Alessandria-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“Il sogno è svanito ai rigori. Sogno di andare in B, di prenderci quello che ci sarebbe spettato, come i ragazzi della Fattori invocavano. Una battaglia infinita, che l’Alessandria ha vinto dal dischetto, perché i grigi hanno fatto centro 5 volte su 5 e perché i biancoscudati si sono fermati a quota 4, fallendo il quinto penalty con Gasbarro, che non ha inquadrato la porta, calciando sul fondo. I grigi ritrovano la cadetteria dopo 46 anni, e la loro festa è giustamente incontenibile. Che amarezza, invece, per Padova, che tristezza infinita, che boccone indigesto da ingoiare! […] Alla resa dei conti, quando contava un solo risultato, il successo, Mandorlini ha pagato dazio, condannato dagli errori clamorosi dei suoi giocatori sotto porta e dall’assenza di lucidità e freddezza nei momenti cruciali della sfida di ritorno. Il Padova non è riuscito a battere Pisseri in almeno 4 occasioni, sbagliando l’impossibile. Pur avendo esercitato a tratti la supremazia territoriale, è invece mancato al momento cruciale, ingigantendo il limite che lo ha accompagnato per l’intera stagione, quello della mancanza di un centravanti vero, un bomber che facesse centro con continuità”: questo uno stralcio dell’analisi di Alessandria-Padova apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”

 

Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Dini 6.5; Germano 6.5, Kresic 6.5, Rossettini 6.5, Curcio 6.5; Saber 5.5 (M. Mandorlini 6), Hallfredsson 7 (Vasic sv), Jelenic 5.5 (Bifulco 5); Chiricò 5.5 (Gasbarro 5), Biasci 5 (Paponi 5), Ronaldo 6.5.




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