Live 24! Perugia-Padova, la vigilia: rifinitura a porte chiuse all’Appiani, e poi si parte direzione Umbria…

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Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La prima sconfitta stagionale non turba più di tanto, almeno apparentemente, Attilio Tesser. «Sapevamo esordisce il tecnico di Montebelluna che sarebbe stata una partita difficile. La Fermana tiene a ricordare ha subito solo 4 gol in 9 partite e costruito su difesa e ripartenze la sua posizione in classifica». I canarini sono sempre secondi, ma ora a una sola lunghezza dalla capolista Pordenone. «Noi riprende Tesser abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Abbiamo costruito diverse occasioni e ci è stato annullato un gol che i ragazzi mi dicono fosse regolare». Si riferisce alla rete cancellata a Magnaghi per un presunto fallo di mani che invece sembra aver commesso il suo controllore. Il mister pone poi l’accento sull’ostruzionismo dei fermani. «L’arbitro afferma ha concesso loro di perdere tempo in ogni occasione possibile. Non ho mai visto nella mia carriera di allenatore consentire l’ingresso in campo dei barellieri. Non rimprovero nulla agli avversari, hanno fatto quello che è stato concesso loro di fare, anche se al giorno d’oggi questo tipo di calcio non si vede più da nessuna parte. Quello che mi ha sorpreso è stata la direzione di Maranesi, che indubbiamente ci ha danneggiato parecchio». […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Fermana bestia nera dei ramarri. Come nella scorsa stagione, sono i canarini a fermare la corsa in testa del Pordenone. Ai tempi di Colucci fu uno 0-0 che diede inizio al periodo nero. Questa volta i gialloblù sono andati oltre, espugnando il Bottecchia e interrompendo l’imbattibilità di Stefani e compagni. A bloccare la striscia da imbattuti dei ramarri è stato Giandonato, che ha trasformato alla mezzora della prima frazione un rigore concesso piuttosto generosamente da Maranesi per un supposto fallo di Stefani su Comotto. In precedenza (25′), il fischietto di Ciampino aveva pure annullato un gol al Pordenone. Nell’occasione, sulla palla calciata dalla bandierina dal solito Burrai erano intervenuti insieme Comotto e Magnaghi. Maranesi ha visto una deviazione di mano di Simone, così ha annullato e ammonito il giocatore. Altri invece hanno visto la mano di Comotto deviare la sfera alle spalle del suo stesso portiere. Comunque sia, la Fermana si è dimostrata avversario ostico, capace di difendersi bene e a oltranza, con giocatori esperti nel perdere tempo. «Un calcio antico l’ha definito Tesser a fine gara , che oggi non si vede più». Del resto in 9 partite i marchigiani hanno incassato solo 4 gol e sono arrivati a un passo dalla capolista segnandone appena 7. Inutile il perdurante forcing dei neroverdi, che ha prodotto una lunga serie di corner (ben 16, contro i 2 dei canarini). Nella ripresa la partita è diventata anche cattiva. Ne ha fatto le spese lo stesso Comotto, uscito con il setto nasale rotto e trasportato all’ospedale Santa Maria degli Angeli.
Tesser non vuole rischiare nulla e presenta l’undici titolare con Bindi fra i pali; Semenzato, Stefani, Barison e De Agostini in difesa; Gavazzi, Burrai e Bombagi a centrocampo; Berrettoni trequartista dietro la coppia Magnaghi-Candellone. […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) […] Non entra nel merito della direzione arbitrale Davide Gavazzi, ieri il migliore del Pordenone. «Evidentemente avrà avuto le sue ragioni per valutare in quel modo certe situazioni – ha detto -. Io preferisco parlare solamente della nostra prestazione. Una sconfitta ci può stare, prima o poi doveva capitare: qualche episodio ci è girato a nostro sfavore, in altre occasioni è stata più brava la Fermana. Non facciamo drammi e pensiamo a risollevarci a San Benedetto. Anche stavolta la nostra gara è stata positiva, bisogna essere fiduciosi per il futuro». […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) «La sconfitta non cambia i nostri piani: non eravamo fenomeni ieri, non siamo scarsi oggi». Attilio Tesser mantiene il suo proverbiale equilibrio dopo il primo stop del Pordenone. «La Fermana ha vinto con merito – ammette in sala stampa -. È stata sotto la linea della palla tutta la gara ed è ripartita in alcune occasioni molto bene: queste sono le qualità attorno a cui avevano impostato il loro buon campionato e oggi (ieri, ndr) l’hanno dimostrato. Sapevamo bene che era un incontro molto difficile: siamo andati sotto, abbiamo provato a raddrizzare la sfida ma stavolta non ci siamo riusciti. Non fa niente, ripartiamo a lavorare».Tesser non discute sulle decisioni arbitrali quanto sulla condotta in generale del direttore di gara: «La partita è stata costantemente interrotta dalla Fermana: qualcuno gliel’ha concesso – ha affermato, con riferimento a Maranesi di Ciampino -. Per la prima volta nella mia carriera ho visto entrare una barella in campo per un calciatore che aveva i crampi. Ma queste sono constatazioni, non scuse. Adesso pensiamo alla coppa Italia di mercoledì col Vicenza e alla sfida di domenica prossima». […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) No, la Fermana non è lassù per caso. Le ultime perplessità in merito sono fugate al Bottecchia, dove la squadra del saggio Destro infligge la prima sconfitta in campionato al Pordenone, nello scontro di vertice, portandosi a meno 1 dalla capolista, che vede avvicinarsi pure le altre rivali. Niente fuga, dunque, bensì un amaro stop al termine di una partita piena di situazioni dubbie e polemiche, che i neroverdi perdono con la testa prima ancora che con il cuore e con i piedi, imbavagliati da un’avversaria scorbutica e ottimamente organizzata in fase difensiva. Decide un rigore contestato, prima del quale viene annullato ingiustamente un gol a Magnaghi. Ma al di là degli episodi, la sensazione stavolta è che Tesser non trovi il bandolo della matassa, con la squadra troppo stanca, nervosa e impulsiva per riuscire a trovare la terza rimonta consecutiva contro la migliore difesa del campionato: appena 4 reti incassate in 9 partite.Il tecnico neroverde nel big match schiera quella che ormai è la sua formazione-tipo, tenendo ancora in panchina Germinale e affidandosi a Berrettoni sulla trequarti, a supporto del tandem Magnaghi-Candellone. Speculare il 4-3-1-2 della Fermana. […] Al 25′ il primo “caso”: angolo di Burrai, Magnaghi mette dentro. L’arbitro però vede un fallo di mano dell’attaccante: gol annullato e ammonizione, ma dalle immagini l’irregolarità non si vede. E per Tesser la mano “galeotta” è di un giocatore della Fermana. Alla mezz’ora la svolta: D’Angelo trova spazio sulla trequarti destra e con un gran siluro scheggia l’incrocio dei pali, dopo una leggera deviazione della difesa neroverde. Sugli sviluppi del corner conseguente, Stefani stende Comotto in piena area e l’arbitro indica il dischetto. Giandonato trasforma con freddezza, il Pordenone protesta per un precedente fallo subìto da un ramarro. […] I 7 minuti di recupero concessi dal direttore di gara – nel secondo tempo si gioca pochissimo e il pubblico mugugna – non bastano per far fruttare l’assalto. Ora bisognerà rifarsi proprio nelle Marche, domenica a San Benedetto del Tronto.

