Live 24! Fano-Padova 1-0, biancoscudati fuori dalla Coppa Italia

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Ore 23.00 – Giudice Sportivo: in diffida Dionisi e Niccolini, alla terza ammonizione stagionale. Al prossimo cartellino giallo i due difensori verranno fermati per un turno.

Ore 22.20 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Mario Vittadello, ancora in attesa di una panchina dopo l’esonero a sorpresa (stava viaggiando in posizioni da podio) dello scorso anno dal Real Vicenza, in questo avvio di stagione ha avuto modo di vedere all’opera le due squadre vicentine impegnate in Lega Pro e in Serie D promosse. «Il Bassano l’ho visto più volte. Un bravo alla società che ha mantenuto l’ossatura della squadra dello scorso anno e all’allenatore Asta che ha seguito le tracce tattiche avute in eredità da Petrone. Gli equilibri sono più o meno gli stessi, i giocatori non hanno avuto difficoltà ad assimilare. Per me può andare lontano. Un giallorosso che mi ha colpito? Maistrello, ma l’avevo detto già in tempi non sospetti. Un jolly classe ’93 che ha fatto la differenza lo scorso anno e la sta facendo anche adesso». La sua ex squadra? «Il Real Vicenza può contare su qualche uomo di caratura in più: per dire contro il Venezia Dalla Bona è stato sostituito da Malagò che la stagione precedente era titolare inamovibile. Davanti può contare su Lavagnoli, che ho voluto io in biancorosso, che in qualsiasi momento può cambiare le sorti di una partita anche se quest’anno si vede un pò meno perché parte più indietro. In prospettiva inoltre può contare sul recupero di alcuni infortunati importanti. Se non si sfalda qualcosa o la sorte si accanisce contro può giocarsela per il traguardo finale». Scendendo in Serie D… «Tutto dice che sarà una corsa tra Altovicentino e Padova, anche se ho visto molto bene il Belluno e mi ha impressionato positivamente anche la Sacilese». Per quanto riguarda l’Altovicentino… «La sensazione è che si sia perso del tempo per trovare gli equilibri, cosa del resto normale quando si cambia parecchio. Un appunto: Ferretti e Ballarin li avrei tenuti». Arzignanochiampo? «Si allena di sera, e questo è un handicap: qualcosa si paga sempre sia sotto l’aspetto fisico che mentale. Ma è una scelta della società e va rispettata. Comunque dispone di giocatori di affidabilità come Vanzo, Roverato, Marchetti e Trinchieri. Può stare nella metà nobile della classifica».

Ore 22.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Saranno quattro i mesi di recupero necessari perché Edmund Etse Hottor possa tornare a giocare. La lesione al tendine del retto femorale della coscia sinistra, rimediata a fine settembre, si è rivelata di una gravità tale da richiedere l’intervento chirurgico. Lunedì il centrocampista del Venezia è stato sottoposto ad un’operazione di ricostruzione plastica del tendine stesso: ad eseguire l’intervento, ad Arezzo, è stato il professor Gianluca Camillieri, da quest’anno referente ortopedico della società arancioneroverde. L’intervento è riuscito, ieri Hottor è stato dimesso ma la prognosi è pesante. Sembra invece più rapido del previsto il recupero di Vinicio Espinal, sottoposto a una nuova risonanza che escluderebbe lesioni di tipo tendineo. Il suo rientro potrebbe avvenire nel giro di un paio di settimane. Oggi torna in gruppo Shadi Ghosheh, che ha concluso l’impegno con la nazionale giordana. Nel frattempo è stata confermata la squalifica per una giornata di Elia Legati. La squadra sta preparando la partita di domenica al Penzo con il Novara, proseguendo nel silenzio stampa iniziato sabato.

Ore 21.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Chi prima ha sbagliato adesso paga. La società non tollera certi atteggiamenti e, assieme ai diretti interessati, si scusa con i tifosi». Con queste parole il ds arancioneroverde Ivone De Franceschi ha ufficializzato il provvedimento disciplinare adottato nei confronti dei giocatori Gennaro Esposito e Simone Sales, multati per aver risposto con due gestacci agli «appunti» mossi dai alcuni tifosi dei distinti durante la gara di sabato persa con il Monza. Capitan Esposito avrebbe alzato un braccio per mandare qualcuno a quel paese, mentre il terzino Sales si sarebbe reso protagonista di un gestaccio più volgare e offensivo. «Sì qualcosa c’è stato, i ragazzi me l’hanno confermato con franchezza chiedendo subito scusa – taglia corto De Franceschi, unico a rompere il silenzio stampa – Sono stato giocatore e capisco il nervosismo, ma alla gente un professionista deve portare rispetto a prescindere. Pagheranno di tasca loro, ora però pensiamo solo a battere il Novara».

Ore 21.40 – (La Nuova Venezia) Timone verso il Novara, poi si rifarà il punto della situazione: è l’indirizzo del Venezia. E non poteva essere diversamente in attesa che il presidente Yuri Korablin faccia sapere direttamente o indirettamente il suo pensiero. Dal Canto contro il Novara avrà nuovamente a disposizione Ghosheh, e anche Giuliatto avrà una settimana supplementare di lavoro nelle gambe, non potrà impiegare Elia Legati, ieri puntualmente squalificato per una giornata dal giudice sportivo della Lega Pro, ma a centrocampo potrà inserire nuovamente Mattia Zaccagni, al rientro dopo la giornata di squalifica scontata contro il Monza. Un ritorno che permetterà a Dal Canto di spostare Bellazzini nel suo ruolo più congeniale come esterno offensivo a destra. Ieri allenamento sul campo in erba, assente ancora Emanuele Panzeri, impegnato a Praga con la Nazionale under 20 di Lega Pro contro la Repubblica Ceca. Nel Novara, invece, fuori gioco per domenica l’esterno sinistro difensivo Garofalo, tre settimane di stop per lui, mentre dopo sei mesi è rientrato in gruppo il centrocampista Daniele Buzzegoli. Hottor. Si allungano i tempi per rivedere in campo Edmund Hottor, il centrocampista ghanese arrivato in prestito dal Milan e mai utilizzato da Dal Canto: prima per la squalifica fino al 29 settembre, e poi per l’infortunio in allenamento che ha reso necessario un intervento chirurgico. Hottor è stato, infatti, operato lunedì, ad Arezzo, dal professor Gianluca Camillieri, che ha effettuato una plastica del tendine del retto femorale della coscia sinistra. Camillieri, già consulente ortopedico del Coni per la medicina sportiva, ortopedico della Federazione italiana Nuoto e medico della Roma dal 2000 al 2002, da questa stagione è il referente ortopedico anche dell’Unione Venezia.L’intervento è perfettamente riuscito, Edmund Hottor è stato dimesso ieri e tra una decina di giorni verrà rivisitato da Camillieri, ma i tempi di recupero non potranno essere inferiori ai quattro mesi.

Ore 21.20 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Renzo Ulivieri spinge il Vicenza di Lopez. L’ex-tecnico biancorosso nel 1979-80 e dal 1991 al 1994 (con una promozione in B nel 1993) ha partecipato lunedì in Basilica Palladiana all’incontro sull’introduzione dello «ius soli sportivo» assieme al presidente dell’Aic Daiamo Tommasi, all’ex-ministro Cucile Kyenge e ad alcuni deputati. «La nostra posizione è identica. Lavoriamo con l’Associazione Italiana Calciatori per introdurre questo diritto. Soprattutto per chi è nato in Italia credo che almeno dal punto di vista sportivo, ma anche da altri, debba fare le stesse cose». L’introduzione dello «ius soli sportivo» favorirebbe anche i vivai? «Credo che non vada visto in quest’ottica, ma in quella dei diritti umani. Se poi viene fuori il campione, meglio, ma è un altro discorso». Che impressione le ha fatto tornare a Vicenza e visitare la mostra sugli «Eroi del calcio» in Basilica Palladiana? «È stato davvero emozionante, anche se non ho avuto il tempo di incontrare tanti amici come avrei potuto fare con un giorno in più a disposizione». Inevitabile chiederle un giudizio sulla prima parte di campionato del Vicenza, batosta di Lanciano a parte… «Ha avuto un inizio equilibrato, positivo, credo che la squadra, a parte l’ultima partita, abbia acquisito sicurezza, considerando che molti giocatori sono arrivati dopo il ripescaggio». Si sente di dare qualche consiglio a Lopez? «Non ne ha bisogno, perché se la sta cavando bene. Il calcio di serie C e di B sono la stessa cosa, eppoi lui e Praticò sono la mia coppia di ex-giocatori preferita. Penso che presto troverà squadra anche Di Carlo con un po’ di calma, mentre mi fa piacere che Viviani sia stato chiamato dal Palermo».
Sorpreso di trovare Bassano e Real Vicenza in vetta alla classifica di Lega Pro? «Nient’affatto, perché sono due realtà che stanno lavorando bene, organizzate. La sorpresa piuttosto è rappresentata dal fatto che Vicenza città si possa permettere due squadre in serie B e Lega Pro».

