Live 24! Padova-Cremonese, la vigilia: test decisivo a porte chiuse, mister Bisoli scioglie gli ultimi dubbi…

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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Pronto a rientrare». Gianvito Misuraca si è visto dalla tribuna il match d’esordio del Pordenone, vinto (2-1) con il Fano. Ha morso il freno. Per lui, uno fra i ramarri più utilizzati indipendentemente dal tecnico che li ha guidati, stare fuori è una cosa eccezionale.«La squadra è andata bene anche senza di me. Contro l’Albinoleffe però voglio fare la mia parte». Avrà modo di farlo non solo a Bergamo, ma anche per tutti i prossimi 21 mesi, visto che proprio mentre era in sosta forzata per un risentimento muscolare ha rinnovato il contratto sino al giugno 2020. Eppure, sia durante l’estate appena finita che nelle due precedenti (successive alle semifinali playoff agli ordini di Bruno Tedino), i corteggiatori non gli sono certo mancati. «Sono rimasto perché a Pordenone sto bene. Faccio parte di una realtà ambiziosa e in continua crescita, la società nutre grande stima nei miei confronti. È la condizione ideale per continuare a crescere. Non per nulla questa sarà la mia quarta stagione con la stessa maglia. I miei compagni hanno iniziato al meglio il campionato. Ora voglio cominciare a dare il mio contributo anch’io». […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) A metà strada tra quanto deciso dalla Lega di serie B e le richieste delle escluse (ovvero cinque formazioni) dai ripescaggi in cadetteria. Sembra questa, al momento, la soluzione più probabile della querelle giudiziaria-sportiva più lunga degli ultimi anni, un caos campionati che pare non cessare mai. L’ultimo colpo di scena, ovvero la sentenza del Collegio di garanzia dello Sport del Coni, che ha accolto il ricorso della Virtus Entella sui 15 punti di penalizzazione inflitti al Cesena (da scontare nella scorsa stagione), aprendo la strada all’ormai scontata riammissione dei liguri, potrebbe avere anche indicato tale soluzione: una serie B a 20 squadre (non a 19 com’era sino a ieri o 22 come la si sarebbe voluta riavere), con l’Entella (sospese nel frattempo le sue partite nel girone A di C) e senza ripescaggi.L’ultima parola, però, non è ancora stata scritta. Mercoledì prossimo, infatti, il Tar del Lazio, in seduta collegiale, esaminerà il ricorso di alcune delle escluse (Pro Vercelli, Novara, Siena, Catania e Ternana) e potrebbe tornare ad aprire la partita, disponendo che il Collegio di garanzia decida sul format della B e sulle ripescate. Qualora, invece, confermi l’incompetenza del Collegio, i club interessati potranno rivolgersi al Tribunale federale. Ma in quest’ultimo caso con scarse speranze di poter cambiare la situazione (se non a fini risarcitori). […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Albinoleffe, Vecomp e Rimini. Tre partite in 7 giorni: il Pordenone si prepara al primo tour de force della stagione sotto i migliori auspici. Non tanto per il pur incoraggiante successo ottenuto sul Fano nell’esordio di martedì scorso, bensì per le notizie provenienti dall’infermeria. Già domani (fischio d’inizio alle 18. 30) a Bergamo, infatti, Tesser potrebbe riavere a disposizione due pezzi da novanta della rosa come Gianvito Misuraca ed Emanuele Berrettoni. Entrambi hanno recuperato dai problemi fisici che ne hanno impedito l’utilizzo nel primo match di campionato. Difficile che il tecnico neroverde li schieri già dal primo minuto allo stadio Azzurri d’Italia con l’Albinoleffe, ma non è escluso un loro un utilizzo a gara in corso. Misuraca contende a Bombagi una maglia da titolare nel ruolo di mezzala. Ma, a prescindere dalla condizione ancora non ottimale del centrocampista ex Vicenza, che ha appena rinnovato il contratto che lo lega al Pordenone sino al giugno 2020, Tesser potrebbe confermare Bombagi anche per una questione scaramantica: è stato proprio lui, infatti, a realizzare la rete valsa il successo sull’Albinoleffe nell’antipasto di Coppa. Il ritorno di Berrettoni, anche soltanto in panchina, potrebbe rivelarsi prezioso per il carisma e la carica che il trequartista laziale sa infondere a tutto il gruppo anche quando non gioca. E in una gara insidiosa come la prossima la componente mentale giocherà un ruolo chiave. […]

