Trento-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“Un pareggio che sta sullo stomaco. Ineccepibile per quanto ha fatto il Trento, soprattutto nella ripresa, duro da digerire per il Padova, che si mangia le mani. Vincendo al “Briamasco”, infatti, i biancoscudati avrebbero rosicchiato due degli otto punti che li separano dal Sudtirol, bloccato in casa dalla Pro Patria, e che è salito a quota 67 (contro i 59 di Ronaldo & C.). L’opportunità sfumata chiama in causa l’approccio discutibile della squadra di Pavanel all’inizio dei due tempi, perché lì sono maturati gli errori pagati in modo salato, prima con il vantaggio dei gialloblù e poi con la loro rimonta. Il punto – è l’ottava volta che accade in 27 giornate – consente di allungare la striscia di risultati positivi, ora diventati 16 in campionato, e di confermare il buon trend del girone di ritorno, con 7 vittorie e 2 nulli, ma ribadisce, se ancora ce ne fosse bisogno, la difficoltà nell’esprimersi al meglio quando si affrontano avversari impelagati nella lotta per la retrocessione diretta o per evitare i playout. Aggiungiamoci la batteria di ex schierata da Carmine Parlato (ex pure lui), 5 in campo (Bearzotti, Dionisi, Pasquato, Caporali e Pattarello) e altri 4 in panchina (Cazzaro, Chinellato, Nunes e Osuji, gli ultimi due entrati nella ripresa), oltre a Carini squalificato, e avrete la spiegazione della partita tosta e senza remore giocata dai padroni di casa”: questo l’incipit dell’analisi di Trento-Padova apparso sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 6; Kirwan 5, Pelagatti 5, Ajeti 5.5, Gasbarro 5; Saber 5.5 (Nicastro 5.5), Ronaldo 5.5 (Della Latta 5), Dezi 6; Chiricò 6 (Jelenic 5.5), Ceravolo 5 (Cissé sv), Bifulco 6.5 (Terrani 5.5).




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