Ore 21.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In casa biancorossa la pesante sconfitta subita a Lanciano brucia ancora. Il gruppo ieri si è allenato al centro tecnico «Piermario Morosini» di Isola Vicentina, seduta che ha consolidato il recupero di Nicolò Brtighenti, mentre puntuale è arrivata la squalifica per un turno al difensore Matteo Gentili, che salterà quindi l’anticipo di venerdì sera al Menti contro il Pescara.
La sfida contro gli abruzzesi sarà il match dell’ex Antonino Ragusa, il quale ha ammesso che per lui non sarà una partita come tutte le altre. «A Pescara ci sono tante cose che mi legano — ha sottolineato Ragusa — lì ho trascorso un’annata molto bella, sono stato bene e potrei anche tornarci considerato che il mio cartellino per metà è ancora della società abruzzese. Normale che venerdì darò il massimo per vincere con il Vicenza, ma per rispetto dei miei vecchi tifosi se segnerò non esulterò». Per Ragusa quella di venerdì sarà una partita importante ma lo sarà anche per Giovanni Lopez impegnato, ancora una volta, a cacciare le nuove voci che lo vedrebbero vicino all’esonero. La società berica però smentisce queste indiscrezioni e a confermarlo è il direttore generale Andrea Gazzoli. «Al momento è una situazione a cui proprio non pensiamo — ha spiegato il dirigente berico — l’avvio del torneo è stato senza dubbio sufficiente fino alla sconfitta di domenica. Normale che dopo uno stop di queste dimensioni non si sia contenti, perché la prestazione del Vicenza è stata molto brutta, ma dobbiamo saper reagire. La serie B è un torneo lungo e difficile che ti concede la possibilità di ripartire e di riscattare i passi falsi. Noi questo dobbiamo fare, non abbiamo altre scelte. Serve una reazione sia dell’ambiente che dell’area sportiva». E Gazzoli sottolinea l’importanza di girare subito pagina. «Cancellare la prestazione di Lanciano è la parola d’ordine — dice il dirigente biancorosso — perché in Abruzzo abbiamo fatto proprio male, sia come prestazioni singole che come squadra, ci siamo sfaldati alla prima difficoltà. Dobbiamo reagire per far sì che rimanga un episodio isolato». L’occasione per far tornare il sorriso all’ambiente biancorosso capita subito, venerdì sera il Vicenza affronterà nell’anticipo della non giornata il Pescara al Menti. «Loro arrivano dalla netta vittoria di Crotone in cui hanno segnato quattro gol — dice Gazzoli — quindi ci aspettiamo un avversario in salute e con il morale a mille. Il loro organico è composto da parecchi giocatori importanti per la categoria, e quindi il compito che ci aspetta è di quelli complicati. Però per noi sarà una partita importante in cui dovremo dimostrare che quello di Lanciano è stato un episodio negativo e basta. Ottenere i tre punti non sarà semplice perché giochiamo contro una squadra che ha ottimi valori, ma è scontato che ci dobbiamo provare anche perché abbiamo tutte le possibilità per farcela».

Ore 20.50 – (Gazzettino) A Cittadella Federico Gerardi si trova bene anche fuori dal campo: «Non ho tanti hobby – conclude – mi piace leggere, soprattutto le autobiografie, e ho la passione per i motori e le auto, in particolare il reparto sportivo della BMW. Alloggio a Cittadella e spesso la mia ragazza, Jenny che studia economia e commercio a Udine, mi viene a trovare per passare insieme qualche giorno». CORALLI. Claudio Coralli, che a Varese era uscito all’inizio del secondo tempo per un duro colpo alla schiena, conta di poter esserci nel posticipo di lunedì prossimo al Tombolato con l’Entella. La radiografia a cui si è sottoposto ieri il bomber granata è negativa. «Ho ricevuto una forte ginocchiata alla schiena da Borghese – spiega – che mi ha stordito per alcuni minuti. Volevo provare a restare in campo, ma non sentivo la gamba essendo stato colpito il nervo sciatico». La situazione ora non è migliore. «Persistono i dolori perché sta venendo fuori la botta, sono cose che durano due-tre giorni, ma trattandosi della schiena è bene tenere sotto controllo. Domani alla ripresa degli allenamenti conto di poter rientrare». SQUADRA. Ieri i giocatori impegnati a Varese hanno svolto un lavoro defatigante con il preparatore atletico Redigolo, gli altri si sono allenati con Foscarini. Oggi giornata di riposo, domani la preparazione sarà al pomeriggio, venerdì doppia seduta, mentre sabato e domenica allenamento al mattino. Lunedì sera alle 20,30 partita con l’Entella, dove rientrerà dopo tre giornate di squalifica il capitano Michele Pellizzer. Andrea Schenetti, autore di un buon rientro a Varese. è recuperato, mentre Nicola Rigoni sta migliorando la fascite al piede sinistro.

Ore 20.40 – (Gazzettino) Federico Gerardi a Varese ha messo a segno la sua prima doppietta in maglia granata, ma per lui non è la prima volta. Racconta il numero nove del Cittadella: «L’ultima è dello scorso campionato con la Reggina contro la Juve Stabia. Questi di Varese sono stati due gol di opportunismo essendomi inserito bene negli spazi su assist di Sgrigna e di Busellato. Ringrazio i compagni e sono contento perché sono stati due gol utili a muovere la classifica». Nel primo tempo Gerardi aveva mancato una buona occasione. «Ho alzato il pallone sopra la traversa -riprende- colpendo di esterno. Ero pressato da un avversario, ma sono riuscito comunque a calciare bene, peccato che sia andata così». Sulla partita commenta: «Nel primo tempo siamo andati sotto di due gol, ma le occasioni le avevamo avute anche noi e come gioco avevamo meritato più del Varese. Nella ripresa abbiamo alzato il ritmo mettendolo in difficoltà, poteva starci anche la nostra vittoria». Sui gol che il Cittadella continua a prendere: «Non è colpa della difesa, ma di tutta la squadra. Dobbiamo migliorare la fase difensiva chiudendo prima gli spazi all’avversario e muovendoci meglio anche senza palla». L’attacco invece continua ad andare a gonfie vele: «Mi trovo bene, davanti ci completiamo a vicenda e soprattutto ci cerchiamo. C’è sempre da migliorare, in particolare nel fraseggio».

Ore 20.30 – (Mattino di Padova) «Ma guardate che a cambiare è stato soprattutto l’atteggiamento: abbiamo reagito bene al doppio svantaggio e avremmo anche potuto vincere. Per quanto mi riguarda mi trovo bene sia con Coralli sia da punta centrale. Io? Mi reputo un tipo tranquillo e a Cittadella ho trovato l’ambiente giusto per me: ho deciso di tornare proprio perché conoscevo bene questa realtà e so che qui avrei potuto lavorare al meglio» racconta Gerardi che, fuori dal campo, ama leggere («Non mi perdo le biografie degli sportivi: molto bella “Open” di André Agassi, ma anche quelle di Tyson e Ancelotti»), aggiornarsi sulle principali novità motoristiche («l’altra mia grande passione») e stare con la sua Jenny, con cui è fidanzato da tre anni e mezzo. Ieri è tornato al campo con i compagni in vista del posticipo (biglietti acquistabili sul circuito TicketOne o nella sede di via Ca’ dai Pase), con una seduta di defaticamento per chi ha giocato e allenamento “normale” per gli altri. Restano da valutare le condizioni di Coralli dopo la dolorosa botta al bacino e l’uscita in barella di lunedì sera: ieri la radiografia ha escluso lesioni, l’impressione è che possa essere arruolabile per lunedì.

Ore 20.20 – (Mattino di Padova) A volte ritornano. Come, per esempio, Federico Gerardi, tornato a vestire la maglia del Citta dopo l’esperienza del 2009. C’è impresso forte il suo marchio nel pareggio esterno di Varese, un 2-2 in rimonta scandito proprio dalla sua doppietta, che ha permesso ai granata di muovere la classifica dopo un digiuno di punti durato tre turni. «Sarebbe stata proprio una beffa se non fossimo arrivati al pari, perché anche stavolta siamo stati noi a fare la partita» afferma l’attaccante il giorno dopo. Di fatto, il copione sembra però sempre lo stesso: il Citta segna tanto (13 gol realizzati, terzo attacco della serie B), ma subisce con la stessa facilità (14, terza peggior difesa), nonostante gli assestamenti di Foscarini. «A noi attaccanti il mister chiede di pressare alto le difese avversarie e di rientrare in copertura: il nostro dovere cerchiamo di farlo. Poi è chiaro che i numeri sono sotto agli occhi di tutti: evidentemente esiste un problema di equilibrio. Ma è anche vero che i miglioramenti ci sono e che ultimamente abbiamo pagato una certa sfortuna, subendo gol non appena c’era una “mezza palla” per gli avversari, come è accaduto nella sconfitta al Tombolato contro la Pro Vercelli. Speriamo che le cose inizino a girare in modo diverso, già dal posticipo di lunedì al Tombolato contro l’Entella, uno scontro diretto che dobbiamo assolutamente vincere».

