Live 24! Padova, doppia seduta alla Guizza aspettando l’amichevole di domani con la Triestina

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Ore 22.00 – (Il Piccolo) Nella quarta uscita stagionale l’Unione Triestina 2012 non va oltre lo 0-0 sul campo dello Nk Jadran Porec, formazione che milita nella terza divisione croata. Si tratta del terzo pareggio della formazione giuliana, reduce dal primo squillo stagionale nell’amichevole di sabato scorso a Santa Croce contro il Vesna (1-0). A Parenzo, Masitto ha disposto la sua squadra con l’ormai canonico 4-3-3, concedendo le chiavi della porta al giovane Bonin, mentre sula linea di difesa hanno fatto coppia in mezzo Piscopo e Beghin, assistiti da Ciave a sinistra e Ricci a destra. Nel centrocampo a tre spazio a Pettarin in mezzo coadiuvato da Battaglini e Migliorini. Davanti Zubin riferimento centrale con Zanardo e Solinas a supporto sugli esterni. Soddisfatto l’allenatore Cristiano Masitto: “Un ottimo test se consideriamo l’amichevole di sabato e il riposo, abbiamo fatto bene le due fasi di gioco, anche se non abbiamo trovato la via del gol nonostante le 9-10 nitide palle gol confezionate. Sono comunque soddisfatto, ho visto la giusta mentalità necessaria in questa fase della preparazione” Per domani intanto è stato programmato un test ben più probante per l’Unione Triestina, che alle 18 sul campo di Caorle affronterà il Padova, promosso in Lega Pro grazie allo strepitoso campionato della scorsa stagione e candidato protagonista della terza serie, ancora in attesa della definizione degli organici che seguiranno alle sentenze sull’inchiesta “Dirty Soccer”; per Zubin (ex di turno) e compagni, un bel banco di prova.

Ore 21.30 – (Corriere delle Alpi) Boom abbonamenti. Il Belluno forse non si aspettava una risposta del genere da parte dei suoi tifosi, al momento del via dei tesseramenti per la nuova stagione. Al termine della prima fase risultano essere stati sottoscritti ben 237 abbonamenti. Numeri importanti, specie considerando che negli anni passati alla fine il totale superava di poco il centinaio. E non è ancora finita. Indubbiamente il prezzo era invitante, con soli 100 euro per assistere a tutti i match casalinghi, ma anche due anni fa il costo era lo stesso ma i numeri erano decisamente più bassi. L’ottimo risultato è confermato anche dalle parole del nuovo responsabile del marketing gialloblù Simone Soccal. «Se teniamo conto che siamo partiti con l’obiettivo di arrivare almeno a 150 sottoscrizioni, è chiaro che siamo più che soddisfatti. Adesso però, con la seconda fase ancora aperta per più di un mese ci piacerebbe toccare quota 250». Soccal poi analizza i motivi di questi numeri che sono decisamente importanti per una serie D. «Chiaramente in questa campagna abbonamenti abbiamo voluto adottare una politica più aggressiva. Vogliamo avvicinare la gente allo stadio e direi che adesso sappiamo di avere uno zoccolo duro importante su cui contare. È fondamentale per una società come la nostra che vuole puntare ad un campionato di vertice. Speriamo poi che i risultati sul campo invoglino altra gente ad assistere alle partite del Belluno». In omaggio agli abbonati veniva inoltre fornita la Tessera Sostenitore, mentre gli altri tifosi possono continuare ad acquistarla. Un modo per avvicinare ancora di più i supporters alla squadra con la possibilità, al costo di 10 euro, di usufruire di sconti e di ricevere ad ogni partita gli sms con i risultati della squadra di Vecchiato. «Qui non abbiamo un dato ufficiale però siamo oltre le 200 tessere sottoscritte, oltre a quelle omaggio agli abbonati. Ci piacerebbe raggiungere quota 500, dato che ci si può tesserare fino a fine stagione». La partita sarà sempre al centro dell’attenzione ma al giorno d’oggi bisogna anche inventarsi dell’altro, per richiamare più gente possibile. «L’intenzione è quella di dare sempre vita a un terzo tempo al bar dello stadio dopo ogni match, magari con un dj. La prima partita casalinga infine vedrà la presentazione del settore giovanile. Volevamo farla in occasione della Coppa, ma poi c’è stato il rinvio e allora si aspetta quella data».