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Lui vicentino di Bassano del Grappa, al Menti aveva già giocato da avversario. L’emozione di scendere in campo con la maglia biancorossa però è un’altra cosa, e Filippo Stevanin l’ha provata domenica scorsa nella prima di campionato contro la Giana Erminio. «È stata una sensazione forte, una giornata molto bella a cui è mancata solo la nostra vittoria per renderla perfetta — sottolinea Stevanin — anche se ci sono da salvare tanti aspetti positivi. Siamo consapevoli che la tifoseria biancorossa si attende molto, ma anche noi ci aspettiamo molto da noi stessi perché crediamo di essere una buona squadra e di avere tutto per fare bene». […] Dopo il pareggio ottenuto al Menti nella prima di campionato, domani l’L.R. Vicenza farà l’esordio in trasferta a Renate: «Contro di loro ho giocato praticamente sempre negli ultimi campionati — prosegue Stevanin — so che hanno mantenuto la caratteristica di squadra fastidiosa, che cerca di farti giocare male e ti colpisce in contropiede. Allo stadio non hanno un gran seguito di pubblico, e di conseguenza non hanno pressioni. Possono impostare le partite come giocassero in trasferta, difendendosi e ripartendo in contropiede. In rosa ci sono giocatori forti, difendono con tre centrali e due esterni, e davanti hanno un attaccante importante come Gomez. Ma noi dobbiamo giocare come sappiamo e vinceremo tante partite».

Ore 16.00 – (Il Piccolo) Crescono ancora gli abbonamenti in casa alabardata: ieri sera le tessere sottoscritte sono arrivate a quota 2635, quindi dopo la vittoria sulla Vis Pesaro sono stati fatti circa un’ottantina di abbonamenti. Ovvio che la partita di stasera a Rimini sarà fondamentale per capire se ci può essere un’ultima spintae raggiungere numeri ancora più importanti. Al momento, salvo indicazioni diverse nei prossimi giorni, gli abbonamenti si possono fare fino a martedì 25 settembre, vigilia della partita interna con il Ravenna. […]

Ore 15.00 – (Il Piccolo) Dopo aver dimostrato martedì sera di essere una squadra solida e quadrata, ma anche concreta e cinica quando serve, stasera è già l’ora per la Triestina di far vedere quanto vale in versione trasferta. Stasera a Rimini (inizio ore 20.45, arbitra Meraviglia di Pistoia, diretta televisiva su Sportitalia), nel suo primo impegno fuori casa, l’Unione incontra una neopromossa al suo debutto in campionato, una miscela potenzialmente pericolosa visto l’entusiasmo che caratterizza le neofite della categoria alla prima uscita davanti ai propri tifosi. Nello scorso turno infatti i romagnoli dovevano giocare con la Ternana, ma per i noti motivi legati al caos dei ripescaggi in serie B, la partita è stata rinviata. Pertanto, toccherà proprio alla squadra di Pavanel tenere a battesimo il Rimini al suo esordio in C, e dovrà farlo dimostrando subito maturità e personalità da grande squadra. […] La sensazione è che cambierà poco o nulla: probabilmente, se Pavanel riterrà di partire nuovamente con il 4-3-1-2, stavolta Bracaletti sembra un pizzico favorito su Petrella, sia perché più adatto al ruolo, sia perché assicura una maggior copertura, cosa da non trascurare in trasferta. Ma non è affatto detto che non si scelga di partire subito con l’assetto del secondo tempo di martedì, quindi con un 4-3-3 e Petrella da esterno. In ogni caso, in qualsiasi modo si parta, se ce ne sarà bisogno Pavanel ha già dimostrato di saper cambiare in corsa senza problemi, facendo valere ricchezza della rosa e duttilità dei suoi uomini. Per il resto, tutto dovrebbe restare invariato, con la coppia Lambrughi-Malomo davanti a Valentini, Formiconi a destra e Sabatino a sinistra. A centrocampo spazio ancora al terzetto con Coletti perno centrale e Beccaro e Maracchi come mezzali, mentre a parte il ballottaggio Bracaletti-Petrella, gli altri attaccanti saranno Granoche e Mensah. Fra i convocati debuttano anche Codromaz e Pedrazzini, che avevano saltato la prima per squalifica, ma ovviamente andranno in panchina.