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Chiaramente dispiace aver incassato il pareggio al 90′ e in undici contro dieci – ammette il ds Valentino Angeloni, che non dimentica il mancato rigore del possibile 2-0 – senza dubbio era un’occasione importante, quello su Modolo era fallo netto e loro dovevano rimanere in nove. Ad ogni modo le vittorie arriveranno, rammaricarsi troppo non ha senso innanzitutto tenuto contro della forza del Palermo, aspetto da tenere bene in considerazione per non sminuire quanto hanno fatto di buono i ragazzi». Con il 4-3-3 disegnato da Zenga il Venezia sta ritrovando solidità e fiducia. «Gli aspetti tattici sono di competenza del mister, io mi limito a sottolineare come la nostra prestazione sia stata intelligente oltre che preparata molto bene. Il calendario è molto fitto, domani a Cremona e domenica riceviamo la Salernitana, tornare con tre punti dal Barbera sarebbe stato importante, però abbiamo ottenuto due pareggi di grande sostanza contro Verona e Palermo candidate alla Serie A. Ciò nonostante siamo penultimo, lo sappiamo bene ma la classifica la guarderemo più avanti. Adesso lavoriamo con fiducia sui tanti aspetti positivi». […] Quanto alla Cremonese: «Ha speso molto per una rosa lunga con molti singoli in grado di risolvere. Noi cerchiamo continuità con grande convinzione, perché non perdere dà fiducia. Le mancate convocazioni di Geijo e Zigoni? Il mister ha tante soluzioni e ha tutto il diritto di scegliere come ritiene».

