Live 24! Salernitana-Padova, -5: la serie B rimane a 19 squadre!

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Ubicata nel cuore della città l’una, stampata nel cuore dei triestini l’altra. L’azienda pubblica di Servizi alla Persona meglio conosciuta come Itis e la Triestina Calcio, con l’allegra giornata di ieri pomeriggio hanno consolidato una amicizia rinsaldata il maggio scorso, quando tutta la società e la rosa alabardata al gran completo fecero visita agli ospiti della struttura di via Pascoli, dando di fatto il via alla collaborazione. 100 anni di storia per l’Unione, con il culmine atteso per il 18 dicembre al Salone degli Incanti, ben 200 anni di attività per l’Itis. Una coincidenza particolare ma caduta a pennello. La Triestina di Milanese quel giorno di fine maggio colmò un vuoto che durava praticamente da 70 anni, fu infatti il grande Paròn Nereo Rocco l’ultimo testimone della causa alabardata a far visita alle persone ospitate all’Itis. Il maggio scorso fu una giornata di allegria, poco prima del rompete le righe, con i giocatori guidati da un altro “mulo”, Princivalli, divisi in gruppetti a intrattenersi in compagnia degli anziani e alcune scolaresche. Sul libro delle firme dei visitatori, l’amministratore unico della Triestina Milanese, calcò la penna come a suo tempo fece l’imperatrice d’Austria Sissi. […]

Ore 20.00 – (Il Piccolo) «L’entusiasmo e l’affetto dei tifosi che trovo ogni volta che vengo a Trieste, mi fanno sempre tanto piacere, mi si apre proprio il sorriso». Quando racconta le sue sensazioni, rigorosamente in dialetto triestino, Mario Biasin ha appena concluso sul campo del Fani Olimpia di via Pascoli la premiazione del torneo di calcio organizzato per i 200 anni dell’Itis: è stata l’occasione per il presidente alabardato di incontrare anche i supporters dell’Unione, con i rappresentanti dei Triestina Club e quelli della Curva Furlan in prima fila ad accoglierlo, davanti a tantissimi ragazzini del settore giovanile della Victory. […] «Milanese di abbonamenti ne vorrebbe 3mila – afferma il presidente – e io sono d’accordo con lui. Sarebbe bello raggiungere quella cifra: alla gente dico di abbonarsi perché la squadra è davvero buona, io l’ho vista sabato scorso contro il Chievo e questa Triestina vale davvero tanto. Per cui ai tifosi dico di avere fiducia, avranno sicuramente tante soddisfazioni. E poi questo è un anno davvero speciale con il centenario. Ancora non si sanno quali saranno di preciso le avversarie, e questa situazione mi sembra veramente una barzelletta, ma al di là di questo, penso proprio che il livello della squadra sia molto buono». Biasin starà ancora pochissimi giorni a Trieste, ma promette di tornare quanto prima. Per occasioni davvero importanti: «Io spero di venire già a dicembre – dice il presidente – in occasione dei festeggiamenti per il centenario, farò di tutto per riuscirci. Se mi sarà impossibile, ritornerò a Trieste di sicuro a maggio. Per festeggiare qualcosa? Eh, magari, chissà… Diciamo che il sogno sarebbe quello della promozione in serie B, ma intanto l’obiettivo è quello di centrare i play-off e possibilmente restare nelle prime quattro posizioni in classifica. Un campionato di vertice di questo tipo, farebbe anche nuovamente riempire lo stadio. E sarebbe bello in una struttura tutta rinnovata, anche se al momento non ho ancora potuto vederla».

