Padova, in svantaggio non recuperi (quasi) mai: ma ci sono anche motivi per essere ottimisti

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Cari lettori di Padovagoal, dopo la sconfitta per 0-1 di Trieste ho ritenuto di analizzare i vari aspetti conseguenti ad un risultato negativo ottenuto dal Padova nel Campionato in corso 2020-2021. Eccone di seguito gli aspetti statistici negativi e positivi individuati. Buona lettura.
Aspetti statistici negativi (breve periodo):
Durante le 34 partite sin quì giocate, il Padova all’interno di una gara è andato sotto nel punteggio solo 9 volte (6 fuori e 3 in casa) ma in ben 8 di esse, l’89% dei casi (!), non è riuscito a vincere la partita conseguendo 1 sola vittoria (11% delle volte) col Mantova in casa (da 0-1 a 3-1), 2 pari (22%) e ben 6 sconfitte (67%).
Ecco il dettaglio delle 9 gare in cui è andato “sotto”:
in casa:  IMOLESE 0-1  terminata con la sconfitta 0-1
in casa: MANTOVA 0-1 alla fine vinta 3-1
fuori:  PERUGIA 0-1  al termine persa 0-3
fuori:  FERALPISALO’ 1-2  alla fine persa 1-3
in casa:  MODENA 0-1  al termine persa 0-1
fuori:  FANO 0-1  alla fine pareggiata 1-1
fuori:  SUDTIROL 0-1  al termine pareggiata 1-1
fuori:  MATELICA 0-1  alla fine persa 1-4
fuori:  TRIESTINA 0-1  al termine persa 0-1
Da questi numeri si evince che se il Padova va sotto nel punteggio, reagisce in maniera pressochè sterile, in particolare, se ciò avviene fuori casa, “cala la notte”: in 5 gare 1 pari (20%) e 4 sconfitte (80%) cioè nel 100% dei casi se va in svantaggio non la vince al massimo la pareggia. Meglio in casa con 1 vittoria (unica volta), 1 pari e 2 sconfitte: nel 75% dei casi non la vince. In definitiva i numeri dicono che la conseguenza di un risultato passivo rappresentano nel breve periodo di un match un muro di recupero quasi insormontabile per i Biancoscudati.
Aspetti statistici positivi (medio-lungo periodo):
Di contrasto ad una inefficace reazione realizzativa nel breve svolgere dello stesso match in cui si verifica un risultato negativo, i numeri descrivono invece una svolta molto positiva nelle partite immediatamente successive quasi servisse più tempo per metabolizzare il tutto. La partita appena seguente ad ognuna delle 5 sconfitte maturate prima di Trieste, ha visto il Padova vincente in ben 4 occasioni (80%) e con solo 1 pari (a Fano alla 2nda di Campionato dunque ai suoi albori e con la squadra in “rodaggio”). Ma a meravigliare è proprio la fase realizzativa: 19 sono infatti i goal fatti in queste 5 partite con questi punteggi: 1-1, 3-0, 5-3, 6-0, 4-0. Un diluvio di goal ad una media di 3,8 fatti a partita ai malcapitati avversari. In questo caso la notte è calata ma per gli altri. E non è finita quì perchè analizzando infatti i risultati dei 5 “blocchi” di partite intercorsi tra le 5 sconfitte del Padova, se si esclude quello breve tra la seconda (0-3 col Perugia) e la terza (1-3 col la FeralpiSalò) con solo una partita intermedia positiva e vinta, le altre 4 serie di gare indicano una meravigliosa sequenza di risultati utili conditi da molte vittorie. Infatti tra la prima e seconda persa: 8 gare senza sconfitte con 6 vinte e 2 pari, tra 3a e 4a 4 vinte e 1 pari, tra 4a e 5a 12 risultati utili con ben 8 vittorie e 4 pari ed infine tra 5a e 6a 3 partite tutte vinte. Se l’andamento medio dovesse ripetersi, dopo la sconfitta di Trieste il Padova riuscirà a rimettersi subito in “carreggiata” con una sequenza di ottimi risultati sino alla fine della stagione. Per la precisione infatti, tra 1 sconfitta e la successiva sono intercorse mediamente 5,6 gare positive con 4,2 vittorie e 1,4 pari. Rapportandole alle 4 rimanenti da disputare vuol dire: 3 vittorie e 1 pari cioè 80 punti finali che sono l’esatta cifra che consentirebbe la matematica certezza della Promozione in Serie B.
Per questo finale di Campionato i numeri dei Biancoscudati inducono dunque all’ottimismo.
Stefano Fassina
statistico sul Calcio Padova



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