Padova-AltoVicentino, le voci dalla sala stampa. Bonetto: “Ho ringraziato Dalle Rive per aver smantellato la squadra a dicembre”

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Carmine Parlato: “Abbiamo fatto davvero tanti punti, fare 27 vittorie, 4 pareggi e 3 partite sono numeri importanti, che ti portano a stravincere il campionato. Vedere 7mila persone in serie D? C’erano anche tante donne, oggi è la festa della mamma, faccio un augurio a tutti. Questo pubblico è un qualcosa in più, penso solo alla delusione che rischiavamo di dare se fallivamo. Tutti sono coinvolti in questa annata, per le delusioni che ci sono state in passato. Il pubblico di Padova non vale neanche la Lega Pro, per la passione e per il cuore vale la serie B e anche la serie A. Aver vissuto in questa piazza mi ha aiutato. Già dal ritiro ho trasmesso ai ragazzi questa passione, lo dovevamo a tutta la città. Grazie a tutti ancora. Tra poco tutto finirà, ci sarà un po’ di malinconia, gruppi del genere non è facile trovarli tutti gli anni. Questi ragazzi sono andati oltre, è facile dire che ti chiamavi Padova e allora si vince il campionato. Provate a chiedere a tutti cosa significasse iniziare come è stato lo scorso agosto. Già da subito abbiamo trovato l’amalgama giusta, cercando di semplificare a tutti il lavoro. Adesso si chiude una competizione e se ne apre un altra. Vediamo squalifiche, infortuni, condizione fisica. In due partite dovremmo dare il massimo e giocarla bene. Ci teniamo a fare bene la poule scudetto, affrontiamo gare di livello che vanno preparate. La chiave della partita? Il giubbotto (e ride, ndr). Nell’arrabbiatura ho provato a indossare il giubbotto scaramantico, ma è stata una coincidenza. Oggi eravamo lenti sugli esterni alti, troppo prevedibili. Ho cercato di attaccare più alti, dando più fisicità ad Amirante. E’ stata una partita equilibrata. L’avversario? Io non parlo mai di loro. Ricordiamoci però di non guardare solo una partita. Un giocatore va giudicato su setto o otto partite, perché novanta minuti non bastano. I campionati li vinci su 34 partite, battendo le più piccole, non le più grandi. In Lega Pro il pubblico? In ogni ragazzo dovrà esserci personalità e consapevolezza di non fare confusione. A volte giocando in alcune piazze si diventa troppo belli e poco essenziali. Il tifoso padovano da l’inizio sempre fino alla fine, ti incita se non molli mai. L’importante è dare il massimo e uscire sempre tra gli applausi. Questa squadra ha sempre sputato sangue, dovremmo continuare così. Sognare? Non è detto che uno possa fare una squadra per salvarsi e non capovolgere il risultato. I soldi non sempre fanno il risultato, nel calcio c’è anche una componente diversa. Si pensi al Carpi in serie B, che è riuscita a conquistare la promozione nel massimo campionato”.

Tommaso Bortot: “Un’emozione unica vedere lo stadio pieno oggi! Ed una vittoria personale, perché a quest’età è ancora più bello. Devo comunque continuare a lavorare a testa bassa, dev’essere un trampolino di lancio e non un punto d’arrivo! Il futuro? Non ho ancora sentito nessuno, quindi è un grosso punto di domanda ma stare qui sarebbe bello…”.

Emil Zubin: “La doppia cifra? Se contiamo anche i due fatti col Pordenone siamo a 10! Il gol? È uno schema provato e riprovato in allenamento, e ha fruttato. Il pubblico? È stata una bella festa per loro ma anche per noi. L’ingresso coi figli poi è stato emozionante… La partita? Volevano dimostrare il loro valore, quindi hanno giocato fino all’ultimo. Dedico il gol alla famiglia, che oggi era presente. Il futuro? Dopo la poule scudetto ne parleremo, nel bene o nel male”.

Giuseppe Bergamin: “Mi dispiace che sia finito il campionato, perché vorrei provare ancora emozioni come quella di oggi! La giornata odierna ci ripaga di quanto fatto in quest’anno…”.

Roberto Bonetto: “Il pubblico? È una grande risposta da parte del pubblico, ci sono stati vicini dall’inizio dell’anno e ci hanno accompagnato in questa cavalcata. Le aspettative ad inizio di questa stagione? Vincere il campionato… No scherzo dai, lo volevamo ma ci vuole anche fortuna per riuscirci. E ho ringraziato Dalle Rive per aver smantellato la sua squadra in inverno, ci ha dato una grande mano! Il prossimo anno? L’obiettivo è di fare bene, certamente non penso di vincere il campionato. Magari tra due anni… Lo stadio? Non ne parlo, sono cose delicate e particolari”.

Diego Zanin: “A parte il gol non abbiamo concesso nulla! La loro forza sono i calci piazzati e l’hanno sfruttato a dovere. Non parlo dei singoli, faccio i complimenti a tutta la squadra perché ha fatto una grandissima partita! Il Padova non ha mai tirato in porta… Se siamo arrivati a 15 punti dal Padova vuol dire che qualcosa abbiamo sbagliato! Ora iniziano i playoff, dobbiamo recuperare le energie”.

Rino Dalle Rive: “Volevamo fare bella figura dopo aver perso nettamente il campionato! Il Padova ha stravinto e meritatamente, ed i 15 punti di distanza ne sono la prova. Io pensavo di giocarmela fino alla fine, e invece… Fatica stare dietro a chi non perde mai! Forse se ci davano il primo rigore su Marrazzo vincevamo anche, ma il pareggio è il risultato più giusto. I playoff? Se non li vinciamo è un fallimento… Tornassi indietro non farei scappare Cunico, Ferretti e Rondon. Il Padova cerca soci? Anch’io li cerco! Non posso, io ho creato l’AltoVicentino e lì morirò”

(In aggiornamento)

Ore 17.20 – Segui live dalla sala stampa dello stadio “Euganeo” le dichiarazioni a caldo dei protagonisti di Padova-AltoVicentino




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