Catanzaro-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Gazzettino”

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“Regge l’urto il Padova di fronte a un Catanzaro arrembante, tirando fuori gli artigli quando c’è da soffrire e portando a casa un pareggio da capitalizzare domenica sera nella semifinale di ritorno in un Euganeo che dovrà essere ribollente di tifo e di entusiasmo, come lo è stato ieri lo stadio dei calabresi. Una partita quasi essenzialmente di sacrificio quella dei biancoscudati: baricentro basso, linee strette e grande disponibilità ad aiutarsi l’uno con altro per disinnescare l’irruenza offensiva e la fisicità degli avversari. Una missione portata efficacemente a termine dal momento che il Catanzaro, predominio territoriale a parte, è riuscito a creare una sola vera occasione per tempo. Oltretutto l’unico gol della partita lo ha realizzato proprio il Padova grazie a Valentini, ma un fuorigioco attivo di Santini sanzionato dall’assistente e poi confermato dal Var (prima volta in serie C) ha cancellato tutto. Onestamente, però, sarebbe stato troppo perché sul piano della manovra e della gestione del pallone i biancoscudati hanno prodotto poco o nulla, surclassati da un avversario che andava a doppia velocità”: questo l’incipit dell’analisi di Catanzaro-Padova apparsa sulle colonne de “Il Gazzettino”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Gazzettino): Donnarumma 6.5; Pelagatti 5.5 (Gasbarro 7), Valentini 7, Ajeti 6.5; Germano 6, Saber 6 (Settembrini sv), Ronaldo 6 (Chiricò 6), Della Latta 6, Kirwan 5.5; Dezi 5 (Bifulco 6); Santini 6.5 (Nicastro sv).




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