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Giudice sportivo al lavoro di domenica: seconda partita, prima espulsione e prima squalifica per Walter Zenga, che è stato fermato per una giornata, lasciando spazio a Cremona al vice Benny Carbone. Il giudice sportivo ha motivato la squalifica del tecnico arancioneroverde “per avere, al 20′ del secondo tempo, assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti di dirigenti della squadra avversaria, trattenuto a stento dai componenti della propria panchina; infrazione rilevata da un assistente; per avere inoltre, all’atto dell’allontanamento, assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti del direttore di gara ritardando l’uscita dal recinto di gioco, che avveniva esclusivamente grazie all’intervento del capitano della squadra, per circa un minuto; successivamente, uscendo dal terreno di gioco rivolgeva all’arbitro un’espressione irrispettosa». […] Nel post partita del Renzo Barbera, il tecnico del Venezia aveva così motivato, a caldo, l’espulsione. «Sono uscito fuori dall’area tecnica, e questo non è consentito dal regolamento, ma in quel momento ho visto Litteri che stava litigando con Bellusci e non volevo che rimediasse anche lui un cartellino rosso. Cercavo di far da paciere. Poi si è avvicinato un dirigente del Palermo, che ha iniziato a dirmi parole poco piacevoli e io ho reagito. Magari l’arbitro ha fatto bene, perché io ero fuori dall’area tecnica, ma cercavo solo di urlare al mio giocatore di andar via». Oltre alla giornata di squalifica, è stata inflitta a Walter Zenga anche un’ammenda di diecimila euro. […]

