Padova-Palermo, Zamparini: “Non indagate i nuovi proprietari, aiutateli”. Richardson: “Non possiamo comunicare l’organigramma del club”

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La conferenza stampa andata in scena ieri a Palermo per il passaggio di proprietà non chiarito nulla sull’identità dei veri proprietari del Palermo, anzi se possibile ha ulteriormente aumentato le ombre: «Non c’è un singolo proprietario, non è possibile per noi dare ulteriori informazioni sull’organigramma — spiega Clive Richardson — ma verrà fuori a tempo debito. Comunque non ci sarà un singolo proprietario». Maurizio Belli, l’a.d. di Financial Innovation (l’Advisor) ha precisato: «Ci sono degli iter burocratici relativi agli investitori — spiega — alcuni di questi sono quotati in Borsa e hanno chiesto il massimo riserbo perché non avvengano delle ricadute sui mercati finanziari». Lo stesso Belli, come spiega la Gazzetta dello Sport, ha preso la scena al posto di Richardson, in merito al costo dell’operazione per l’acquisizione del Palermo, fissata al prezzo simbolico di 10 euro per via dell’acquisto di Mepal, proprietaria del marchio, che ha un debito residuo nei confronti del club di 22,8 milioni di euro destinati a entrare nelle casse sociali. Anche se in realtà la Mepal fa parte di Alyssa, società che sarebbe la reale debitrice. Anche i tempi in cui confluiranno questi soldi dipendono da alcune variabili. «L’acquisto riguarda Mepal, riguarda il Palermo e il tempo con cui questi soldi rientreranno è definito dalle esigenze dell’azienda — spiega Belli — Si farà fronte a tutti gli impegni a breve e del mercato di gennaio. La struttura finanziaria potrebbe essere definitiva in varie forme tecniche, compreso l’accollo. I 20 milioni che investiremo servono a fare fronte agli sviluppi — continua Belli — Certe situazioni sono state esaminate nel dettaglio, per capirne i rischi. È servito tempo per dare serenità a chi doveva investire. Non possiamo dare altre informazioni». Zamparini ha tuonato: «Non ho mai fatto riciclaggio o fatture false. Ci sono state difficoltà nel cedere il club, tra istanza di fallimento e mia immagine data dai giornali. Sono orgoglioso di quello che sono e spero mi accettiate per il futuro anche senza essere il proprietario, perché mi hanno chiesto una mano per una consulenza per la società di Londra e lo farò gratuitamente. Ho trovato chi continuerà il mio lavoro. Vi esorto ad aiutarli, non a indagarli».




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