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Giunti – speriamo – all’ultima puntata, vale forse la pena di rileggere tutto il copione della serie che non avremmo voluto vedere. Tutto è iniziato con i fallimenti del Bari (che aveva sottratto Mauro Zironelli al Pordenone) e del Cesena, seguiti dalla mancata iscrizione dell’Avellino alla serie cadetta. Alla B mancavano quindi tre società per completare l’organico di 22 stabilito dalle norme organizzative interne della Figc, le ormai famose Noif. Si è così aperta la strada ai ripescaggi che, di norma, vengono determinati compilando una classifica che tiene conto dei risultati, della storia e del bacino di utenza delle richiedenti. La Figc ha composto la sua classifica di potenziali ripescate, ma non l’ha mai resa ufficiale. Seguendo però i criteri stabiliti è opinione comune che ai primi tre posti della graduatoria dovrebbero esserci Siena, Ternana e Pro Vercelli. Il Novara viene escluso per illecito amministrativo, ma fa ricorso e lo vince. La riabilitazione dei piemontesi richiama in gioco, per analogia, anche il Catania. La classifica verrebbe così rivoluzionata e ai primi tre posti verrebbero a trovarsi Novara, Catania e Siena. Tutto chiaro? No, perché si mette di mezzo l’Entella, che vorrebbe essere riammessa (non ripescata) per le plusvalenze fittizie che ha coinvolto Chievo e Cesena, che a detta dei liguri dovrebbero essere penalizzate con la sottrazione di punti dalla classifica della stagione 2017-18. Si è giocata e si sta ancora giocando, in attesa del fischio finale del Coni, una sorta di Summer League (campionato estivo) con in palio tre wild card per la B. Un campionato che non si disputa sui rettangoli verdi, bensì nelle aule di tribunale. Il rischio è che nemmeno la decisione del Collegio di garanzia del Coni decreti la fine della sfida. Le insoddisfatte si sono dette già pronte a ricorrere al Tar del Lazio, trasferendo la bagarre dalle aule delle autorità sportive a quelle della giustizia ordinaria. È già successo in passato. Succederà ancora. Pronti al trasferimento non solo i sodalizi delusi, ma anche i club dei tifosi, con un sequel immediato della telenovela estiva. Poi ci si chiede come mai il calcio italiano sia finito così in basso. L’esclusione dai Mondiali di Russia era solo la punta dell’iceberg.

Ore 18.45 – In questi minuti arriva la decisione della Camera di Conciliazione del Coni. Finalmente è arrivato il tanto sospirato verdetto: contro ogni pronostico della vigilia, la Serie B rimarrà a 19 squadre.

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Rush finale per la campagna abbonamenti “Fatto (su misura) per te”. Si avvicina per il Pordenone la quota 500: le tessere sottoscritte sinora sono 490. Nel mirino il “pareggio” con il dato 2017/’18 (540). Lo sportello è attivo al centro sportivo De Marchi (ingresso bar) oggi, domani, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30. Le card degli abbonamenti già sottoscritti saranno ritirabili da giovedì pomeriggio. Info su pordenonecalcio.com/abbonamenti. La squadra è attesa oggi alla ripresa degli allenamenti: doppia seduta nel menù (10.30-15.30). Lavoro pomeridiano previsto per domani, giovedì e venerdì (15.30) e mattutino (10.30) sabato, in attesa di capire quando si gioca. […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) […] Il torneo avrebbe dovuto cominciare lo scorso 26 agosto. Il Pordenone spera di iniziare domenica al Bottecchia, anche se con una settimana in più di “riposo” potrebbe avere dal 1′ gli attaccanti titolari ora ai box. Nell’amichevole con la Vecomp, persa per 2-0, è mancato il cinismo sottoporta dei giocatori che al momento sostituiscono Berrettoni, Magnaghi e Candellone. Tuttavia il reparto offensivo chiamato a giocare domenica è quello visto a Verona: scoccherebbe così l’ora di un debuttante assoluto dal 1′ in serie C, Pier Francesco Bertoli, che in categoria aveva esordito negli ultimi minuti di Pordenone-Albinoleffe dello scorso inverno. La società crede in molto nell’attaccante classe 2001, mattatore nel campionato 2017-2018 con la Berretti e vincitore dello scudetto under 17. Un impegno non da poco per lui, anche se l’aria della prima squadra la respira già da molti mesi e non ha mai dimostrato paure di sorta né negli allenamenti né nel match giocato in coppa Italia col Pescara. Chissà, magari un po’ di sana incoscienza potrà far bene ai ramarri.

Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il (nuovo) Vicenza Calcio si presenta in piazza e arriva l’ordinanza del Comune per contenere i festeggiamenti (attesi) dei tifosi. Stasera, dalle 20, le maglie della «LR Vicenza virtus», il nuovo volto della società calcistica di via Schio, invaderanno piazza dei Signori. Il club presenta la stagione di fronte a tifosi e autorità, fra cui il sindaco Francesco Rucco e l’assessore allo Sport, Matteo Celebron. Verranno presentare anche le squadre giovanili che parteciperanno ai campionati nazionali: Berretti, under 17, 16 e 15. Le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza della zona, mentre l’amministrazione cicica ha emesso un’ordinanza che vieta la somministrazione e la vendita per l’asporto di bevande in bottiglie di vetro o in lattine di alluminio. Il provvedimento è in vigore dalle 18 e riguarda esercizi pubblici, venditori ambulanti e supermercati in piazza Biade, nelle Contra’ Del Monte, Manin, Santa Barbara, Morette, Cavour, Garibaldi, Catena, Orefici, Pescherie Vecchie, Muscheria, Pescaria e Gazzolle, nonché in Stradella Santa Barbara, piazzetta Palladio, piazza Erbe e piazza Duomo. […]

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.40 – Qui Guizza: partitella finale.

Ore 16.20 – Qui Guizza: nuovo lavoro atletico.

Ore 16.00 – Qui Guizza: assenti Bonazzoli e Madonna.

Ore 15.40 – Qui Guizza: esercizi per migliorare il possesso palla.

Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro atletico dopo il colloquio tra mister Bisoli e la squadra.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Nell’ultimo allenamento prima della gara con lo Spezia – spiega Marco Modolo – mi ero procurato da solo una brutta distorsione alla caviglia, inizialmente sembrava me la fossi fratturata ma poi per fortuna questa diagnosi è stata smentita. Già col Padova ero a disposizione ma credo sia stato giusto dare spazio a compagni più pronti di me, ora da dieci giorni sono in gruppo a pieno regime e quindi non vedo l’ora di riassaporare l’adrenalina del campo che mi manca dalla semifinale playoff del 10 giugno a Palermo». Negli auspici il recupero di Modolo, al centro tra Andelkovic e Domizzi, dovrebbe garantire il ritorno all’abituale impenetrabilità sulle palle inattive che a Padova sono costate la sconfitta. «No, non credo si sia sentita la mia mancanza assicura Modolo perché nel complesso la prestazione della squadra è stata positiva, in una sfida equilibrata che ci ha visti un po’ in affanno solo nel quarto d’ora di black-out a fine primo tempo. Sicuramente però c’è qualcosa da sistemare nelle marcature, forse i nuovi arrivati non sono ancora del tutto abituati a difendere con noi a zona sui calci da fermo, quindi bisogna correggere quei dettagli che possono essere decisivi nel bene o nel male per indirizzare una partita». […] «Fra tre giorni ospitiamo il Benevento che con Verona e Crotone è favorito per vincere il campionato, sono convinto saremo all’altezza. Abbiamo un’occasione grandissima per dimostrare che ci siamo anche quest’anno e che daremo filo da torcere a tutti. Il Penzo? Contro lo Spezia mi ha impressionato negativamente come al presidente Tacopina (oggi al rientro in sede, ndr) perché tutti avevamo negli occhi lo stadio pieno dello scorso finale di stagione. Venerdì speriamo di riprendere il filo rivedendo subito molta più gente al nostro fianco».

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Che la difesa possa essere un problema per il Venezia Calcio sembra una bestemmia sostenerlo. Almeno a guardare i numeri, che certificano come, in tre partite ufficiali, si siano subiti appena due gol, di cui uno in campionato: insomma nessun allarme. Tuttavia qualche scricchiolio sinistro sulle palle alte a Padova si è avvertito e, probabilmente, la miglior medicina è quella di recuperare uno dei pilastri del reparto arretrato, Marco Modolo. «Non ho visto grosse difficoltà — spiega il difensore arancioneroverde — La nuova stagione è cominciata in continuità rispetto alla precedente. A Padova sono andato in panchina perché non ero al meglio, ora sto bene e mi sto allenando con la squadra senza problemi. E sto bene. All’inizio si temeva una frattura, poi gli esami hanno escluso questa eventualità. A Padova il mister ha scelto di non schierarmi dall’inizio, cosa che rispetto, io sono a disposizione». […] Modolo prova a fare le carte al campionato, analizzando il valore delle altre tre venete (Padova, Cittadella e Verona) che parteciperanno alla Serie B 2018-2019. «Il Padova mi ha sorpreso positivamente — chiosa — Con lo spirito e la determinazione che ha messo sul campo andrà lontano. Il Cittadella non è più una sorpresa, il Verona secondo me è una delle squadre più attrezzate, assieme a Benevento e Crotone, per la promozione». E continua: «Il Padova sulle palle inattive marcava a uomo, abbiamo subito un gol che potevamo evitare, ma adesso pensiamo al Benevento. È una delle avversarie più forti del campionato, in attacco ha un potenziale impressionante. Dobbiamo riscattare subito la sconfitta di Padova, va bene giocare subito venerdì, prima di tutte le altre davanti al nostro pubblico». […]

