Padova, l’addio di Ronaldo fra talento e disciplina: e non avrebbe gradito la multa

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Sta finendo nel modo peggiore possibile, racconta il Mattino di Padova, l’avventura di Ronaldo al Padova. Si legge sul quotidiano: “Sta finendo con un giocatore scaricato dalla società e dai tifosi, che si è chiuso in sé stesso ed è stato messo all’angolo, costretto a trovare una nuova sistemazione perché diventato incompatibile con il nuovo progetto societario”. Scrive ancora il Mattino: “Nel momento decisivo Ronaldo non solo non ha inciso in campo, ma con una sciocca espulsione ha anche tradito la fiducia dei
compagni e dei tifosi, quegli stessi tifosi che gli avevano consegnato la fascia di capitano con il simbolo degli Ultras. Lui subito dopo il fischio finale ci ha messo la faccia e ha chiesto scusa. Onesto, ma insufficiente. La società l’ha multato e lui non avrebbe gradito. È partito per il Brasile e non ha più cercato la dirigenza, quasi rassegnandosi all’idea che fosse tutto perduto, che non ci fosse un modo per trovare la riconciliazione. Adesso è troppo tardi, sperare di poter ripartire insieme sembra fantascienza. Ronaldo se ne andrà e la società conta di cederlo prima dell’inizio del ritiro. Sembrava potesse raggiungere Chiricò a Crotone ma non se né fatto niente, si parlava del Vicenza ma è una
strada in salita. Resta in piedi ancora qualche piazza del sud, dalla Juve Stabia a quel Catanzaro dove è già stato a inizio carriera”




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