo. Di Magnaghi al 3′ della ripresa e di Bertoli al 66′ gli altri due gol. Attilio Tesser ha lasciato a riposo Gerardi e Bombagi affaticati e ha iniziato con Meneghetti fra i pali, Semenzato, Barison, Bassoli e De Agostini in difesa, Lovisa, Burrai e Gavazzi a centrocampo, Berrettoni alle spalle di Candellone e Ciurria. […] Dal riposo è rientrato un Pordenone diverso con Mazzini in porta, Nunzella, Stefani, Peressutti e Facchinutti in difesa, Misuraca, Burrai (poi rilevato da Cotali) e Gavazzi (successivamente Lulli) in mezzo, De Anna trequartista con Candellone (poi Bertoli) e Magnaghi in prima linea. […] Soddisfatto al termine Attilio Tesser che ha sottolineato la volontà di mescolare un po’ le carte. «La formazione che scenderà in campo a Pescara – spiega il tecnico – non era quello del primo tempo e nemmeno quella del secondo. Oggi mi interessava vedere la condizione dei giocatori, soprattutto quelli che non avevano giocato a Bergamo con l’Albinoleffe. A Pescara credo che avrò tutti a disposizione e sceglierò l’undici da mandare in campo. É stato decisamente un buon test. Si sono impegnati tutti ed era quello che mi aspettavo da loro». […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) […] Potrebbe, quella vista nel primo tempo, essere la stessa squadra che scenderà i campo domenica a Pescara? Tesser non si sbilancia. «Difficile dirlo, anche perché domenica certamente ci saranno alcuni innesti. Avrò tutti a disposizione e, soprattutto per chi non era presente nello scorso turno a Bergamo, la cosa fondamentale è quella di mettere minutaggio nelle gambe. Motivo questo che va oltre ogni schieramento di formazione: tanti ragazzi devono trovare la giusta forma per cui potrebbero esserci molte variabili». Tesser poi traccia un bilancio di queste prime tre settimane di lavoro. «La stagione, sino a questo punto, è in linea con quanto ci eravamo prefissati: nonostante ci alleniamo da scarsi venti giorni abbiamo lavorato bene superando anche il turno in coppa Italia. I ragazzi stanno interpretando con il giusto atteggiamento e quello che stiamo provando in allenamento lo ritroviamo poi sul terreno di gioco durante le partite. Si sta formando un gruppo, visti i tanti ragazzi nuovi, con la giusta mentalità, motivo questo per cui, al momento, sono molto soddisfatto. L’augurio che mi faccio è quello di continuare su questa strada visto che dobbiamo crescere per farci trovare pronti all’inizio del campionato».

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Il caldo, l’enorme carico di lavoro svolto sin qui e il comunque mai banale fatto che si trattasse soltanto di una amichevole d’agosto non hanno limitato lo spettacolo. È stato incontro vero, che ha divertito, quello tra il Cjarlins/Muzane, alla sua prima uscita stagionale, e il Pordenone, che ha svolto l’ultimo test prima della trasferta di Pescara di coppa Italia.Si è vista, e non poteva essere altrimenti, la differenza di categoria con il Pordenone che, in avvio, schiera il collaudato 4-3-1-2 di mister Tesser in cui, nel reparto difensivo, Barison e Bassoli sono i centrali con ai loro lati De Agostini e Semenzato; play-maker davanti alla difesa Burrai avvicinato da Lovisa e Gavazzi, mentre tocca a Berrettoni fare da spalla ai due terminali offensivi Ciurria e Candellone. […] Tutto in un destro da fuori area, controllato in due tempi da Meneghetti, il Cjarlins/Muzane, costretto a capitolare per mano del duo Gavazzi-Berettoni: il primo ispira, il secondo evita Scordino che lo atterra dentro l’area di rigore. Dal dischetto trasforma Burrai.Ripresa con squadre nuove, di fatto, in campo, ma con sostanza che non cambia e basta poco al Pordenone per trovare il raddoppio: la pressione portata da Candellone alla difesa del Cjarlins/Muzane gli consente di impossessarsi della sfera con il servizio per Magnaghi, il quale non deve farsi pregare per infilare Calligaro con il destro da dentro l’area di rigore. […] Scampato il pericolo riprende campo il Pordenone con il tris servito da De Anna, uno dei volti nuovi della squadra, libero di insaccare da ottima posizione dopo aver ricevuto dalla sinistra. […]

