Un torneo di B, quello di quest’anno, davvero incerto

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Tra la Cremonese prima e il Frosinone settimo ci sono solo 8 punti di differenza

Mai come quest’anno la Serie B ha deciso di lasciare con il fiato sospeso i tifosi; diversamente non si capirebbe il perché del distacco di soli 8 punti tra la Cremonese prima e il Frosinone settimo. Là davanti insomma ci sono più squadre che stanno lottando per un sogno chiamato Serie A, meglio se raggiunto passando dalla porta principale, ovverosia evitando gli ostici play-off di fine stagione, mini-torneo in cui tutto può succedere. Se oggi finisse il campionato Cremonese e Pisa sarebbero qualificate, mentre Monza, Lecce, Brescia, Benevento, Frosinone e il più distante Ascoli dovrebbero sfidarsi per l’ultimo posto a disposizione per raggiungere la gloria. Da qui a fine maggio questa graduatoria sicuramente cambierà ancora, e chissà con quali esiti.

I grigiorossi tornano ancora una volta in vetta

I grigiorossi superando la SPAL per 2 a 0 hanno replicato al Pisa, che a sua volta aveva vinto per 1 a 0 con il Cittadella. Che testa a testa quello di queste due formazioni, propiziato dalla sconfitta, piuttosto clamorosa, dei nerazzurri due settimane fa contro l’Ascoli. Vedere oggi la Cremonese guardare tutti dall’alto verso il basso è un qualcosa di meritato – a parte la sconfitta contro il Pisa il suo ruolino di marcia è di quelli importanti – ma al tempo stesso di clamoroso, almeno stando ai pronostici di inizio stagione che davano altre squadre come favorite tra cui Lecce e Brescia. Se la formazione di Pecchia può definirsi una bella sorpresa di questa stagione di Serie B, lo è anche quella allenata da D’Angelo.

No agli alibi

Non può essere un alibi dietro cui trincerarsi, tuttavia al Pisa, ex capolista oggi secondo in classifica, mancano dei punti, e il “merito” è di alcune direzioni arbitrali non proprio all’altezza (si veda ad esempio la gara di febbraio con il Parma, quella dei due rigori negati), e non certo delle prestazioni della squadra nerazzurra, quasi sempre in linea con le potenzialità della rosa a disposizione. Chi pensava che con l’introduzione del VAR avremmo avuto arbitri perfetti come quelli dei videogiochi, che non sbagliano una segnalazione, nemmeno quando si tratta del fuorigioco, si è dovuto ricredere presto, perché il VAR, o, meglio, la sua applicazione, spesso lascia adito a interpretazioni difformi, molto umane, e dunque fallibili. Precisato questo, che, lo ripetiamo, non può essere un alibi, il cammino della formazione allenata da D’Angelo è comunque più che positivo, considerando che la Cremonese, prima, si trova a un solo punto di distacco. E tra i due litiganti scalpita lì a pochi passi il Monza, che ha ripreso a correre inanellando, dopo il pareggio con il Parma, ben 4 vittorie consecutive.

Un Monza ritrovato

Dopo un gennaio non semplicissimo, i biancorossi da febbraio a metà marzo hanno cominciato a riprendersi questo torneo, che sembrava ormai sfuggito loro di mano. E invece sono bastate le magie del bomber Sampirisi per tornare a lottare al vertice. Oltre a lui, molti meriti vanno attributi a Barberis, centrocampista con il vizio del goal, che contro il Crotone al minuto 95 di una gara che sembrava maledetta ha regalato 3 punti importantissimi al club lombardo. Proprio quello che ci voleva per tenere il passo di Pisa e Cremonese, che non hanno ancora compiuto l’allungo decisivo.

Le altre pretendenti alla vittoria del torneo

Al quarto posto troviamo il Lecce, squadra che ormai sa solo pareggiare. Dopo Perugia, Brescia e Cosenza, ecco l’ennesima parità con il Parma, stavolta a reti inviolate. Destino molto simile a quello del Brescia 5°, che con l’1 a 1 contro il non irresistibile Pordenone ha perso una chance per tornare a essere protagonista. La squadra che invece ha approfittato degli “scivoloni” di queste due rivali è stato il Frosinone, che battendo per 2 a 0 il Benevento di fatto ha scalato il tabellone, raggiungendo a quota 51 punti proprio i giallorossi, che non stanno vivendo un periodo di forma psico-fisica smagliante. Eppure nulla è perduto, perché la Serie B di quest’anno ci sta insegnando che tutto può cambiare là davanti, anche e soprattutto dopo una singola giornata di campionato.




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