Ore 21.00 – (Alto Adige) Tutti presenti, tranne Cremonini, Proch, Melchiorri e Sarzi. L’Alto Adige da lunedì è tornato a sudare e sbuffare sul sintetico del centro Sportivo di Maso Ronco, dopo il ponte di Ferragosto concesso dal ds Piazzi. Un’adunata alla quale non hanno partecipato il centrocampista Davide Cremonini, ceduto in prestito al Grosseto (serie D), e l’attaccante Daniele Proch finito al Dro del presidente Angeli. I due gioiellini del settore giovanile biancorosso sono stati ceduti con la formula del prestito annuale. Melchiorri e Sarzi, invece, reduci entrambi da un’operazione al menisco, sono convalescenti per cui torneranno ad unirsi più avanti alla pattuglia guidata da un mister Stroppa particolarmente soddisfatto di come si sta sviluppando il lavoro di preparazione al campionato. «Il lavoro va avanti senza intoppi – conferma il tecnico biancorosso -. C’è da migliorare ancora la condizione sotto l’aspetto della forza e della brillantezza. Per questo motivo da ieri (lunedi, ndr) si è cominciato a lavorare in maniera diversa: più sulla qualità che sulla quantità!». Mister si è chiuso il primo ciclo di lavoro. Cosa l’ha più soddisfatta di questo periodo? «L’aver constatato che si sta formando un buon gruppo. Mi riferisco all’aspetto relazionale, c’è già una forte sintonia tra i ragazzi e questo sicuramente è un valore aggiunto indispensabile per il buon funzionamento dello spogliatoio. Devo essere sincero era quello che volevo sin dall’inizio, dobbiamo essere una squadra sotto ogni punto di vista, sia in campo che fuori». La forza del gruppo che torna utile nei momenti difficili di una stagione. «Quando si cerca di fare le squadre – spiega Stroppa – la differenza la fanno gli uomini. La forza dello spogliatoio la si vede nei momenti di difficoltà, perché quando le cose vanno bene va bene tutto, mentre al contrario la differenza la fanno la professionalità e il modo di essere di ogni singolo protagonista». Qual è stata la sorpresa di questa prima parte? «Ogni ragazzo al momento sta dimostrando di valere la partecipazione in questo gruppo dove c’è già una buona amalgama ed una precisa identità. E se mettiamo da parte le proibitive amichevoli, le risposte in coppa ci sono state e tutte favorevoli. Ripeto sono tranquillo perché al momento non vedo situazioni insormontabili». La Legapro sfornerà calendari il prossimo 27 agosto, praticamente a pochi giorni dall’inizio del torneo. Può essere un handicap? «Assolutamente no! Il fatto di far uscire i calendari con qualche settimana di anticipo aiuta a risolvere il problema logistico, burocratico o organizzativo, sotto l’aspetto tecnico ci sono sempre sette giorni per preparare la partita».

Ore 20.40 – (La Provincia Pavese) Dovrebbe firmare un biennale con il Pordenone Alex Pederzoli, il regista in uscita dal Pavia che con il club azzurro aveva ancora due anni di contratto. Il giocatore ieri era in Friuli per concludere la trattativa che dovrebbe sancire il suo trasferimento. Restava da risolvere la questione dell’incentivo all’esodo che il Pavia dovrebbe versare a Pederzoli, il quale in azzurro aveva un ingaggio tra i più alti dei giocatori in rosa. La buonuscita dovrebbe restringere la differenza con ciò il giocatore percepirà al Pordenone (dove l’ingaggio sarà sensibilmente inferiore), club nel quale troverà un altro ex azzurro, Caio De Cenco. Riguardo al mercato in uscita restano diverse operazioni da definire: due tra Sabato, Angelotti e Cardin potrebbero andare via, mentre si cerca una nuova squadra anche per Alessandro Corvesi, oltre che per Bracchi e Grbac. Le rose, secondo le disposizioni delal Lega Pro, devono essere di 24 giocatori, ai quali possono essere aggiunti i giovani di serie in addestramento tecnico.