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Nella presentazione del progetto legato al settore giovanile la conferma più gradita è arrivata dalla presenza di Toto Rondon, bomber del Vicenza dell’indimenticabile Bruno Giorgi. «E’ la terza volta che rientro come allenatore del settore giovanile e per me è una grande emozione – ha spiegato Rondon – darò tutto me stesso per insegnare calcio ma anche per trasmettere ai giovani i valori della vita». Il progetto del settore giovanile è stato illustrato dal responsabile Michele Nicolin, che ha spiegato le linee cardine del programma. «La filosofia del settore giovanile sarà quella di vincere le gare giocando in modo spettacolare ed efficace, formando i giocatori ad una mentalità vincente – spiega Nicolin – L’obiettivo primario è di portare i giovani dalla Berretti alla Prima Squadra, così come è successo negli ultimi anni quando ci sono stati sette giocatori su undici del settore giovanile che erano titolari in una gara di campionato. Questa la dimostrazione che crediamo in quello che facciamo e che vogliamo che queste situazioni si ripetano ancora».

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Mister, le indicazioni me le dia in italiano, non in inglese». E’ un particolare che potrà sembrare insignificante, ma che non lo è affatto. E’ un allenamento come tanti altri, ma il copione è sempre lo stesso: Harvey St.Clair arriva per primo e se ne va per ultimo. Ha segnato due gol in amichevole alla Clodiense, ha giocato bene con la Fiorentina in mezzo al pantano, corre e suda, rifiata solo perché il suo fisico comunque esplosivo non è ancora abituato a certi ritmi. Ritmo, ritmo. E gol. E giocate di altissima qualità. Non lo hanno fatto venire in sala stampa dopo la doppietta alla Clodiense, il perché è facile da immaginare: «Non dobbiamo mettergli pressione, dobbiamo lasciarlo in pace – chiosa il direttore sportivo Valentino Angeloni – è un ragazzo che ha grandi potenzialità, ma che si deve calare in una nuova realtà. Il fatto che si sia tuffato anima e corpo a imparare la lingua italiana, per esempio, è la miglior testimonianza di quanto forte sia il desiderio di lasciare il segno in questa nuova avventura». […] Domenica c’è il SudTirol, per la prima di Coppa Italia e, chissà, magari arriverà pure il primo gol ufficiale con la maglia arancioneroverde: «E’ un’emozione bellissima – le uniche parole nel giorno del raduno al Taliercio – è un’occasione incredibile, sono veramente entusiasta di questa scelta. Quello praticato nel calcio italiano è un tipo di gioco molto tattico, quindi mi ci vorrà del tempo per adattarmi, ma ovviamente darò tutto me stesso, per esprimere sul campo il meglio di me». Dicono che sia un ragazzo di parola. A giudicare da queste prime uscite, la strada è quella giusta. Su instagram centellina le sue apparizioni. Una foto seduto sui gradoni, con il Canal Grande sullo sfondo. Altre due sotto il nubifragio di Moena nella partita vinta 1-0 con la Fiorentina. Poche parole, poche immagini, tanti fatti. Quelli che piacciono a Vecchi. E ad Angeloni. E pure a Tacopina. Good luck, Harvey.

Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Sul fronte mercato il Venezia è sempre attivo. Ieri ha tesserato i giovani Riccardo Cataldi, Alessandro Fossati e Kader Amara Kone. Il primo è un centrocampista, classe 2001, preso con la formula del prestito annuale dalla Roma; Fossati è del 2002, sempre centrocampista, e giunge a titolo definitivo dall’Atalanta; Kone, attaccante classe 2002, arriva a titolo definitivo dal Cuneo. Sempre ieri la prima squadra si è allenata solo al mattino al Taliercio, per tutti seduta defaticante, con Coppolaro, Geijo, Marsura e Vicario a lavorare in piscina e a sottoporsi alle necessarie terapie per recuperare dagli infortuni. La campagna abbonamenti ha raggiunto invece quota 570 tessere.