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Litteri sta un po’ meglio, in settimana si sottoporrà a ulteriori accertamenti al ginocchio destro e non potrà essere disposizione di Vecchi con il Benevento, ma intanto ieri ha lavorato a parte e il dolore è diminuito rispetto al post partita di sabato a Porto Tolle. Bruscagin sta bene, anche se ieri aveva una vistosa benda a protezione dell’arcata sopraccigliare, lavoro differenziato per Zampano, frenato da un problema muscolare accusato con lo Spezia, Schiavone, affaticamento ai flessori, e Fabiano, in ripresa dopo l’infortunio alla spalla. L’allenamento di oggi e la rifinitura di venerdì mattina saranno a porte chiuse. Ultimi giorni per la seconda fase della campagna abbonamenti che chiuderà giovedì alla vigilia della gara con il Benevento. Le tessere, ieri sera, sono arrivate a quota 1.555 e difficilmente si supererà il tetto di 1.930 della passata stagione. Venerdì sera, in occasione della gara con il Benevento, la curva sud promuoverà una raccolta di fondi per la famiglia di Nina, una bimba di dieci mesi colpita da una rara malattia degenerativa. […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) «Domenica non mi aspettavo sicuramente la sconfitta, pensavo perlomeno di vedere qualcosa in più». Il presidente Daniele Pagin esprime senza mezza termini l’amarezza per la battuta d’arresto inaspettata con la Clodiense che ha estromesso subito dalla Coppa Italia di categoria il Campodarsego, che deteneva il titolo. Tanto più che la scoppola è arrivata nel debutto in una partita ufficiale al Gabbiano davanti ai propri tifosi.
«Considerato che eravamo in casa e tenuto conto della fatica che abbiamo fatto l’anno scorso per vincere la Coppa, ci tenevo ad andare avanti qualche turno, non certo uscire alla prima partita. Mi aspettavo una prestazione diversa per difendere il titolo, pensavo di vedere una squadra che osasse di più per volere vincere, invece mi è sembrata quasi una rassegnazione. Ci sono rimasto male a uscire in questo modo». Salva qualcosa della gara di domenica? «Il gioco c’è stato, non posso dire il contrario. Ma è normale che sia un po’ arrabbiato perché, ripeto, non è bello uscire di scena alla prima partita dopo tutto quello che abbiamo fatto nella passata stagione per vincere questo trofeo. L’altro ieri abbiamo visto che serve fare qualcosa in più, e se non facciamo questo saltino si fa dura. Domenica, poi, inizia il campionato e mi auguro che quella con la Clodiense sia stata solo una partita di rodaggio considerato che comunque siamo una formazione con tanti ragazzi nuovi che hanno bisogno di giocare insieme, e ci vuole un po’ di tempo». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) L’amichevole con il Vicenza ha permesso al tecnico Venturato di vedere all’opera quei giocatori che nelle partite precedenti avevano avuto meno spazio. Tra questi il ventenne Luca Maniero, cresciuto nel vivaio granata, che ha giocato l’intera partita. «Sono contento del risultato perchè vincere aiuta a vincere, ma sul piano personale non sono del tutto soddisfatto perchè avrei potuto fare meglio». Dove la giovane mezzala ha del rammarico è presto detto. «Sulla concentrazione perchè l’atteggiamento e la voglia di fare bene c’erano, in campo ho messo il massimo impegno. Non è però bastato in quanto ho commesso diversi errori nei passaggi; ci vuole la giusta cattiveria per riuscire a stare sempre sul pezzo, devo essere più concentrato per esprimermi con maggiore continuità». Nell’organico del Cittadella c’è una notevole concorrenza a centrocampo e perciò non sarà facile per Maniero riuscire ad emergere. «Sono il più giovane nel mio reparto, per cui gli altri hanno più esperienza di me anche se provengono dalla serie C. Inoltre sono arrivati elementi di qualità. So che devo dare il massimo per ritagliarmi uno spazio, ma quest’anno sono alla terza stagione nella rosa del Cittadella e spero di poter dimostrare che sono anch’io all’altezza quando sarò chiamato in causa». Per Maniero è stata valutata anche l’ipotesi di un prestito in una squadra di categoria inferiore in modo che potesse avere più spazio. «Verso la fine del mercato c’è stata questa possibilità – conferma il diretto interessato – ed era stato avviato un discorso con l’Olbia. Poi con il direttore Marchetti abbiamo deciso che rimanendo a Cittadella ho modo di imparare meglio e di far tesoro dell’esperienza dei miei compagni. Cercherò di apprendere il più possibile e ripagare questa fiducia». […]

