Live 24! Padova, aspettando i nuovi acquisti è tempo di rinnovi: oggi firmano Mazzocco e Niccolini

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Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Il ritorno è un botto. L’Union Ripa di Renato Lauria ha piazzato uno di quei colpi che danno un sapore completamente diverso al mercato. Tra i neroverdi, in un’estate rivoluzionaria e finora fatta soprattutto di addii, torna Michael Salvadori, classe 1994, indubbiamente uno dei migliori esterni sinistri visti nel girone C di serie D nelle ultime due stagioni. Tanto che l’anno scorso a dicembre, dopo due anni alla Feltrese e uno e mezzo proprio al Ripa per un totale di 43 presenze (e un gol) alla corte di Max Parteli, a volerlo fu il Padova schiacciasassi per vincere la volata finale con l’Altovicentino. Poi però qualche settimana fa, a promozione ampiamente raggiunta, la doccia fredda biancoscudata comunicata al ragazzo dal direttore sportivo: «Grazie ma non servi più». «Sono molto deluso – la risposta di Salvadori a inizio giugno, a bocciatura avvenuta – il ds è stato molto gentile ed era sinceramente dispiaciuto. A Padova ho convinto tutti a parte De Poli». In Lega Pro insomma Michael non è riuscito a giocare ed ecco che sulle sue tracce, insieme ad altre società, si è messo pure il ds Bizzotto. Contatti, chiacchierate e ora, dopo qualche giorno, la firma. Per Renato Lauria si tratta di un’ottima notizia che va ad aggiungersi a quella delle conferme di Enrico Savi, Andrea Cibin e Simone Malacarne e a quella che poche ore fa ha portato al Ripa Davide Casella, il regista classe 1990 a cui il mister facilmente affiderà la regia della squadra. Ma non finisce qui. Di ieri infatti è pure la notizia di un altro ritorno, quello di Simone Loat, classe ’96, esterno basso della fascia destra. «Ha fatto benissimo in Promozione con il San Gaetano – assicura il presidente Giusti – a cui lo prestammo a dicembre per farsi le ossa». Ora, fatta la cura di calcio, il ritorno in neroverde.

Ore 20.20 – (Corriere delle Alpi) Bentornati a casa. Il laterale mancino reduce dall’esperienza al Padova, Michael Salvadori rientra in neroverde e lo stesso fa il difensore Simone Loat. Ieri le firme con l’ufficialità e arriva la soddisfazione dell’allenatore, che vede prendere forma la squadra in vista del raduno di lunedì 20. Preso il centrocampista Daniele Casella, classe 1990 ex Pordenone e confermati il giovane Enrico Savi, classe 1997, Halil Gjoshi (1995), Diego Venturin (1996), Andrea Cibin (1996) e Simone Malacarne (1989), prosegue la linea verde intrapresa dalla società del presidente Giusti. Michael Salvadori è tornato ad essere un tesserato del Ripa Fenadora e il suo è un innesto di peso per la squadra, che puntella la difesa. Il terzino sinistro del 1994 a fine stagione non era stato confermato dal Padova, che ha deciso di non esercitare su di lui il diritto di riscatto concordato al momento del trasferimento nella finestra invernale di mercato. La società con il ragazzo e il suo procuratore hanno valutato tutte le opportunità di mercato, pensando alla possibilità di un approdo tra i professionisti con una squadra di Lega pro, ma alla fine la decisione è stata di continuare la storia con l’Union, di cui Salvadori è pedina fondamentale del nuovo corso intrapreso. Lo dice chiaramente il mister Lauria: «Sono contento non solo sportivamente parlando, perché è un ragazzo che ha fatto un certo tipo di percorso con grandissima umiltà, arrivando a vincere anche un campionato di serie D l’anno scorso con la maglia dei Biancoscudati Padova», commenta. «Il suo percorso racconta tutto di lui non solo come calciatore ma anche come persona e abbinare le due cose è l’ideale. Sono molto contento del suo ritorno. Sicuramente una pedina importante per la nostra difesa, ma anche per l’attacco, nel senso che Salvadori partecipa bene a entrambe le fasi di gioco, sia difensiva che offensiva», commenta il mister neroverde Renato Lauria. «Sta prendendo corpo un organico giovane, ma promettente», aggiunge. «Sono sicuro che per il raduno del 20 avremo tutta la rosa a disposizione». In secondo ritorno è quello di Simone Loat, classe 1996, reduce dall’esperienza al San Gaetano con cui ha giocato la scorsa stagione nel campionato di Promozione, facendo esperienza che gli potrà tornare utile quest’anno. «Sarà uno dei fuoriquota del gruppo», prosegue l’allenatore del Ripa Fenadora. «E’ un ragazzo eccezionale. Da questo punto di vista stiamo cercando di allestire una rosa che raccolga ragazzi di grande serietà e di grande disponibilità».

Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nulla di fatto. È tutto rinviato di una quindicina di giorni, per riverificare la possibilità di un punto d’incontro fra Presotto-Nadal e la cordata croata. L’ipotesi aperta? Che la proprietà ceda il 100% delle quote, concedendo comunque una sponsorizzazione. L’importo di un tale appoggio sarebbe sicuramente inferiore all’impegno attuale. Da parte croata ci sarebbe la disponibilità a pigliarsi l’intera Sacilese, salvo partire subito con il sostegno dell’attuale proprietà. UFFICIALMENTE – «Le parti hanno deciso di comune accordo – riferisce il comunicato della Sacilese – di reincontrarsi nelle prossime settimane, al fine di consentire ai rispettivi professionisti incaricati di fruire dei necessari tempi tecnici per definire una possibile forma di collaborazione. Nell’attesa, la società rimane saldamente nelle mani della famiglia Presotto, che ha già provveduto all’iscrizione della prima squadra alla serie D 2015-16 e che nei prossimi giorni si attiverà per la composizione della rosa e del relativo staff tecnico». ALTRA VOCE – Maurizio Mazzarella, che ha messo in contatto le due parti, ammette che «non si è perfezionata la conclusione della trattativa. Gli acquirenti che rappresento sono disponibili a prendere il 100% delle quote, a fronte di una sponsorizzazione da parte dell’attuale proprietà, dopo un’iniziale proposta di sobbarcarsi la metà dell’impegno». Possibili sviluppi? «C’è positività sulla gestione – aggiunge -, che la signora Nadal ha dichiarato sarà attenta ai costi. Penso che arrivare terzi in D non abbia senso spendendo il doppio di Tamai e Fontanafredda. Al prossimo incontro si vedrà se potremo dare un supporto logistico alla società, oppure no». EVENIENZE – Fra 15 giorni si troverà l’accordo? A quel tempo, per forza di cose, non ci sarà soltanto una società, ma pure qualche contratto stipulato con collaboratori, tecnici e giocatori per la Quarta serie. Naufragio a Sacile, risorgiva a Fontanafredda? Ieri pomeriggio, di ritorno da Sacile, gli interlocutori croati, sempre accompagnati dall’avvocato Mazzarella, si sono fermati al Tognon. Non solo per ammirare l’impianto sportivo. A Giampietro Bertolini, presidente rossonero, il “supporto” non spiacerebbe affatto.

Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) Mentre i vertici dialogano, loro continuano a stuzzicarsi. É il dietro le quinte, a distanza, della trattativa per la cessione della Sacilese. Da una parte l’attuale ds biancorosso Fiorin, dall’altro l’avvocato Mazzarella, tramite locale dei possibili acquirenti croati, di cui potrebbe svolgere il ruolo di consulente di mercato. Dopo che Fiorin aveva rivendicato sul proprio profilo Facebook quanto fatto in questi anni, ieri Mazzarella gli ha risposto con un pizzico di pepe attraverso le pagine del sito www.tuttopordenone.com: «Sono troppo impegnato per dedicarmi alle polemiche con Fiorin che tra l’altro nemmeno conosco. Tuttavia, quando io vincevo i campionati col Pordenone sotto la guida di Setten, lui forse non era ancora nato. In 35 anni di calcio ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare con gente come Braida, Marotta, Osti, Dal Cin, Fioretti e Zamparini. Non si preoccupi di me e pensi alle sue vacanze».

