Live 24! Padova-Crotone, -3: dopo aver tenuto testa alla capolista si pensa già alla “partita della vita”…

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Ore 19.30 – (Il Piccolo) Come previsto, il giudice sportivo ha punito con un turno di squalifica Coletti e Malomo, che, in diffida erano stati ammoniti contro il Renate. Il centrocampista e il difensore centrale salteranno dunque la partita con il Giana di domenica, ma saranno regolarmente presenti contro il Pordenone. Nessun alabardato è ora in diffida. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) I ramarri hanno ripreso ad allenarsi ieri pomeriggio al De Marchi. Agli ordini di Tesser e del suo staff non c’erano ovviamente Stefani (lesione muscolare) e Misuraca (frattura di una costola e stiramento). Fuori causa pure Cotroneo (distorsione a una caviglia). Qualche preoccupazione anche per Burrai. Il match winner di Fermo ha svolto allenamento differenziato per il solito problema a un ginocchio. Differenziato anche per Barison. Tutti disponibili gli altri. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Stamattina, alle 11, è in programma un sopralluogo allo stadio Tognon. È un passaggio decisivo verso il via alla gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione dell’impianto. Dal Comune di Pordenone assicurano: la manifestazione d’interesse, fase preliminare dell’emanazione del bando di gara, è pronta ed entro il 23-25 marzo si conta di poter assegnare i lavori utili a rendere il Tognon uno stadio buono per la Serie C, perché di questo – e solo di questo – si parla per ora. Stamattina il personale tecnico del Comune di Pordenone, che segue il progetto per conto dell’Uti del Noncello, accompagnerà i vertici delle forze dell’ordine (potrebbe esserci anche il questore, Marco Odorisio) a Fontanafredda, per visionare l’impianto esistente e valutare sul posto i parametri di sicurezza da far rispettare una volta terminati i lavori di ristrutturazione. […] Dal settore tecnico del Comitato olimpico sono arrivate a Pordenone alcune osservazioni: gli esperti hanno consigliato la realizzazione dei doppi spogliatoi nelle vicinanze del nuovo campo in sintetico ma hanno fatto notare come anche l’area di pre-filtraggio degli spettatori dovrà essere più ampia rispetto a quella progettata.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Chi non si è certo scordato l’ultimo passaggio dei rossoblu al Bottecchia è Roberto Zammarini. Era il 22 aprile 2018 e la Sambenedettese si presentava al velodromo pordenonese forte della seconda posizione in classifica. Sulla panca marchigiana sedeva allora Eziolino Capuano che aveva appena spiegato l’ascesa dei rossoblu sotto la sua gestione dichiarando: «Nessuno conosce la serie C meglio di me». Evidentemente nel suo bagaglio di conoscenza non c’erano le doti di Roberto Zammarini che nell’occasione infilò tre palloni nel sacco marchigiano. Il quarto fu invece cacciato dentro da Simone Magnaghi. Il Pordenone di Fabio Rossitto si impose per 4-0: una punizione pesante che scosse gli eccessi di sicurezza di Capuano e fece diventare Zammarini uno dei beniamini più amati dal popolo neroverde. Al termine del match Mauro Lovisa incrociò Zamma che stava uscendo dagli spogliatoi con il pallone sotto braccio. «Dove vai con quella palla gli chiese – Te la porti a Pisa o te la tieni qui a Pordenone?». Era un chiaro riferimento alla possibilità che il giocatore ritornasse a Pisa, da dove era arrivato. Zamma rassicurò re Mauro: «Io qui sto bene, presidente». A fine stagione però fu richiamato sotto la torre pendente dove ha poi trascorso tutta la prima parte della stagione in corso. […]