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Quello di Stefano Vecchi sarà un Venezia a trazione anteriore. Una tesi che sottoscrive Giuseppe Zampano, stantuffo della fascia destra che, nella seconda parte della scorsa stagione, Filippo Inzaghi si è dimenticato in panchina preferendogli altri giocatori. Eppure Zampano, su quella stessa fascia, ha dimostrato più volte di saper fare cose pregevoli nelle sovrapposizioni con Marcello Falzerano, autentiche frecce sulla destra dello scacchiere arancioneroverde. Ora che Inzaghi si è trasferito a Bologna, per Zampano potrebbero esserci nuove opportunità di mettersi in evidenza. «Credo che il Venezia difensivista dell’ultima stagione non lo si vedrà più», afferma il difensore ligure, «Vecchi ci sta misurando su un vero 3-5-2, non quello che lo scorso anno era poi sempre un 5-3-2. Quindi un Venezia che pressa alto, che può anche concedere in difesa l’uno contro uno agli avversari, ma che è più propositivo davanti. Stiamo anche provando il 4-3-3 e credo che non ci saranno problemi ad attuare moduli che comunque tutti già conosciamo». Nel precampionato il Venezia ha disputato cinque amichevoli con altrettante vittorie e un bilancio gol fatti e subiti di 19 a 1. Il solo gol incassato è stato quello di mercoledì nell’amichevole del Penzo contro la Clodiense, vinta poi 3-1. «Faceva molto caldo ma è stato un test molto stimolante, una buona prova per prepararci all’esordio in Coppa Italia di dopodomani», prosegue Zampano, «stiamo continuando a preparare e cercare di mettere in pratica sul campo gli schemi del nuovo allenatore, e ora dovremo anche iniziare la fase di scarico dopo i notevoli carichi di lavoro sostenuti nella fase di preparazione in Trentino e qui a Mestre. Ci abbiamo messo tanta intensità, siamo più o meno lo stesso gruppo dello scorso anno, ma sono entrati giovani di prospettiva che possono continuare a tenerci in alto». […] Una Serie B che sarà come sempre durissima. «Me l’aspetto molto più tosta» , conclude Giuseppe Zampano, «ci prepariamo al meglio, anche se questo campionato sta aumentando di livello. Lo scorso anno eravamo neopromossi e liberi di testa, non ci aspettavamo nulla, e non avevamo tutte le pressioni che avremo quest’anno. Dobbiamo stare sereni, lavorare e raccogliere i frutti del lavoro fatto durante la settimana. Ma dovremo stare attenti, perché la gente si aspetterà di più da noi e le insidie non mancheranno».

Ore 12.46 – Bonavina: “Dobbiamo essere veloci perché anche a Verona e a Venezia ci sono idee simili. Io spero che nel 2022 io possa vivere la mia prima partita da assessore nel nuovo stadio”

Ore 12.42 – Bonetto: “Realisticamente a maggio 2020 si potrebbe iniziare l’abbattimento dell’Euganeo. Tubi innocenti? Non proprio, carpenterie e cemento adatto dal nuovo stadio. Rispetto a Venezia i tempi complessivi sarebbero simili, almeno quattro anni, o cinque al massimo”

Ore 12.40 – Bonavina: “Il rendering? Prima aspetto che ci sia la fattibilità del progetto. Io sono entusiasta del progetto di Frosinone, mi sono informato e ho parlato col presidente Stirpe e ha costi che sono contenuti. Non dobbiamo costruire uno stadio con i marmi e con le ceramiche, il costo risulta comunque sostenibile”

Ore 12.37 – Bonavina: “Una divergenza di intenti con ZED e con L’Arena musicale? Ci sono spazi sufficienti per entrambi i progetti, ci siamo dati una deadline del 31 dicembre 2018 perché entrambi vadano a buon fine”

Ore 12.35 – Bonetto: “Abbiamo incontrato il presidente Bardelle, fa presente che ha problematiche di spazi in affitto e chiede che venga tenuto conto di questa situazione. L’importante è che venga sfrattato”

Ore 12.32 – Bonetto: “Un ristorante e un albergo? Nella zona dove c’è la Foresteria sorgerà il ristorante, l’albergo può essere collegato con la legge stadio. Non ci potranno essere vendita di prodotti alimentari, ma il McDonald di turno ci può stare. Ogni negozio avrà superfici grosse”

Ore 12.30 – Bonetto: “L’Euganeo verrà abbattuto progressivamente, non esisterà più nulla dello stadio attuale. È tutto collegato con le strutture che gireranno attorno”

Ore 12.27 – Bonavina: “Stiamo parlando di studi di fattibilità, ma vedo già un percorso concreto, una volta che l’amministrazione comunale dà l’ok per proseguire sono i tecnici che devono verificare la fattibilità del progetto. I metri quadri commerciali disponibili sono 25mila determinati anche dallo stato: togliamo il settore alimentare e tutto il resto ci può stare. Il progetto può valere fra i 60 e i 70 milioni di euro, gli investitori verranno svelati al momento opportuno. Nei mesi prossimi sveleremo tutto, il nuovo socio Oughourlian sicuramente è coinvolto”