Ore 11.40 – (Gazzettino) La campagna abbonamenti sfonda quota 2.500. A ieri sera le tessere sottoscritte erano 2.511 e adesso si punta quota 2.600. Sabato, lo ricordiamo, è il termine ultimo per staccare il pass stagionale. A questo proposito, sabato in tribuna est ci saranno due casse dedicate esclusivamente agli abbonamenti. Una settimana di tempo, quindi, per segnare uno storico record per i colori granata, che mai avevano registrato un così alto numero di abbonati nella loro storia. Ieri intanto la squadra ha ripreso gli allenamenti dopo la domenica di riposo. Il programma che porterà alla sfida interna contro il Cosenza dell’ex Pascali prevede oggi una doppia seduta, quindi allenamenti pomeridiani sino a giovedì, venerdì mattina infine la rifinitura e le convocazioni di Venturato. Assenti i soliti noti: Scaglia, Bizzotto, Bussaglia e Camigliano. […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) È un Citta talmente autoctono da avere persino due giocatori con lo stesso cognome, Maniero, molto diffuso a sud di Padova. Il caso vuole che i due abbiamo anche lo stesso nome, Luca, e che abitino pure a un tiro di schioppo l’uno dall’altro. «Per non fare confusione quando chiamano lui dicono “Luca il portiere”, oppure “Lotti”, perché secondo capitan Iori assomiglia al protagonista di un cartone animato di qualche anno fa. Giocasse in un altro ruolo ci sarebbe qualche problema in più», sorride Maniero il centrocampista. «Lui è di Lion di Albignasego, io di Bertipaglia di Maserà: per venire a Cittadella sono trequarti d’ora d’auto e spesso ci alterniamo, un giorno uno passa a prendere l’altro, quello dopo facciamo viceversa». Al di là di questo curioso caso di omonimia, la coincidenza fotografa una novità in casa granata: quest’anno, per la prima volta da quando la squadra è in Serie B, vale a dire dalla stagione 2000-2001, non ci sono stranieri nella rosa. Difficile cercare motivazioni specifiche, in una società che, attraverso il suo direttore generale Stefano Marchetti, ha sempre seguito una linea precisa nelle sue operazioni: scovare talenti motivati da lanciare, meglio se giovani, non importa se italiani o no. […] Prendete lo stesso Luca Maniero, mezzala cresciuta col mito di Marchisio nelle giovanili del Padova (e poi prelevata assieme a Varnier, Fasolo e Caccin dopo il fallimento della società biancoscudata targata Penocchio). Ha solo vent’anni, ma quella in corso è già la terza stagione in prima squadra. Altrove avrebbe trovato più spazio, ma oggi svela come mai ha preferito rimanere sotto le mura: «Negli ultimi giorni del mercato di agosto avevo la possibilità di trasferirmi all’Olbia, ma d’accordo col digì Marchetti abbiamo deciso che era meglio restare qui, perché posso crescere di più seguendo l’esempio dei grandi. Io so di partire dietro a molti dei miei compagni, non tanto perché sono giovane, ma perché ho meno esperienza di loro in termini di partite disputate tra i professionisti. Ma so anche che qui potrò giocarmi le mie possibilità». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) La ripresa della preparazione, ieri pomeriggio al centro sportivo del Tombolato, è iniziata con una seduta video di mezzora, seguita dal trasferimento in campo. Continua col lavoro differenziato il difensore Frare, che, però, si dovrebbe riaggregare a breve al gruppo che sabato pomeriggio se la vedrà con il Cosenza. A tale riguardo, da stamattina scatterà la prevendita dei biglietti, acquistabili nelle ricevitorie (e dal sito) Listicket e nella sede della società granata. Sabato due casse dello stadio saranno dedicate agli abbonamenti, nell’ultimo giorno della campagna di sottoscrizione. Intanto, ieri, già nel primo pomeriggio è stato sfondato il tetto record dei 2.500 abbonati.