Ore 20.10 – (Corriere del Veneto) Sospiro di sollievo per Claudio Coralli. Il centravanti toscano si è sottoposto ieri a una radiografia per scovare eventuali fratture dopo il durissimo scontro con Borghese avvenuto a Varese durante il posticipo. Esito negativo e per il centravanti toscano è stato scongiurato il rischio di un lungo stop. Il suo recupero verrà valutato nei prossimi giorni. Nel frattempo proseguono i problemi per Nicola Rigoni, che anche ieri ha svolto lavoro differenziato per la dolorosa infiammazione alla pianta del piede che l’ha costretto a saltare Varese. Al momento è da considerare in dubbio per il posticipo di lunedì contro l’Entella, al Tombolato alle 20.30, partita nella quale farà rientro in squadra Michele Pellizzer dopo i tre turni di squalifica comminati in seguito all’espulsione subita contro la Pro Vercelli. La squadra è tornata subito al lavoro dopo il 2-2 di Varese, il clima era decisamente più sereno rispetto ai giorni precedenti. In campo, all’Ossola, c’era stato più di qualche segnale di nervosismo, ma la squadra è stata davvero determinata nel recuperare una partita che pareva praticamente già compromessa.

Ore 19.40 – (Trentino) La situazione in classifica del Mezzocorona è indiscutibilmente molto difficile, quella societaria pure. Anche se, come sempre, da via Santa Maria non trapela nulla e le poche notizie ufficiali che giungono ai media parlano di situazione in via di normalizzazione. Di certo vi è che i giocatori (o almeno la gran parte di essi) che nella scorsa stagione hanno vestito la maglia gialloverde attendono ancora il saldo dei rimborsi spese che avrebbero dovuto percepire da gennaio a giugno. Ma non solo loro. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, una lettera che è giunta ieri pomeriggio alla nostra redazione da parte degli ormai ex tecnici, preparatori atletici e preparatori dei portieri che nelle ultime stagioni hanno operato nel settore giovanile del Mezzocorona, che lamentano (in massa) il mancato pagamento dei rimborsi spese nelle ultime stagioni sportive. «All’indomani dell’articolo apparso sul “Trentino” – si legge nella missiva – in data 14/10/2014, in cui si fa riferimento ai mancati rimborsi spettanti all’allenatore Renzo Merlino (l’avevamo scritto ieri: l’ex allenatore della Juniores attende notizie dalla società, ndr) ed a tutti gli allenatori delle giovanili del Mezzocorona, abbiamo deciso di rendere nota anche la nostra situazione. Siamo un gruppo di allenatori, preparatori atletici e preparatori di portieri (piuttosto numeroso, ndr) che, per diverse stagioni, ha operato all’A.C. Mezzocorona. Ci preme ricordare che non “mancano” solamente gli emolumenti dei personaggi più in vista o della prima squadra, ma anche quelli di chi, come noi, ha operato con dedizione e rispettando gli accordi presi con la dirigenza. La maggior parte di questo gruppo infatti attende da alcuni anni che la società onori gli impegni pattuiti. Riteniamo di aver svolto il nostro compito con la massima serietà, con abnegazione e preparazione contribuendo nell’ombra a far crescere il settore giovanile dell’A.C. Mezzocorona a livelli di eccellenza per il calcio regionale. Di quel Mezzocorona però è rimasto solo il ricordo, un progetto che poteva dare tanto ma che la dirigenza non ha saputo sostenere». E adesso cosa succederà? Giocatori e allenatori attendono risposte, i tifosi e la comunità di Mezzocorona qualche certezza riguardo al futuro della società.

Ore 19.10 – (Il Piccolo) «Da parte nostra c’è grande fiducia sui nostri giovani, perché siamo consapevoli del loro valore. Diamo loro tempo, perché stanno migliorando e cresceranno ancora». A difendere il pacchetto degli under della Triestina, messi un po’ in discussione in queste prime giornate, è il diesse alabardato Michele Maragliulo, che quei giovani assieme a Pontrelli li ha portati a Trieste. Ma lo stesso diesse sa che bisogna ancora migliorare e per questo la società continua a sondare il mercato. «Noi siamo convinti delle scelte che abbiamo fatto – afferma Maragliulo – crediamo nel lavoro di questi ragazzi che per noi non sono dei punti interrogativi, perché li vediamo ogni giorno allenarsi. Certo arrivano in una realtà che non avevano ancora affrontato, per questo devono crescere e migliorare. Ma già domenica da parte di Ventura ho visto una prestazione generosa e gagliarda nonostante il grande valore dell’avversaria. Però siamo vigili sul mercato. Qualcosa abbiamo già limato a livello di squadra, da Giorgino in poi sono arrivati tutti ragazzi che rappresentano un valore aggiunto, ma è normale guardarsi in giro perché vogliamo ancora migliorare e qualcosa di valido fra i giocatori svincolati c’è ancora, anche fra i giovani». A questo proposito, Maragliulo svela che la Triestina non guarda più solamente al centrosud: «Noi veniamo da quella realtà con la quale avevamo già dimestichezza. Ma vogliamo allargare i nostri orizzonti anche al nord, tanto che abbiamo dei contatti e prossimamente degli incontri con varie realtà professionistiche importanti che andremo ad approfondire. Magari loro hanno dei giovani che non sono delle prime scelte, ma che potrebbero essere importanti per una realtà come la serie D: si possono creare delle sinergie che sarebbero proficue per tutti». Ma al di là di quelle che possono essere le mosse future (ieri è arrivato un prova solo un giovanissimo classe 1997, forse buono per la Juniores), anche Maragliulo è conscio che adesso la Triestina deve cominciare a fare punti: «Siamo tutti dispiaciuti che i risultati non arrivano, ma il lavoro pagherà. Andiamo in casa del Giorgione pronti a dare battaglia come faremo su tutti i campi , siamo supermotivati e con tanto veleno da sputare». Quanto ai rinforzi che dovrebbero imprimere finalmente una svolta, ovvero quelli dell’argentino Clara e del croato Milicevic, il diesse alabardato conta di averli al più presto disponibili: «In un paio di settimane al massimo dovremmo avere i transfer. Speriamo già per la partita con l’Union Ripa in casa, ma al massimo li avremo disponibili per la trasferta di Padova».

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Vedrete, vi sentirete di un’altra categoria. Parola di Matteo Nichele, undici anni fa giocatore del Belluno in C2, oggi parte del progetto di quel Padova che la C2 (o Lega Pro che dir si voglia) la insegue. Prossimo ostacolo, domenica all’Euganeo, proprio il Belluno di Roberto Vecchiato. «Il Belluno è la società che mi ha regalato per la prima volta il professionismo – ricorda Nichele – quindi saperlo in alto, forte, non può che farmi felice. Lo dico davvero, senza piaggeria». Ogni anno cambi squadra e ogni anno ritrovi il Belluno da avversario. «E ogni, aggiungerei, il Belluno è più forte. Quest’anno poi è fortissimo, merito di un lavoro estremamente intelligente di società e staff, che ora si palesa sul campo». Te l’aspettavi lassù in cima, al vostro fianco? «Me lo aspettavo in alto, questo sì, ma addirittura autore di sei vittorie di fila no. Senza dimenticare che ha fuori il suo giocatore migliore». Radrezza? «Sì, per me è di un’altra categoria, uno di quelli che a fine anno ti portano 5/6 punti in più». A voi mancherà Ferretti. «Un peccato, visto quanto stava sognando, ma il Padova ha la rosa giusta per sopperire alla sua mancanza». Una rosa da Lega Pro. «Diciamo una rosa per andare via dalla D. Qui c’è tutto per riuscirci: società, blasone, storia, pubblico tutto è di categoria superiore. Ma ora dobbiamo dimostrarlo noi, sul campo». Sarà la partita più dura da inizio anno? «Non credo, anzi. Le partite più difficili per squadre come noi e il Belluno sono quelle con le avversarie che si aggrappano al pareggio. Tra di noi giocheremo a viso aperto, sarà una bella partita. Fondamentale sarà non commettere il benché minimo errore. Altrimenti è fatta. Insomma, forse sarà più difficile a livello mentale, ma tatticamente sarà più semplice di molte altre». Cosa deve aspettarsi il Belluno, all’Euganeo? «Qualcosa di mai visto. Un pubblico che neanche in Lega Pro si trova; ci sono giornate in cui in questo stadio ti senti un giocatore di un’altra categoria, la carica sarà mostruosa». Quali i punti di forza? «Per noi i curriculum, per il Belluno il gruppo». Cosa può dire questa partita? «Può dire molto, chiunque dovesse vincere darebbe un segnale molto forte al campionato. Per il Belluno vincere all’Euganeo sarebbe un colpaccio; per noi meno. Per questo loro forse possono giocare un po’ più leggeri. Io dico che vince il Padova, ma è tutt’altro che scontato».

