Padova-Seregno, Mandorlini: “Dispiace che a pagare per tutti sia stato mio padre! Ma per me il Biancoscudo…”

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«Un’annata molto bella ma altrettanto folle». Sulle colonne de “Il Mattino di Padova” Matteo Mandorlini, centrocampista del Seregno, descrive così la scorsa stagione con la maglia Biancoscudata, spiegandone i motivi: «Non capita tutti i giorni di essere allenato dal proprio padre, ed è un’esperienza che sono felice di aver vissuto, ma è stata pesante, quasi come giocare tre stagioni in una. Mio padre non ha mai guardato in faccia nessuno men che meno suo figlio, io forse ho dovuto sempre dimostrare qualcosa più degli altri ed ero il primo ad essere bacchettato. Peccato aver fallito la promozione di un soffio perché la vittoria avrebbe cancellato tutto. Dispiace che a pagare, come spesso succede, sia l’allenatore. E mi spiace soprattutto che mio padre sia stato messo in croce dopo la sconfitta, non lo meritava. Speravo potesse essere riconfermato, ma avevo capito che sarebbe stata dura, da un po’ di tempo le cose non quadravano. Lui comunque è carico e pronto a una nuova sfida. Padova per me sarà sempre speciale, mi sento profondamente legato alla piazza e ringrazio i tifosi per le belle parole che hanno speso su di me dopo la scadenza del contratto. Mi hanno apprezzato soprattutto come persona ed è un riconoscimento che vale anche più di un trofeo».




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