Ore 12.25 – Bonetto: “Ci muoveremo per trovare aziende che possano essere interessate a questo progetto. Nel momento in cui il semaforo è verde si entra nella fase esecutiva del progetto. Starà in piedi? Evidentemente ci siamo preparati, non è che siamo dei profani, andremo più in profondità dello sviluppo del progetto”

Ore 12.21 – Bonavina: “Dal giorno in cui ci siamo trovati ci eravamo posti delle problematiche, i tecnici le hanno risolte brillantemente. La difficoltà a reperire un nuovo stadio nell’ipotesi dell’abbattimento dell’Euganeo era il primo grosso problema. I 15 gradi di inclinazione permettono la costruzione del nuovo stadio e l’abbattimento progressivo dell’Euganeo a protezione del sole. È tutto a norma e fatto come Dio comanda. Il retail Park è necessario per la sostenibilità dell’opera, è un progetto molto bello perché rivoluziona la città e data la possibilità di usufruire di una zona difficile e che va assolutamente riqualificata. C’è la possibilità di avere una propria casa del calcio Padovano, ma anche i cittadini potranno usufruire di una zona completamente riqualificata”

Ore 12.19 – Bonetto: “La tempistica? Lunedì mi trovo con i tecnici che sviluppano questi progetti, a novembre e dicembre potremmo presentare uno studio di fattibilità con il dettaglio delle varie progettazioni. Ringrazio il sindaco e Diego Bonavina, anche loro vogliono bene alla città e anche al Calcio Padova”

Ore 12.16 – Bonetto: “Il Comune era molto preoccupato da questo aspetto di dove andare a giocare e in tal modo al contrario si potrebbe continuare a utilizzare l’Euganeo”

Ore 12.11 – Bonetto: “Lo stadio che noi vorremmo fare è uno stadio che assomiglia a quello di Frosinone, a norma Uefa 4 con capienza di 16.500 persone. Per portare i tifosi allo stadio dobbiamo lavorare in questo senso. Dal punto di vista ingegneristico riusciremo a giocare durante la fase di costruzione. Al Termine del campionato si andrebbe ad abbattere la Tribuna Nord è una parte della Tribuna Ovest. Rispetto a questo con inclinazione di 15 gradi nell’annata calcistica 1 si potrebbe continuare a giocare all’Euganeo e contemporaneamente a fare i lavori. Nell’annata 2 si completerebbero i lavori”

Ore 12.07 – Bonetto: “Nella nostra testa abbiamo un piano per riqualificare l’area dello stadio Euganeo. C’è un’area comunale su cui potremmo lavorare. Abbiamo fatto una proposta per realizzare una piastra sportiva polifunzionale dove vorremmo costruire il centro del nostro settore giovanile, con un ristorante, una foresteria e due campi da calcio. Altri due campi e quattro campi, due da calciotto e due normali affiancati da un centro di medicina sportiva aperto alla cittadinanza e un albergo che servirà la zona. Lo stadio verrà posizionato più a sud, spostato di 15 gradi e un retail park definito. Verrà definita la viabilità con un percorso vita che può essere utilizzata per attività sportive con convenzione con le scuole per i campi da calcio nella zona del settore giovanile. Alla sera può essere affittato tutto ai cittadini che vogliono utilizzare i campi”

Ore 12.05 – Bonetto: “Presentiamo oggi il rendering del nuovo stadio. Ringrazio oggi Bergamin per quello che abbiamo fatto in questi quattro anni. Ringrazio lui e suo figlio Marco, ringrazio anche Oughourlian che aumenta la sua partecipazione azionaria nella compagine sociale”

Ore 12.04 – Sta per cominciare la conferenza stampa di presentazione del nuovo stadio del Padova

