Venezia-Pescara, Cosmi: “L’arbitro ha diretto benissimo, il secondo rigore avrà dato fastidio a molti che facevano calcoli…”

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Serse Cosmi, dopo il pari col Pescara, ha parlato in sala stampa commentando il risultato che tiene ancora in vita le speranze salvezza arancioneroverdi: “A questo punto della stagione siamo costretti spesso a commentare il risultato. I commenti sono condizionati dal risultato, la squadra ha dato tutto quello che aveva. Noi abbiamo giocato mercoledì a Cosenza, ho fatto sei partite in due settimane. Come si può preparare una squadra dovendo giocare tre partite in sette giorni e altre che non giocano? Adesso il Foggia e le altre giocano sapendo il nostro risultato. Sono l’unico coglione che lo dice? Il campionato così è falsato, così è impossibile. A Brescia abbiamo giocato venerdì, è una follia giocare due giorni dopo. Il problema è chi ha deciso questo calendario. Siamo ostaggi delle tv e di un calendario folle. Questo campionato nasce da un aborto, quale rosa può sopportare tre partite in sette giorni. Pimenta era al debutto, St Clair ha giocato bene, a mio giudizio la squadra ha fatto la migliore partita da quando sono allenatore. Potevamo anche perderla, il Pescara fino al 2-1 aveva fatto delle cose, dopo il 2-1 ha rischiato di vincerla due volte. Di Mariano? Non so ancora nulla, aveva dolori pubalgici, ha fatto un cambio di gioco e ha sentito un dolore fitto. Giocavamo col 4-3-3, Di Mariano nasce esterno nella Roma, abbiamo provato e non l’abbiamo messo a repentaglio. L’arbitro ha diretto benissimo. Il terzo rigore? Dai, non possiamo avere tre rigori a partita. Onestamente se anche fosse stato rigore quel fallo di mano non potremmo recriminare. Magari mi prenderanno in giro, ma secondo me l’arbitro ha diretto bene una partita difficile. Il rigore di Domizzi avrà dato fastidio a tanti, ho questa percezione. Erano già pronti con la calcolatrice, invece dovranno rifare i conti. Le partite bisogna giocarle e vincerle in campo, il pareggio ci mette in condizione di andare a Carpi per vincere. Se vorranno farci giocare martedì alle 14.30 giocheremo anche a quell’ora. La vera questione è che domani compio 61 anni, il resto non conta un cazzo”




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