Queste le dichiarazioni di Matteo Andreoletti alla vigilia di Padova-Juve Stabia:
«Domani sarà una partita difficile, contro un avversario forte. Siamo concentrati al massimo sulla sfida contro la Juve Stabia. Non vorrei fare una ripresa di sofferenza come contro il Catanzaro, ma penso sarà più importante quello che faremo senza la palla tra i piedi».
«Cerco ancora punti e concretezza. Il campionato non ci permette di stop o pause. Sarà un continuo salto tra zona calda e zona sogni. Dobbiamo restare coerenti con noi e mi fa piacere che la tifoseria abbia risposto presente. Per noi è un’opportunità per fare più unione tra squadra e città».
«Il quadro è chiaro. La situazione degli infortunati è la solita: mancheranno Pastina, Silva, Baselli e Gomez. Dispiace molto dal punto di vista personale perché so quanto ci teneva ad esordire. Prendersi rischi ora e nell’immediato futuro non ha senso. Quando sarà guarito al 100% sarà a disposizione. Ha avuto un problema muscolare, ieri gli esami. Date di rientro? Non mi va di darne o raccontare bugie. Non ha senso forzare un rientro, anche perché non è una cosa grave. Portarlo in panchina non è nelle idee. Il Papu non è qui a fare la mascotte, ma è qui per darci una grande mano. Quando verrà in panchina sarà perché può fare il giocatore di calcio. Pastina? Ha avuto un problema e una ricaduta. Sta iniziando a stare bene di condizione, dopo un lungo periodo di inattività. Vogliamo metterlo nelle condizioni di allenarsi senza rischi di ricadute. Stesso discorso che vale per il Papu. Potevo portare in panca Pastina già questa partita, ma voglio che rientri in modo tale da essere utile. Anche se Baselli teniamo la linea “rischi 0”. Anche lui è arrivato a Padova dopo un periodo di inattività. Non mi piace prendere rischi, ancora di più con questo tipo di giocatori. Siamo vicini al suo recupero. Potrebbe essere convocato in una delle prossime due partite, al pari di Pastina. Chi sta giocando sta dando garanzie, fermo restando l’importanza di Baselli all’interno del gruppo».
«Sono una squadra forte che gioca con tanti elementi dello scorso anno. Ha mantenuto l’identità che aveva con Pagliuca, ma ha aggiunto le idee propositive di Abate. Ha alzato il livello. Nei momenti di difficoltà, gruppi come la Juve Stabia tendono ad unirsi e fanno quadrato».
«Come già fatto in passato, domani metterò dall’inizio la formazione migliore. Poi i conti sulle prossime sfide li farò più avanti. Voglio che la testa sia sul campo e non nel dispiacere della mancanza del Papu. Sulla destra ho un “grande” e “grosso” problema con Capelli e Ghiglione. Quest’ultimo ha fatto una grossa gara a Catanzaro. Entrerà nelle valutazioni del pre gara. Ghiglione braccetto? Li ho anche Belli, che l’anno scorso è stato fondamentale in quella posizione. Lasagna? Pigliacelli ha fatto due miracoli su di lui domenica scorsa. Sta facendo molto bene e strappa a 37 km/h. Ha i suoi pregi e su altri aspetti deve migliorare. Davanti ci sta dando una grossa mano».
«Ad ora c’è da guardare una partita una volta. Non possiamo illuderci di nulla. La differenza? Dobbiamo essere equilibrati, guardando solo noi. Possiamo starci in questa categoria. Nei momenti di difficoltà ci dovremo ricordare quello che valiamo».
«Gomez l’avrei voluto a disposizione, anche se oggi la squadra ha la sua fisionomia. Dobbiamo restare figli del lavoro, dell’umiltà e del sacrificio. I margini di miglioramento? Non pensavo questa squadra, dopo due mesi, fosse già così maturo e consapevole. Possiamo essere più cinici, su questo aspetto possiamo crescere. Al pari dell’esperienza».
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