Pordenone-L.R. Vicenza Virtus, Bindi: “Qui sono apprezzato e stimato, mentre a Padova non mi sentivo più tale…”

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Vicepresidente di Live onlus, associazione no-profit, autore de “Il blog del portiere”, in cui studia e analizza i gesti tecnici dei suoi colleghi: Giacomo Bindi, classe 1987, punto di forza del Pordenone, è più di un semplice giocatore. Il numero uno è un vulcano di idee, un personaggio carismatico entrato col piglio giusto nello spogliatoio neroverde e, come tale, indica la via da percorrere nel big match di domenica col Vicenza, gara che il team cittadino affronta da capolista del girone B di serie C: «Dobbiamo ridurre gli errori commessi sinora: è una partita che darà ulteriori indicazioni su cosa possiamo fare e dove possiamo arrivare».

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«Si respira un’aria speciale in questi giorni. C’è la volontà di confrontarsi con un avversario di grande spessore, per capire meglio chi siamo e a cosa possiamo ambire. In questo momento siamo alla ricerca dei punti fermi, su cui poi faremo leva su tutto l’anno». Lei ha dimostrato di essere uno di questi nelle prime partite. Si sente tale? «Mi sento apprezzato e stimato: sono aspetti importanti. A Padova, città e club che ho lasciato lo scorso agosto, non mi sentivo più tale. Qui ho trovato una società che credeva in me. E io ho voluto cogliere questa opportunità, anche perché sento la voglia di vincere, un aspetto fondamentale». Lei arriva da due promozioni in serie B in tre anni. Può arrivare la terza a Pordenone? «Ci sono tanti aspetti su cui si lavora per costruire un successo. Di certo posso dire che qui c’è la voglia di crescere e di puntare in alto. Il presidente è ambizioso e ascolta i suoi giocatori. Nel nostro processo la partita di domenica è una tappa importante».

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(Fonte: Messaggero Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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