Ore 11.30 – (Gazzettino) Mancano due giorni e mezzo al termine della preparazione in quota, a Lavarone. Il Cittadella sta per concludere il ritiro, e Andrea Redigolo fa il resoconto del lavoro svolto: «Ci siamo allenati bene, fortunatamente siamo stati avvantaggiati dal fresco che ci ha consentito di lavorare con profitto e in condizioni climatiche ideali. Abbiamo svolto tutto quello che ci eravamo concordati, con i ragazzi che si sono dimostrati molto disponibili». Rispettate le tabelle di marcia, dunque. Quest’anno, che sono arrivati giocatori giovani, più propensi ad attaccare gli spazi, ad andare in profondità, è cambiato anche il tipo di lavoro fisico? «Sostanzialmente no, perché la prima parte della preparazione è basata su un lavoro generale, di introduzione, di lavoro tattico sui principi che vogliamo noi. All’interno del gioco che intendiamo portare avanti, la caratteristica di attaccare gli spazi si svilupperà in maniera particolare, ha sempre fatto parte della nostra idea di calcio. Il lavoro di squadra è identico a quelli degli altri anni, non è stata cambiata la preparazione estiva». Fisicamente, il Cittadella è in linea con le aspettative? «Direi di sì, i test che abbiamo fatto sono soddisfacenti, anche le partite disputate hanno restituito indicazioni positive – ha spiegato il preparatore – ci sarà ovviamente da lavorare sul minutaggio della partita, e sono proprio le gare che ti danno l’idea precisa della condizione fisica del singolo calciatore. Tenendo conto che si lavorava al mattino, e le amichevoli erano programmate nel pomeriggio, ci sono state buone risposte». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Il “prof”, come lo chiamano in casa granata, promuove tutti e smonta il possibile “caso” Chiaretti. Andrea Redigolo, preparatore atletico del Cittadella, ha un ruolo di primo piano in questi giorni di ritiro a Lavarone. «Abbiamo lavorato con buona intensità, chiaramente avvantaggiati dal fresco dell’altura. Direi che siamo assolutamente in linea con i programmi, i test svolti sono stati positivi. Lo è stata anche l’ultima amichevole con il Mantova, al di là dello 0-0: tenete sempre conto che tutte queste partite arrivano dopo un doppio carico svolto nella giornata. Sono proprio gli incontri a darti il miglior quadro delle condizioni di un calciatore e le risposte sono state buone». […] Ognuno ha i suoi tempi. «C’è chi è più pronto, per caratteristiche individuali, e chi impiegherà un po’ di più per arrivare al top. Chi ha saltato l’ultima amichevole non preoccupa: Frare è stato vittima di un’influenza intestinale, Arrighini ha avuto la varicella poco prima di iniziare il ritiro ed è ancora un po’ debilitato». Ma Chiaretti? Non è un mistero che, se dovesse arrivare un’offerta adeguata, il fantasista potrebbe partire. Redigolo smonta ogni dietrologia sul suo mancato impiego col Mantova: «Lui sta svolgendo un lavoro di recupero a parte, è l’unico motivo per cui non ha giocato».

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Sicuramente lui è una delle persone che devo ringraziare maggiormente e a cui sarò sempre grato per l’opportunità che mi ha dato. É stimolante, mi fa sentire importante per la squadra e mi ha fatto crescere molto». Marcandella, secondo Bisoli, ha grandi potenzialità, ma deve crederci di più. Tutto vero? «Al di là del fatto di essere giovane o meno, c’è sempre da migliorare e lui in questo momento della mia carriera è l’uomo più importante per crescere e fare il salto che conta, dato che un anno fa mi ha voluto e ora mi ha confermato. Per me questa deve essere una stagione decisiva per il futuro». Idee dunque molto chiare per il giocatore in tema di obiettivi personali: «Quello primario è di stare bene ed essere disponibile; poi cercare di giocare più possibile e dare un contributo in termini di gol o assist». […] Che ruolo potrà recitare il Padova? «Non conosco la B e dunque non lo so, ma di certo noi giochiamo per vincere, quella è la nostra prerogativa e poi valuteremo mese per mese. Non siamo una squadra sparagnina che gioca con il freno a mano cercando il punticino e penso che potremo divertirci. Giocatori e gruppo sono quelli giusti».