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) La partita Levico Terme-Campodarsego, valida per la settima giornata del girone C di serie D, è stata rinviata a data da destinarsi. Tutta colpa del maltempo, che sin dal primo pomeriggio di sabato ha flagellato il Trentino e il nord del Veneto portando copiose piogge e temporali. Tanta acqua a catinelle e senza tregua, che ha reso di conseguenza impraticabile terreno di gioco dei gialloblù trentini e impedito lo svolgimento del match. La decisione è stata presa dal direttore di gara Maria Sole Ferrieri Caputi della sezione di Livorno, dopo due sopralluoghi nel terreno di gioco rispettivamente alle 14 e alle 14.30. Nel secondo, effettuato assieme ai capitani delle due compagini Castellan e Leonarduzzi, ha confermato ciò che si temeva: un campo da calcio ridotto ad acquitrino che rendeva impossibile il gioco. «Un vero peccato, avevamo tutti voglia di combattere anche per dare continuità al nuovo corso -commenta il presidente dei biancorossi padovani, Daniele Pagin-. Purtroppo non c’era la benché minima possibilità di far partire la gara: appena scesi dalle auto siano stati accolti da un autentico diluvio. E il bello è che ad appena dieci chilometri di distanza era un tempo diverso». […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Dopo due pareggi l’Este torna alla vittoria e lo fa contro un avversario, il Cjarlins, che come da pronostico si è dimostrato un osso duro. La squadra di mister Zanini (squalificato e dunque sostituito in panchina dal vice Mauro Girotto) non ha disputato un grande primo tempo, ma ha imposto il proprio gioco nella ripresa, trovando il nuovo vantaggio e sfiorando varie volte il terzo gol. Qualche brivido negli ultimi minuti, quando Kabine è andato vicinissimo al pari con una splendida rovesciata. Nel complesso però i giallorossi hanno meritato i tre punti: tre punti importanti, che permettono ai padroni di casa di riprendere l’Adriese (fermata dal Belluno tra le mura amiche) in vetta alla classifica. La prima fase di match non offre molti spunti. Attorno al quarto d’ora l’Este si scuote. Prima De Giorgio manca di poco il bersaglio con un rasoterra dalla lunga distanza, poi al 18′ si sblocca il tabellino: corner dello stesso De Giorgio, Debeljuh colpisce il palo ma si ritrova la palla sui piedi e ribadisce in rete. I friulani non si perdono d’animo e si affidano alle iniziative di Moras, il più vivace dei suoi. Ed è proprio il ventitreenne fantasista a pareggiare i conti al 42′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, fulminando Lorello con un siluro dal limite che si insacca sotto l’incrocio. All’intervallo è 1-1. Nel secondo tempo i giallorossi cominciano con un altro piglio e il raddoppio non tarda ad arrivare: al 3′ Giusti porta a spasso mezza difesa e serve in area Debeljuh che, solo davanti a Scordino, non può sbagliare.[…]

Ore 12.20 – (Gazzettino) Branca crea, Finotto finalizza. I due giocatori hanno infatti confezionato l’azione più bella dell’intero incontro: il centrocampista ha innescato la ripartenza prima di aprire a destra per Schenetti, pallone rasoterra in mezzo all’area, velo dello stesso Branca che ha messo fuori causa un paio di difensori, e conclusione vincente dell’attaccante. Un gol che ha mandato al tappeto la capolista Pescara, che in casa non aveva perso un solo punto, e ha permesso al Cittadella di ritrovare la vittoria dopo due pareggi di fila. «La partita è stata difficile e lo sapevamo, il successo però è meritato. Siamo stati bravi e attenti, in fase difensiva non abbiamo concesso niente al Pescara», sottolinea Mattia Finotto, al secondo centro consecutivo, che si sta togliendo belle soddisfazioni dopo la stagione travagliata di Terni. «Sta andando bene, sono contento della scelta fatta e penso di poter migliorare ancora. L’allenatore mi sta dando fiducia, voglio ripagarlo in ogni partita». Sta già pensando al derby di sabato prossimo? «La gara più importante è la prossima, con il Foggia. Al Padova inizieremo a pensarci da mercoledì». È felice anche Simone Branca, ripensando alla sfida di Pescara: «Siamo contenti, abbiamo raccolto tre punti importantissimi, che ci hanno ridato il sorriso dopo il pareggio con il Brescia che ci aveva lasciato tanto amaro in bocca. Bene il risultato, bello il Cittadella, dobbiamo continuare su questa strada perché non possiamo permetterci di perdere la concentrazione. Se abbassi la guardia, molli di un centimetro come successo con il Brescia, rischi di compromettere la partita». Il successo sul campo dell’imbattuto Pescara non era certo il pronostico più gettonato alla vigilia: cosa vi siete detti per caricarvi? «Che dobbiamo giocare come sappiamo fare, perché ci riteniamo una squadra forte. Il gruppo è solido, e ognuno deve offrire il proprio valido contributo. I risultati poi arrivano di conseguenza». L’azione che ha sfruttato l’1-0 è da manuale del calcio. «Ho iniziato il contropiede, poi siamo riusciti a sfruttarlo al meglio. Solitamente è il Pescara bravo nelle ripartenze, abbiamo colpito nel suo campo migliore». […]