Ore 18.30 – (Corriere delle Alpi) Tre vittorie, tre sconfitte e cinque pareggi nello “storico” dei confronti fra Padova e Belluno. È quanto emerge dalle ricerche sugli almanacchi dagli anni 70 in poi. Erano i tempi della serie C. Nel 1971-72 Belluno – Padova 1-0 e Padova – Belluno 0-0. Nel 72-73 Padova – Belluno 1-1 e Belluno – Padova 0-0. Nel 73-74 Belluno-Padova 1.1 e Padova – Belluno 2-1. Nel 74-75 Padova – Belluno 1-0 e Belluno – Padova 2-0. E nel 75-76 Belluno – Padova 1-1 e Padova – Belluno 3-0. Poi c’è un precedente della Coppa Italia di serie C del 17 agosto 2003 con la vittoria del Belluno a Padova per 2-1. Ovviamente c’è un “buco” di molti anni, in cui le due squadre non si sono affrontate perchè il Padova è sempre stato nei professionisti e il Belluno era anche sceso fino alla Prima categoria. Ma domenica la statistica si aggiorna.

Ore 18.00 – Tra gli altri risultati di Coppa Italia spicca la vittoria esterna della Correggese dell’ex biancoscudato Armando Perna, che ha battuto 2-0 l’Aurora Seriate e che dunque sfiderà l’Alma Juventus Fano. Sconfitta anche per la Robur Siena (2-1 col Matelica), mentre l’ArziChiampo ha espugnato il campo della Clodiense con un secco 2-0.

Ore 17.30 – Nicola Petrilli: “Loro sono partiti forte nel primo quarto d’ora, poi dopo il vantaggio siamo cresciuti noi. La squadra che meritava di passare era la nostra, non loro che l’hanno messa sul piano più fisico che tecnico. Siamo stati ingenui sul rigore, ma ora dobbiamo pensare già a domenica. Il Belluno? Giocarla a porte chiuse o lontano da Padova sarebbe stata una beffa. Siamo contenti che ci sia il nostro pubblico, perché se non sentiamo la stanchezza in campo è per merito loro che ci incitano in maniera commovente fino all’ultimo secondo. Il Belluno non ha nulla da perdere, giocheranno sulle ali dell’entusiasmo e quindi dovremo stare attenti e riflettere su ogni pallone che andremo a giocare. Tiboni? In queste due settimane si è allenato intensamente, anche oggi ha fatto una buonissima partita. Nel finale di gara con loro stanchi e più aperti avrebbe anche potuto trovare il gol, ma nei sessanta minuti giocato si è comportato benissimo”.

Ore 17.25 – Carmine Parlato: “È un’eliminazione ingiusta, il loro portiere è stato il migliore in campo. C’è rammarico, ma complimenti al Fano. Abbiamo avuto occasioni ma non le abbiamo finalizzate al meglio, ora pensiamo sin da subito a domenica. Nel primo tempo abbiamo avuto il pallino del gioco in mano, ma dovevamo essere più lucidi sotto porta. Tiboni? Mi è piaciuto, l’ho sostituito perché l’ho visto stanco ad inizio ripresa com’era logico che fosse. Era meglio non perdere, ma facciamo tesoro degli errori commessi e ricordiamoci che abbiamo giocato con grande temperamento e carattere fino al novantesimo ed abbiamo perso a causa di un calcio di rigore. I giovani testati oggi? Ho capito su chi posso contare sin dall’inizio nelle prossime gare…”.

Ore 17.20 – Queste le dichiarazioni rilasciate al termine della partita ALLA NOSTRA REDAZIONE ED AL COLLEGA DE “IL MATTINO DI PADOVA”, UNICHE DUE TESTATE SIA PADOVANE CHE LOCALI PRESENTI IN SALA STAMPA. Giuseppe Bergamin: “Se c’era una partita che potevamo anche perdere era questa, ma per quanto visto in campo è una sconfitta immeritata. Un rigore condiziona sempre l’andamento della gara, ma abbiamo anche fallito due limpide occasioni. Siamo delusi dal risultato ma da adesso cominciamo a pensare a domenica. Il Giudice Sportivo? Mi auguro che i tifosi capiscano che siamo sempre più vicini ad una zona di pericolo, anche chi ha perso il controllo domenica, perché siamo ancor più sotto osservazione. Devono rendersi conto che possono provocare gravi danni e che può costare caro alla società, in tutti i sensi… Mi auguro che ci sia un senso di responsabilità maggiore, perché crea danni a tutti. È la seconda volta che accade, mi auguro che non accada una terza perché sennò vuol dire che non ci capiamo. Dobbiamo farci una regolata… Cosa possiamo fare come società? Ce lo stiamo chiedendo anche noi, vediamo se possiamo anche solo avere un confronto con questi tifosi. Il regolamento parla chiaro ed il giudice è intransigente. In questo momento si può fare solo un appello a non ripetere certi gesti, poi cercheremo di capire cosa possiamo fare di concreto”.

Ore 17.00 – Finale a Fano: AlmaJuventus-Padova 1-0, biancoscudati fuori dalla Coppa Italia

Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Scende in campo il Tamai due, quello di Coppa. Lo stesso che ha già eliminato nell’ordine (e sempre per 1-0) Fontanafredda, Delta Porto Tolle e Sacilese. Oggi dovrà vedersela con l’Union Ripa, gara valida per i sedicesimi della manifestazione nazionale. Fischio d’inizio alle 18. QUATTRO DI CINQUE – Supplemento di fatica per i rossi al quarto di cinque appuntamenti in soli 15 giorni. «In un certo senso sì, ma – precisa Stefano De Agostini – con l’Union scenderà in campo chi ha avuto meno opportunità di giocare in campionato. Gli stessi – sottolinea – che ci hanno portato sin qui in questa manifestazione, che meritano di giocare anche i sedicesimi e, magari spingerci ancora più avanti». Domenica il Tamai sarà di nuovo in campo, a Monrupino contro il Kras, per la settima giornata di campionato. FURIE IN SERIE – È un buon momento per i rossi, reduci da due vittorie esterne (a Legnago e a Chioggia) e dal pareggio interno con il Dro. «Io sono contento di tutta questa prima parte di stagione – interviene il tecnico -. Se andiamo a vedere a fondo il nostro percorso ci rendiamo conto di aver sempre vinto in coppa, di aver fatto il pieno in trasferta (3 vittorie su 3) e di aver perso solo e non del tutto meritatamente con le due capolista Belluno e Padova. Adesso – sorride – proviamo ad andare ulteriormente avanti in coppa». FORMAZIONE – Il Tamai due dovrebbe quindi essere composto da Francescutti fra i pali, Bozzetto, Faloppa, Brustolon e Corazza dietro, Bertoia, Ursella e Kryeziu in mezzo, Tuan e Sellan davanti. Per il posto di terza punta De Agostini intende proporre una staffetta fra due fra Bolzon, Federico Furlan e Zambon. Decisione che prenderà oggi in mattinata.
L’AVVERSARIO – L’Union Ripa La Fenadora è arrivato ai sedicesimi regolando prima il Belluno (6-5 ai calci di rigore) e poi i trentini del Dro (2-1). In campionato i ragazzi di Parteli occupano l’ottavo posto con 8 punti (due in meno del Tamai), frutto di 2 pareggi e 2 vittorie nelle 6 gare disputate. L’ultimo successo è stato quello di domenica a Pedavena, un 3-0 ai danni del Kras firmato da Brotto e da Andreolla (ex furia).

Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) Appuntamento con la storia, oggi alle 18, per il Tamai di Stefano De Agostini, chiamato ad affrontare in casa l’Union Ripa La Fenadora nei sedicesimi di finale della coppa Italia di serie D. Un risultato che già di per sé rappresenta un unicum nella storia del club, e che potrebbe essere ancor più arricchito dal passaggio agli ottavi. In ogni caso, l’obiettivo primo è quello di gestire le energie. L’autentico tour de force degli ultimi venti giorni, fra campionato, recuperi e Coppa, impone infatti di centellinare gli sforzi. «Abbiamo assolutamente esigenza di ricambio – dichiara il tecnico –, cambieremo molto, anche perché diversi ragazzi stanno dando tantissimo in allenamento ed è giusto che vengano premiati». In una parola, ci sarà un ampio turnover. «Sono stati giorni concitati – è l’analisi –, son successe un sacco di cose: mentalmente e fisicamente ci siamo spesi tanto. È chiaro che dovremo cercare di farcela con i ragazzi che hanno giocato meno, per quanto andando sempre in campo per fare il meglio possibile». A proposito del campo, sicuramente mancherà Colombera, che ne avrà probabilmente per un mese a causa di uno stiramento. Da valutare all’ultimo, invece, la disponibilità degli acciaccati Ursella e Sellan. Altri invece dovranno stringere i denti. «Purtroppo non ho centrali – allarga le braccia De Agostini – e qualcuno come Faloppa e Brustolon dovrà allenarsi con meno intensità per poter dare di più in partita». Di fronte, un Union Ripa che in campionato stenta a prendere il volo, ma che in Coppa ha all’attivo il 2-1 al Dro del 10 settembre e soprattutto il 6-5 ai rigori rifilato alla corazzata Belluno nel derby. Un’avversaria, insomma, da prendere con le pinze.

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Alla caccia del passaggio di turno. Oggi alle 18 l’Union Ripa La Fenadora farà visita al Tamai per conquistare un posto negli ottavi di Coppa Italia. Non è un mistero che i neroverdi puntino con forza a superare questa sfida per proseguire il loro cammino nel trofeo nazionale riservato alla serie D in modo da «impiegare l’ampia rosa disposizione» come sottolinea mister Max Parteli. Difficile fare un pronostico,ma quello che è certo è che gli uomini in neroverde scenderanno sul terreno di gioco per centrare il risultato: «L’obiettivo – commenta il tecnico – è di provare a passare il turno e la squadra in netta crescita, gara dopo gara, da segnali positivi in merito». L’Union arriva all’appuntamento grazie al successo 2-1 sul Dro e il Tamai sulla Sacilese per 1-0 e chi passerà il turno andrà ad incontrare, il prossimo 19 novembre, la vincente fra Clodiense e Arzignano che giocheranno sempre oggi, ma alle 15. La sfida fra Union e Tamai verrà diretta dalla giacchetta nera Andrea Saggese di Rovereto assistito da Diego Ferro di Ferrara e Mario Fedele di Forlì. Grossi cambiamenti in casa Union perché, come dichiarato dopo la vittoria di domenica con il Kras Repen (3-0), l’undici avrà molti volti nuovi. Mister, quanto cambierà al sua Union? «La squadra sarà rinnovata per otto undicesimi e darò così la possibilità a tutti di giocare, cosa che con il solo impegno di campionato diventerebbe difficile. Questo però non significa che la formazione sarà meno forte, tutti si impegneranno al massimo per ottenere il risultato. La vittoria di domenica ha portato in alto la condizione di autostima che sommata alla crescita sia fisica che di gioco ci permette di puntare a passare il turno. Quello che mi aspetto è però una grande prestazione». Il Tamai è un avversario difficile? «È una bella squadra con un pericoloso 4-3-3 che propone un gioco di qualità. L’avversario più temibile è Federico Furlan, ma tutto il collettivo è da tenere sott’occhio. Il nostro modulo sarà quello che abbiamo utilizzato nelle ultime gare con il centrocampo a 3 e che sta dando buoni risultati. Sarà una bella gara». «La formazione che giocherà ai sedicesimi – aggiunge il capitano Nicola Tomasi – sarà una squadra senza dubbio forte».

Ore 14.10 – (Corriere delle Alpi) Settimana di passione con tre partite in otto giorni, ma i muscoli del Ripa Fenadora funzionano sempre meglio e c’è spazio anche per il turnover, tra la partita di coppa Italia di oggi in trasferta contro il Tamai (calcio d’inizio alle 18) e quella di domenica in casa col Montebelluna. «Siamo in crescendo», dice il preparatore atletico Graziano Santomaso. «Ormai sono tutti su un buon livello di forma, però bisogna ragionare sul discorso psicofisico più che su quello fisico a sé stante. Abbiamo bisogno di avere riscontri sul campo, di vittorie, quindi crescerà di conseguenza anche all’apparenza la condizione fisica». Il trittico. Domenica sono arrivati tre punti che fanno bene al morale e alla classifica, un buon viatico per il proseguo di una settimana impegnativa, con la coppa Italia oggi e il campionato domenica prossima. «È una settimana impegnativa con tre partite, che spero possano essere non dico una svolta perché non siamo messi male, ma l’occasione per prendere corsa», sottolinea Graziano Santomaso. «Avevamo bisogno di domenica di fare un risultato rotondo e importante, e se riusciamo a fare bene le prossime due partite, ci avviamo per la nostra strada». Giornata di coppa. Oggi l’Union gioca a Tamai. Partita ad eliminazione diretta, con le furie rosse del bellunese Brustolon che stanno raccogliendo ottimi risultati in questa stagione. E ci sarà spazio per il turnover, come anticipato da Parteli nel post partita con il Kras Repen, in cui si è vista la variante tattica con Andreolla davanti alla difesa: «Abbiamo giocatori che possono adattarsi a varie disposizioni, ma il 4-4-2 rimane il modulo principale. In coppa ci sarà spazio per altri giocatori. I ragazzi hanno grande voglia di mettersi in mostra, ogni domenica devo fare scelte che li penalizzano perché ci sono tanti giocatori bravi che devono stare fuori, quindi confido nella voglia di rivalsa da parte di quelli che magari nelle ultime settimane non hanno avuto grande spazio e di dimostrare che la domenica magari mi sbaglio», le parole dell’allenatore del Ripa Fenadora. «I ragazzi in settimana si allenano dando l’anima». Voglia di passere il turno. «Teniamo alla coppa, per noi non è un peso», aggiunge Santomaso. «Mi auguro di andare ancora avanti per avere la possibilità anche di avere un altro turno infrasettimanale perché è un modo per far giocare chi lo ha fatto meno. L’allenamento più provante e specifico sono i 90’».

Ore 13.50 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Scherzi del destino: oggi prima di due trasferte consecutive a Chioggia per l’Arzignanochiampo che con la Clodiense (quinto posto in classifica, è reduce dal pari di Mori) si gioca l’accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia. La visita sarà replicata domenica per la settima giornata di campionato. La squadra del presidente Lino Chilese si presenta all’appuntamento incerottata: ancora out infatti sia Roverato che Vanzo. Due assenze pesanti, come si è visto anche contro il Belluno. «E mancheranno – conferma il direttore sportivo Ennio Dalla Fina – anche domenica prossima. Speriamo di poterli recuperare per l’ottava giornata, anche se le previsioni non sono ottimistiche. Bisognerà fare di necessità virtù». La squadra deve fare anche i conti con un morale fiaccato da due sconfitte consecutive. «Ripartiamo dal secondo tempo fatto vedere – commenta l’allenatore Paolo Beggio – contro il Belluno. Nel primo tempo abbiamo sofferto parecchio, ma nella ripresa è stata tutta un’altra partita. Un pareggio sarebbe stato meritato, ma non abbiamo sfruttato a dovere le opportunità costruite. Abbiamo anche pagato care alcune ingenuità difensive. Questione d’esperienza, che si può risolvere solo giocando. Non mi dispiace ritornare subito in campo».

Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In cinque giorni Clodiense ed Arzignano Chiampo si affronteranno per ben due volte consecutive al «Ballarin» di Chioggia. Oggi, ore 15, sono in programma i 16esimi di finale di Coppa Italia e domenica prossima la settima giornata di campionato. Uno scherzo del destino che permetterà alle due compagini di potersi conoscere meglio e magari carpire pregi e difetti nel primo faccia a faccia per poi rimediare ad un eventuale passo falso. La Clodiense ritorna sul suo terreno dopo la scoppola subita mercoledì scorso nel recupero di campionato dal Tamai (1-4) e il buon pareggio (ma con tanti rimpianti) conquistato domenica a Mori Santo Stefano. «Oggi affronteremo una formazione molto esperta – mette in guardia Pagan – Ha giocatori di grande esperienza come Trinchieri che ha già giocato qui a Chioggia e poi Marchetti, Roverato e Fraccaro, una formazione costruita per l’alta classifica anche se ha iniziato non bene e che vorrà sicuramente riscattarsi. Saranno due partite interessanti, dove ci conosceremo a vicenda. Non nascondo che preferirei i tre punti nella partita di campionato ma anche passare il turno non sarebbe male». Questa potrebbe essere la probabile formazione: Okroglic, Boscolo M. Nata, Tiozzo F., Boscolo D. Berto, Boscolo F. Gnolo, Olivieri, Fulchignoni, Cigna, Boscolo D. Gioachina, Isotti, Mastroianni.

Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Mercoledì di Coppa Italia per la Clodiense che oggi pomeriggio (stadio “Aldo e Dino Ballarin”, ore 15, arbitro Agrò di Terni) affronta in gara secca valevole per il terzo turno (in caso di parità saranno decisivi i calci di rigore) l’ArzignanoChiampo. Scherzo del calendario vuole che le due squadre si affrontino due volte nel giro di quattro giorni, visto che domenica i vicentini saranno ancora di scena a Chioggia ma in campionato. Difficile dire a quale delle due gare i tecnici tengano di più, anche se una eventuale eliminazione dalla coppa non ha mai portato nessuno a stracciarsi le vesti. Comunque i granata proveranno ad avanzare in questo torneo per poter poi affrontare la vincente tra Tamai e Union Ripa. Mister Andrea Pagan per la gara odierna ha pronto un robusto turn over a cominciare tra i pali dove sarà la volta di Luca Tiozzo, con Raimondo in panchina e Okroglic che stavolta seguirà la gara dalla tribuna. In difesa certo l’utilizzo di Davide Berto che domenica non giocherà in quanto squalificato e al suo fianco potrebbe esserci Francesco Tiozzo, a sua volta appiedato per un turno in campionato dal giudice sportivo, vista l’assenza di Carlucci che deve scontare un turno di squalifica in coppa. Mezza rivoluzione pronta in mediana con Casagrande e Mazzetto, destinati a rifiatare. In avanti quasi certo l’utilizzo di Isotti. Ballottaggio Santi-Mastroianni. «Anche se faremo ruotare qualche giocatore», precisa Pagan, «sarà comuqne una squadra competitiva perchè ci teniamo a passare il turno». Le formazioni. Clodiense: L. Tiozzo, Boscolo Gnolo, Boscolo Berto, F. Tiozzo, Boscolo Nata, Olivieri, Fulchignoni, Piaggio, Boscolo Gioachina, Isotti, Mastroianni. A disposizione: Raimondo, Moretto, Pitteri, Casagrande, Mazzetto, Pelizzer, Santi, Cigna, Chiozzotto. Allenatore: Pagan. ArzignanoChiampo:Dall’Amico, Vignaga, Bolcato, Beghin, Pregnolato, Simonato, Marchetti, Tecchio, Trinchieri, Fracaro, Urbani. A disposizione: Aniello, Gasparotto, Sitaro, Giorgino, Del Bello, Roverato, Pelizzari, Tardivo, Carlotto. Allenatore: Beggio.

Ore 13.10 – La redazione di Padova Goal è da poco giunta a Fano. Ringraziamo Giuliano e Riccardo, compagni di viaggio insieme al collega del “Mattino” Francesco Cocchiglia.

Ore 12.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Cicioni; Busetto, Thomassen, Niccolini, Russo; Segato, Mattin, Bedin; Petrilli; Aperi, Pittarello.

Ore 12.40 – (Gazzettino) Non sono stati convocati Cunico e Nichele, che ieri si sono allenati a parte effettuando allunghi. «Abbiamo ritenuto di fare questa scelta che è stata valutata nei minimi dettagli». Oggi sono attese anche le decisioni del giudice sportivo: teme che con l’Euganeo già in diffida possano essere presi provvedimenti per il petardo scoppiato a Fontanafredda e partito dal settore dei tifosi padovani? «Ho altri pensieri in testa. Aspettiamoci ciò che c’è da aspettarsi in base a quello che è scritto nel referto dell’arbitro, speriamo bene». Parlato ha voluto ricordare anche il giornalista Furio Stella, scomparso a soli 57 anni. «Una persona molto particolare, un pò naif, di animo buono e con un modo di fare diverso. Mi dispiace, faccio le condoglianze alla sua famiglia. Furio ci guarderà e ci spingerà da lassù».

Ore 12.30 – (Gazzettino) Sui marchigiani aggiunge. «In campionato stanno ottenendo risultati un po’ altalenanti, però sono bene allenati e hanno un buon organico. La classifica non rispecchia il loro reale valore, ci attende una bella battaglia». Passando alla squadra, si preannuncia il turnover. «Schiererò una squadra che ha voglia di passare il turno, e voglio vedere qualche ragazzo che ha giocato meno. Da loro mi aspetto una verifica importante». Anche in base alle indicazioni emerse nella rifinitura, l’impressione è che il Padova sarà disposto con il 4-3-1-2. «In linea di massima è così, vogliamo portare avanti un certo percorso. Poi vedremo anche in base alla partita se sarà necessario modificare qualcosa». In campo dovrebbe trovare spazio almeno per uno spezzone di gara anche Tiboni. «Sta crescendo, sono contento. Ci sta mettendo serietà e continuità, ed è la cosa che deve fare. Credo che un tempo a un ritmo molto alto lo possa fare bene».

Ore 12.20 – (Gazzettino) Il Padova mette da parte il campionato per tuffarsi nella Coppa Italia. In programma oggi alle 15 la trasferta con il Fano, valida per i sedicesimi di finale. In caso di parità al termine del tempo regolamentare si calceranno subito i rigori, e se i biancoscudati passeranno il turno affronteranno la vincente tra Aurora Seriate e Correggese. L’impegno in terra marchigiana cade proprio nella settimana che porta allo scontro diretto di campionato con il Belluno domenica all’Euganeo, ma non sembra preoccupare Carmine Parlato. «Questa partita arriva in un momento in cui sia noi e sia il Belluno stiamo facendo benissimo in campionato, ma cerchiamo di pensare alla Coppa. È una competizione importante che preferisco sempre fare. Ci guarda tutta Italia e non vedo per quale motivo dovremmo snobbarla. Sarebbe da stupidi prenderla sotto gamba, andiamo a Fano per cercare di onorare la manifestazione».

Ore 12.10 – (Gazzettino) Non ha partecipato alla trasferta di Coppa Italia per prepararsi al meglio in vista dello scontro diretto con il Belluno domenica all’Euganeo. Per Matteo Nichele sarà una sfida da “ex”, dato che undici anni fa ha militato con i gialloblu in serie C2. «Il Belluno è la società che mi ha regalato per la prima volta il professionismo, quindi saperlo forte mi fa felice. Me lo aspettavo in alto, ma addirittura sei vittorie di fila no». Sull’assenza di Ferretti. «Un peccato visto quanto stava segnando, ma il Padova ha la rosa giusta per sopperire alla sua mancanza. Una rosa da Lega Pro? Diciamo una rosa per andare via dalla D, c’è tutto per riuscirci: società, blasone, storia, pubblico, tutto è di categoria superiore. Ma ora dobbiamo dimostrarlo sul campo». Quali i punti di forza delle due squadre? «Per noi il curriculum, per il Belluno il gruppo». Cosa può dire questa partita? «Molto, chiunque dovesse vincere darebbe un segnale molto forte al campionato. Per il Belluno vincere all’Euganeo sarebbe un colpaccio, per noi meno. Per questo loro forse possono giocare un pò più leggeri. Io dico che vince il Padova, ma è tutt’altro che scontato». Intanto, sono una sessantina i biglietti staccati in prevendita, che resta aperta fino a domenica alle 12. I tagliandi possono essere acquistati nei punti vendita Ticketone e sul sito www.ticketone.it, mentre il giorno della gara le biglietterie dello stadio apriranno alle 13.30.

Ore 12.00 – (Gazzettino) È la “Bronsa Querta” Remigio Ruzzante il nuovo speaker dello stadio Euganeo. Si era già notato sul palco nella piazza di Asiago in un divertente siparietto per la presentazione del Padova in ritiro, all’Euganeo per la parata del settore giovanile e nella gara casalinga con il Mezzocorona con la sua voce rimbombante dagli altoparlanti dello stadio al gol di Ilari. Da più di trent’anni con le Bronse Querte, Remigio Ruzzante è testimonial ironico e arguto della lingua e delle tradizioni venete e della padovanità in particolare. «Mi hanno chiesto di dare una mano e di partecipare, e io mi sono lasciato volentieri coinvolgere – ha commentato -.. Questo è un grande gruppo di amici, dirigenti e tifosi che si sta allargando sempre di più. Biancoscudati è un virus entusiasmante e diciamo che ne sono stato contagiato, l’unica cura è partecipare».

