Live 24! Padova-Spezia, -3: mercoledì di test per i Biancoscudati, si cercano gli interpreti del 3-5-2…

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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Alberto Barison si legge nella motivazione della selezione di TuttoC -: un difensore goleador per i ramarri, che giusto a fine settembre aveva trovato il primo centro in campionato contro il Rimini. Il neroverde, visto che ottobre si avvia alla conclusione, si ricorda che deve timbrare il cartellino e lo fa nel momento più giusto, quello in cui bisogna superare il Renate. Ovviamente soddisfatto l’ex bassanese, che però si affretta a sottolineare: «Sono molto contento per aver segnato, ma ancor di più per aver vinto la partita e incassato i 3 punti. L’ho fatto io, ma se l’è meritato tutta la squadra. È un gruppo fantastico, ci aiutiamo tutti l’un l’altro». Non manca di ringraziare Burrai, dal cui piede è partito un traversone di precisione balistica. «Con uno specialista come Salvatore sorride -, tutto diventa più facile». Lo stopper sarà protagonista dell’incontro di domani alle 19 de Le Ciaccole neroverdi, nel locale della biblioteca. […]

Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) Sto vivendo tutto con estrema serenità, il tempo regala la giusta esperienza per gestire i momenti. Ma posso dire che questo è il mio Pordenone più forte». Mauro Lovisa si gode il periodo d’oro della sua squadra – in testa al girone B di serie C – ma anche della sua società, approdata sui media nazionali col suo settore giovanile e da Diletta Leotta per la gestione dei social. «La nostra organizzazione è di categoria superiore – assicura -. Anche per questo vorrei subito la serie B». I punti e la posizione sono le stesse dell’anno scorso ma anche Lovisa sa che la musica è cambiata, soprattutto in campo. «Il gruppo non solo è di valore ma è equilibrato tra i reparti – sostiene -. Domenica scorsa, nella prima mezz’ora, mi sono parecchio divertito. Sembrava di vedere il Pordenone di due anni fa: la differenza è che questo è più esperto e ha nel motore qualche giocatore di spessore in più. È giusto godersi il momento, anche se non abbiamo ancora fatto niente. Basta perdere due partite per essere superati». […] «Abbiamo ancora cartucce da sparare. Ci mancano i gol di Magnaghi, per esempio, in cui abbiamo grande fiducia. Aspetto anche le reti di Berrettoni e Ciurria, che sinora hanno fatto bene. Insomma, c’è potenziale per progredire e crescere». […]

Ore 18.00 – (Il Piccolo) La Triestina ritorna stasera di nuovo in campo per la sua quarta partita in dieci giorni, ma stavolta di tratta di Coppa Italia. Gli alabardati infatti affronteranno il Vicenza allo stadio Menti (inizio ore 19.30). Si tratta di una gara secca a eliminazione diretta, chi passa il turno se la vedrà mercoledì prossimo contro il Pordenone al Bottecchia. Sabato scorso, alla fine della partita con la Ternana, mister Pavanel sull’importanza da dare al match del Menti è stato molto chiaro: «Per noi la Coppa Italia è fondamentale – ha detto il tecnico – dà una grande possibilità in chiave play-off, e anche se abbiamo vari infortunati ci sarà la possibilità per chi finora ha giocato meno di far bene. Noi andiamo a Vicenza per cercare di passare il turno, per noi è un derby, una partita importante, e credo che anche loro l’affronteranno al massimo. E poi è una possibilità per migliorare il nostro gioco e dare altri minuti a ragazzi che giocando possono migliorare anche loro. Ragazzi che devono farsi trovare pronti e dimostrare di essere da Triestina». […] E se a destra c’è sempre il ballottaggio Formiconi-Libutti, in mezzo ci sarà giocoforza una coppia di emergenza, probabilmente quella baby formata da Codromaz e Pedrazzini, a meno che Pavanel non voglia già testare in questo ruolo Coletti, che resta il maggior indiziato per giocare in questa posizione a Renate. Tra centrocampo e attacco dovrebbe esserci poi spazio per Bolis, Steffè, Bariti e Procaccio, mentre a completare l’undici potrebbero esserci Petrella e Mensah, o forse anche il giovane Matteo Gubellini, anche lui convocato come gli altri baby Ghiglia e Loschiavo. […]

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.30 – Qui Guizza: testato nuovamente il 3-5-2.