Ore 10.30 – (Gazzettino) Del resto in serie B non ci sono partite scontate, può succedere di tutto e una compagine come la nostra deve tenere alta la concentrazione e la voglia di provare a ottenere il risultato su tutti i campi». Trasferta che i biancoscudati inizieranno sabato mattina, quando con il pullman raggiungeranno la stazione ferroviaria di Bologna, dove prenderanno il Freccia Rossa che li porterà direttamente a Salerno. Lì sabato pomeriggio sarà effettuata la rifinitura. «Andiamo ad affrontare una formazione costruita per vincere, questa è l’insidia maggiore. Perché per la Salernitana è l’anno del centenario e punta a un piazzamento nelle prime posizioni. Per di più ha una tifoseria che trascina molto la squadra. Ripeto, sappiamo che ci attende una gara difficile, ma lo erano anche i derby con Verona e Venezia, e lo saranno anche le sfide successive. Dobbiamo essere bravi a coltivare l’entusiasmo che abbiamo a livello di squadra e di ambiente». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Primo giorno a Coverciano ieri per Giorgio Zamuner che ha iniziato il corso per diventare direttore sportivo. Il diggì biancoscudato ha seguito le lezioni al fianco di Vergine, responsabile del settore giovanile della Fiorentina. Tra i banchi ancheil collega rossonero Leonardo, oltre all’azzurro campione del mondo Zaccardo. Otto ore giornaliere che saranno ripetute anche oggi e domani, per un totale di sei settimane. «È stata una giornata introduttiva, nella quale è stata data una sorta di infarinatura al corso. E’ giusto che lo faccia per ottenere l’abilitazione». Zamuner tornerà giovedì al centro sportivo della Guizza per stare al fianco della squadra in vista della trasferta con la Salernitana in programma domenica. «Non vedrò i ragazzi all’opera in questi giorni, ma mi relazionerò quotidianamente con Bisoli. La squadra, comunque, ha ormai un certo tipo di mentalità, di filosofia e di atteggiamento, con un allenatore che pretende molto sul piano dell’intensità e dell’organizzazione. Mi auguro che i due risultati positivi ottenuti nei derby ci abbiano trasmesso ulteriore fiducia dal momento che domenica ci attende una partita molto difficile per il valore dell’avversario, per l’ambiente e per il caldo che troveremo.