Ore 19.25 – Il Calcio Padova informa che in data odierna la Società ha raggiunto l’accordo con i calciatori Daniel Niccolini, Davide Mazzocco e Marco Ilari per il rinnovo dei rispettivi contratti.

Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) Un rinvio all’insegna dell’ottimismo. Ieri ci si aspettava la chiusura, in un senso o nell’altro, della trattativa per la cessione della Sacilese. Ma a dispetto delle previsioni, nessuna fumata bianca o nera, bensì ancora una volta grigia. Più chiara che scura, però. Le parti, infatti, si sono date qualche altra settimana di tempo per consentire ai professionisti che stanno studiando il caso di proporre una soluzione che piaccia ad entrambe. Nessuna dichiarazione nè da parte della proprietà biancorossa, rappresentata dal presidente Gian Paolo Presotto e dalla moglie Lidia Nadal, nè da parte del “portavoce” degli imprenditori croati interessati all’acquisto, ovvero l’avvocato pordenonese Maurizio Mazzarella. Il club liventino, tuttavia, a differenza che dopo i precedenti incontri, ha emesso una nota ufficiale in cui oltre a specificare che si è trattato di un rinvio tecnico, ha fatto luce sul presente: «Nell’attesa dell’esito della trattativa – si legge nella nota – la società rimane saldamente nelle mani della famiglia Presotto, che ha già provveduto a iscrivere la prima squadra al prossimo campionato di serie D e che nei prossimi giorni si adopererà per la composizione della rosa e del relativo staff tecnico». In altre parole, la Sacilese della prossima stagione comincerà a prendere forma. E della sua costruzione, dovrebbe occuparsi ancora una volta il ds Denis Fiorin, non appena di rientro da un viaggio all’estero. I potenziali nuovi acquirenti confermerebbero così l’intenzione già manifestata ufficiosamente di voler delegare, almeno all’inizio, la gestione sportiva del club, indicando se del caso soltanto qualche nome di prospettiva, di nazionalità croata, che potrebbe trovare a Sacile il giusto trampolino di lancio verso il professionismo. E proprio di diversi giovani di valore dovrebbe essere composto l’organico, dopo le partenze di tutti i “big” della passata annata. Ci sarà spazio, tuttavia, anche per qualche chioccia. Nei giorni scorsi si sono fatti i nomi del difensore Giacomini e dell’attaccante Cacurio. Mentre per guidare la squadra dalla panchina, in pole rimane l’ex tecnico del Thermal Abano, Vinicio Bisioli. Tramontata del tutto la suggestiva ipotesi Rossitto: l’ex allenatore del Pordenone, che piace tanto sia agli attuali che ai (forse) futuri proprietari, si sarebbe deciso ad aspettare una chiamata dalla Lega Pro, dopo aver sfiorato il “miracolo” salvezza con i neroverdi.

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Come promesso. Nicola Calcagnotto è ufficialmente un giocatore dell’Ital-Lenti Belluno. A certificarlo, dopo settimane di speranze prima e promesse poi, sono state ieri pomeriggio le firme sulla carta intestata gialloblù. «Tornare qui a Belluno è davvero un’emozione unica – le prime parole di Nicola dopo il ritorno -. In questa stagione ho seguito con attenzione i risultati della squadra e sono rimasto in contatto con tutti i miei ex compagni. Il loro campionato è stato davvero fantastico. Al ds Fardin avevo sempre ripetuto che Belluno sarebbe stata la mia prima scelta in serie D e sono davvero felice di essere tornato qui. Non vedo l’ora di iniziare questa mia seconda vita in gialloblù e spero proprio che sia una stagione ricca di soddisfazioni per tutti noi». Felice, ovviamente, pure Fardin. «Con l’arrivo di Calcagnotto abbiamo rinforzato la difesa con un giocatore forte e affidabile. Dopo l’addio di Merli Sala, era indispensabile trovare qualcuno che potesse rimpiazzarlo nel migliore dei modi e Calcagnotto è da sempre stata la nostra prima scelta. Siamo felici quindi di accogliere nuovamente Nicola con noi, con la speranza che possa ripetere il fantastico campionato del suo primo anno qui a Belluno». L’AMICHEVOLE – A questo punto, blindata la difesa, il Belluno aspetta solo di capire se potrà impreziosire il suo attacco con la conferma di Posocco o meno. E nel frattempo, giusto per non perdere i contatti, lo sfiderà. La prima amichevole dei gialloblù potrebbe infatti essere proprio contro la Spal con cui Francesco svolge la preparazione estiva, il 29 luglio a Belluno. Nulla di ufficiale, ma a oggi le società sono d’accordo.

Ore 18.20 – (Corriere delle Alpi) Nicola Calcagnotto è ufficialmente di nuovo un giocatore del Belluno. Ieri pomeriggio Il difensore centrale ha firmato per i colori gialloblù e sarà legato alla società di Piazzale della Resistenza fino a giugno 2016. Dopo lo svincolo dal Real Vicenza il “biondo” classe 1993 ha voluto fortemente tornare a Belluno nonostante le numerose offerte che gli sono arrivate dalla serie D tra cui il neo promosso Calvi Noale, il Campodarsego, l’Abano Terme, il Montebelluna e la Triestina. L’incontro di ieri pomeriggio è stato solo una formalità, visto che Calcagnotto aveva già parlato sia con il mister Roberto Vecchiato che con il direttore sportivo Augusto Fardin, e adesso è arrivata l’ufficialità. «Tornare qui a Belluno è davvero un’emozione unica», racconta il neo difensore gialloblù, «in questa stagione ho seguito con attenzione i risultati del Belluno e sono rimasto in contatto con tutti i miei ex compagni di squadra. Il loro campionato è stato davvero fantastico e hanno raggiunto obiettivi molto importanti. Al direttore sportivo Fardin avevo sempre ripetuto che Belluno sarebbe stata la mia prima scelta in Serie D e sono davvero felice di essere tornato qui. In questa squadra ritrovo tanti amici e un allenatore che mi ha dato fiducia e responsabilità. Non vedo l’ora di iniziare questa mia seconda vita in gialloblù e spero proprio che sia una stagione ricca di soddisfazioni per tutti noi». «Siamo felici di essere riusciti a riportare in gialloblù Nicola», dichiara il direttore sportivo Fardin, «con il suo arrivo abbiamo rinforzato la difesa con un giocatore forte e affidabile. Dopo l’addio di Merli Sala, era indispensabile trovare qualcuno che potesse rimpiazzarlo nel migliore dei modi e Calcagnotto è da sempre stata la nostra prima scelta. Siamo felici quindi di accogliere nuovamente Nicola con noi, con la speranza che possa ripetere il fantastico campionato del suo primo anno qui a Belluno». Nicola Calcagnotto ha vestito la maglia gialloblù nella stagione 2013-2014 da fuoriquota giocando una stagione memorabile. Le sue ottime prestazioni lo hanno portato in Lega Pro, tra le fila del Real Vicenza, dal quale però si è svincolato visto l’imminente fallimento della squadra vicentina.

Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) Alla fine ha vinto chi ci ha creduto di più. L´ArziChiampo, of course. Perché se è vero che la corte è stata serrata, molto l´ha fatto la serietà del progetto: Stefano Pozza è ufficialmente un centrocampista gialloazzurro. La “resistenza” opposta fino all´altra sera si spiega con una proposta concreta – ma a questo punto non così convincente – che Pozza aveva ricevuto dal Padova, in Lega Pro. Un´offerta che pare fosse di un solo anno di contratto, e che non dava sufficienti garanzie. Quindi, ecco che il regista ha sterzato in direzione Arzichiampo. Anche perché è quello il suo territorio (abita vicino a Piovene), condizione non di poco conto per la società gialloazzurra che da sempre punta a “localizzare” la squadra.SCAMBI. Arzichiampo ed Altovicentino finora si sono “scambiati” due giocatori a testa: Carlotto e Pregnolato direzione “Fiori”, Roveretto e, appunto, Pozza in direzione “Dal Molin”. «Ci è sempre andata bene prendendo gli “scarti” dell´Altovicentino – risponde in battuta Lino Chilese – abbiamo bisogno di ragazzi con voglia di dimostrare che sono ancora ottimi giocatori». «Se ci abbiamo guadagnato più noi o loro nello scambio? Questo lo dirà il campo, ma le motivazioni non mancano. Ed è questo che ci serve: gente motivata che abbia voglia di divertirsi giocando a pallone. E con un “animale” così in mezzo al campo non dico che abbiamo già la salvezza in pugno, ma siamo già certamente sulla strada giusta». L´Arzichiampo ha anche ufficializzato il passaggio di Simone Romio (´97) dal Vicenza. Oltre al terzino destro (abile anche sulla corsia opposta, e lì spesso impiegato), dai biancorossi sono pronti ad arrivare anche Marco Corà e Alberto Teatin, entrambi classe ´97. Ormai ci siamo, -15 giorni al raduno ed è già fissata la prima amichevole contro il Chievo, il 18 luglio, alle 17.30 a S. Zeno.

Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Intoppi, speranze, accelerazioni e frenate. Per alcuni affari che sembrano in dirittura d’arrivo, altri improvvisamente si arenano. L’asse più caldo? È quello che lega Pordenone e Tamai. L’INTOPPO – La Triestina pigliatutto è piombata anche su Marco Minisini, centrocampista neroverde classe ’97, che tanto piace alle furie. Era praticamente tutto fatto, tra Pordenone e Tamai, ma l’ingresso dei giuliani nella trattativa fa tentennare il giocatore. Di mezzo, ovviamente, c’è la mano lunga dell’ex ds neroverede Pinzin, che conosce bene Minisini e lo vorrebbe come fuoriquota di lusso. ACCELERAZIONE – Ha subìto una scossa invece l’affare Paladin. L’attaccante del Pordenone spera ancora in una LegaPro, ma con ogni probabilità entro il fine settimana si aggregherà al Tamai. Sarà il primo rinforzo davanti per De Agostini, orfano di Furlan e Zambon. SPERANZA – Le furie devono attendere notizie per Denis Maccan, l’obiettivo numero uno. Dal Noncello non arrivano segnali sulla permanenza o meno del capitano. Presi intanto il centrocampista Concas e il difensore Bignucolo, entrambi del ’97, il primo dalla Berretti della Spal e l’altro da quella neroverde. IN CHIUSURA – Talin-Valente, il duo del Legnago, dovrebbe dire sì. I rinforzi possono quindi giungere al De Marchi già prima del verdetto finale sulla categoria dei Ramarri. Sono stati i primi obiettivi inseguiti da Bruno Tedino e dallo staff di mercato. Vicino anche Casagrande. MULI – A Trieste sta nascendo una squadra da titolo, ma Nichele non ne farà parte: si è accordato con la Luparense. In riva al Golfo arriverà però Giacomo Pettarin, il mediano udinese che sarebbe piaciuto anche a Lovisa in LegaPro. Per la difesa c’è Beghin, per l’attacco spunta Beccaro, nonostante la mezza parola spesa con il Delta.

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) É il giorno dei primi verdetti. Oggi la Covisoc, ovvero la Commissione di vigilanza sui conti delle società professionistiche, dovrebbe decretare l’esclusione delle 12 squadre che si sono iscritte alla Lega Pro senza presentare la fideiussione di 400 mila euro. Un atto dovuto, ma non definitivo. I club interessati, tra cui Venezia e Real Vicenza, avranno infatti tempo sino a martedì prossimo per completare la documentazione. E la stessa Covisoc esprimerà il proprio parere sui ricorsi alla Figc, che venerdì 17 stabilirà l’organico ufficiale della prossima serie C. Per il Pordenone, in attesa di ripescaggio, potrebbe dunque trattarsi di un giorno importante, qualora uscisse certificata la possibilità di una vera e propria raffica di esclusioni. Una situazione ideale per ambire al ritorno nei professionisti, seppure con gli ingenti esborsi economici che richiederà la domanda di riammissione. Intanto il neo commissario della Lega Pro, Tommaso Miele, sembra sposare la linea improntata al rigore economico più volte invocata dal presidente neroverde Mauro Lovisa, considerato che nella sua prima intervista dopo la nomina ha dichiarato che sarà un “severo controllore” della regolarità dei campionati e di confidare nei tempi rapidi della giustizia sportiva, chiamata a giudicare i casi spinosi giunti sul suo tavolo dall’inchiesta penale denominata “Dirty soccer”. Intanto, profumano quasi di beffa le penalizzazioni, per alcune irregolarità amministrative, comminate dal tribunale federale nazionale a quattro club di Lega Pro. Tutte da scontare nella prossima stagione: 5 punti al Savoia, 4 al Barletta, 2 all’Aversa Normanna e al Venezia. I due club campani sono già retrocessi in serie D, mentre pugliesi e veneti sono alle prese con una difficile situazione societaria che potrebbe mettere seriamente a rischio l’iscrizione . «Le penalizzazioni – ha più volte dichiarato il presidente Lovisa – devono essere scontate nella stagione in corso».

