Calcio, scandalo scommesse in Serie C: un arbitro avrebbe pilotato l’esito delle partite

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Nuovo scandalo scommesse scuote il calcio italiano, con la Serie C ancora una volta al centro delle indagini. Secondo quanto riportato da Calcio&Finanza, la Procura di Reggio Calabria ha scoperto una presunta associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, guidata da un arbitro della sezione reggina che operava nelle categorie Primavera, Primavera 2 e Serie C. Il direttore di gara, secondo l’accusa, avrebbe pilotato l’esito di diverse partite per orientarne i risultati verso quelli oggetto di scommesse mirate effettuate da membri del gruppo.

Nelle prime ore di martedì 29 ottobre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e i Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di cinque persone, tutte indagate per associazione a delinquere e frode sportiva.

Le indagini sono partite da una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che aveva rilevato un flusso anomalo di giocate su una partita del campionato Primavera. Da lì, gli investigatori hanno ricostruito una rete organizzata che avrebbe manipolato numerosi incontri calcistici per trarne vantaggio economico attraverso le scommesse.

Anche dopo la sospensione inflittagli dagli organi di giustizia sportiva per le prime irregolarità accertate, l’arbitro reggino avrebbe continuato ad agire dietro le quinte, contattando altri direttori di gara e corrompendoli con somme fino a 10.000 euro a incontro. L’obiettivo, ancora una volta, era quello di indirizzare i risultati verso gli esiti su cui il gruppo criminale aveva puntato denaro.




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