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Il velo di Branca. L’azione del gol del Cittadella a Pescara merita di essere vista e rivista, anche per quel pallone che il centrocampista granata ha lasciato sfilare alle sue spalle, spiazzando la retroguardia biancazzurra, sicuro di avere dietro di sé Finotto pronto a colpire. E proprio Simone Branca aveva avviato quella ripartenza da manuale, allargando la sfera per Schenetti prima di riportarsi a centro area.«Un bel contropiede», ammette questo ventiseienne bustocco, che il direttore generale Marchetti è andato a ripescare in estate addirittura dal campionato di Serie B danese, vinto con la maglia del Vejle, «abbiamo fatto quello che di solito riusciva a loro. Il Pescara è sempre stato una squadra pericolosa nelle ripartenze e invece stavolta è venuta bene a noi. Ma ancora più importante è stato tenere il risultato sino alla fine, portando a casa tre punti importantissimi, tanto più perché eravamo reduci dal pareggio casalingo con il Brescia, che ci è stato un po’ stretto. E sono contento ancora di più perché la vittoria è arrivata dopo una grande prestazione del Cittadella, che ha mostrato di essere molto solido, concedendo pochissimo alla capolista. La nostra è stata un’ottima partita, ma sappiamo che non dobbiamo bearci troppo, perché in questo campionato se cali appena nella concentrazione ci metti un attimo a compromettere tutto, proprio come è accaduto col Brescia nel turno precedente».

Ore 11.30 – (Gazzettino) […] «È stato fatto solo un primo minimo passo – esordisce Trevor Trevisan – e ora bisogna dare continuità alle prestazioni e al fatto di non prendere gol. Sappiamo che dobbiamo assolutamente fare di più perché ne siamo in grado e ce lo meriteremmo tutti per il lavoro che stiamo svolgendo». Può avere inciso in questo miglioramento in fase difensiva il fatto di avere giocato con la linea a tre? «Io onestamente non ne faccio una questione di modulo. L’anno scorso eravamo sicuri giocando a quattro, in questo siamo partiti con la difesa a tre e le prime due partite si è fatto benissimo, per poi passare a quattro. In teoria l’attuale schieramento dà maggiore copertura in quanto hai l’aiuto dei quinti, ma tutto dipende da come interpreti la partita e a fare la differenza è chi va in campo e la mentalità. Di fronte allo Spezia è stata quella giusta, non abbiamo prodotto quel gran bel gioco, ma al tempo stesso non abbiamo rischiato». Va da sé che i margini di miglioramento siano decisamente ampi. «Dispiace perché con i liguri volevamo vincere. Poi è normale che, con il tempo che passa, se non riesci a trovare il gol, ti salga un minimo di preoccupazione, cosa di per sé sbagliata che però è legata al periodo negativo da cui si è reduci. Ecco dunque che bisogna crescere tutti, dal più giovane al più esperto, su questi aspetti». […]

Ore 11.20 – (Gazzettino) Squadra subito in campo ieri mattina allo stadio Appiani con il classico programma previsto per il giorno successivo alle partite: lavoro di scarico per chi ha giocato sabato e una normale seduta per gli altri. Questa mattina la rifinitura alla Guizza, il pranzo e la partenza del pullman per Perugia dove domani alle 21 si giocherà un’altra gara di vitale importanza. Inevitabilmente Bisoli, ex di turno come Della Rocca, in ottica di turnover, mischierà un po’ le carte rispetto all’ultimo impegno, schierando forze fresche. Già preannunciato il ritorno di Clemenza, scontato quello dello stesso Della Rocca che ha scontato il proprio turno di squalifica e potrebbero trovare spazio pure Salviato in fascia e Broh, in campo sabato solo per pochi minuti, in mediana, insieme a uno tra Cappelletti e Pulzetti. Proprio questi ultimi due giocatori sono al momento gli unici diffidati tra i biancoscudati. Ancora assenti Sarno, Madonna e Mandorlini. […]

