AltoVicentino-Padova, Ferretti: “Mi sento un ex a metà, e non ho niente da dimostrare a loro. Sono al 100%, domenica voglio ricambiare la fiducia di società e tifosi…”

Condividi

Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia/Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

I buoni propositi per l’anno nuovo, nel suo caso, non guardano molto in là: si fermano al 4 gennaio. E c’è da credergli, visto che contro l’Altovicentino sarà la sua partita: Gustavo Ferretti, dopo due mesi tra i box e tentativi di rientro mal riusciti, finalmente è pronto a riprendersi l’attacco del Padova. E il destino ha deciso di metterlo di fronte alla partita più importante: lui, scaricato dal Marano di Rino Dalle Rive dopo aver spinto in rete decine di palloni negli ultimi due anni, ritrova il suo vecchio presidente a guidare una società nuova: «Ed è per questo che non mi sento un vero ex, ma solo a metà», spiega l’attaccante argentino. «È comunque la mia partita più importante». La domanda è d’obbligo: il “Rulo” sarà in campo? «Sì, perché ora sono davvero al cento per cento. Tre settimane fa, quando sembrava fossi pronto per rientrare, mi sentivo benino e per questo avevo deciso di tentare. Oggi, invece, mi sento davvero bene, sono al cento per cento e da martedì (oggi) rientro con la squadra. Durante le vacanze, che ho trascorso in Francia da mia sorella, mi era stato consegnato un piano di lavoro che sono riuscito a seguire senza alcun tipo di problema».

Il peggio è alle spalle? «Ora è tutta un’altra cosa e spero il nuovo anno possa cominciare così com’era iniziato il campionato». Dica la verità: c’è mai stato il rischio, anche minimo, che Ferretti scendesse in campo con una maglia diversa, nella sfida di domenica prossima? «No, mai. La mia risposta è stata però subito negativa, perché era da anni che non mi sentivo accolto come lo sono qui a Padova: nonostante gli infortuni e più di due mesi ai box, nessuno qui mi ha mai fatto sentire messo da parte. Dalla società, ai tifosi, ai compagni, voglio ringraziare tutti per l’affetto di cui mi hanno circondato». Quanto sarebbe felice, quindi, di fare uno scherzetto al suo ex presidente? «Avrei tanto da recriminare per quanto è accaduto l’estate scorsa, ma arrivati a questo punto non ne vale nemmeno la pena. Voglio tornare in campo, giocare e segnare, ma non voglio farlo perché così Dalle Rive sarà costretto a mangiarsi le mani. Voglio farlo per dimostrare al Padova che Ferretti è tornato davvero».

Non si è un po’ spaventato quando, l’ultimo giorno di mercato, è arrivata un’altra prima punta come Amirante? «No, anzi ne sono stato contento: una squadra che vuole vincere deve avere in rosa grandi giocatori, e lui da subitoha dimostrato di essere stato un ottimo innesto». Lei che ha giocato a Marano, che idea s’è fatto dell’Altovicentino? «L’ultimo periodo non è stato facile, durante le feste sono stato a cena con qualche ex compagno e si vedeva che c’era poca voglia di parlarne, ma Dalle Rive è così e finchè sarà presidente sarà lui a comandare. Dall’anno scorso sono rimasti Roveretto, Pozza e Dal Dosso: attenzione perché quest’ultimo è un grandissimo giocatore, con una qualità immensa, una lettura del gioco formidabile e un piede che con la categoria non c’entra nulla». Ammettiamo che il Padova domenica vinca: campionato chiuso? «No. Ma sarebbe un passo molto importante».

Gustavo Ferretti, è arrivato il momento del suo rientro dopo una serie di infortuni che l’hanno costretta ai box. «Mi sento bene e oggi torno a lavorare con i compagni, sono molto contento. Ho passato un periodo così così dopo un inizio di stagione molto positivo a livello personale, e adesso voglio riprendere nel migliore dei modi». Domenica, guarda caso, avrà davanti l’Altovicentino (ex Marano) con il quale ha segnato 52 gol in 61 partite. Che effetto le farà? «Non mi sento un ex, anche se lì ho fatto molto bene. Mi è dispiaciuto il modo in cui sono andato via, ma si è chiusa quella porta e si è aperto un portone con l’arrivo al Padova. Sono molto felice di essere con i biancoscudati: mi hanno fortemente voluto e ho iniziato bene la stagione conquistando i tifosi, il che mi fa molto piacere. Sento la fiducia di tutta la società e dello staff tecnico, mi hanno dimostrato sempre grande affetto. Quello che mi mancava a Marano nonostante il mio rendimento sul campo. Ci siamo lasciati male, si poteva chiudere in un’altra maniera il rapporto, ma il presidente Dalle Rive non ha neanche avuto l’intenzione di parlarmi ed è stato Cunico (l’ex allenatore, ndr) a comunicarmi che non ero confermato».

A dicembre però nella finestra di mercato l’Altovicentino l’ha cercata ancora. «Sì, sono stato contattato da un collaboratore del presidente e mi ha chiesto se c’era la possibilità di un ritorno. Ma io sto bene al Padova». Con i vicentini per lei sarà l’occasione di una rivalsa? «No, a loro non devo dimostrare niente. Non ci penso nemmeno al fatto di dire “devo fare una partitona per dimostrare che hanno sbagliato”. Adesso se devo dimostrare qualcosa è solo al Padova e ai suoi tifosi». Domenica cosa si aspetta? «Tanto. Quando hai qualche infortunio come è capitato a me e stai fuori quasi due mesi, la società e i tifosi tendono ad abbandonarti. Invece ho sentito sempre il loro appoggio, e li ringrazio per questo. Spero di ricambiare sul campo la fiducia che mi hanno dimostrato». L’ultimo suo sigillo risale alla trasferta con il Giorgione (9 novembre). Quanto le manca il gol? «Non molto, mi manca soprattutto il campo. Sono stato un pò sfortunato con una serie infortuni e ho una grande voglia di rientrare e di giocare. Poi i gol sono una conseguenza del lavoro. Ora voglio pensare a stare bene: se arriva anche il gol sono contentissimo, ma se la squadra vince anche senza un mio gol sono felice ugualmente».

Che sfida sarà con i vicentini? «È uno scontro diretto e si vive con un pò più di tensione. Bisogna restare tranquilli e gestire bene la gara. Noi stiamo al meglio, siamo primi in classifica e speriamo di fare una buona partita. Quanto a me, sono sempre molto carico in tutte le gare». Padova con cinque punti di vantaggio in classifica sui diretti rivali. Oltre alla vittoria potrebbe starvi bene anche un pareggio? «Queste sono partite secche, e quando sei in campo non stai a pensare di avere due risultati su tre. Mancano ancora molte partite al termine del campionato, e per esperienza posso dire che il girone di ritorno in serie D cambia molto dato che anche le squadre più deboli si fanno toste. Noi siamo una squadra che va sempre a fare la partita e che cerca sempre i tre punti. Di sicuro questo gruppo vuole vincere tutte le gare senza fare calcoli e senza guardare in faccia nessuno». Siamo ancora in periodo natalizio. Trascorse bene le festività? «Sì, ho passato delle vacanze belle con mia moglie e con mia figlia a casa di mia sorella in Francia, abita vicino a Parigi».




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com