Ore 16.30 – (La Provincia Pavese) Appena prima di partire per il ritiro, il Pavia chiude le due questioni più spinose rimaste in sospeso. Il colpo più pesante è sicuramente quello della conferma di Andrea Ferretti che non lascerà via Alzaia per affrontare l’esperienza in serie A cinese a Shanghai. L’altro è la conclusione della telenovela Maspero con l’ex tecnico azzurro che ha rescisso il contratto insieme ai suoi collaboratori e a ore sarà annunciato in panchina al Mantova. Procedendo con ordine. Peserà parecchio (in positivo) la permanenza di Andrea Ferretti, capocannoniere del girone A di Lega Pro, con 16 reti. Non seguirà l’esempio di attaccanti italiani come Diamanti e Gilardino, che hanno scelto il calcio cinese (un movimento in forte crescita anche grazie al convinto sostegno del governo della superpotenza asiatica), Andrea Ferretti dopo che più di una voce lo dava con le valigie in mano per la Cina. «E’ evidente che quando la società mi ha fatto questa proposta io l’abbia attentamente valutata – ammette Ferretti –. Il calcio internazionale rappresenta una grande opportunità, ma alla fine rimanere a Pavia per me conta più di tutto. Quindi ho deciso in questo senso». Anche perché per Ferretti sarebbe stato un salto nel buio partire per la Cina, a Pavia invece conosce tutti: società, compagni e tifosi dai quali è molto amato. «Avevo promesso ai supporter del Pavia che non sarei andato via al termine della passata stagione quando in molti me lo chiedevano – ricorda l’attaccante azzurro – E direi che sono stato di parola. Vengo dalla miglior stagione della mia carriera sportiva, una stagione all’insegna della maturità, e non mi voglio assolutamente fermare qui sul piano dei risultati. Anzi, proprio con il Pavia ci sono degli obiettivi che voglio centrare. Mi riferisco naturalmente alla promozione nella serie Cadetta con questa maglia, vado in ritiro con questa idea fissa. In questa società ci sono progetti per il futuro, per un giocatore vuole dire moltissimo avere delle basi solide su cui contare». A chiudere ogni discorso sull’idea Ferretti-Cina è stata l’ultima (l’ennesima) chiacchierata, tra il direttore generale azzurro Massimo Londrosi e l’attaccante parmense. Decisiva la chiara volontà da parte di Andrea Ferretti di non voler lasciare il Pavia e di esserne uno dei punti di forza anche per la prossima stagione. A questo punto con la permanenza dell’attaccante a Pavia si chiude ogni discorso per quanto riguarda il mercato in fase di acquisti in fase offensiva. Oltre a Ferretti mister Marcolini può contare, infatti, sui riconfermati Alessandro Cesarini, Mattia Marchi e capitan Andrea Soncin. A loro si è aggiunto dalla Vigor Lamezia Stefano Del Sante. Sempre nella giornata di ieri si è messa la parola fine alla vicenda Maspero-Pavia. Con la rescissione il club “risparmierà” due anni di contratto che legavano l’ex tecnico a via Alzaia. Per lui, invece, la possibilità di tornare immediatamente ad allenare a Mantova, dove sarà seguito dai suoi collaboratori Luca Bozzini (vice) e Corrado Merighi (preparatore atletico). Sull’asse Pavia-Mantova questa rescissione sblocca anche una trattativa ben avviata per uno scambio che porterebbe il difensore Angelo Siniscalchi a disposizione di mister Marcolini, mentre a Mantova andrebbe l’esterno di centrocampo Samuele Sereni. Operazione che potrebbe chiudersi, quindi, poco dopo il via al ritiro azzurro di Varzi.

Ore 16.00 – (Gazzetta di Mantova) «Alla fine la fumata bianca per l’arrivo di mister Maspero al Mantova – spiega il presidente Sandro Musso – è arrivata grazie a una trattativa a 360 gradi fra l’Acm e il Pavia. Una trattativa che contempla l’addio di Angelo Siniscalchi alla maglia biancorossa e il ritorno nel Mantova dell’ex Samuele Sereni». Con un conguaglio in favore del club di Viale Te. Ma in serata c’è stato un intoppo, perché Sereni chiede un contratto biennale mentre l’Acm ne offre uno annuale. L’impressione è che un’intesa si troverà. Il presidente Sandro Musso e Maspero hanno provato fino all’ultimo a convincere Siniscalchi a restare, ma il difensore aveva scelto da tempo di accettare l’offerta del Pavia. Per l’aspetto economico ma soprattutto perché attratto dalla possibilità (forse l’ultima a 32 anni) di puntare a vincere il campionato per tornare a giocare in serie B. Per quanto riguarda Samuele Sereni, in biancorosso giocò 17 gare nella stagione 2011-2012, dopo essere arrivato a gennaio. Da allora, il 27enne mancino ha militato nell’Arezzo (serie D), nel Rimini (C2), nella Spal (C1) e la scorsa stagione nel Pavia, totalizzando 21 presenze e 3 gol. Il mercato del Mantova comunque non è ancora concluso. Oggi ci sarà un incontro con il 29enne difensore Elia Legati, che Maspero vorrebbe come sostituto di Siniscalchi. Si tratta di un elemento di grande esperienza, con tanti campionati di B alle spalle, che nell’ultima stagione ha giocato 30 partite (segnando un gol) nel Venezia. Lunedì ci sarà l’incontro per la conferma di capitan Matteo Paro. Rischia di saltare invece l’arrivo del 19enne portiere dell’Atalanta Boccanera, mentre come terzo arriverù Umberto Gottardi dal Chievo (1997). Festa ha rescisso il contratto con il Mantova e andrà al Crotone (intesa triennale).

Ore 15.40 – (Gazzetta di Mantova) L’ufficialità arriva soltanto in tarda serata, dopo le 22: Ricky Maspero ha rescisso il contratto con il Pavia e oggi firmerà un’intesa triennale con il Mantova. Già nelle ore precedenti, però, in Viale Te erano tornati i sorrisi per l’epilogo positivo della vicenda. «L’’intesa c’è, la firmeremo in serata», aveva detto lo stesso tecnico. E il presidente Sandro Musso aveva specificato: «L’accordo lo abbiamo trovato all’ora di pranzo, adesso (passate le 21.30, ndr) lo stanno sottoscrivendo a Bergamo Pelliccioni e i dirigenti del Pavia». Detto tutto ciò, ecco le prime impressioni di Maspero da allenatore del Mantova, anche se la sua presentazione ufficiale ci sarà soltanto oggi pomeriggio in sede: «Ho finalmente spezzato le catene – sorride il mister, scherzando sul lungo tira e molla con il Pavia -. Battute a parte, c’erano alcune cose che era giusto sistemare e l’abbiamo fatto. Ma non ho mai temuto che il mio contratto con il Pavia potessa impedirmi di arrivare al Mantova». Una piazza che Maspero considera prestigiosa: «Se non sbaglio lo stadio di Mantova è il quarto più capiente della Lega Pro, segno che la categoria gli sta stretta. E poi il pubblico… Quando è stato messo in condizione di farlo, ha fatto vedere di che pasta è fatto. Sono molto contento di venire ad allenare lì». Ancor più contento Maspero lo è per la squadra che la società gli sta costruendo: «Pelliccioni sta facendo un lavoro eccezionale, l’ho conosciuto da poco ma devo dire che è davvero molto bravo. Lavoriamo in team, con il presidente Musso, Di Loreto e tutti gli altri, in piena armonia. C’è proprio un bel clima». L’obiettivo stagionale? Su questo Maspero vola basso: «Mantenere la categoria. La nuova proprietà sta portando la propria mentalità nel club e ha un progetto triennale, come il mio contratto, per divertirsi sempre di più. Il primo step è dare una struttura solida alla società e mantenere la categoria, poi l’asticella si alzerà. Ma le cose si fanno un po’ per volta e sono certo che la piazza apprezzerà il fatto che il presidente Musso e i suoi soci non sono persone che vendono fumo, bensì dirigenti che intendono costruire per gradi qualcosa di importante». Maspero però non è allenatore che gioca per difendere… «No, quello assolutamente no. Io amo il calcio propositivo, offensivo. Sono sempre stato dell’idea che la gente viene allo stadio perché vuol vedere lo spettacolo, i gol, la qualità… Altrimenti sta a casa. Sarà compito nostro conquistare i tifosi e riuscire a farli innamorare della squadra e dei singoli giocatori. Ci proveremo giocando un calcio d’attacco, che avrà come base il modulo tattico 3-4-1-2». Maspero firmerà con il Mantova un contratto fino al giugno 2018 e arriverà in biancorosso con uno staff formato da tre professionisti: il viceallenatore Luca Pizzotti, il preparatore atletico Corrado Merighi e il preparatore dei portieri Vincenzo De Bernardin.

Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Davvero senza fine il tormentone della possibile acquisizione dell’Unione Venezia. Proclami via comunicato, interviste impossibili con i protagonisti, cambi di programma repentini. Di tutto un po’ mentre il tempo corre: di proposte scritte all’avvocato Fausto Baratella – incaricato di cedere la società – non ne è arrivata nemmeno una e gli appuntamenti con i gruppi interessati slittano di giorno in giorno. Riassumendo sarebbero due le cordate interessate: una che fa capo a Renzo Corvezzo, già patron del Treviso, e una che sarebbe targata Roma, voci dicono composta da imprenditori che avrebbero gestito il Monza nella passata stagione (poi fallito). Ma logicamente sta al legale mestrino valutare le proposte ed eventualmente individuare quella più adatta alla situazione. «Non ho incontrato il gruppo Corvezzo – spiega l’avvocato Baratella – anche perchè non avevamo appuntamento. Ho invece in agenda per domani (oggi per chi legge, ndr) quello con l’altra cordata che solamente nella serata di mercoledì ha fatto slittare di un giorno l’incontro. Finora non mi è stata presentata da nessuna realtà imprenditoriale alcuna proposta di acquisizione delle azioni dell’Unione Venezia. Solo richieste di informazioni e un unico incontro, peraltro interlocutorio, con il gruppo Corvezzo. Ho necessità di verificare e valutare ciò che vorranno propormi per iscritto ma il tempo non è moltissimo. Di certo io devo metterci la massima attenzione nelle valutazioni, quindi anche la tempestica per chiudere la trattativa ha un peso non secondario». Come dire che stiamo arrivando ai supplementari. Lunedì infatti il Venezia dovrebbe saldare le pendenze “istituzionali” (esclusi pagamenti Inps che sono stati rateizzati e dei quali è stata pagata la prima tranche) e presentare la fidejussione per poi ricorrere contro la bocciatura all’iscrizione alla Lega Pro che dovrebbe essere comunicata oggi. Dal gruppo Corvezzo arriva solamente una comunicazione – non confermata dal legale mestrino – : «Domattina (oggi per chi legge, ndr) abbiamo appuntamento con l’avvocato Baratella per formalizzare la nostra proposta». Il tormentone estivo continua. Ma il tempo è sempre meno.

Ore 14.50 – (La Nuova Venezia) Dovesse presentare ricorso e iscriversi alla prossima Lega Pro, il Venezia si ritroverebbe con un -2 in classifica da ammortizzare in avvio di stagione e la prospettiva di rimediare altri 2-3 punti strada facendo per la mancata presentazione della fideiussione, il mancato pagamento di stipendi e contributi del bimestre marzo-aprile 2015. Il Tribunale Nazionale Federale-Sezione Disciplinare ha presentato il conto in merito all’ultimo deferimento ricevuto, in data 4 giugno, da parte della Procura, in quanto l’Unione Venezia non ha provveduto a presentare entro il termine perentorio del 16 aprile la certificazione dell’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps. Inadempienze che aveva già portato al club prima 1 punto e poi altri 2 di penalizzazione in classifica. La Procura Federale ha chiesto 3 mesi di inibizione e altri 15 giorni per la recidiva per il presidente Yuri Korablin, che arriverebbe a scontare la pena a fine novembre sommando le altre inibizioni e 2 punti di penalizzazione da scontare nella stagione 2015-2016 e 500 euro di ammenda.

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Primo rintocco funebre verso la fine, oggi la Co.Vi.Soc mette fuori l’Fbc Unione Venezia dalla Lega Pro, quattro giorni di tempo per sistemare le pratiche e presentare, eventualmente, ricorso, ma a oggi il “punto di non ritorno” è terribilmente vicino. Anche perché il gruppo-Corvezzo, che fa capo alla Dinamica Consult, non si è fatto vivo con l’avvocato Fausto Baratella, mentre i rappresentanti della seconda cordata vedranno il legale mestrino solo in giornata. «Andiamo con ordine», ha spiegato l’avvocato Fausto Baratella, «da due giorni non ho più alcuna notizia da parte del cosiddetto gruppo Corvezzo». Ieri era in calendario l’incontro con la seconda cordata che ha manifestato interesse per il Venezia. «Ho ricevuto una telefonata chiedendomi di spostare l’appuntamento di ventiquattro ore. Il motivo? Mi è stato spiegato che hanno la necessità di mettere a punto l’operazione sul piano finanziario per presentare la proposta. Io sono a disposizione tutto il giorno, certo che ormai è venerdì e il tempo è sempre più ridotto. Arrivasse oggi una proposta concreta d’acquisto, la verifica potrebbe iniziare solo lunedì con l’apertura delle banche. Logico che si può lavorare anche nel weekend tenendo conto che il tempo si sta davvero esaurendo». E se qualcuno arrivasse all’ultima ora sperando in un’acquisizione senza verifiche? «Non se ne fa niente, ovvio», ha spiegato Fausto Baratella, «io ho ricevuto delle disposizioni ben precise per arrivare alla cessione della società e una di queste è la verifica della solidità finanziaria reale di chi si presenta, e non solo a parole». Quindi acquisizione delle quote con 28 mila euro, ma soprattutto l’assegno che copra le vecchie inadempienze e la fideiussione da 400 mila euro pronta. Vedremo oggi se la seconda cordata si presenterà effettivamente all’appuntamento e quali saranno le carte che verranno gettate sul tavolo dell’avvocato Baratella. Co.Vi.Soc. Oggi la Co.Vi.Soc e le altre Commissioni invieranno alle 56 società di Lega Pro superstiti (Monza, Grosseto, Castiglione e Barletta sono già out) il comunicato in cui ufficializzeranno la concessione o meno della Licenza Nazionale per la stagione 2015/2016. L’Fbc Unione Venezia, che al 30 giugno ha presentato solo la domanda di iscrizione e la documentazione amministrativa richiesta ma non la fideiussione di 400 mila euro, sarà esclusa dalla Lega Pro, le altre posizioni irregolari riguardavano Benevento, Ischia, Lupa Castelli Romani, Martina Franca, Paganese, Pisa, Real Vicenza, Reggina, Savona, Varese e Vigor Lamezia. Benevento e Pisa sembrano aver risolto i problemi, il Savona quasi. Mercato. Sasha Cori, ex centravanti del Venezia due stagioni orsono, ha raggiunto Stefano Fortunato all’Arezzo, i toscani stanno anche puntando Simone Magnaghi, ambito anche dal Lanciano in serie B, infine il centrocampista Daniele Giorico ha rescisso con il Cagliari dove era ritornato dal prestito in laguna.

Ore 14.00 – (Giornale di Vicenza) Tante chiacchiere, poca sostanza. Si potrebbero riassumere così gli ultimi giorni in casa Real Vicenza. Nonostante i mormorii continuino a tener banco nell´ambiente, pare che la concretezza sia ben lontana. La soluzione romana ormai sembra essere tramontata. Tanto fumo, poco arrosto. Le telefonate non sono abbastanza. E anche la strada verso Treviso, che pur rimane la più praticabile, è tutta in salita. Qualche movimento di fondo c´è, questo non lo ha nascosto nemmeno Diquigiovanni negli ultimi giorni. Ma per il momento non è abbastanza. Ci vuole un giro di chiave, secco. Impossibile ora negare che la mancanza di una svolta definitiva non faccia molto ben sperare. E il calendario segna meno cinque. Cinque giorni di sofferenza ancora. Cinque giorni a disposizione di Lino Diquigiovanni e i suoi collaboratori per trovare una possibile soluzione. Eppure la fine più plausibile oggi si direbbe essere la chiusura. Chiusura annunciata dal patron biancorosso più di un mese fa in quella conferenza stampa, del 4 giugno, che sembrava aver messo un punto all´era Real Vicenza. Da allora un´altalena tra alti e bassi, tra ottimismo e sfiducia. Altri segnali poco confortanti arrivano anche dal naturale movimento che c´è intorno ai giocatori biancorossi. Naturale sì, ma nei prossimi giorni se a livello societario non dovessero esserci novità, potrebbero partire pedine importanti della rosa del Real. Il principale acquirente? Il Pavia di Marcolini. Dopo il trasferimento del tecnico e di Marco Cristini, e l´interessamento per Piccinni, ora gli occhi sono puntati su Dario Polverini, che però è corteggiato anche dall´Arezzo e da altre squadre di Lega Pro. Ancora una volta, bisognerà vedere quale sarà l´epilogo delle vicende societarie.