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Falzerano sì, Pinato no. Questa la situazione sulle mezzali per un Venezia che anche a Lecce affida la regìa a Bentivoglio. Ai suoi lati il centrocampista piemontese suo il gol dell’unica vittoria stagionale ottenuta finora contro lo Spezia il 25 agosto scorso avrà come sempre Falzerano (recuperato da un affaticamento muscolare) sul centro-destra, mentre sul centro-sinistra complice un Pinato ai box con una caviglia gonfia si rivedrà dall’inizio il rumeno Suciu, ex leccese con 12 presenze tra Lega Pro e Coppa Italia nei primi sei mesi della stagione 2015/16. A coprire le fasce ci saranno Garofalo e Bruscagin (favorito su Zampano), a meno che Vecchi come a Padova non azzardi Di Mariano all’ala destra inserendo un’altra punta (Citro o Marsura) accanto a Geijo. A completare il consueto 3-5-2 il portiere Lezzerini e il terzetto centrale con Andelkovic e capitan Domizzi a scortare Modolo. […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Scende al sud con l’obiettivo di riscattarsi un Venezia reduce da due sconfitte consecutive. Dopo gli zero punti raccolti a Padova e contro il Benevento gli arancioneroverdi chiedono strada questo pomeriggio al Lecce (ore 15), matricola ancora a secco di vittorie contro la quale è vietato sbagliare. Ne è ben consapevole il tecnico Stefano Vecchi, elogiato nei giorni scorsi per tempra e gioco dal presidente Joe Tacopina oggi con la squadra al Via del Mare e ovviamente determinato a ricambiare la piena fiducia con i fatti. «I complimenti fanno piacere ma non servono, nel senso che a me come a tutti interessa solo fare risultato l’allenatore bergamasco non nasconde l’importanza del match in terra pugliese e, soprattutto, che la squadra fornisca una prestazione costante per intensità come lo era stata la prima vittoriosa con lo Spezia, a differenza di quelle con Padova e Benevento che lo sono state solo nel secondo tempo». Mister Vecchi riconosce come i punti, pur essendo quella odierna solo la quarta giornata di Serie B, siano già piuttosto pesanti. «Ci stiamo già accorgendo come una sola vittoria o una sola sconfitta siano sufficiente per salire dalla zona tranquilla o ambiziosa a quella più agitata. In generale si cominciano ad intravedere quelle squadre che hanno qualcosina in più, anche se i valori credo saranno davvero chiari dopo una decina di partite. Noi stiamo sempre meglio, la condizione cresce, attaccanti compresi, finalmente comincio ad avere diverse soluzioni anche perché chi è entrato in corsa come Citro e Marsura ha avuto subito un buon impatto». […]

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Incassa i complimenti e la difesa a spada tratta di Joe Tacopina («le sue parole fanno piacere, ma dobbiamo pensare a risolvere le nostre difficoltà e a vincere con il lavoro»), non guarda indietro ma avanti. E non molla. Lecce-Venezia, in carnet per oggi alle 15 al «Via Del Mare», rappresenta probabilmente il primo vero crocevia della stagione per Stefano Vecchi. Che vuole una vittoria o, nella peggiore delle ipotesi, non tornare a casa a mani vuote. Le due sconfitte contro Padova e Benevento hanno piegato, ma non spezzato l’ex nocchiero della Primavera dell’Inter, che si rimbocca le maniche, riparte e ringhia: «Ci è mancato qualcosa sia col Padova che con il Benevento, ma abbiamo fatto tesoro dei nostri errori e sono convinto