Padova, nuovo incontro società-Bitonci in Comune. Bonetto: “Il Logo? Situazione ancora in un’area grigia. Ed il budget…”

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Fonte: Corriere del Veneto/Mattino di Padova/Gazzettino

Cosa ci facevano Roberto Bonetto e Giuseppe Bergamin di buon mattino negli uffici di Palazzo Moroni, ricevuti dal sindaco Massimo Bitonci? Il mistero non è stato chiarito da nessuna delle parti. Bocche cucite all’uscita dalla sede del Comune di Padova da parte dell’ad e del presidente dei Biancoscudati e silenzio assoluto pure da parte dell’entourage del primo cittadino, Bitonci compreso. Fra i temi all’ordine del giorno potrebbero esserci stati, in ordine sparso: l’ingresso di un nuovo socio all’interno del cda del club biancoscudato (un socio di minoranza, non un «big», tanto per essere chiari), la sponsorizzazione dello stadio Euganeo (si continua a trattare con Alì ma sarebbero sorte alcune difficoltà), la costruzione di un nuovo centro sportivo nella zona dello stadio Euganeo e il naufragio (definitivo?) delle trattative per tornare a Bresseo per gli allenamenti infrasettimanali o la questione logo, marchio e nome Calcio Padova, ormai prossima alla risoluzione ufficiale. A una settimana dalla fine del campionato e con la poule scudetto alle porte, la società continua a lavorare in prospettiva futura a 360 gradi con una serie di progetti presentati all’amministrazione comunale e che potrebbero decollare a stretto giro di posta.

Nessuna dichiarazione alla fine, ma non poteva sfuggire inosservata, ieri mattina, la presenza in Comune di Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, che hanno incontrato il sindaco Bitonci. Nell’ufficio del primo cittadino la “B&B” che guida la Biancoscudati Padova, e che ha avuto il grande merito di gettare le basi per un immediato ritorno nel calcio professionistico, ha trovato anche l’assessore allo Sport Cinzia Rampazzo e l’architetto Franco Fabris, capo del settore Urbanistica e Servizi Catastali. Che cosa si siano detti, i proprietari della società di viale Nereo Rocco e i loro interlocutori, non è stato rivelato, ma è facile credere che si sia parlato, oltrechè della festa conclusiva in programma domenica prossima all’Euganeo in occasione della sfida con l’Altovicentino, anche della curva sud da costruire dietro la porta che guarda verso gli spogliatoi e, soprattutto, della cittadella sportiva che si vorrebbe realizzare intorno allo stadio, l’ormai famoso Padovanello. Un primo approccio, dunque, per capire in che tempi muoversi e come ipotizzare la struttura, che dovrebbe comprendere 5 campi da football, di cui 2 da calciotto, una foresteria, una club house e un percorso-vita per fare jogging.

L’amministratore delegato Roberto Bonetto ha incontrato ieri mattina a palazzo Moroni il sindaco Massimo Bitonci. Tra le questioni affrontate nel faccia a faccia, anche quella relativa al logo che sarà restituito dal vecchio Padova al Comune, e poi dato all’attuale club biancoscudato. «La situazione è ancora in un’area grigia – afferma Bonetto – nel senso che il Comune sta attendendo determinate conferme. Quanto a noi è stato già deciso che il logo ci sarà dato in comodato d’uso gratuito a tempo indeterminato a condizione che la società sia solida e finanziariamente seria, ma da questo punto di vista non c’è alcun problema». Il discorso rientra infatti nell’accordo che l’amministrazione comunale ha raggiunto con la vecchia proprietà biancoscudata: i debiti di quest’ultima con palazzo Moroni (poco più di trecentomila euro) saranno liquidati in parte appunto con la restituzione del logo e delle memorabilia, e in parte in denaro che verrà versato in tre pagamenti scaglionati a partire da settembre.

Con Bitonci, l’amministratore delegato del Padova ha affrontato anche il tema riguardante i campi d’allenamento per la prossima stagione. Sempre sul fronte societario questa sarà la settimana decisiva riguardo alla pianificazione del budget che sarà messo sul piatto in vista della prossima stagione di Lega Pro. Cifra destinata inevitabilmente a salire rispetto al bilancio di quest’anno, se non altro perché nei professionisti il costo del lavoro raddoppierà dovendo versare i contributi. «Sto lavorando proprio sulla verifica e sulla definizione del budget da portare davanti al consiglio d’amministrazione tra questo fine settimana o l’inizio della prossima». Avete già fissato il giorno del cda? «No, ma bastano cinque minuti per farlo dato che siamo in pochi». Per la precisione in cinque: oltre a Roberto Bonetto, il presidente Giuseppe Bergamin, il vice Edoardo Bonetto e i consiglieri Moreno Beccaro e Paolo Salot.




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