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ha ripreso ieri ad allenarsi dopo due giorni di pausa: nel mirino la partita con la Samb di domenica 3 marzo (alle 16.30 al Bottecchia). La squadra iniziato a lavorare a ranghi ridotti: Burrai e Barison, visti i recenti acciacchi, hanno svolto una seduta differenziata (ma ci saranno con i rossoblù); Stefani è rimasto out così come Cotroneo e Misuraca. Quest’ultimo sembrava potesse essere recuperato per l’incontro coi marchigiani ma ieri non si respirava grande ottimismo a riguardo: più probabile che rientri con la Triestina. […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Torna d’attualità il tema legato alla futura casa del Pordenone. È in programma oggi, allo stadio Tognon di Fontanafredda, un vertice legato alla sicurezza tra l’ufficio tecnico del Comune di Pordenone e la questura. Secondo Walter De Bortoli, assessore allo Sport del capoluogo, si tratta dell’ultimo step prima del via della gara d’appalto, cui prenderanno parte le imprese interessate allo svolgimento dei lavori di adeguamento del “vecchio” Comprensoriale alle norme della serie C. Tuttavia il Coni, a cui è stato presentato il progetto di ristrutturazione dell’impianto, avrebbe espresso perplessità in particolare relativamente all’area prefiltraggio, ritenuta troppo piccola.Nel momento in cui i costi di ristrutturazione di un impianto superano il milione di euro – in questo caso la spesa ammonta a poco più di 2 milioni – si è obbligati a presentare il progetto al Comitato olimpico nazionale, che lo valuta. Nel documento inviato a Roma l’ente ha storto il naso di fronte a quest’area, riservata esclusivamente alla tifoseria ospite. Di cosa si tratta? È la prima zona in cui vengono fatti confluire i tifosi arrivati allo stadio e dove cominciano i primi controlli. Non è sufficientemente estesa, secondo il Coni, ma secondo l’Ufficio tecnico è sufficiente per la serie C in quanto i gruppi di supporter rivali non sono mai molto numerosi se si esclude – almeno per la stagione in corso – quelli di Vicenza e Triestina. […]

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il match contro il Gozzano — oggi al Menti, inizio alle 19.30 — valido per i quarti di finale di Coppa Italia serie C, vedrà il ritorno di Giovanni Colella sulla panchina biancorossa. A dare il bentornato al tecnico di origini campane ci ha pensato il direttore generale Paolo Bedin che ha fatto anche un rapido punto della situazione e degli obiettivi della squadra nei prossimo mesi.: «Quando Serena ci ha comunicato la sua decisione di volersi dimettere dall’incarico, non abbiamo pensato ad altra soluzione e su questo tutti ci siamo trovati d’accordo — spiega il dirigente — chiaro che se ci troviamo di fronte ad un nuovo cambio in panchina significa che qualcosa non ha funzionato e non nascondo che ci aspettavamo che la parte sportiva in questa stagione potesse essere più fluida e che presentasse meno problemi. Adesso l’obiettivo è di chiudere al meglio la stagione, risalendo la classifica in campionato, e cercando di vincere la Coppa Italia, successo che garantirebbe una ottima posizione di entrata nei playoff». Dal canto suo Colella è contento di essere tornato sulla panchina biancorossa e della cosa non fa mistero: «Con la testa e con il cuore non me ne sono mai andato – sottolinea il tecnico del club berico – spesso il calcio porta a cambiamenti veloci, ma per me è una soddisfazione essere qui e credo che se sono stato richiamato vuol dire che c’era stima. Ho parlato anche con Renzo Rosso, e vi dico che tra persone intelligenti ci si mette cinque minuti a discutere e cinque minuti a chiarirsi». […]