Ore 16.00 – Qui Guizza: partitella in famiglia in corso.

Ore 15.30 – Qui Guizza: assenti Mandorlini e Sarno, a parte Della Rocca, Minesso e Chinellato.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Al Menti è di scena la Triestina e per i biancorossi di Giovanni Colella è l’occasione di ripartire dopo lo stop subito a Fermo domenica scorsa. La Coppa Italia non rappresenta un obiettivo primario del Vicenza, e forse nemmeno della società giuliana, e di conseguenza il tecnico del club di via Schio schiererà un undici in cui troveranno posto alcuni giocatori che finora hanno giocato poco. «Inutile negare che la Coppa Italia non ha grande importanza e di conseguenza se devo scegliere con il campionato opto per quest’ultimo — spiega l’allenatore Colella — anche se la realtà è che si gioca ogni tre giorni e non possono giocare sempre gli stessi. La proprietà ha detto che a Fermo ho cambiato troppo? Chi mette i soldi può dire quello che ritiene più opportuno ma mi pare giusto che le decisioni tecniche le prenda io. Contro la Triestina non potrò disporre di Salvi, Mantovani e De Falco che lamenta ancora un fastidio alla caviglia. Bizzotto non è ancora al meglio tanto che dovrò far giocare centrali di difesa Solerio e Bonetto visto che mancherà anche Pasini che deve scontare un turno di squalifica. Non sta bene neanche Nicolò Bianchi ma sono quasi costretto a farlo giocare almeno una parte della gara. In ogni caso, e questo vale sempre, la formazione che va in campo è quella che ritengo possa vincere la partita che affronta perché non conosco un tecnico che scelga un undici per perdere». […]

Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Superati i problemi fisici sono contento di aver giocato 180′ nelle ultime due partite e di aver potuto lavorare bene nel mezzo durante la sosta – sorride Andrea Schiavone -. Sicuramente posso dare di più e la continuità è fondamentale per alzare condizione e rendimento. Siamo in una fase di studio perché mister Zenga nel passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 ci sta dando nozioni diverse, stiamo lavorando molto per trovare la miglior efficacia in campo». Rispetto a Perugia a centrocampo Schiavone è sembrato già più coinvolto nella manovra. «Anch’io ho avuto questa sensazione, l’affiatamento e l’intesa crescono pur nella diversità delle nostre caratteristiche. Falzerano ad esempio è più offensivo mentre Segre dà più interdizione, questa varietà è un’arma in più, ma a prescindere dagli interpreti l’obiettivo resta quello di attaccare e provare a sorprendere gli avversari sulla profondità senza perdere compattezza». […] Dopodomani la visita al Palermo, martedì 30 alla Cremonese. «I rosanero puntano in alto, sono forti ma in casa hanno una certa pressione da una tifoseria esigente. Mister Zenga ci trasmette consapevolezza, autostima esortandoci a non temere nessuno. Scenderemo al Barbera sapendo bene chi avremo davanti e faremo di tutto per ottenere un altro risultato prezioso». […]

Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Palermo-Venezia, una partita speciale. Per Francesco Di Mariano, palermitano doc e nipote di Totò Schillaci, ma anche per Gianluca Litteri, catanese doc e opposto ai rosanero da una fiera rivalità campanilistica che affonda le proprie radici nel tempo. Insomma, dopodomani al Barbera sono attesi i fuochi d’artificio, in campo e fuori: «A Palermo per me sarà un mezzo derby — sorride Litteri — ma lo sarà soprattutto per Di Mariano, che è nato e cresciuto lì. Io sono di Catania, per me sarà una partita ancora più speciale, vista la rivalità che esiste fra le due tifoserie e fra le due città. Questa partita sarà ancora più imprevedibile, così come lo è questo campionato. Noi ci teniamo stretti il punto conquistato contro il Verona e andiamo avanti. Zenga mi ha fatto un’ottima impressione, non l’avevo mai conosciuto, l’avevo visto in tv e mi aveva sempre colpito positivamente. Ho seguito tanto il suo Catania per ovvi motivi e mi piaceva davvero molto». […]

Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Allenamento mattutino per il Venezia, solo Marco Pinato continua a lavorare a parte per un nuovo problema fisico, dopo la caviglia, e appare complicato il recupero per la trasferta di Palermo.Intanto il giudice sportivo ha inibito il team manager Alessandro Servi, espulso nel secondo tempo, a ricoprire ruoli federali fino al 31 dicembre “per avere, al 18′ del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale afferrando per un braccio un assistente strattonandolo; per avere, al termine della gara, entrato nello spogliatoio dell’arbitro, per espletare le formalità di fine gara, rivolto al medesimo espressioni ingiuriose”. […]

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) È tornato in tempo per il “suo” derby. Venerdì sera ritornerà in Sicilia, come a giugno per la semifinale playoff, con la speranza che l’esito sia diverso. Gianluca Litteri, dopo gli spezzoni di partita contro Livorno e Perugia, è finalmente partito dal primo minuto nel derby con il Verona, giocando quasi tutta la partita. Un buon punto di partenza per la sfida di Palermo, lui che è catanese. «E da tifoso del Catania non posso non ricordare le gioie che mi ha regalato Walter Zenga quando è stato alla guida dei rossoblu. Un campionato fantastico». Risultati che valsero al tecnico la chiamata da parte del Palermo di Zamparini, un matrimonio che doveva durare almeno due anni, ma che si infranse dopo cinque mesi. […] Per me è un derby a tutti gli effetti, una partita che sento molto da catanese. Non bisogna pensare alla semifinale playoff, quella partita appartiene a un altro campionato. Adesso ci servono punti per rimediare a una classifica non ottimale. Il Palermo ha una squadra che punta anche quest’anno alla promozione, a giugno c’è andato vicino, adesso ci riproverà, ma il Venezia deve pensare a fare risultato contro qualsiasi avversario». […]