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Si sblocca, almeno in entrata, il mercato del Bassano che ieri ha ufficializzato l´arrivo di Roberto Candido, 22 anni, indifferentemente trequartista o esterno di fascia. Nativo di Monza, Candido a luglio si è svincolato dal Monza, che lo aveva dato in prestito alla Pro Patria con la quale quest´anno da ala ha bollato 9 reti in 33 gare di cui tre solo alla Virtus, una a Busto Arsizio e doppietta al Mercante. Gran bell´ingresso a costo zero prelevato senza clamori. Prima della Pro Patria, Candido, un metro e 68 per 60 kg, era stato a Monza con Asta, segnando anche lì e prima ancora all´Alto Adige in C1 e al Sassuolo in B, il tempo di giocare una partita per il debutto. Svezzato nel vivaio interista, Candido è il tassello inaugurale di una batteria di rifinitori ed esterni che cambierà presumibilmente faccia: su Furlan che ieri era vicino al Latina, c´è da segnalare il controsorpasso del Lecce: Asta lo vuole a tutti i costi al pari di Iocolano, che però è sotto contratto, e del portiere Grandi. Più dura trainare in Puglia Nicola Bizzotto, combattuto se accettare il rinnovo biennale proposto da Seeber o tuffarsi sull´offerta a cifre leggermente superiori del Padova. Dovesse perderne due di fantasisti, la Virtus si è cautelata sondando Nicola Mancino, 31enne napoletano, libero dall´accordo con la Casertana e in cima alla lista pure di Reggiana e Matera, eccellente uomo assist che spesso però la imbuca. Detto che Ingegneri è vicino a tornare a Santarcangelo, in retrovia Bassano monitora da vicino Paolo Frascatore, romano, 23 anni, difensore di fascia di un metro e 88 che dopo lo scudetto con la Primavera della Roma è sbocciato in Under 21 (2 presenze con Mangia cittì) e lo scorso anno era con Sottili a Pistoia. Lo controlla la Roma, può arrivare.

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) L´avvocato Gian Luigi Polato è il nuovo presidente del Vicenza Calcio. La carica, nei fatti già ricoperta dopo le dimissioni rassegnate da Tiziano Cunico esattamente un mese fa, ha assunto tutti i crismi dell´ufficialità nella riunione di ieri pomeriggio, quando appunto l´assemblea del Vicenza calcio, di cui è azionista di maggioranza Finalfa e il cui presidente è Sergio Cassingena, ha deliberato la ratifica della nomina dell´avv. Gian Luigi Polato alla carica di massimo dirigente. Polato torna così ad essere il presidente del Vicenza, come già avvenuto dal 4 dicembre 2007 al 25 luglio 2008 in seguito alle momentanee dimissioni di Sergio Cassingena per problemi di salute.L´assemblea ha nominato inoltre Antonio Mandato, socio di Vi.Fin., vicepresidente della società biancorossa ed ha pure nominato nuovo consigliere del cda Leonardo Adamo, anche lui socio di Vi.Fin. di cui è pure amministratore. La finanziaria presieduta da Alfredo Pastorelli si è costituita lo scorso aprile con il concorso di alcuni imprenditori vicentini per garantire alla società biancorossa la liquidità necessaria a concludere la stagione rispettando tutti i pagamenti previsti, senza incappare in penalizzazioni. La nomina di Mandato a vicepresidente e l´ingresso di Adamo nel cda di Via Schio sembrano un ulteriore passo in avanti nel percorso che in teoria dovrebbe progressivamente portare Vi.Fin. ad affiancare e quindi a rilevare Finalfa nella proprietà della società biancorossa. Riassumendo: oggi il consiglio di amministrazione del Vicenza è formato dal presidente Gian Luigi Polato, pure lui socio di Vi.Fin., dal vicepresidente Antonio Mandato, dall´amministratore delegato Dario Cassingena, dai consiglieri Leonardo Adamo e Paolo Cristallini. Abbiamo chiesto al neopresidente, Gian Luigi Polato, la prima cosa che intende fare per il Vicenza:«Così come ho detto oggi (ieri per chi legge ndr) all´assemblea la prima cosa che farò sarà quella di riformare gli aspetti economico-finanziari della società, del resto tale programma è già stato iniziato grazie a Vi.Fin., di cui faccio parte».Quindi? «Obiettivo primario è quello di ridare un assetto positivo alla società, mai come in questo periodo si susseguono riunioni per definire gli aspetti relativi al marketing, agli abbonamenti e alla vicende legate allo stadio Menti, cercando di ottenere nell´interesse dei tifosi biancorossi una programmazione che sia all´altezza di un´azienda sana».

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Giornata interlocutoria ieri per quanto riguarda i movimenti di mercato. Un ulteriore incontro del diesse Paolo Cristallini col Genoa ha limato qualche aspetto della trattativa per riportare a Vicenza Mario Sampirisi, ora tutto sembra essere risolto e oggi si dovrebbe arrivare alle firme. Firme certe invece quelle che verranno apposte oggi per Marco Pinato, il giovane centrocampista del Milan che verrà a titolo definitivo. Prosegue la trattativa per portare in biancorosso i due giocatori dell´Atalanta Roberto Gagliardini, centrocampista, e Leonardo Gatto, esterno, non è di certo semplice ma la volontà del Vicenza è di assicurarsi entrambi e non c´è l´intenzione di mollare. Nessuna novità per quanto riguarda Richard Marcone, ma è certo che la società biancorossa vuole partire per il ritiro domenica con un portiere da mettere alle spalle di Mauro Vigorito.Altro giocatore su cui il club ha ancora qualche speranza è Antonino Ragusa, l´attaccante di fronte ad un´offerta della serie A non direbbe no, ma qualora ci fossero solo prospettive di B pare aver espresso il desiderio di tornare a Vicenza. Infine ieri è girato il nome di Daniele Mignanelli, terzino sinistro in forza alla Reggiana, come possibile obiettivo del club di via Schio, il giocatore piace ma per ora non pare rientrare nei programmi.

Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) Appena un pochino di più di un gol a partita: 44 in 42 gare di campionato. È il bottino del Vicenza nella scorsa stagione, bottino offensivo non da terzo posto finale in classifica e quindi da semifinale playoff, visto che 13 formazioni avevano segnato più dei biancorossi. Bravissimi però a prendere pochi gol: solo 37, con la terza miglior difesa dello scorso torneo dopo Carpi e Bologna, entrambe promosse in A. I numeri dell´ultimo campionato dicono che la fase difensiva era da promozione, mentre per quella offensiva si può fare meglio. Allora il bilancio dell´ultima stagione conduce dritto ad una strategia di mercato: serve più potenza di fuoco in avanti, cioè occorre disporre di più giocatori in grado di finalizzare.E a questo punto ecco profilarsi il bivio forse fondamentale di questo mercato biancorosso: Andrea Cocco resterà o no? La questione pare essenziale, perché Cocco non solo è stato il vero e quasi unico terminale offensivo del Vicenza dello scorso torneo, ma ha segnato 20 dei 44 gol del bottino di squadra.Certo, è chiaro che ripetersi a quei livelli stratosferici (e mai raggiunti prima in carriera) sarà difficile per Cocco, ma in ogni caso averlo ancora a disposizione, oppure no, fa una bella differenza. Ora l´attaccante biancorosso ha 29 anni e un contratto con il Vicenza, che ne controlla il cartellino, in scadenza il giugno 2016. Normale da un lato la legittima aspirazione del giocatore a monetizzare con un bel contratto un campionato straordinario in fase realizzativa: chi non lo farebbe alla soglia dei 30 anni? Dall´altro lato il Vicenza può tenere Cocco solo se trova con lui un´intesa sul prolungamento, e adeguamento, del contratto in essere. Se non ci riesce, alla società di via Schio conviene cedere oggi Cocco, perché dal gennaio del 2016 lo perderebbe a parametro zero, cioè senza ricavarne nulla, visto che andrebbe in scadenza nel giugno prossimo. Peraltro, anche a considerare l´ipotesi-cessione, il Vicenza legittimamente non intende svendere e quindi attende offerte congrue ai 20 gol segnati dal bomber. La situazione è complessa. In ogni caso la soluzione che verrà data alla questione-Cocco appare fin d´ora come lo snodo forse principale delle operazioni.Restasse l´attaccante, si tratterebbe di irrobustire l´organico con una o due punte esterne (dipende anche dall´eventuale ritorno o meno di Ragusa) in grado di garantire un certo numero di gol. Dovesse invece fare le valigie Cocco, il discorso sarebbe più complicato e oneroso, perché anzitutto sarebbe necessario individuare e acquistare una punta da una quindicina di gol: non facile.Finora il Vicenza si è mosso più nella prospettiva di dover affiancare una punta di valore a Cocco e così si spiega per esempio l´interesse manifestato per Mame Thiam, punta di proprietà della Juventus, reduce da una stagione chiusa con 8 reti nel Lanciano. Ma bisognerà vedere in questi giorni che precedono la partenza per il ritiro in Cadore se sarà possibile gettare almeno le basi di un accordo con il manager di Cocco per il prolungamento del contratto. I segnali giunti fin qui sembrano schiudere la porta ad una cauta fiducia, ma le strategie di mercato, del Vicenza e degli altri club, possono mutare anche rapidamente e in fondo chi è interessato a Cocco (e finora si è parlato del Pescara, che l´aveva già chiesto a gennaio, e del Cagliari) potrebbe non aver ancora affondato il colpo. Molto infatti dipenderà anche dall´entità dell´eventuale offerta che arriverà in via Schio.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Matteo Nichele è il primo acquisto ufficiale della Luparense San Paolo. «Mi fa piacere che abbia firmato per la nostra società rinunciando a offerte da categorie superiori – sottolinea il presidente Stefano Zarattini – significa che crede fortemente nel nostro progetto: l’accordo è per più stagioni e spero che finisca la carriera con noi. Sono contento, l’ho visto molto carico. È un giocatore che per caratteristiche incarna perfettamente il nostro dna affamato e combattivo. Lo ha voluto fortemente in primis il nostro allenatore che lo stima molto». Ecco Nichele, reduce dalla promozione con i biancoscudati in Lega Pro. «Arrivare alla Luparense significa abbracciare un progetto con a capo un presidente ambizioso e aiutato da gente competente. La scelta è stata fatta in proiezione futura e l’aspetto della vicinanza a casa ha inciso molto dato che avendo due bambini, era importante per me stare vicino a loro. Ma quello che ha inciso di più è l’ambizione che hanno il presidente Zarattini e tutto il suo gruppo di lavoro». Un flash del direttore sportivo Alberto Briaschi che ha già avuto Nichele al Bassano. «Lo conosco bene e l’ho seguito in questi anni, sono felice che abbia capito il progetto della società e deciso di venire da noi».

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) La domanda di ripescaggio in Serie D attende un risposta che a San Martino tutti sperano sia positiva. Intanto, pur non sapendo ancora a quale campionato parteciperà, Stefano Zarattini sta costruendo una squadra che con l’Eccellenza non avrà nulla a che vedere: dopo Giglio, De March e Brotto, la Luparense San Paolo si è assicurata Matteo Nichele, recente trionfatore in Serie D con il Padova. «Abbraccio un progetto ambizioso», le prime parole del centrocampista bassanese. «La mia è una scelta in prospettiva futura, e avvicinarmi a Bassano, con due bambini a cui stare vicino, è molto importante per me. L’ambizione del presidente Zarattini e tutto il suo gruppo di lavoro mi ha convinto subito». Soddisfatto il patron dei lupi, che si assicura un big: «Nichele ha rinunciato a proposte di categoria superiore perché crede fortemente nel nostro progetto, e infatti l’accordo è per più stagioni. Sono contento, l’ho visto molto carico: è un giocatore che per caratteristiche incarna perfettamente il nostro Dna affamato e combattivo. Lo ha fortemente voluto in primis il nostro allenatore Daniele Pasa, che lo conosce bene e ha stima nei suoi confronti».

Ore 11.00 – (Gazzettino) Oggi dovrebbe essere il giorno del nuovo allenatore del Cittadella. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che Stefano Marchetti nei giorni scorsi ha detto che l’ufficialità potrebbe addirittura slittare all’inizio della prossima settimana, ma ormai la scelta è stata fatta: sarà un testa a testa tra Roberto Venturato ed Ezio Gelain. I due profili piacciono entrambi al direttore generale Stefano Marchetti che li conosce molto bene, e anche per il dirigente di via Cà dai Pase non deve essere semplice optare per un uno a discapito dell’altro. Sensazioni? Difficile fare un pronostico: quando sembrava che Gelain fosse davanti a Venturato, ecco che negli ultimi giorni il secondo pare abbia limato il “gap” e addirittura sorpassato nelle preferenze l’allenatore originario di Fontaniva. Di sicuro il Cittadella comincerà i lavori conoscendo il nome del nuovo tecnico: mercoledì prossimo – e non lunedì come inizialmente previsto – la squadra si ritroverà al Tombolato per il raduno. Qualche giorno di test fisici in pianura e visite mediche prima di cominciare la preparazione vera e propria a Lavarone, da domenica 19 luglio. Prima di partire per la montagna, ci sarà la presentazione ufficiale della squadra: abbandonata la location degli ultimi anni – la tribuna ovest dello stadio Tombolato – sabato 18 luglio alle 19 il Cittadella sarà di scena a Villa Rina, in sala consigliare. Nella serata, dal sapore prettamente tecnico, saranno presentati i giocatori, lo staff tecnico, la campagna abbonamenti, i nuovi sponsor e le maglie del prossimo campionato, con novità annunciate nei colori. Immancabile, la “Festa del Tifoso” a Lavarone, giunta alla quinta edizione, per seguire da vicino il nuovo Cittadella. Domenica 26 luglio i tifosi partiranno alle 8 dallo stadio per raggiungere il ritiro granata. È previsto il pranzo sotto il tendone quindi l’amichevole del Cittadella. Iscrizioni entro il 23 luglio (massimo 450 posti).

Ore 10.40 – (Mattino di Padova) Portiere, spunta un altro nome. Oltre a Marcone, italo-romeno del Trapani, e ad Alfonso, svincolato e reduce da una stagione con la Pro Piacenza, il Cittadella sta sondando il terreno per Giacomo Bindi: senese, 28 anni, è pure lui svincolato dopo la fine del contratto con il Catanzaro. Sin qui siamo ai rumors. Come sono “voci” quelle che parlano di un interessamento del Novara, oltre che del Como, per Andrea Paolucci: il d.g. Stefano Marchetti ha chiarito in modo inequivocabile che il giocatore «non è sul mercato», ma i suoi procuratori stanno con insistenza cercando una sistemazione in serie B. Fuori discussione la sua presenza al ritiro di Lavarone, dove il Citta rimarrà dal 19 luglio al 2 agosto, ma la sensazione è quella di una frattura che va ricomposta per non avere strascichi. È invece ufficiale la cessione dell’attaccante della Primavera Elia Bortoluz al Torino, a titolo definitivo. Intanto, il Centro coordinamento club granata ha fissato per domenica 26 luglio la 5ª “Festa del Tifoso” a Lavarone: per le iscrizioni ci si può rivolgere ai vari club, entro giovedì 23. Fissata anche la data della presentazione della squadra per la nuova stagione: si svolgerà nella sala consiliare di Villa Rina, sabato 18 luglio alle ore 19.