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Un Venezia privo di capitan Domizzi e con molti acciaccati vuole riuscire ad allungare la serie di vittorie al Penzo sul Perugia. Lo scorso anno gli arancioneroverdi batterono gli umbri 1-0 (Garofalo, oggi ko) in regular season e 3-0 (Stulac, Modolo, Pinato) nel quarto di finale secco dei playoff, traguardo per il quale oggi sono in corsa solo gli ospiti, noni a -1 dalla zona-promozione ma con la panchina di Nesta in bilico. Domizzi è ko per una lesione al polpaccio sinistro quindi davanti a Vicario assieme a Modolo ci sarà Fornasier, con Zampano, Mazan e Coppolaro (problemi per Bruscagin) in corsa per agire da terzini. In attacco Lombardi ieri non si è allenato, Zenga potrebbe ritentare Zennaro alle spalle di Bocalon-Di Mariano (entrambi diffidati, come Modolo, e a rischio per il derby di Verona) anche perché Rossi e Citro sono appena tornati in gruppo. Tutto da decifrare poi il centrocampo, con Pinato papabile al posto di Suciu nel terzetto con Segre e Bentivoglio, considerato che Schiavone deve ancora smaltire i dolori a un piede. […]

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Nessuna alternativa alla vittoria per un Venezia in allarmante picchiata verso la zona retrocessione. Stasera al Penzo (ore 19) c’è il posticipo della 26. giornata di Serie B col Perugia (32 punti), sfida cruciale data la classifica tornata pericolante a causa del margine sui playout sceso a tre sole lunghezze (prima delle sfide di ieri sera). Nell’aria la sensazione è che la mancata conquista dell’intera posta potrebbe spingere il presidente Joe Tacopina ad interrogarsi se rinnovare o meno la piena fiducia al tecnico Walter Zenga, ipotesi drastica e impensabile fino a poche settimane fa, ma inevitabilmente sul tavolo per un Venezia che ha portato una sola vittoria e 4 pareggi nelle ultime nove uscite. «Se ho parlato con Tacopina? Sì lunedì sera e mi voleva mandar via è la battuta detta ridendo dall’Uomo Ragno Il presidente giustamente è preoccupato, se oggi mi vorrà mandare via nessun problema, però gli ho detto cose non divulgabili, ho cercato di spiegargli situazione e problematiche, perché avvengono certe cose. È chiaro che non volevamo trovarci in questa situazione, però ci siamo e ribadisco che dobbiamo cambiare atteggiamento, per noi e per il club, per i tifosi, l’informazione e tutti quanti. È proprio quando c’è pericolo che si tira fuori il coraggio e noi vogliamo risalire». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Nella mia gestione ho fatto 22 punti in quasi un girone: siamo perfettamente in media con una salvezza tranquilla». Ma poco dopo, quando a Walter Zenga chiedono se si sia sentito con Joe Tacopina, la replica è una battuta a metà fra il serio e il faceto: «L’ho visto ieri, mi ha detto di andare a casa». Zenga prova a sdrammatizzare le inquietudini di una piazza che, dopo la sconfitta di Livorno maturata al 92’, comincia a preoccuparsi. Il vantaggio del Venezia sulla zona playout si è ridotto a soli tre punti, per giunta con lo scontro diretto a sfavore proprio nei confronti degli ultimi avversari. Zenga taglia corto e affonda il colpo: «Vi ricordate cosa vi ho detto il primo giorno? La vita di un allenatore è fatta di alti e di bassi, se Tacopina domani vorrà esonerarmi per me non ci sarà problema. Il presidente è preoccupato, giustamente, io gli ho spiegato alcune cose che non si possono rendere pubbliche o dire in conferenza stampa. E in questo momento penso solo al mio Venezia: potremmo affrontare il Perugia, come il Palermo o il Brescia, ma l’atteggiamento dovrebbe essere lo stesso». […]

Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) […] Zenga e Nesta devono fare i conti con le assenze. Il primo si ritrova con una difesa dimezzata: Domizzi fermo ai box, fuori gioco anche Bruscagin e Garofalo. Nesta, dal suo canto, ha portato venti uomini in laguna, non può contare su Falasco, El Yamiq, Kingsley e Cremonesi. Difesa ridisegnata con Fornasier al centro al posto di Domizzi, Zampano e Mazan esterni. Lombardi non è al top dopo i crampi di Livorno, ma Citro ha effettuato ieri il primo allenamento. In panchina anche i recuperati Schiavone e Rossi. A centrocampo, Bentivoglio in cabina di regia, poi serve gente di gamba, possibile il tandem Besea-Pinato.Il tecnico del Venezia chiude con il Perugia il suo personale girone d’andata, visto che il passo falso al Curi (0-1, gol di Melchiorri) costò la panchina a Vecchi. «Mi manca una partita, direi che è un’esperienza finora positiva perché a oggi ho conquistato 22 punti, con una frenata evidente nelle ultime sei-sette partite: siamo nella media su quanto stabilito in partenza, cioè una salvezza tranquilla». Il Venezia che è alla ricerca di un’identità dopo gli innesti di gennaio. «Quando inserisci elementi, che negli ultimi sei-sette mesi hanno giocato poco, hanno bisogno di tempo. Ci sono poi complicazioni che non possono essere previste, poi abbiamo lasciato per strada punti anche non per nostri demeriti. Le partite vanno lette. Con i se e con i ma, non si va da nessuna parte, ma se nelle ultime due partite, fornendo le stesse prestazioni, Vrioni fa gol con il Lecce e non lo prendiamo nel recupero a Livorno, avremmo tre punti in più. Quando c’è una situazione di pericolo, si tira fuori il coraggio, è più facile gestire le situazioni complicate rispetto a quelle in cui apparentemente va tutto bene». […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) Complimenti prof. Andrea Redigolo ha ritirato lunedì a Coverciano il Cronometro d’Argento, ambito premio assegnato dai colleghi al migliore preparatore atletico della serie B nella scorsa stagione. «Un bel riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni – sottolinea l’interessato, arrivato a Cittadella nella stagione 1996-97 assieme a Glerean dal San Donà – Evidentemente ciò è stato notato, ma ci tengo a sottolineare che il merito è di tutti, dalla società che mi lascia libertà di lavorare, al direttore generale che ha sempre creduto in uno staff che opera in un certo modo, all’allenatore che ha dato un’identità alla squadra, per cui anche la preparazione atletica viene messa in evidenza». La cerimonia di consegna del premio è coincisa con la brillante vittoria sul Lecce, dopo però un periodo negativo di risultati. Su quanto possa aver pesato la condizione atletica, in particolare nelle uniche due prestazioni sottotono con Cosenza e Spezia, risponde il prof, come comunemente è chiamato Andrea Redigolo: «Il calcio è la risultante di tanti fattori che influiscono nelle prestazioni della squadra. Estrapolarne uno è molto difficile». […]

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Prima regola del bravo allenatore: non sbagliare la scelta del preparatore atletico. Nel suo caso, Roberto Venturato se l’è trovato in casa, ma sulle qualità di Andrea Redigolo, approdato al Cittadella già nella lontana stagione ’96-’97 e, tolta la parentesi dal 2001 al 2005 al Venezia, sempre rimasto sotto le mura, non ci sono dubbi.Adesso lo certifica anche il “Cronometro d’argento”, riconoscimento assegnato lunedì a Coverciano direttamente dai suoi colleghi per quanto fatto nello scorso campionato di B, mentre Folletti (Juventus) e Pincente (Cosenza) sono stati premiati per la Serie A e la Serie C.«È un premio che va a me, ma che è condiviso con tutti: dalla società, che ha da sempre coltiva una determinata concezione del lavoro, passando per il digì Marchetti e per la sua idea di staff tecnico, arrivando a un allenatore che ha dato un certo tipo di gioco alla squadra, in cui l’aspetto atletico è messo in risalto». […] «Iori rientrerà gradualmente in questa settimana, Pasa va gestito perché ha una distorsione a un dito del piede: ha stretto i denti per un tempo sabato scorso, poi non ce la faceva più. Io, per indole, sono positivo e spero che entrambi possano esserci. Lo stesso Pasa, all’inizio della scorsa settimana, pareva non potesse farcela e invece poi è sceso in campo col Lecce». […]

Ore 11.10 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Minelli 6.5; Capelli 6.5 (Andelkovic sv), Cherubin 6.5, Trevisan 6.5; Morganella 6, Mazzocco 7, Broh sv (Zambataro 6), Cappelletti 6, Longhi 6; Baraye 6.5 (Bonazzoli 6), Mbakogu 6.