Ore 11.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “È la settimana del derby, e il Citta ci arriva in condizioni migliori del Padova”) È la settimana che porta al derby, tutto padovano, di Serie B, dove una squadra parte favorita, ed è il Cittadella. […] Anche sabato Pulzetti & C. ci hanno messo anima e cuore, ma non sono riusciti a venire a capo dello Spezia, che alla fine li ha bloccati sullo 0 a 0, il primo sin qui registrato nel loro cammino tutt’altro che esaltante. Che il Padova potesse incorrere in problemi, diciamo così, di adattamento alla categoria era prevedibile in estate, un po’ meno che avesse un rendimento così disparitario tra casa e fuori. L’allenatore di Porretta Terme chiama in causa l’età media piuttosto bassa del gruppo, ma è anche vero che i “vecchietti” che ha in rosa non sono ancora diventati protagonisti a tutto tondo, in sostanza trascinatori, come curriculum e anni di “mestiere” lascerebbero intendere. Manca la continuità all’interno della stessa gara: ad esempio, ci sono momenti in cui la prestazione è sostenuta da una discreta qualità di manovra, seguiti da altri nei quali, invece, la prima cosa che si fa è sparacchiare via il pallone da dietro alla ricerca di qualche compagno avanzato, augurandosi che poi inventi lui qualcosa. Il fatto stesso che Bisoli abbia cambiato nove volte formazione in altrettante giornate la dice lunga sulla ricerca ostinata di un undici-tipo che possa finalmente convincere in tutte le fasi, ma principalmente in un’applicazione efficace degli schemi provati in allenamento e in una maggiore incisività sotto porta. A Perugia l’ennesima verifica si basa proprio su queste premesse: va invertita la deprimente tendenza esterna, un solo pareggio in cinque incontri. La salvezza quest’anno dovrebbe essere a quota 42-43, il che significa mettere insieme 35-36 punti nelle 27 giornate che rimangono. […]

Ore 10.50 – (Mattino di Padova) Proprio Trevor Trevisan sabato era al ritorno dopo l’infortunio che l’aveva costretto a dare forfait contro il Crotone. Il 35enne difensore centrale applaude alla prova difensiva dei suoi, nonostante il rammarico per il mancato successo: «Volevamo la vittoria, ma in ogni caso abbiamo portato a casa un punto che fa morale, perché c’è stata la prestazione e non abbiamo subito gol. Quando sei reduce da un periodo delicato come quello che stiamo vivendo è fondamentale mantenere la porta inviolata, anche se la vittoria ci serve al più presto». Cosa vi manca ancora per riuscire a centrare i tre punti? «Serve ritrovare l’equilibrio e abbiamo fatto solo un piccolo passo. Questa squadra può dare molto di più e forse a Crotone abbiamo giocato meglio perché eravamo un po’ più liberi dal punto di vista mentale. Quando non vinci da tanto tempo aumenta la preoccupazione, ma stiamo continuando a lavorare sodo proprio per spazzare via questo momento negativo». […]

Ore 10.40 – (Mattino di Padova) Il Padova ricomincia da zero. Ovvero dalla porta inviolata, finalmente, dopo sei giornate consecutive in cui Merelli aveva sempre raccolto almeno un pallone alle proprie spalle. L’ultima partita nella quale il Padova era riuscito a non prendere gol coincideva anche con l’ultima vittoria, il successo per 1-0 contro il Venezia. Per ritrovare i tre punti occorrerà aspettare ancora, magari già domani quando i biancoscudati saranno di scena a Perugia per il turno infrasettimanale. Per il momento mister Bisoli si accontenta di vedere il bicchiere mezzo pieno, e quando parla di malato in via di guarigione si riferisce proprio a questo. Nel suo ciclo negativo il Padova era apparso troppo fragile in fase difensiva, prestando il fianco con eccessiva facilità quando gli avversari premevano il piede sull’acceleratore. Contro lo Spezia il tecnico ha trovato la solidità che cercava e che era stato il marchio di fabbrica della scorsa stagione. E anche per questo, per il momento, dovrebbe proseguire con la difesa a tre, con il terzetto Ravanelli-Capelli-Trevisan, che garantisce l’affidabilità maggiore.