Ore 20.20 – (La Provincia Pavese) E se a dicembre contro il Verona dovesse scapparci la rivincita? Perché Alessandro Marchi i gialloblù li ha già incontrati con la Cremonese l’anno scorso, sempre in Coppa Italia, al terzo turno: fu però un 3-0 senza storia per la squadra di Mandorlini. Esito ben diverso dall’impresa del Pavia a Vicenza, venerdì contro il Bologna, che ha visto anche il neoazzurro tra i protagonisti. «Sì, quella contro il Bologna è stata la gara più prestigiosa che ho mai giocato, l’unica contro una squadra di A oltre al Verona – spiega il venticinquenne esterno-mezzala – le sensazioni in campo erano positive, era la mia prima gara ufficiale dopo qualche mese e mi sono trovato subito bene. Abbiamo lavorato tanto e la squadra inizia già a girare: le cose che proviamo sono venute. Sapevamo che ci voleva anche parecchio spirito di sacrificio, ma la qualità non ci manca. Forse avevamo più motivazioni del Bologna, ma ciò non toglie che la nostra è stata un’impresa». A livello personale una delle più belle prestazioni sempre Marchi la offrì ad aprile, con la Cremonese, proprio contro il Pavia (i grigiorossi vinsero 2-0): «Era bello affrontare il Pavia, che era nei primissimi posti. Giocammo una grande partita e io feci un’ottima gara: forse anche per questo il Pavia mi ha preso». Il Pavia è la sesta società della sua carriera dopo Rimini (dove conobbe l’altro Marchi azzurro, Mattia, poi ritrovato alla Cremonese), Piacenza, Frosinone, Catanzaro e appunto Cremonese. Quando era a Frosinone ha conosciuto Eleonora, studentessa di Giurisprudenza, la sua fidanzata romana. «Andavo spesso a Roma e lì ci siamo conosciuti – spiega Alessandro – da allora conviviamo, anche a Catanzaro e Cremona. Tra poco lei si trasferirà qui a Pavia». Girando i legami con la sua città, Urbino, si sono inevitabilmente un po’ allentati. «Ma ogni tanto torno». La mamma Maria Francesca Crespini, insegnante alle superiori, è vicesindaca di Urbino nella nuova giunta di centrodestra, dopo essere stata assessore al turismo in quella precedente di centrosinistra. «Ma io di politica non mi interesso – chiarisce Alessandro – anzi non ero nemmeno d’accordo con la sua scelta di candidarsi». Lei e il papà Duccio, medico, lo hanno però sempre sostenuto nel suo desiderio di fare il calciatore: «Facevano avanti e indietro con Rimini per portarmi a giocare – racconta Marchi, che ha anche due fratelli più grandi – poi sono diventato autonomo». Ha completato lo scientifico e abbandonato l’idea di proseguire con l’Università: «Il tempo ci sarebbe pure, ma quando inizi a fare il professionista sei molto concentrato sul tuo lavoro». A Urbino è contitolare di una palestra e lo sport occupa anche una parte del suo tempo libero, nel quale trova posto anche la musica («strimpello la chitarra»): «Mi piace seguire altre discipline, in particolare il basket». Il 2 dicembre e la Coppa a Verona sono ancora lontani: «La vittoria col Bologna è importante, ma ora concentriamoci sul campionato. Siamo tra i più forti e tutti daranno il massimo contro di noi. Prepariamoci, sarà dura».

Ore 20.00 – Disponibile sulla nostra pagina Facebook l’intervista realizzata dalla nostra redazione a Neto Pereira.

Ore 19.40 – (Gazzetta di Mantova) Mantova Point preso d’assalto nella prima giornata di vendita degli abbonamenti. Sono state ben 120 le tessere sottoscritte dai tifosi biancorossi, una cifra ottenuta nemmeno nel primo anno di serie B. E si veniva da due promozioni… Molti i sostenitori in coda in viale Te già prima dell’apertura dei cancelli, costante l’afflusso per tutto il pomeriggio. Il dato conferma, oltre al proverbiale attaccamento del popolo biancorosso, che entusiasmo e fiducia in vista della prossima stagione sono alle stelle. Basti pensare che due anni fa, nell’estate dell’arrivo di Michele Lodi, gli abbonamenti sottoscritti furono 92. E l’anno scorso solo 12. L’obiettivo dichiarato dalla società, quota 2000 tessere, resta impegnativo da raggiungere, ma di certo non è utopico. A battere tutti sul tempo e ad acquistare la prima tessera stagionale è stato l’81enne Salvatore Di Marco. Innamorato dei colori biancorossi, Di Marco si abbona dagli anni ’50. Il Martelli è di fatto la sua seconda casa. «Ho sottoscritto l’abbonamento per me e un amico che è al momento in vacanza. Ci sediamo vicini tutti gli anni, sarà così anche per questa stagione». La sfida di Coppa Italia con il Padova gli ha lasciato buone sensazioni. «L’ho vista, il Mantova mi è piaciuto – prosegue -. Mi dispiace solo per gli addii di mister Juric, Siniscalchi e Boniperti». La società ha deciso di premiarlo consegnandoli la maglia ufficiale della prima squadra. Presenti il direttore generale Gianfranco Bernasconi, il direttore operativo Matteo Togni e il neo sponsor Alberto Garbisi della Tlc Promotion. La vendita delle tessere proseguirà fino al 5 settembre al Mantova Point. Gli orari, dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato dalle 9.30 alle 12. Diritto di prelazione per i vecchi abbonati fino al 26 agosto.