Ore 11.00 – (Gazzettino) C’è grande attenzione alla fase di non possesso, con quasi tutti gli effettivi che scendono dietro la linea del pallone, ma la squadra non rinuncia mai a ripartire quando ne ha la possibilità sfruttando l’energia di Baraye e la fisicità di Mbakogu. […] Corini rompe gli indugi e inserisce Torregrossa (fuori Morosini), pronta la risposta di Bisoli che richiama Baraye e lancia nella mischia Bonazzoli. La mossa del tecnico biancoscudato produce gli effetti sperati. Lo stesso Bonazzoli si incarica di battere un corner, la traiettoria mancina è al bacio, Mazzocco salta più in alto di tutti e trafigge di potenza Alfonso. […] Minelli è provvidenziale su un destro di Bisoli. La successiva giocata di Ndoj, cresciuto nella Primavera biancoscudata, non gli dà però scampo: perfetto il destro a rientrare dal limite che si insacca nell’angolo opposto. Il Brescia non si accontenta e fino all’ultimo mantiene l’iniziativa nel tentativo di operare il sorpasso. Ma la difesa del Padova regge l’urto. Ed è 1-1.

Ore 10.50 – (Gazzettino) La missione era quella di fermare la capolista. E il Padova l’ha portata a termine, giocando una partita gladiatoria e accarezzando per una ventina di minuti anche il sogno di vincere in virtù del gol dell’1-0 di Mazzocco. Alla fine è stato pareggio (l’ex Ndoj ha rimesso in equilibrio la gara), ma è comunque un punto prezioso. A patto però di battere nello scontro diretto di sabato il Crotone che ieri sera è riuscito nell’impresa di battere il Palermo. Tre sorprese nella formazione scelta da Bisoli: in attacco Mbakogu fa coppia con Baraye (il bresciano Bonazzoli parte dalla panchina), a centrocampo si rivede Mazzocco e in difesa Capelli è preferito ad Andelkovic. Tra gli ospiti occhi puntati soprattutto sul gioiellino Tonali, a cui Corini ha affidato le chiavi del centrocampo, e sul pericolosissimo bomber Donnarumma. Una partita speciale per Dimitri Bisoli, che nel primo tempo occupa la fascia proprio davanti alla panchina del papà. L’approccio dei biancoscudati è senza timori reverenziali.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Avremo modo di recuperare anche qualche altro giocatore come Pulzetti e Calvano». É il turno di Bisoli, che promuove i suoi giocatori. «Se abbiamo fermato la capolista in questo modo, dobbiamo proseguire su questa strada per salvare il Padova. Dopo la sconfitta con il Pescara avevo detto ai ragazzi che dovevamo metterci tutti in discussione, e ho avuto la risposta che mi aspettavo. Abbiamo tenuto sotto scacco una formazione come il Brescia, e prima o poi girerà dalla nostra parte anche un pizzico di fortuna. Abbiamo avuto anche la palla per il raddoppio con Mbakogu, poi è arrivato il pareggio del Brescia. Ci attendono undici finali, e ce la metteremo tutta per arrivare all’11 maggio nella posizione che pensiamo di raggiungere, ossia il quart’ultimo o quint’ultimo posto». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) «É stata una bella prestazione che fa sperare bene per sabato, vado a casa soddisfatto». É sorridente il presidente Roberto Bonetto al termine della gara, visto che i biancoscudati hanno tenuto testa alla capolista. E sull’1-0 il patron pensava di portare a casa la vittoria. «Certamente, è stata una bella partita. Abbiamo dimostrato che impegnandoci possiamo tirarci fuori da questa situazione difficile. Dopo essere passati in vantaggio ci credevo, ero seduto accanto al sindaco Giordani e ci credevamo entrambi. Vedevamo che il Carpi e il Foggia perdevano, poi purtroppo Alfonso ha fatto quella parata su Mbakogu e cinque minuti più tardi il Brescia ci ha castigato. Però abbiamo dimostrato di esserci. Adesso lasciamo la squadra serena nei prossimi giorni, e sabato ce la giochiamo alla morte con il Crotone.