Ore 11.40 – Questo lo scenario futuro in base a quanto stabilito dal Giudice Sportivo: qualora i tifosi biancoscudati dovessero commettere un’ulteriore infrazione di tale entità la sanzione non solo non verrebbe sospesa ma verrebbe probabilmente raddoppiata. Da capire se tale decisione ricadrebbe solo sulla Tribuna Fattori o su tutti i settori occupati dai sostenitori del Padova, anche se – interpretando il comunicato ufficiale – potrebbe prevalere la prima ipotesi.

Ore 11.30 – Il Giudice sportivo parla inoltre di “cori costituenti discriminazione per ragioni di razza”. L’unico destinatario potrebbe essere Alcantara, giocatore del Fontanafredda subentrato nella ripresa.

Ore 11.20 – Questo quanto scritto dal Giudice Sportivo sul comunicato ufficiale della Lega Nazionale Dilettanti: “UNA GARA CON IL SETTORE RISERVATO AI TIFOSI LOCALI PRIVO DI SPETTATORI ED AMMENDA DI € 400 ( SANZIONE SOSPESA AI SENSI DELL’ART.16 COMMA 2 BIS DEL CGS )
BIANCOSCUDATI PADOVA

Per avere propri sostenitori in campo avverso, al momento dell’ingresso delle due squadre in campo:
– fatto esplodere un fumogeno nel settore loro riservato;
– rivolto ripetutamente all’indirizzo di un calciatore della squadra avversaria cori costituenti discriminazione per ragione di razza.

Sanzione così determinata anche in considerazione della idoneità del materiale pirotecnico utilizzato a cagionare danni alla integrità fisica dei presenti. Trattandosi di prima sanzione si dispone la sospensione della sanzione di cui all’art. 18 comma 1 lett.e, del CGS ai sensi dell’art.16 comma 2 bis CGS”.

Ore 11.10 – Un caso particolare per i Biancoscudati: il Giudice Sportivo ha difatti comminato un’ammenda di 400 euro e la chiusura del settore riservato ai tifosi locali per una gara, ma la sanzione è stata sospesa. Si tratta quindi semplicemente di un’ulteriore diffida.

Ore 11.00 – PADOVA-BELLUNO SI DISPUTERÀ REGOLARMENTE ALLO STADIO EUGANEO ED A PORTE APERTE.

Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Cicioni; Busetto, Thomassen, Niccolini, Russo; Segato, Mattin, Bedin; Petrilli; Aperi, Pittarello.

Ore 10.30 – (Mattino di Padova) Tiboni domenica ha giocato 10’, quanto pensa possa avere nelle gambe? «Sta crescendo, si sta preparando bene e lo sta facendo con serietà. Penso che adesso possa già sostenere un tempo intero a ritmi elevati, forse anche qualcosa in più. Se poi gioca 10’ e fa già un gol, come a Fontanafredda, va benissimo lo stesso». Di fronte a voi che squadra troverete? «Il Fano in campionato sta trovando risultati un po’ altalenanti, ma a mio modo di vedere è qualcosa in più di una buona squadra». Una chiusura, infine, su Furio Stella, il giornalista del mattino di Padova scomparso due giorni fa: «Faccio le mie condoglianze alla sua famiglia. Ho avuto modo di conoscerlo, l’immagine che mi porto dietro è quella di una persona molto particolare, un po’ naif se volete. Di animo buono, con un modo di fare diverso dagli altri. Mi spiace, ma sono sicuro che Furio ci guarderà da lassù e ci guiderà».

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Ma per i Biancoscudati, a quattro giorni dalla supersfida col Belluno all’Euganeo, la gara odierna potrebbe sembrare solo una scocciatura. «Ma quale fastidio», chiosa invece Parlato, «Questa partita cade in un momento molto positivo del campionato, alla vigilia di un’altra molto importante, ma non ci toglierà concentrazione». Pensa comunque al turnover in previsione del big-match di domenica? «Scenderà in campo una squadra che possa passare il turno, questo di certo, ma sicuramente cercherò di utilizzare qualcuno che sin qui ho avuto modo di vedere meno degli altri, dal quale mi aspetto una risposta importante». Cunico, Nichele e Ferretti rimangono a casa. Ci sono altri giocatori che riposeranno di sicuro? «No, abbiamo ritenuto con lo staff che fosse utile portare via tutti a parte loro tre. Abbiamo valutato tutto nei minimi dettagli, i convocati compongono un gruppo importante, e ognuno di loro può aspettarsi di essere in campo. Sceglierò solo domani mattina (oggi, ndr) chi far giocare».