Ore 10.10 – (Gazzettino) É nato il primo giorno di primavera, ma il meglio di sé, nella sua ancora breve carriera, lo ha dato in piena estate, poco più di un anno fa. Parliamo di Davide Marcandella, autore di una doppietta nella sfida di Coppa Italia contro il Rende in cui ha realizzato i primi gol ufficiali della passata stagione, favorendo il passaggio del turno. Una delle classiche serate da raccontare ai nipotini, aperta con un perentorio colpo di testa dopo tre minuti e completata con il sigillo decisivo di sinistro ai tempi supplementari. Domenica sera, ancora all’Euganeo, un identico appuntamento con il Monza e il sogno di bissare quell’exploit. «Fu tutto un po’ strano – ricorda il giocatore, 21 anni, prodotto del vivaio padovano perché ero partito in ritiro non certo pensando di disputare la prima gara di Coppa e di segnare due volte. Un giorno particolare, ma finora per me il più bello». […] Avversari in quella sfida erano i romagnoli del Ribelle, guidato da Simone Groppi, ora vice allenatore biancoscudato, e con in campo Davide Bisoli. Papà Pierpaolo era in tribuna per seguire il figlio, ma rimase soprattutto ammirato dalle giocate dell’attaccante di Mestrino che poco dopo ritrovò con piacere all’ombra del Santo e che ora sta facendo crescere, alternando con le giuste dosi bastone e carota.

Ore 10.00 – (Gazzettino) Giuseppe Bergamin lascia definitivamente, Joseph Oughourlian raddoppia la propria partecipazione. Queste le importanti novità sull’assetto societario del Padova, già nell’aria da tempo e formalizzate ieri mattina nello studio del notaio Roberto Doria, con il passaggio del venti per cento delle quote da Sunglass srl, l’azienda dell’ex presidente, a J4A, la holding con cui il socio franco-armeno partecipa al club biancoscudato. La quota in mano a Oughourlian sale così dal 20 al 40 per cento, mentre Bergamin, che già da un anno si era disimpegnato dalla gestione societaria, ha ceduto la propria residua partecipazione. A completare il quadro, Roberto Bonetto (insieme a Moreno Beccaro) è in possesso della metà del pacchetto azionario e si attendono sviluppi su quel rimanente 10 per cento ora di Giampaolo Salot e Filippo Pancolini, entrato nel Padova nel dicembre 2016, esattamente un anno prima di Oughorlian con il quale il club assume una connotazione sempre più internazionale. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Bergamin, da sempre grande tifoso del Padova, dopo essere stato in contatto per mesi con Cestaro per la cessione della società, si era proposto per rifondare il club, trovando in Bonetto un prezioso e indispensabile alleato. […] Come era prevedibile Oughourlian aumenta sensibilmente la sua partecipazione, arrivando al 40% del pacchetto azionario. Bonetto mantiene la maggioranza con il 50%, mentre per il momento (in attesa di eventuali altri rimescolamenti) Salot e Pancolini conservano il 5% ciascuno. […] Ieri intanto Bisoli ha cominciato le prove per testare l’undici da opporre domenica in Coppa Italia al Monza. Confermato il 3-5-2, non ci sarà lo squalificato Sarno, Ravanelli e Cappelletti si giocano una maglia in difesa mentre in avanti si va verso la conferma della coppia Capello-Bonazzoli.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Finisce un’era nella storia del Padova. Era nell’aria da tempo, da ieri è ufficiale: Giuseppe Bergamin esce definitivamente di scena dal pacchetto azionario della società biancoscudata. Il 20 % delle quote che erano ancora in mano all’imprenditore di Villafranca sono state rilevate dal socio franco-armeno Joseph Oughourlian, attraverso la società J4A Holdings II s.a.r.l. Un addio scritto ma che fa comunque sensazione, quello dell’ex presidente e azionista di maggioranza, che assieme a Roberto Bonetto aveva fondato la nuova società Biancoscudati Padova dopo la radiazione del vecchio Calcio Padova di Penocchio nell’estate del 2014.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Una svolta annunciata, quella maturata nella giornata di ieri, ma comunque molto significativa. Giuseppe Bergamin esce di scena definitivamente dal pacchetto azionario del Padova, Joseph Oughourlian prosegue la sua scalata silenziosa all’interno del club di viale Rocco, aumentando la sua partecipazione dal 20 al 40%. Nessuna sorpresa, dunque, dopo quanto trapelato già da tempo a campionato in corso, Oughourlian conferma la sua intenzione di impegnarsi seriamente per fare grande il Padova e dovrebbe partecipare anche al progetto del nuovo stadio. Oggi alle 12, in una conferenza stampa congiunta che si terrà nella sala stampa dell’Euganeo, si toglierà il velo al piano che le parti stanno discutendo ormai da mesi. E cioè un nuovo complesso che prenda il posto dell’attuale tempio (tutt’altro che amato) del calcio cittadino. […]




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