Ore 10.10 – (Gazzettino) In realtà il direttore sportivo sta già sondando altre soluzioni, tra le quali anche quella che porta a Zecchin pur non essendo ben visto un eventuale ritorno dell’esterno di Camposampiero da buona parte dei tifosi. «Non c’è comunque solo Zecchin, seguiamo anche altri esterni». Passando all’attacco, oltre a Neto Pereira, Altinier e Torromino, ci sono altri nomi sul taccuino del diesse. «Ci siamo orientati anche verso altri attaccanti che non sono usciti sui media, vediamo un attimo le risposte che abbiamo». Con riguardo ai giovani, due terzini mancini sono praticamente in dirittura: per Di Nicola bisogna solo attendere che il Pescara gli rifaccia il contratto per poi girarlo appunto ai biancoscudati, mentre per Anastasio, che è di proprietà del Napoli, si tratta di attendere che l’agenda del diesse partenopeo Giuntoli sia un pò più libera.

Ore 10.00 – (Gazzettino) Altra operazione bene avviata è quella con un altro difensore centrale, ossia Bizzotto. «C’è solo da mettere a fuoco qualche situazione. Se siamo vicini a chiudere? Penso di sì». Ma perché ciò avvenga è necessario che ci sia un faccia a faccia risolutore con la controparte, che al momento non c’è stato. Resta calda la pista che porta al centrocampista De Risio, tanto più che ha risolto il contratto con il Benevento. «Resta comunque una situazione complicata, ma spero di riuscire a prenderlo». Per quanto riguarda invece la trattativa che porta all’esterno offensivo Arcidiacono, il Padova sembra essersi un pò spazientito per i tentennamenti del giocatore, che è corteggiato anche da Matera e Benevento. E i biancoscudati si attendono una risposta definitiva a stretto giro di posta. «È un’operazione difficile da fare. Non abbiamo abbandonato la strada, ma all’inizio della prossima settimana ci deve essere la svolta. E se non riusciamo a prenderlo, ci guarderemo attorno».

Ore 09.50 – (Gazzettino) Mazzocco non è più del Parma, è oggi firmerà con il Padova. È arrivata l’ufficialità dello svincolo automatico per il centrocampista dopo il fallimento del club ducale e alle 16 sarà in sede all’Euganeo per legarsi ai biancoscudati con un contratto almeno di due anni. Non sarà l’unico giocatore dell’anno scorso a mettere il sigillo sul nuovo contratto, dato che con lui ci sarà anche Niccolini. Intanto, Fabrizio De Poli è stato protagonista ieri di un blitz a Milano per portare avanti le trattative che lo vedono impegnato su più fronti. Ancora nessuna fumata bianca ufficiale, che potrebbe però essere dietro all’angolo almeno nel caso del difensore centrale Fabiano. «Diciamo che per lui potrebbero non esserci problemi, mentre per gli altri discorsi dobbiamo aspettare un pò. In questo momento stiamo vivendo alla giornata, anche se ogni giorno può essere quello buono».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Arcidiacono stop. È questo lo strappo più profondo registrato ieri: la pazienza del ds nei confronti dell’esterno offensivo, suo ex giocatore a Martina Franca, è arrivata al limite. Perché il continuo tira-e-molla tra Padova, Matera e Benevento ha allontanato Arcidiacono, che alla fine potrebbe accasarsi alla Juve Stabia. Le speranze non sono spente del tutto, entro il fine settimana si tenterà un ultimo assalto ma le possibilità si sono ridotte. Altri movimenti. Stefano Pozza, centrocampista dell’Altovicentino che il Padova aveva pre-allertato nel caso in cui non fossero arrivati gli obiettivi inseguiti per il settore centrale, ieri si è legato all’ArzignanoChiampo ed è uscito definitivamente dalla lista dei papabili. Il Padova, infine, sta cominciando anche a sondare le richieste giunte per Filippo Pittarello: l’attaccante dovrebbe essere inserito in addestramento tecnico e poi girato in quarta serie, con Abano e Luparense (se sarà ripescata) in prima fila.

Ore 09.20 – (Mattino di Padova) Perché Vincenzo Rispoli, agente di Bizzotto, doveva essere a Milano e invece si è trattenuto a Livorno, mentre Palomba è rimasto bloccato a Bologna da altri impegni. «Con Rispoli ci siamo sentiti al telefono», ha poi spiegato De Poli in serata, «e diciamo che siamo abbastanza vicini, domani (oggi, ndr) si potrebbe chiudere per Bizzotto. Invece ho incontrato il procuratore di Daniel Di Nicola: da parte nostra è tutto fatto, ma lui deve prima fare il contratto con il Pescara, spero che tutto si concluda entro sabato prossimo. Per Armando Anastasio devo solo sperare che il diesse del Napoli Giuntoli trovi due minuti tra i suoi impegni per risolvere la questione, con l’agente è già tutto fatto». Palomba non s’è visto né sentito, e tutto è stato rimandato. Ma una buona notizia c’è: ieri la Figc ha ufficializzato lo svincolo coatto di tutti i giocatori del Parma, fallito, e questa sera Davide Mazzocco firmerà il suo contratto con il Padova: il giocatore è atteso nel tardo pomeriggio in viale Rocco, così come Daniel Niccolini.

Ore 09.10 – (Mattino di Padova) Una toccata e fuga di qualche ora a Milano non è bastata per chiudere i primi affari. Il giorno buono per le ufficialità dei primi colpi in entrata slitta ad oggi: la missione di Fabrizio De Poli nella capitale del calciomercato ieri pomeriggio qualche frutto l’ha portato, con il Padova che ha praticamente chiuso l’ingaggio del difensore Nicola Bizzotto, svincolato dal Bassano, ma di contro ha visto sfumare, quasi definitivamente, la pista che portava a Pietro Arcidiacono, uno dei principali obiettivi per l’attacco da un mese a questa parte, e ha lasciato un po’ di delusione anche il mancato incontro con Gerry Palomba, agente del difensore Fabiano e del centrocampista De Risio, per i quali tutto è rimandato a questa mattina. A otto giorni dalla partenza per il ritiro di Pieve di Cadore la squadra di Parlato è un cantiere che ritarda a prender forma. La rabbia. «Entro il fine settimana voglio aver chiuso almeno quei giocatori che stiamo trattando da tempo»: questo è stato l’ultimatum lanciato dal direttore sportivo ai procuratori attesi ormai da una decina di giorni per chiudere le prime trattative.

Ore 09.00 – (Mattino di Padova) Cadono gli allarmismi per il recupero in tempi brevi del manto erboso dello stadio Euganeo, danneggiato dal concerto di Jovanotti del 30 giugno scorso. A comunicarlo è la società biancoscudata. «In seguito alla verifica odierna con i tecnici incaricati, con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e del Calcio Padova», riporta la nota ufficiale di ieri, si è deciso che «subito dopo il doppio evento Vasco Rossi (12 e 13 luglio, ndr) saranno effettuati tutti gli interventi necessari affinché in massimo 10/15 giorni il prato riacquisti la perfetta uniformità». Pertanto, nella prima settimana di agosto il campo sarà disponibile.

Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro il 5 agosto.

Ore 08.28 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadore dal 18 luglio al 2 agosto.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 9 luglio: il borsino delle trattative biancoscudate varia di giorno in giorno, ma si registra una brusca frenata per Arcidiacono.




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