che molto presto le cose andranno al posto giusto a squadra mi ha dato buoni segnali in settimana e mi aspetto un salto di qualità rispetto alle ultime due partite — dice l’allenatore — affrontiamo un avversario che ha fatto un gran mercato, prendendo giocatori di primissima qualità, l’ultimo dei quali Bovo, che in Serie B è una garanzia». […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Due squadre a caccia di risposte, una anche della prima vittoria. Lecce e Venezia si presentano allo scontro diretto tra luci e ombre: i giallorossi con i rimpianti dei punti sfumati allo scadere con Benevento (da 3-0 a 3-3) e Salernitana (da 2-0 a 2-2) e della sconfitta di Ascoli dopo aver giocato meglio degli avversari, gli arancioneroverdi con i chiaroscuri delle due sfide con Padova e Benevento. Da un giallorosso a un altro per il Venezia, da una retrocessa dalla Serie A, il Benevento, a una neopromossa dalla Serie C, il Lecce. La conta. Stefano Vecchi ha fatto la conta prima di salire sull’aereo per Brindisi e si è ritrovato senza Fabiano, Schiavone, Pinato, St Clair e Litteri (per il quale gli ultimi accertamenti hanno escluso comunque l’intervento), ma ha recuperato Falzerano, che aveva accusato un affaticamento muscolare dopo la gara con il Benevento comunque smaltito. Pinato è out con una caviglia ancora gonfia, nessun dubbio sul suo sostituto, che sarà Suciu ha fatto molto bene contro lo Spezia, mentre davanti il tecnico avrà finalmente qualche opzione in più e in attesa di Litteri sembra orientato a confermare il tandem Geijo-Di Mariano. «Chi è disponibile, sta bene» parole del tecnico «la squadra è cresciuta nelle ultime settimane. Le parole di Tacopina? Fanno ovviamente piacere, ma in questo momento il Venezia deve giocare novanta minuti interi da squadra, come eravamo riusciti con lo Spezia. A Padova ci è mancato qualcosa, con il Benevento anche: questa è una categoria dove non si può concedere nulla. Mi aspetto una prestazione più costante da parte della squadra». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) […] L’impresa è fattibile anche al Picco, di fronte a un avversario che ha perso due partite sulle tre giocate. «Lo Spezia è una squadra che ha sempre disputato campionati importanti» cerca di avvertire il tecnico. «Ha cambiato allenatore, costruendo un mix di giocatori giovani ed esperti. Ci sono elementi in rosa che hanno fatto la serie A come Galabinov quindi Mora che ha giocato e vinto con la Spal. I difensori centrali Giani e Terzi hanno esperienza e carattere». Quanto alle trecento panchine, aggiunge: «Fa piacere avere vissuto così tante emozioni, momenti belli e anche difficili. Sinora è stato un percorso estremamente positivo, che mi ha dato molto a livello personale e allo staff con il quale ho lavorato». Venturato si aspetta un confronto impegnativo e difficile. «Ci troveremo di fronte una formazione che sa giocare e che ha idee. Per superare questa sfida occorre un Cittadella bello tosto, che sappia proporsi in maniera adeguata». Dopo due gare ostiche contro squadre come Carpi e Cosenza, che basano il proprio gioco sulla fisicità e che lasciano pochi spazi agli altri, quella del Picco dovrebbe essere un confronto più aperto. E il Cittadella in questo tipo di situazioni ha sempre fatto bella figura. «Lo Spezia gioca ma è anche completo in tutte le sue componenti, forza e fisicità non mancano. Noi