Ore 10.10 – (Gazzettino) «Domani sera (oggi, ndr) il verdetto sulla serie B, nessuno slittamento». È il tweet con il quale il presidente Franco Frattini del Collegio di garanzia del Coni ha annunciato che è in arrivo l’atteso pronunciamento sul futuro del campionato cadetto, dopo che venerdì era stato deciso di rinviare la sentenza per una spaccatura all’interno del Collegio. Vedute diverse che non sarebbero state ancora appianate circa la conferma dell’attuale format a diciannove squadre o il ripristinare il format a ventidue, o addirittura a ventiquattro. Insomma, l’attesa sta per finire, fermo restando che un format diverso da quello attualmente in vigore comporterebbe il rifacimento del calendario a partire dalla quarta giornata. A proposito di calendario, la Lega Pro non l’ha ancora varato dal momento che attende proprio la decisione del Collegio di garanzia.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Ma nel 2018 avere una rosa tutta italiana può significare anche abbracciare i cosiddetti “nuovi” italiani. E il Padova ha due esempi simbolo. Il primo è quello di Eyob Zambataro, nato ad Addis Abeba ma italiano dopo essere stato adottato a 9 anni da una famiglia di Monza. Il secondo è quello di Jeremie Broh, nato a Parma (vanta anche diverse convocazioni con le nazionali azzurre giovanili) da madre camerunense e papà ivoriano.La filosofia. «Una rosa tutta italiana? No, non è una casualità», spiega il direttore generale Giorgio Zamuner. «È ovvio che non chiudiamo certo le porte a nessun giocatore straniero, ma il pensiero è che, finché si gioca in Serie B, non è necessario andare a sondare altri mercati rispetto a quello italiano. I giocatori cresciuti qui conoscono le metodologie di lavoro e si adattano più in fretta a questo tipo di calcio». Ed è un discorso che vale a maggior ragione per i tanti “under” che, una volta usciti dal campionato Primavera, faticano a trovare spazio tra i grandi. «Spesso le squadre hanno troppa fretta e non hanno né voglia né tempo di aspettare la maturazione dei giovani. Ma ai ragazzi va data la possibilità di giocare e sbagliare, altrimenti non cresceranno mai».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il ct Roberto Mancini chiama (“C’è bisogno che i giovani italiani giochino di più nelle squadre di club”), Padova risponde. In questa stagione i biancoscudati hanno una rosa composta esclusivamente da calciatori italiani. […] Al netto di qualsiasi discorso nazional-popolare, quella biancoscudata è una vera e propria svolta, arrivata dopo un processo graduale cominciato in Serie C e che vede il Padova e i cugini del Cittadella come le uniche due squadre tra Serie A e B ad avere una rosa formata solo da italiani. […] L’ultima volta che i biancoscudati disputarono un campionato con una formazione completamente italiana rappresenta un precedente che potrebbe anche essere di buon auspicio, visto che bisogna risalire alla stagione 1993/94, quella della promozione in Serie A. […] La scelta del Padova non è un’imposizione (se Zamuner avesse avuto tra le mani un ottimo giocatore straniero non se lo sarebbe fatto sfuggire) ma non è nemmeno casuale e viaggia di pari passo con la nuova filosofia del vivaio che punta a valorizzare i talenti del territorio. E anche in prima squadra si iniziano a vedere i frutti di questa linea di pensiero, se è vero che ben 11 dei giocatori a disposizione di Bisoli arrivano dal Triveneto.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Dopo i due giorni di riposo concessi da Bisoli, il Padova riprende oggi la marcia di avvicinamento alla prossima trasferta di Salerno. L’allenamento è fissato per le 15 al centro Geremia, con i biancoscudati che scenderanno in campo sempre di pomeriggio fino a venerdì, mentre domani è in programma una doppia seduta. Il tecnico ha tutto il gruppo a disposizione ad eccezione di Bonazzoli, che oggi giocherà con l’Under 21 contro l’Albania a Cagliari e farà ritorno a Padova mercoledì. La Salernitana ha aperto la prevendita per la sfida di domenica all’Arechi (ore 15) con i biglietti del settore ospiti che si possono trovare nei punti affiliati al circuito Listicket al prezzo di 14 euro comprensiva la prevendita.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) La profezia di Pierpaolo Bisoli arriva forte e chiara, proprio alla vigilia della decisione definitiva del Coni sulla composizione della prossima Serie B in cui giocano i biancoscudati. «Vedrete che torneremo a 22 squadre — dice l’allenatore del Padova — Certe cose le capisco prima ancora che accadano. Siamo in presenza di una totale mancanza di professionalità, stiamo facendo ridere tutto il mondo». Neppure ieri è arrivata la sentenza della Camera di Conciliazione del Coni, chiamata a deliberare sulla legittimità della decisione presa dalla Lega di Serie B di bloccare i ripescaggi e di fissare a 19 il numero dei club partecipanti al prossimo campionato cadetto tramite l’appoggio del commissario straordinario Roberto Fabbricini. La sentenza è attesa per oggi, ma i dubbi e le incertezze, sia pure in un contesto dove gli spifferi indicano come predominante l’orientamento espresso dall’allenatore del Padova fra i giudici, dominano la scena a oltranza. Ieri il presidente del Collegio di Garanzia ed ex ministro degli Esteri Franco Frattini era segnalato in Moldavia, il suo rientro era atteso per la tarda serata di ieri, ma la situazione rimane esplosiva per una serie di ragioni e mai prima si era arrivati a un punto tanto avanzato di rottura fra le diverse componenti del sistema. […]




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