Ore 10.20 – (Gazzettino) In campo punti pesanti in chiave promozione e salvezza, ma anche il calcio deve inchinarsi di fronte ai drammi della vita quotidiana e così il Padova ha voluto giocare con il lutto al braccio per onorare la memoria di David Cittarella, la giovane promessa sedicenne del lancio del giavellotto prematuramente scomparso la scorsa settimana e di cui oggi alle 15 si svolgerà il funerale laico all’aula magna dell’istituto Marconi. E non è mancato un pensiero nemmeno per Carlo Callegaro, l’ultras biancoscudato quarantenne mancato l’altro giorno. Capitan Pulzetti ha depositato un mazzo di fiori in tribuna Fattori dove campeggiava lo striscione con scritto, ricordando il suo soprannome, Ciao Guerriero. […]

Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Minelli 6; Capelli 6 (Andelkovic sv), Cherubin 6, Trevisan 6.5; Morganella 6, Mazzocco 7, Broh sv (Zambataro 6), Cappelletti 6, Longhi 6.5; Baraye 6.5 (Bonazzoli 6.5), Mbakogu 6.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E anche in difesa c’è un avvicendamento inaspettato, Capelli per Andelkovic: l’ex Spezia è alla partita numero 200 tra i cadetti, dopo aver giocato l’ultima volta a Livorno a fine dicembre. Spazio anche a Mazzocco, perché Pulzetti viene risparmiato. […] L’allenatore di casa si gioca la carta Bonazzoli per Baraye. E al primo corner del secondo tempo proprio il neo-entrato scodella dalla bandierina il pallone-assist su cui si avventa Mazzocco incornando per il vantaggio (12′). […] Bisoli junior chiama Minelli ad un grande intervento (31′), poi, però, il portiere ribatte troppo corto in uscita un traversone dalla destra e Ndoj, appostato fuori area, indovina un destro a giro che si infila nell’angolo (32′). Una beffa nella beffa perché il centrocampista è cresciuto calcisticamente nelle giovanili biancoscudate. E così neanche stavolta Bisoli padre riesce a battere Bisoli figlio. Un segno del destino. Il Brescia fa tredici (risultati utili) e resta in vetta.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il piccolo Davide biancoscudato ha fatto tremare il gigante Golia lombardo. Non lo ha abbattuto, ma comunque gli ha fatto prendere un bello spavento. E il pareggio uscito dal testa-coda dell’Euganeo, il decimo stagionale per l’ultima della classe, lascia un comprensibile rammarico per ciò che poteva essere e non è stato: una vittoria pesantissima nella corsa alla salvezza. Il Padova resta desolatamente in coda, a quattro lunghezze dal Livorno quart’ultimo (che, tuttavia, è di scena oggi a La Spezia), in attesa dello scontro diretto di sabato con il Crotone, fondamentale per continuare a sperare nel… miracolo della permanenza in B. Bisoli sorprende ancora una volta per le sue scelte, anche se, con tre partite in una settimana, il turnover è una necessità. Ma nessuno si sarebbe aspettato Bonazzoli fuori per far posto a Baraye in avanti accanto al rientrante Mbakogu.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ha quasi il sorriso dei giorni migliori mister Pierpaolo Bisoli, nonostante per metà ripresa il Padova abbia anche assaporato il colpaccio, vale a dire la vittoria contro la capolista Brescia, prima di rimandare ancora l’appuntamento con il successo. Ma il tecnico biancoscudato applaude in maniera convinta i suoi: «Abbiamo fatto una grande prestazione», le parole di Bisoli. «Mi dispiace che ancora una volta gli avversari ci puniscano quando commettiamo la nostra unica sbavatura. Peccato, ma questa è la strada giusta. Se siamo stati in grado di fermare la capolista in questo modo possiamo salvarci. Da qui alla fine ci aspettano undici finali, da disputare sempre con questa grande cattiveria agonistica e portare il Padova in salvo». Eppure ancora una volta manca quel qualcosa in più per permettere alla squadra di raccogliere i tre punti necessari per schiodarsi dall’ultimo posto. «Io penso che ci siano stagioni nate sotto una cattiva stella e durante le quali gira tutto storto. Prendete il Brescia, a cui al contrario gira tutto dritto. Noi, nonostante creiamo, andiamo sul fondo e lottiamo, non riusciamo a vincere. Ma prima o poi arriverà la nostra stella, dobbiamo raccogliere almeno cinque vittorie da qui alla fine e sono convinto che ce la faremo». […]

Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto): Minelli 6.5; Capelli 6.5 (Andelkovic sv), Cherubin 6.5, Trevisan 6; Morganella 6.5, Mazzocco 7, Broh 6 (Zambataro 6.5), Cappelletti 6, Longhi 6.5; Baraye 6 (Bonazzoli 6.5), Mbakogu 6.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Serata da brividi, non per il freddo ma perché le settimane passano e servono vittorie pesanti per la salvezza. Il Padova blocca la capolista, porta a casa un punto prezioso in una situazione di emergenza assoluta, ma le brutte notizie arrivano dagli altri campi. Il Crotone, atteso sabato all’Euganeo, batte 3-0 il Palermo, il Foggia strappa un punto all’Ascoli, perde solo il Carpi. La salvezza rimane una missione complicata, anche se la squadra vista all’opera ieri dà veramente tutto quello che ha e gioca una partita coraggiosa, sfiorando pure il successo. Se non fosse che la classifica continua a piangere e che l’ultimo posto con 19 punti purtroppo è ancora una realtà, la partita di ieri potrebbe essere catalogata fra le note liete di una stagione avarissima di soddisfazioni. Il problema è che manca sempre la vittoria e sabato per forza di cose bisognerà derogare dalla raffica di pareggi che stanno arrivando in serie. Bisoli stavolta è ampiamente giustificato. Perde i pezzi soprattutto a centrocampo, ma imposta una partita cuore e coraggio che mette in seria difficoltà il Brescia di Eugenio Corini, capolista un po’ inceppata ma che riesce a non affondare dopo essere andato sotto. A metà primo tempo alza bandiera bianca pure Jeremie Broh, costretto allo stop per un problema muscolare. Prima di lui Pulzetti. Ma nell’emergenza assoluta, ecco che si erge come protagonista meno attesa Davide Mazzocco. Lui, l’uomo che nessuno considera e che spesso e volentieri riesce a sfoderare prestazioni sbalorditive, segna un gol pesantissimo al 12’ della ripresa. […] Poco dopo a gelare l’Euganeo arriva un ex che in pochi ricorderanno: Emanuele Ndoj, centrocampista albanese cresciuto nel settore giovanile biancoscudato e che lasciò il club dopo il fallimento sportivo dell’era Penocchio-Cestaro. Al 32’ Minelli smanaccia un velenoso cross, Ndoj raccoglie il pallone, aggira Trevisan e indovina l’angolo perfetto laddove il portiere biancoscudato proprio non può arrivare. Il Brescia ci crede e carica, ma il Padova, pur con qualche difficoltà, regge fino in fondo. E stavolta il pubblico apprezza, perché ieri c’è davvero poco da rimproverare a chi è sceso in campo. E pure le scelte di Bisoli, nell’emergenza assoluta di una serata da brivido, sono sembrate ispirate e indovinate, così come la gestione dei cambi. Basterà?




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