Ore 11.30 – (Gazzettino) È ancora in forse Agostino Camigliano per la sfida di sabato in casa della capolista Pescara. Il difensore oggi si sottoporrà a una visita di controllo prima di ottenere il via libera per il rientro a tutti gli effetti in gruppo, dove è tornato Schenetti, che ha superato i problemi fisici che gli avevano fatto saltare la partita con il Brescia. Oggi per il Cittadella ci sarà il consueto doppio allenamento di metà settimana, mattino in palestra e pomeriggio in campo; domani è prevista la seduta di rifinitura, perché venerdì ci sarà soltanto il trasferimento per il ritiro di Pescara. Con la rifinitura saranno provate come di consueto le soluzioni su palla inattiva e Benedetti proverà a rifarsi a Pescara del palo beffardo colpito sabato con il Brescia, dopo il rigore non concesso a Finotto. «Le immagini sono chiare, il fallo era in area», ha ricordato il difensore, già proiettato verso il prossimo turno: «C’è stato il rammarico per non aver vinto sabato scorso, sul doppio vantaggio. Sabato avremo una sfida molto difficile, contro la prima della classe, ma vogliamo rifarci». […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova) «Quella punizione? Mi sa che l’ho presa troppo bene». Amedeo Benedetti la prende con filosofia. Contro il Brescia ha colto il secondo palo della sua stagione dopo quello centrato con il Crotone nella prima giornata. Una bella dose di sfortuna per uno che al tiro non arriva spessissimo (l’unico sul gol in campionato risale alla storica “manita” rifilata al Verona nel derby di due stagioni fa). L’infaticabile terzino sinistro del Cittadella prende con ironia anche la faccenda del mancato rigore per il fallo su Finotto, da cui, appunto, è nata la sua punizione dal limite: «Si vede che l’area per noi è più piccola che per gli altri».In realtà, a ripensare alla sfida di sabato scorso impattata per 2-2 con il Brescia «rimane molto rammarico, perché il nostro è stato un ottimo primo tempo, chiuso meritatamente in vantaggio per 2-0. Come mai tutto è cambiato nella ripresa? Forse abbiamo mollato inconsciamente, mentre gli uomini di Corini hanno preso fiducia, riuscendo a pareggiare e andando anche vicini al terzo gol nel finale. La delusione, però, non ci toglie la carica, anzi, ce ne dà di ulteriore. Siamo pronti a sfidare il Pescara primo della classe e ci presenteremo allo Stadio Adriatico per tornare a casa con l’intera posta». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Nonostante sia la mia prima volta, conosco il percorso che mi aspetta anche perché Madonna si era procurato più o meno lo stesso infortunio l’anno scorso e gli ero stato vicino». Ci può spiegare la dinamica? «Ho intercettato con il destro il pallone che era un po’ veloce, mi sono sbilanciato con il corpo e ho appoggiato male il piede sinistro avvertendo il trauma. Già lunedì tutti i compagni si sono preoccupati per me, Salviato mi ha anche portato all’ospedale Sant’Antonio perché si temeva che ci potesse essere anche qualcosa a livello osseo, e poi mi ha riaccompagnato a casa. Mi ha fatto molto piacere sentirli tutti molto vicini. Lunedì sera aveva programmato una cena tra amici per festeggiare il mio compleanno: se al mattino avevo ricevuto tanti messaggi di auguri e di prese in giro, alla sera mi hanno scritto per sostenermi. Un compleanno che ricorderò». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. È il responso impietoso della risonanza magnetica effettuata ieri al Poliambulatorio Arcella da Matteo Mandorlini, che si è fatto male in allenamento lunedì, proprio nel giorno del suo trentesimo compleanno. Davvero sfortunato il giocatore biancoscudato, che appena due settimane fa era stato operato per una frattura alla mano rimediata con il Pescara, unica sua partita di questo campionato. «È stato un bel trauma. Ho sentito crock e un forte dolore per quasi un minuto, dopodiché è diminuito per poi restare costante. Ho capito subito che era qualcosa di grave, dentro di me ho sentito qualcosa di strano, anche se ho cercato di essere un po’ positivo sperando che non fosse niente. È la prima volta che mi capita un infortunio di questa entità: mio fratello, che si è rotto il crociato due volte, compagni e amici mi hanno detto di stare tranquillo.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Nessuna contestazione a Crotone, e richiamo ad andare avanti tutti uniti. Dopo l’appello del presidente Bonetto rivolto l’altro ieri ai tifosi di stare vicino alla squadra, gli ultras della Tribuna Fattori si fanno sentire attraverso la loro pagina Facebook ufficiale scrivendo una lettera aperta al popolo biancoscudato, della quale riproponiamo alcuni passaggi. Tutte le emozioni, siano esse positive o negative, fanno sempre parte dei sentimenti. Quelli di rabbia e frustrazione provati solo quattro anni fa quando sparimmo letteralmente dal calcio, quelle entusiastiche degli esodi in serie D, quelle fatte di pazienza e tenacia nel risalire la china in serie C, o ancora quelle di onnipotenza in seguito all’unico campionato vinto dalla nostra compagine. Per l’ennesima volta ci troviamo a dover soffrire, a trovare dei colpevoli, a mangiarci il fegato perché a Padova per ogni cavalcata corrisponde, ahi noi, sempre un momento per riportare i piedi ben saldi al terreno. Siamo però solo a ottobre, il campionato sarà lungo e dovremo lottare per la salvezza, unico