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Ancora disagi, ancora polemiche e soprattutto tanta preoccupazione in vista delle prossime partite. Anche sabato i tifosi si sono imbattuti in lunghe code all’uscita della tangenziale e agli ingressi dei parcheggi dell’Euganeo, sia prima che dopo la gara contro lo Spezia. Una problematica che va avanti da inizio campionato, dovuta alle nuove disposizioni in termini di viabilità, che hanno previsto una separazione totale tra lato nord e sud dello stadio, con un cancello a dividere in due viale Rocco e l’accesso vietato per i tifosi locali che provengono dall’uscita 1 della tangenziale. Una disposizione che continua a provocare forti ingorghi del traffico, segnalati da centinaia di sostenitori. […] Cosa potrebbe succedere visto che tra 5 giorni c’è Padova-Cittadella? La decisione di gestire la viabilità in questo modo arriva dalla Questura, il Padova sta cercando di proporre qualche modifica ma per ora non ha smosso le acque, nonostante l’intervento del presidente Bonetto che un paio di settimane fa è stato visto a colloquio con il questore. E in vista del derby, c’è anche il nodo-capienza. Al momento è a 7.500 ma potrebbe esserci un piccolo ampliamento come con il Venezia.

Ore 10.00 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Perugia- Padova:”Abbiamo ritrovato il nostro spirito e abbiamo ottenuto un punto importante contro una squadra che punta di altri traguardi. Le classifiche si guardano sempre con occhio negativo, ma la squadra ha ritrovato spirito battagliero. È un gruppo giovane, è importante che tutto l’ambiente remi compatto nella stessa direzione. Il Perugia ha un punto più di noi, tutto sommato hanno giocatori come Melchiorri e Vido. Chissà che sia la volta buona per portare a casa i tre punti. In infermeria ci sono Sarno, Madonna e Mandorlini infortunati. Mandorlini deve aspettare quindi giorni che il ginocchio si sgonfi. Ho rivisto la partita e nei primi 45 minuti non abbiamo mai toccato con i piedi nella nostra area. Abbiamo avuto 12-13 minuti un calo a centrocampo, ho cercato di mettere due attaccanti freschi, una col palo di Capello e un’altra perché Cisco non ha capito dove doveva andare. Al Curi ci sarà un campo molto caldo. Mi ero lasciato bene, ma alcune dichiarazioni sono state travisate. I tifosi lì ringrazio, le critiche ci sono state, quando mi esprimo in modo colorito non ce l’avevo con loro. Faccio fatica a rimanere un anno solo, io creo amore e odio, quando ci torno da ex con i tifosi c’è questo legame passionale. A Perugia siamo arrivati noni, ieri mi ha scritto Del Prete che era capitano di quella squadra e ci siamo raccontati quello che abbiamo fatto. Il Perugia farà una partita molto propositiva, Dragomir è bravo e Verre ha giocato nella Samp, ha la coppia di portieri più forte del campionato. Serena se avesse 10-15 centimetri in più giocherebbe in qualsiasi squadra di Serie B. Potrebbe essere riproposto mezzala, ha brillantezza e fa giocare bene la squadra. Potrebbe giocare Della Rocca davanti alla difesa e Serena può essere schierato mezzala. La difesa non si tocca, vedrò di cambiare qualcosa sugli esterni che abbiamo bisogno di spinta, Capello tornerà titolare e vedremo se giocare con due o tre attaccanti. Potremmo giocare con Capello e Clemenza. 3-5-2 penalizza molto Minesso e devo cercare di portare avanti delle scelte, è successo anche a Mazzocco. Minesso, Vogliacco e Chinellato rimangono a casa”.




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