non cambiamo il nostro modo di pensare, di fare la partita in funzione dell’avversario, consapevoli di scendere in campo in uno stadio difficile. Dovremo difenderci bene ed essere propositivi: significa che servirà una grande partita». In ogni gara di questo inizio di campionato di fronte c’è almeno un ex: questa volta tocca a Bartolomei, l’eroe del play off contro il Bari. «È un giocatore che non ha solo un gran tiro dalla distanza. Sa coniugare quantità e qualità importanti, da noi ha fatto bene: ci portiamo un ricordo positivo di lui». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Trecento volte Roberto Venturato. Quella di oggi al “Picco” di La Spezia non sarà una partita qualsiasi per il tecnico del Cittadella, che collezionerà, appunto, la sua panchina numero 300 in un campionato professionistico. Nel bilancio, sinora, 87 gettoni in Serie B e 212 in Lega Pro, con un ruolino di 127 vittorie, 88 pareggi e 84 sconfitte, alla guida di Pizzighettone, Cremonese e Cittadella. Il tutto nel giro di 15 anni, con debutto assoluto datato 31 agosto 2003, in Serie C/2: Pizzighettone-Sassuolo 1-0. Un traguardo indubbiamente importante, eppure il diretto interessato non ne era a conoscenza, segno, anche questo, di come sotto le mura si badi più a lavorare che a bearsi fra i primati. «Cosa significa questo dato? Beh, che sto invecchiando!», sorride Venturato. «Fa piacere essere arrivati fino a qui. In questi anni ho vissuto tante emozioni, alcuni momenti difficili ma anche molti momenti positivi. Di fronte a questo numero penso alle persone con cui ho lavorato, ai giocatori e allo staff: ci arrivo assieme a tutti loro». Quasi in ogni partita quest’anno è presente un ex. Stavolta tocca a Paolo Bartolomei, pericoloso per le sue conclusioni dalla distanza. «Paolo ha qualità importanti, non solo nel tiro ma anche nella quantità e nella qualità del lavoro che svolge. Lo Spezia, in generale, è una squadra ambiziosa. Ha cambiato allenatore affidandosi a Marino e costruendo un mix di elementi giovani ed esperti. Galabinov nella scorsa stagione era in Serie A e ha segnato pure qualche gol, Mora è arrivato a gennaio dopo aver vinto il campionato cadetto con la Spal, Giani e Terzi sono difensori centrali che hanno temperamento e riescono a trasmetterlo ai compagni. Li cito per dire che mi aspetto una partita molto difficile, contro una squadra che sa giocare a calcio e che allo stesso tempo somma idee e una certa fisicità». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Una vittoria e due sconfitte, 3 gol realizzati e 5 subiti. Il cammino dello Spezia sin qui non è stato quello atteso. In particolare, la difesa appare poco protetta da un centrocampo in cui solo l’ex granata Bartolomei fa il dovuto filtro, e in cui Ricci è in ballottaggio con De Francesco e Mora con Crimi. Il tecnico Pasquale Marino ripensa al ko di Cremona: «Allo “Zini” la squadra ha creato numerose occasioni, ma dobbiamo migliorare sia certi automatismi, sia sul piano della continuità. Il miglior approccio fino ad oggi si è visto con la Spal in Coppa Italia ed è quello che voglio rivedere con il Cittadella. L’avversario è di quelli tosti. Le motivazioni non mancheranno: è la capolista, ha mantenuto la porta inviolata ed è a punteggio pieno; inoltre ha organizzazione, un buon palleggio dettato da un ottimo calciatore come Iori e il morale al top. Dovremo essere bravi».

Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Tre partite in sette giorni, due trasferte lunghissime (Spezia e soprattutto Lecce nel prossimo weekend), l’infrasettimanale col Benevento. Tempo di esami per la capolista Cittadella, che si prepara ad affrontare la prima vera salita della stagione dopo un inizio da urlo. A punteggio pieno dopo aver liquidato, nell’ordine, Crotone, Carpi e Cosenza, le difficoltà aumentano. Oggi a La Spezia ecco un avversario di primissimo piano, con qualità tecniche eccellenti e uomini-gol da temere, come Andrej Galabinov. Proprio sul gigante bulgaro, sceso di categoria e ricoperto di euro dal patron Gabriele Volpi punta i riflettori Roberto Venturato, che studia la tattica migliore per costruirsi un presente, oltre che un futuro a cinque stelle: «Lo Spezia è una squadra costruita davvero bene – evidenzia l’allenatore granata – ha diversi giocatori di categoria superiore. Su tutti Galabinov, che lo scorso anno ha segnato anche qualche gol in Serie A. Ma anche Mora (in ballottaggio con Crimi per una maglia) ha vinto un campionato a Ferrara e mi piace molto pure il duo di difensori centrali composto da Giani e Terzi. Insomma, di fronte avremo un avversario di spessore e per portare via punti al Picco ci vorrà veramente il miglior Cittadella». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Quaranta minuti è durata mercoledì la seduta video con la squadra. «Ho fatto vedere tutte le pecche che sono state commesse a Salerno. Una delle quali è stato il giro palla molto più lento rispetto ai derby: in minima parte dovuto per il caldo e poi perché inconsciamente abbiamo cercato di conservare e non siamo bravi a farlo. Siamo una squadra che deve alzare i ritmi per mettere in mostra la sua qualità. Di solito non faccio vedere il video alla squadra, ma in questo caso era necessario per fare capire ciò che non dobbiamo fare in serie B. In questa categoria ci sono partite sporche, come a Salerno, che se sono da zero a zero devi essere bravo a portarle a casa. I gol presi sono stati frutto di nostre ingenuità, non per bravura dell’avversario. La Salernitana ha fatto tre tiri in porta e altrettanti gol, vuole dire che ci abbiamo messo del nostro. Non dobbiamo ripetere gli stessi errori con la Cremonese che è una formazione simile per esperienza alla Salernitana, anche se completamente diversa a livello fisico. Impiega solo giocatori esperti e se giochi ai loro ritmi alla lunga perdi, per cui dobbiamo fare qualcosa di diverso». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Approccio come nei derby con Verona e Venezia, ritmo più alto nelle giocate e qualità nelle giocate per vie centrali. Ecco la ricetta studiata da Bisoli per tornare subito a fare risultato domani sera con la Cremonese, dopo il primo stop cadetto a Salerno. Ieri poco prima di dirigere all’Euganeo la prima delle due sedute a porte chiuse (oggi pomeriggio si replica) il tecnico ha anticipato la consueta chiacchierata con i cronisti in vista della gara. «Rispetto a domenica il cambiamento dovrà essere nell’approccio alla partita, nelle scelte individuali e nella voglia di dimostrare che questo campionato sarà facile o difficile in base alle nostre prestazioni. Anche se a Salerno il punteggio è stato molto esagerato nei nostri confronti e non è stato tutto da buttare. È chiaro che dobbiamo migliorare qualcosa a livello individuale e in settimana ci abbiamo lavorato. Qualche ragazzo non è in grandissima condizione, e qualcosa cercheremo di fare con un avversario che ha una rosa importante e che punta alle zone nobili della classifica. Ma se giochiamo come con Verona e Venezia, possiamo portare a casa un risultato positivo».