obiettivo da agguantare con i denti. sia ben chiaro a tutti, sabato a Crotone non c’è stata alcuna contestazione! In un’epoca digitale in cui tutti hanno accesso ai social, invece che commentare a più non posso su ciò che non va, perché non andate a rispolverare l’album dei ricordi? Quelli della Coppa alzata giusto pochi mesi fa, quelli dei settori ospiti strapieni in serie D, o magari quelli della marcia orgogliosa in 2.500 per la città più bella del mondo a ribadire che niente e nessuno ci avrebbe portato via la nostra dignità. Ecco, al posto di prestare il fianco al burbero di turno che continuerà a chiedervi ma ancora il Padova segui? perché non cercate di ricordare lo spirito audace con il quale dalla melma e dallo sconforto siamo ripartiti. Indossate di nuovo la vostra sciarpa e rialzate la testa da tifosi veri! Siamo padovani, avanti uniti, tutti assieme, ora piu che mai!. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Mi hanno portato via a braccia i compagni, avevo tanto male». Dalla sua casa in città, bloccato per il momento il ginocchio con un tutore, Mandorlini riesce a trovare la forza di commentare quanto gli è successo con un po’ di serenità, dopo la rabbia e la paura del primo momento: «Non mi era mai accaduto di farmi male alle gambe, questo è il primo serio infortunio che mi capita. Pensare che mi sentivo bene, a Crotone ero in panchina, rientrato in gruppo dopo essermi operato alla mano destra che mi ero fratturato nella gara contro il Pescara (terzo metacarpo, ndr). Si vede che quest’anno doveva andare così. Mi dispiace tanto, ero convinto di poter dare di nuovo un contributo importante alla causa. Invece…». […] «Non credevo di ricevere così tanta solidarietà da parte della gente. Mi stanno scrivendo moltissimi tifosi, si dicono tutti dispiaciuti e mi fanno i classici auguri di pronta guarigione. Anche i compagni, che si sono resi subito conto, come me, della gravità dell’infortunio, mi sono vicini. Sotto questo aspetto, almeno, ho motivo per consolarmi». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il Padova perde Matteo Mandorlini sino alla prossima primavera. L’infortunio che il centrocampista romagnolo si è procurato in allenamento lunedì pomeriggio alla Guizza è tra i peggiori che possano capitare a un calciatore: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Ma nell’appoggiare male la gamba sul terreno di gioco, dopo aver controllato un pallone con il destro, il figlio d’arte (papà Andrea guida la Cremonese ed è stato anche sulla panchina biancoscudata) ha compiuto una torsione talmente innaturale dell’arto che le conseguenze sono state ancora peggiori: la risonanza magnetica effettuata al Poliambulatorio Arcella avrebbe evidenziato pure lo stiramento del crociato posteriore, quello del legamento collaterale mediale e la sospetta rottura del menisco. […] «Quando parte male, va peggio», il primo commento, sconsolato, del romagnolo, che proprio lunedì ha compiuto 30 anni, «un compleanno incredibile, purtroppo sono rimasto vittima di un infortunio banale: ho appoggiato male la gamba sinistra e ho sentito subito “crac”.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Tutto secondo previsioni: Francesco Della Rocca ha rimediato una giornata di squalifica per il doppio cartellino giallo costatogli l’espulsione nel finale della partita di sabato scorso allo “Scida”. Il comunicato del giudice sportivo parla di “doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo”. Dunque, niente Spezia per il centrocampista, inserito da Bisoli nell’undici titolare per la prima volta nella stagione a Crotone.E qui si apre, adesso, il toto-regista. Perché il Padova che affronterà sabato all’Euganeo (ore 15) lo Spezia difficilmente prescinderà da un uomo d’ordine in mezzo al campo. L’allenatore sembra deciso, infatti, a puntare sul 3-5-2 come modulo definitivo e allora le ipotesi per il ruolo di centrocampista centrale si riducono a due nomi: Pinzi e Clemenza. […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Mandorlini, nonostante l’infortunio lei sembra battagliero… «Perché ero abbastanza sicuro che era successo qualcosa di grave. Il dolore che ho sentito non l’avevo mai provato. Non mi ero mai rotto il ginocchio, purtroppo stavolta è successo. Mi dispiace, perché ero in un momento di forma buono, stavo rientrando e mi sentivo bene. Ma bisogna farsi forza e andare avanti». La seconda metà del 2018 per lei è stata orribile… «Dal punto di vista sportivo sicuramente è stata tribolata e difficile. Prima il mercato, poi il reintegro, poi l’infortunio alla mano, adesso che stavo guarendo la nuova tegola. La peggiore. Ma non è stato tutto negativo, sono anche diventato papà ed è stata sicuramente una grande gioia». E poi nella prima parte dell’anno c’è stata anche la promozione… «Eh sì, è stato proprio un anno a due facce. La prima parte bellissima, con la festa per la Serie B, la seconda da dimenticare in fretta». Ci racconta come si è infortunato? «Un normale contrasto di gioco. Purtroppo sono arrivato sul pallone in modo troppo irruento e sono atterrato male. Ho messo male il piede e c’è stato il crac». […] Le hanno telefonato in tanti per farle in bocca al lupo… «In tanti mi hanno mostrato vicinanza, anche i tifosi mi hanno scritto su facebook. Ringrazio tutti, passerà anche questa».




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