AltoVicentino-Padova, Dalle Rive: “Spero di vincere giocando male! A loro invidio Cunico e Ferretti. E i tifosi…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

«Spero di vincere, anche giocando male». Nella sua personalissima schedina il presidente Rino Dalle Rive dell’Altovicentino mette il segno “1” in vista dell’attesissimo scontro diretto in programma domani a Valdagno con i biancoscudati. Sono queste le ore della vigilia della gara, che il patron vicentino sta vivendo così. «È una partita sentita, chiaro. Ma è pur sempre una partita di calcio. Mi auguro che la posta in palio sia nostra e che non succeda niente. Quando c’è una massa di tremila-quattromila persone è sempre un bel vedere, ma bisogna prestare attenzione. Mi auguro che le tifoserie siano tranquille». Il Padova arriva alla super sfida che chiude il girone d’andata con un vantaggio di cinque punti in classifica, ma il suo Altovicentino è una compagine attrezzata. «Ero più tranquillo qualche domenica fa quando avevamo tre punti in più dei biancoscudati. Adesso abbiamo un nuovo allenatore e vedo già l’ambiente più sereno. Prima eravamo un pò bloccati sotto l’aspetto mentale e da una settimana con Zanin le cose vanno meglio. Probabilmente aveva bisogno di qualche giorno in più, però vedo come la squadra si sta allenando».

«Abbiamo acquistato tre attaccanti (Cozzolino, Gambino e Marrazzo, ndr) che sono tanta roba: li avevo cercati anche in agosto, ma senza successo. Adesso che ho preso in mano la situazione cambiando l’allenatore e acquistando questi tre giocatori, va tutto bene». Padova favorito in ottica campionato? «Il blasone c’è. Il dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo uomo in campo anche perché sono seguiti allo stadio sempre da quattromila-cinquemila persone. E questo ti dà morale, adrenalina. Al Padova invidio qualche giocatore, come Cunico e Ferretti che ho avuto l’anno scorso nella mia squadra e che sono forti. Mi piacciono anche Niccolini, e Amirante che è l’ultimo arrivato in attacco è molto forte. Ma anche i nostri giocatori non sono da meno». A dicembre però Ferretti è stato contattato da un suo collaboratore per vedere se poteva tornare alla sua corte. E all’epoca aveva dichiarato «Mai dire mai». «Quando voglio un giocatore mi muovo di persona, come ho fatto con Cozzolino, Gambino e Marrazzo. Se qualcuno ha chiamato Ferretti, non è stato mandato dal sottoscritto».

Restando ai biancoscudati, che ne pensa di Parlato? «Lo stimo molto. Ha le idee chiare in campo, è un allenatore carismatico e vincente che mi piace molto. Sa anche adattare bene la squadra con diversi moduli in base agli avversari. Se uno è bravo, non si può dire il contrario». Ha avuto modo di conoscere il presidente biancoscudato Bergamin? «Non ho mai parlato con lui. Ma se domani lo incrocio, lo saluto. E gli auguro di fare bene, non da quest’anno, ma dal prossimo». Quindi aggiunge. «Comunque anche se perdiamo questa partita, non sarà decisivo per il campionato. È anche vero però che il Padova si è rafforzato molto prendendo anche Zubin, che abbiamo cercato anche noi. Si sono mossi molto bene sul mercato». Come finisce Altovicentino-Padova? «Spero nel segno uno, poi è il campo che decide. Se giochiamo bene e perdiamo è una cosa, se giochiamo male e vinciamo è un’altra. E io spero di giocare male e di vincere».




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