«Oughourlian mi ha dato del “presidente fuoriclasse”? Mi ha fatto molto piacere questa sua esternazione pubblica: tra noi c’è stima reciproca, l’ho ripetuto più volte in questi due anni. Mi sono sempre trovato bene con il gruppo dirigenziale e con Alessandra Bianchi, professionista che ama il Padova: a volte è criticata ma a torto perché, ripeto, ama veramente il Padova. Mi sono trovato sempre bene con lo stesso Oughourlian e anche con Mirabelli, insieme ai quali c’è sempre stata sintonia sulle scelte: se la società ha prodotto questi risultati, è perché siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Dal mio punto di vista l’obiettivo del primo anno di B dovrebbe essere quello di consolidare la categoria secondo lo slogan “Mai più serie C”. Che rosa verrà allestita? Bisognerà vedere quale sarà il budget per la categoria e in base al lavoro e alle proposte del direttore si faranno tutte le valutazioni del caso nel rispetto dei ruoli. Quando sono entrato nella società c’era la filosofia di puntare all’obiettivo facendo le cose in maniera il più sostenibile possibile e in vista della B l’ottica non può che essere la stessa. Entro fine settimana si arriverà a una definizione di questo stadio alternativo nel caso in cui non fosse possibile giocare da subito all’Euganeo. Ci sono più opzioni, lontane e vicine, anche se non vicine vicine perché sono tutte piazze complicate: i rapporti tra società sono sempre abbastanza favorevoli, ma la decisione vera riguarda prefetture e questure che quando ci sono rivalità tra tifoserie non danno volentieri l’ok»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Francesco Peghin, presidente del Padova.