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Anche per questo, contrariamente al solito, Bisoli ha tenuto i suoi a rapporto per una lunga sessione video, durante la quale ha mostrato e spiegato gli errori commessi contro la Salernitana. «Il giro palla è stato molto più lento rispetto alle altre partite, vuoi per il caldo, vuoi perché inconsciamente abbiamo cercato di gestire. Ma è una cosa che non possiamo permetterci di fare, dobbiamo giocare ad alta intensità e proprio per questo ho fatto vedere ripetutamente alla squadra dove abbiamo sbagliato. Se andiamo ad analizzare le azioni, tutti e tre i gol presi sono arrivati per demeriti nostri più che per bravura altrui». Ecco quindi che potrebbe variare qualcosa dal punto di vista del sistema di gioco. Bisoli si tiene varie soluzioni nel cassetto, ma negli ultimi giorni ha rispolverato il 4-3-1-2, il modulo vincente della scorsa stagione. «Ho sempre sostenuto che dovremo essere bravi a cambiare pelle in corso d’opera, ed era da un po’ che non riprendevo in mano questo schieramento che è nelle nostre corde. Dovremo cercare equilibrio e qualità in mezzo al campo». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Due giornate di allenamento a porte chiuse, nel silenzio dell’Euganeo, per cercare l’assetto migliore in vista del posticipo di domani sera (ore 21) contro la Cremonese. Il Padova, con l’obiettivo di archiviare immediatamente il passo falso di Salerno, si trova davanti al primo snodo del campionato, con tre partite in otto giorni che potranno offrire qualche risposta in più sulle ambizioni e la caratura di questa formazione. «Ma non aspettatevi grandi stravolgimenti», spiega un Pierpaolo Bisoli piuttosto sereno prima dell’allenamento di ieri. «A Salerno abbiamo pagato a caro prezzo i nostri errori, incassando un punteggio esagerato, ma non è stato tutto da buttare. Qualcosa, tuttavia, dovremo cambiare». Già, e cosa? Più la filosofia di gioco che gli interpreti, da quello che filtra sia dagli allenamenti che dalle parole dell’allenatore. «Il cambiamento dovrà essere nell’approccio alla partita, nelle scelte individuali e nella voglia di dimostrare che questo campionato possiamo renderlo più facile o difficile soltanto in base alle nostre prestazioni».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Una community nata per sostenere il presidente Bonetto nel suo progetto di costruire un nuovo stadio per il Padova. Un gruppo facebook che, per quanto possibile, cercherà di far sentire la propria voce per evitare che il sogno di vedere sorgere un impianto moderno non cada ancora nel vuoto. Si chiama “Padova non merita l’Euganeo” il gruppo che ha già raccolto quasi 700 like ed è nato per “parlare del problema stadio e fare sentire tutto il nostro appoggio al presidente Bonetto”, spiega uno dei promotori, Gianmarco Peruzzi. «L’unione fa la forza e mai come ora tutte le varie entità del tifo sono d’accordo nel sostenere questa strada che potrebbe essere la svolta che tutti noi attendiamo da anni».

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Molte idee gli frullano per la testa. Un vortice continuo, che non si ferma e sforna, forse, il verdetto finale. Scolpito nella mente, ecco un pensiero fisso: il ritorno al 4-3-1-2, il modulo che nella prima parte della scorsa stagione tante soddisfazioni ha portato sotto tutti i punti di vista, dalla qualità del gioco offerto ai risultati ottenuti. Pierpaolo Bisoli copre le carte, dice e non dice, valuta il cambio di rotta dopo lo 0-3 di Salerno incassato dal Padova e l’arrivo all’Euganeo della Cremonese domenica alle 21. […] Serie B, quarta tappa, avanti tutta nonostante la sbandata di domenica scorsa. Il Padova riparte e si corregge, non più difesa a tre, ma schieramento a quattro e una novità a sinistra, dove al posto di Contessa si è guadagnato la pole-position Trevor Trevisan: «La miglior partita che disputò lo scorso anno – evidenzia Bisoli – fu quella di Fermo. Per questo credo che in una difesa a quattro, con l’altro esterno più dinamico e pronto alla spinta, lui in quel ruolo ci possa stare tranquillamente. Ho guardato molto bene le prime tre partite della Cremonese. Ci saranno pochi spazi sulle corsie esterne, dovremo essere bravi a trovarne in mezzo, dove serviranno forza e dinamismo». […]




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