Padova-Fontanafredda, Ferretti: “E’ giusto che l’allenatore faccia le sue scelte. Il futuro? Sarei l’uomo più felice del mondo se mi riconfermassero…”

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Fonte: Gazzettino, Andrea Miola

Come succede ormai da qualche settimana, ieri giornata di riposo per la squadra che si ritroverà questa mattina per la seduta di rifinitura, alla vigilia della sfida all’Euganeo con il Fontanafredda (arbitro Simiele di Albano Laziale). In campo invece Gustavo Ferretti che, a completamento di un suo specifico programma di lavoro, ha sostenuto una seduta individuale anche con la palla. «Domani (oggi, ndr)) sarò in gruppo e sono pronto». Il “Rulo” tranquillizza dunque i tifosi biancoscudati, dopo qualche giorno in cui la sua presenza sembrava in dubbio per un fastidio muscolare, problema con cui devono fare i conti in avanti anche Zubin, indisponibile, e Aperi che resta a rischio. «In realtà ero solo un po’ affaticato alla gamba destra – spiega Ferretti – niente di che, ma è giusto tenere tutto sotto controllo, visti i precedenti, e prevenire certe cose in vista dello sprint finale, senza mollare la presa».

Otto i gol finora realizzati in campionato, con il rimpianto per i vari guai muscolari, soprattutto nel girone di andata, che gli hanno impedito un bottino da record dopo le sei marcature nelle prime quattro gare. «In passato non mi era mai successo e questa è la cosa che mi posso rimproverare, anche se non è colpa mia. Paradossalmente l’incidente più grave, il colpo in testa a Mogliano per cui sono stato all’ospedale, è quello che mi ha creato meno problemi». Tutto archiviato, però: «Questo è ormai il passato, ora sto bene. Si tratta di gestire queste settimane, ma anche se seguo programmi differenziati, mi alleno regolarmente, semplicemente senza forzare in certe cose». Condizionano mentalmente i problemi muscolari per paura di ricadute? «Nel mio caso no, magari è pure un difetto perché talvolta potrebbe essere utile gestirsi, ma io non so controllarmi e in campo metto sempre il massimo». Alla vigilia della scorsa sfida con il Mezzocorona, il tecnico Parlato aveva dato analoghe possibilità di giocare ad Amirante e Ferretti, seppure con l’argentino non al top. Era pretattica? «Un insieme di cose. Visto che la gara si era messa in un certo binario, si è preferito non rischiare e Savio (Amirante, ndr) aveva la gamba più pulita».

La concorrenza davanti è ampia: «In una squadra come la nostra, chiunque gioca o entra segna. Io ho dato il mio contributo all’inizio, ma anche dopo, quando stavo bene, ed è giusto che l’allenatore faccia le sue scelte, come quando sono stato in panchina dopo avere segnato con il Montebelluna, perché quello che conta è l’obiettivo finale». Avanti a ogni cosa, insomma, le esigenze della squadra: «L’unico mio pensiero è vincere il campionato, a quello che succederà dopo ora non ci penso. Poi rifletterò, ci siederemo attorno a un tavolo e se ci sarà la possibilità di una conferma sarò l’uomo più felice del mondo». E l’attuale +7 sull’Altovicentino ancora non tranquillizza Ferretti. «Sarò più sereno – sottolinea l’attaccante argentino – solo quando questo vantaggio resterà a due gare dalla fine perché vorrebbe dire che siamo promossi. In un attimo le cose possono cambiare. Occhi aperti e piedi per terra, dunque, ma la squadra lo ha ben capito e lo stesso deve valere con il Fontanafredda perché contro di noi tutti gli avversari hanno una carica psicologica importante».




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