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Toh, chi si rivede: l’Alma Juventus Fano. Un nome che ricorderanno solo i vecchi affezionati di quello che fu il Calcio Padova, avversario della formazione marchigiana per l’ultima volta nel lontano 1986. Era la serie C/1, quella di Adriano Buffoni: guarda le coincidenze, il 22 ottobre di quell’anno (era la sesta di campionato) i biancoscudati scesero nelle Marche e pareggiarono per 0-0 chiudendo così la serie-record di cinque vittorie consecutive ad inizio stagione. Proprio quella che Carmine Parlato, a distanza di 28 anni, ha cancellato con il successo di Fontanafredda. Ed è proprio Parlato, ancora una volta, a raccogliere l’eredità di Buffoni: oggi, alle 15, si giocano in gara secca i sedicesimi di finale della Coppa Italia dilettanti. Match di sola andata, novanta minuti più eventuali calci di rigore (senza i supplementari) per decidere che sfiderà agli ottavi la vincente di Aurora Seriate-Correggese. Il clima è sereno: ieri, alla partenza, Tiboni ha trovato sul sedile dell’autista una bambola gonfiabile, portata appositamente da un tifoso dopo l’abbraccio di Fontanafredda.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) L’Alma Juventus Fano arriva alla sfida col Padova falcidiata da squalifiche e infortuni, e dopoil ko l’Agnonese. Non c’è mister Alessandrini, squalificato, in panchina al suo posto il vice Giulietti e non ci sono nemmeno gli altri squalificati Lunardini (ex Parma) e Sebastianelli. Quest’ultimo non sarebbe stato comunque della gara: con la rottura del crociato si è aggiunto alla già lunga lista di infortunati e ai vari Righi, Favo, Palazzi e Battisti.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Grande entusiasmo in casa Belluno a quattro giorni dalla super sfida dell’Euganeo. Forse nemmeno il più ottimista dei dirigenti avrebbe pronosticato una partenza del genere, anche se tutti erano consapevoli che la squadra gialloblù era comunque da primi posti dopo il quarto posto della passata stagione. Per mister Vecchiato c’è quasi l’imbarazzo della scelta, in una rosa che offre grandi garanzie, dopo un mercato estivo che ha migliorato soprattutto le seconde scelte. Sono tutti a disposizione, a parte il difensore Prunster e l’attaccante Radrezza, che comunque non hanno ancora visto il campo. Ipotizzando una formazione, il 4-3-3 gialloblù dovrebbe prevedere in porta Solagna (’96), una difesa con la colonna Merli Sala e Sommacal centrali e con Pescosta (’96) e Pellicanò (’95) esterni; a centrocampo grande qualità con Bertagno, Minati e Masoch, mentre nel tridente dovrebbero giocare Posocco (’96), l’ex Juventus Duravia e il bomber Corbanese, vero punto di forza. Pronti a entrare l’esterno Mosca, pienamente recuperato dall’infortunio, l’ex Udinese D’Incà (’94) e il senegalese Samba (’94). Prevista una massiccia presenza di tifosi all’Euganeo, anche se il gruppo ultras non è certo numeroso come quello padovano. Il super tifoso storico Mirco Barp ricorda i tempi del sentitissimo derby Belluno-Padova nella serie A di pallavolo. «Nella pallavolo era il derby piu sentito, ma sia le squadre che le tifoserie erano sullo stesso piano. Mentre nel calcio a livello di pubblico e tifoseria non ci sono paragoni. Il Padova è in serie D di passaggio e bisogna dire che, malgrado la “retrocessione” di 2 categorie, la nuova società non ha sbagliato una mossa, anche se sono partiti in ritardo rispetto alle altre. E i tifosi padovani l’hanno premiata con 3.500 abbonamenti. Sono i favoriti alla promozione».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il giudice sportivo, in ogni caso, potrebbe pure decidere di squalificare il campo per una sola giornata, anche in una delle prossime sfide, facendo giocare Padova-Belluno all’Euganeo e obbligando i biancoscudati a trovarsi un’altra sistemazione per la successiva gara casalinga. Molto probabilmente, se tutto andasse bene, arriverà una nuova multa, oltre alla diffida di Niccolini, giunto alla terza ammonizione stagionale. L’eventuale squalifica dell’Euganeo, creerebbe anche un problema per i tifosi che hanno già acquistato il biglietto per Padova-Belluno. La società biancoscudata (contando di superare quota 5mila spettatori) ha già aperto la prevendita nei punti abilitati (lista completa al sito biancoscudatipadova.com) e online su ticketone.it. Insomma la questione petardi e fumogeni preoccupa la società soprattutto per le conseguenze che potrebbe avere sulla regolarità del campionato del Padova.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) È il giorno del giudizio per Padova-Belluno. Oggi, come di consueto, si esprimerà il giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti, chiamato ad esaminare il referto di Fontanafredda-Padova e a determinare la propria sentenza. Gli arbitri hanno riportato l’esplosione del petardo (partito dal settore ospiti dello stadio Tognon di Fontanafredda dove i Biancoscduati hanno vinto 3-1 allungando a sei la striscia positiva di vittorie) nel corso del match, nonostante abbiano specificato che lo scoppio non abbia arrecato danni nemmeno temporanei a nessuno dei protagonisti in campo, terna arbitrale compresa. Ciò che più fa preoccupare, tuttavia, la dirigenza biancoscudata, è il fatto che il Padova fosse già in diffida dopo quanto successo alla seconda giornata a Montebelluna (scoppio di petardi e lancio di una bottiglietta d’acqua che ha colpito al polpaccio un assistente) e che quindi rischi una squalifica del campo da gioco. Per ora, dalle stanze della Lega dielttanti, filtrano pochi segnali anche se sembra esserci maggiore ottimismo rispetto alle ore successive alla partita.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Perché domenica c’è Padova-Belluno, perché in palio c’è il primato in classifica e probabilmente non solo. Ma anche perché è del tutto inutile rischiare nuovi infortuni. L’Alma Juventus, sinora balbettante in campionato, ha fatto sfracelli in questa competizione, i biancoscudati corrono ma allo stesso tempo dosano energie e uomini. «Sapevamo che in caso di passaggio del turno avremmo avuto questa partita — chiarisce Parlato — non c’è alcun problema. Noi vogliamo passare il turno, magari vorrò vedere chi ho visto di meno. Il Fano sta facendo risultati altalenanti ma è qualcosa di più che una buona squadra, la classifica attuale non rispecchia il valore dei giocatori». Spazio, dunque, alle cosiddette «seconde linee», fra le quali desta particolare curiosità Mattin. Pochi minuti a Fontanafredda ma tanta qualità e sprazzi di classe che hanno abbagliato i presenti. Questo match nelle Marche è un’occasione importante per tanti elementi della rosa biancoscudata e Parlato non ha dubbi. Avanti di questo passo, ci sarà bisogno di tutti. Magari solo per una partita, ma tant’è: il viaggio è lungo e sul pullman (metaforicamente e non) c’è posto per tutti.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) In questi casi il periodo di stop si aggira attorno al mese e mezzo e questa, secondo quanto emerso dai primi riscontri in arrivo da Empoli dove Ferretti si sta curando, potrebbe persino essere un’ipotesi ottimistica. Perché la lesione sarebbe più vicina al secondo che al primo grado e che in questi casi si parla senza mezzi termini di strappo e non di stiramento. Ragion per cui per Tiboni gli spazi all’interno dell’undici titolare sembrano aumentare sempre più con il passare dei giorni. «Christian sta crescendo molto — ammette Carmine Parlato — e sono contentissimo di ciò. Per quanto riguarda il minutaggio, un tempo ad alto livello può farlo ma se poi fa un gol ogni dieci minuti va benissimo lo stesso… Il fatto che abbia segnato subito fa piacere a tutti quanti, significa che ha lo spirito giusto e che psicologicamente è “sul pezzo”. Ribadisco quanto ho sempre pensato e cioè che ci potrà dare una grossa mano». Oggi, intanto, è di nuovo tempo di Coppa Italia, si gioca a Fano alle 15 e Parlato darà spazio a tutte le seconde linee.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Una bambola gonfiabile al volante del pullman in partenza per Fano, dove il Padova giocherà oggi in Coppa Italia. Uno scherzo tira l’altro per Christian Tiboni, verso il quale tifoseria e compagni di squadra hanno assunto un atteggiamento di goliardia misto a una sincera simpatia. Il che, a parere dei più, non può che fare bene a un giocatore che, per un motivo o per l’altro, potrebbe diventare il vero valore aggiunto del Padova di Carmine Parlato e che riscuote i favori del pubblico oltre che degli addetti ai lavori. Anche perché (la prima impressione era quella giusta, evidentemente) per Gustavo «Rulo» Ferretti i tempi di recupero dall’infortunio patito con il Mezzocorona potrebbero essere lunghi. A prima vista si era capito che il centravanti italo-argentino poteva anche essersi strappato anziché semplicemente stirato, anche se la prima diagnosi diffusa dallo staff medico biancoscudato parlava di una lesione muscolare tra primo e secondo grado e l’allarme pareva in qualche modo essere rientrato.

Ore 08.38 – Ricordiamo che oggi l’Alma Juventus Fano dovrà fare a meno di Francesco Lunardini, squalificato per tre giornate “per avere, dopo l’adozione di un provvedimento disciplinare nei suoi confronti, tenuto condotta irridente e rivolto espressioni irriguardose all’indirizzo del direttore di gara reiterando la condotta uscendo dal terreno di gioco”. Anche Stefano Sebastianelli era stato fermato per tre turni dal Giudice Sportivo, ma il mediano sarebbe stato comunque assente in quanto si è da poco rotto i legamenti crociati del ginocchio. In panchina, inoltre, non vi sarà l’allenatore Marco Alessandrini, squalificato per un turno per proteste.

Ore 08.36 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che sono già in vendita i biglietti per la gara Biancoscudati Padova – Ital Lenti Belluno, in programma domenica 19 ottobre alle 15.00. I tagliandi possono essere acquistati nei punti vendita Ticketone, sul sito www.ticketone.it fino alle ore 12.00 di domenica 19 ottobre. Le biglietterie dello Stadio Euganeo apriranno il giorno della gara alle ore 13.30. Punti vendita TicketOne abilitati alla vendita dei biglietti: – Coin Ticketstore – via Altinate 16/8 – Padova – Tel. 049-8364084; – Toto Abano – viale delle terme 87 – Abano Terme – Tel. 049-810665; – Totoricevitoria “Casa Fortuna” – via Bajardi 5 (presso Centro Commerciale “La Corte”) – Tel. 049-8647805; – Lastminute Tour Vigonza c/o Centro Matrix Shop – Via Udine 3, – Vigonza (Padova) – Tel. 049-629171; Per informazioni – Mail – biglietteria@padovacalcio.it Tel. 049 604498.

Ore 08.34 – Questo l’aggiornamento di stato apparso sulla pagina ufficiale della Tribuna Fattori su Facebook: “TUTTI A FANO!!! ‘Quando in campo scenderai non ti lasceremo mai…..’ La Tribuna Fattori organizza la trasferta a Fano in auto. Il ritrovo per tutti i nostri ragazzi e’ fissato alle 10 di mercoledì nel parcheggio dell’Ipercity(strada battaglia Albignasego). Chi non ha la macchina venga comunque perché un posto lo troviamo… Avanti ragazzi di Padova!”

Ore 08.32 – Serie D girone C, il prossimo turno (settima giornata, domenica 19 ottobre ore 15.00): AltoVicentino-Union Pro, Clodiense-ArziChiampo, Dro-Mezzocorona, Giorgione-Triestina, Legnago-Fontanafredda, Kras Repen-Tamai, Padova-Belluno, Sacilese-Mori Santo Stefano, Union Ripa La Fenadora-Montebelluna.

Ore 08.30 – Serie D girone C, la classifica dopo la sesta giornata: Belluno e Padova 18, AltoVicentino 16, Sacilese 12, Clodiense e Tamai 10, Montebelluna 9, Union Pro e Union Ripa La Fenadora 8, Fontanafredda 7, ArziChiampo e Giorgione 6, Dro 5, Kras Repen e Mori Santo Stefano 3, Triestina e Legnago 2, Mezzocorona -1.

Ore 08.28 – Serie D girone C, i risultati della sesta giornata: ArzignanoChiampo-Belluno 1-3, Fontanafredda-Padova 1-3, Mezzocorona-Giorgione 0-0, Montebelluna-Sacilese 1-3, Mori Santo Stefano-Clodiense 2-2, Tamai-Dro 0-0, Triestina-Alto Vicentino 0-2, Union Pro-Legnago 0-0, Union Ripa La Fenadora-Kras Repen 3-0.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 14 ottobre: rifinitura per i Biancoscudati prima della partenza per Fano, come previsto restano a casa Cunico e Nichele.




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