Padova, Bergamin: “Con l’AltoVicentino sfida decisiva? No, ma arrivarci con cinque punti di vantaggio è tanta roba! E a gennaio…”

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Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello

Se qualcuno, alla fine di luglio, avesse detto a Giuseppe Bergamin che il 2014 si sarebbe chiuso con il suo Padova primo in classifica con cinque punti di vantaggio sulla seconda, probabilmente sarebbe stato guardato con una buona dose di perplessità. E invece, il prossimo 4 gennaio, Alto Vicentino-Padova, scontro al vertice del girone C del campionato di serie D, porterà con sé in dono ai Biancoscudati il fatto di poter giocare per due risultati su tre. «Tanta roba», come ammette quasi parlando a se stesso il patron della Sunglass, che sorride a 32 denti (e non potrebbe essere altrimenti) e che ieri sera alla cena di Natale andata in scena al ristorante Tezzon di Camposampiero, ha ricevuto tanti e tali attestati di stima da renderlo ancor più orgoglioso di quanto fatto in pochi mesi di gestione alla guida dei Biancoscudati. Presidente Bergamin, che voto si dà come presidente dei Biancoscudati? «Voti non me ne attribuisco, sono una persona a cui non piace gloriarsi di quello che fa. Sbagliamo tutti, noi pure abbiamo commesso qualche errore. Ma abbiamo cercato di rimediare e daremo tutto per fornire al nostro allenatore il meglio per arrivare in fondo a questo campionato». L’obiettivo per il 2015 si chiama Lega Pro… «Sì, ma è meglio non dirlo (sorride, ndr) ». Che cosa farete da qui a giugno? «Andiamo avanti a programmare il meglio possibile, poi speriamo tutti che il campionato si chiude nel modo in cui ci auguriamo».

Il 4 gennaio il campionato riprenderà con Alto Vicentino-Padova. Si immaginava di arrivarci con cinque punti di vantaggio? «Diciamo di no. La squadra ha reagito alla grande al ko di Sacile, talvolta perdere può essere salutare. Sul piatto avevo messo tutte le opzioni possibili, allo scontro al vertice di Valdagno ci arriviamo nelle condizioni migliori». Possiamo definirla una partita decisiva? «Direi di no. Anche se dovessimo vincere, ci sarebbe ancora tutto un girone da giocare. L’Alto Vicentino era avanti di tre punti, in tre partite è andato sotto di cinque. Le cose cambiano in fretta. Concentrazione e umiltà sono componenti che i ragazzi e l’allenatore hanno dimostrato di avere». Amirante ha esordito con una doppietta. Avete fatto un altro regalo a Parlato? «Che adesso dovrà essere bravo a gestire i grandi attaccanti che abbiamo… Ma noi vogliamo dargli tutto quello che serve per completare la nostra missione». Con la tifoseria la luna di miele continua. E lei ha bacchettato gli autori di gesti che costano migliaia di euro alla società in multe… «Non ho accusato nessuno ma reputo la nostra una tifoseria matura: ho chiesto di vigilare e di isolare chi commette queste sciocchezze. Sono un tipo molto paziente, ma dobbiamo remare tutti dalla stessa parte, ognuno per le proprie competenze e per la propria fetta di responsabilità». Ora farete qualcos’altro sul mercato? «A gennaio prenderemo qualche giovane, guardando in prospettiva. Perché il nostro lavoro mi auguro proprio non si debba limitare a questo campionato…».




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