Ore 19.20 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova ha ricominciato ad allenarsi dopo tre giorni di sosta e già oggi pomeriggio alle 16,30 avrà un nuovo esame probante in vista della trasferta di Coppa Italia di domenica a Pordenone (curva 8 euro, biglietti in prevendita al bar Torresani). Al «Massimo Chiaventi» di Goito arriva il Legnago, che milita in serie D e che ha nel proprio staff dirigenziale l’ex dg biancorosso Mario Preto. Sarà un test utile a mister Riccardo Maspero per focalizzare la condizione della squadra, anche se già l’allenamento di ieri ha mostrato un gruppo tonico: «I ragazzi stanno complessivamente bene – sottolinea il tecnico – pur se De Respinis ha riportato una distorsione alla caviglia nella partita di venerdì e si è allenato a parte, mentre Dalla Bona ha avvertito un leggero fastidio al retto femorale. Non trattandosi di un impegno ufficiale dovremmo comunque permettere anche a lui di evitare sovraccarichi». Ieri il regista ha disputato la partitella regolarmente mentre l’attaccante si è allenato a parte con Uliano, che è in attesa di trovare sistemazione e per il quale il ds Alfio Pelliccioni mantiene aperte alcune opzioni, peraltro ancora allo stato embrionale. Quanto allo schieramento da utilizzare nell’amichevole contro i veronesi allenati da Orecchia il tecnico biancorosso non ha dubbi: «Faremo giocare 45’ a tutti – spiega Maspero – quella contro il Legnago è una buona opportunità per verificare la condizione dei ragazzi e per cominciare a preparare la partita di Pordenone. Non si tratta della nostra priorità, che era e rimane il campionato, però a questo punto la Coppa rappresenta un momento importante per la nostra crescita fisica e tecnica». Maspero e i suoi hanno trascorso parte del pomeriggio a rivedere la partita pareggiata 1-1 contro il Padova: «Abbiamo giocato una buona gara – sottolinea – è quello il calcio che questa squadra può e deve fare contro qualsiasi avversaria. A Pordenone darò comunque spazio a chi non ha giocato venerdì proprio perchè, pur entrando in campo sempre per conquistare i tre punti, dobbiamo lavorare nell’ottica del campionato. Aspettando che prima o poi ci dicano conro chi si giocherà». Per sabato 29 Pelliccioni e il team manager Paolo Musso stanno organizzando un’amichevole col Vicenza da giocare in orario pomeridiano (fra le ipotesi Castel Goffredo e Suzzara). Ormai sicuro il test del 3 settembre alle 19 col Milan: «Abbiamo dato i documenti richiesti», dice il direttore operativo Togni. «La prevendita dovrebbe partire la prossima settimana», dice Paolo Musso.

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Come ai produttori dei film anni ’60 (Il figlio di Zorro, Sansone contro il corsaro nero, il figlio di Dracula), anche agli operatori di mercato neroverdi devono piacere i remake. O forse semplicemente considerano i marchi noti come un’autentica garanzia di produttività. Al De Marchi sono arrivati, in questa estate di preparazione alla seconda stagione di LegaPro (riconquistata), Michele De Agostini (figlio di Gigi De Agostini, che vestì le maglie di Udinese, Inter, Juventus e Nazionale), Matteo Mandorlini (figlio Andrea Mandorlini, tecnico del Verona), Simone Pasa (figlio di Daniele, ex neroverde, attuale mister della Luparense San Paolo) e per ultimo Alex Pederzoli (figlio di William Pederzoli, ex giocatore fra le altre di Venezia e Siena). A tutti l’augurio di lasciare il segno, oltre il cognome.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È dal 30 luglio che esperti di mercato e siti specializzati anche in movimenti minori gridano “Al lupo!”. Ieri il lupo, al secolo Alex Pederzoli, è finalmente arrivato e si è tramutato in ramarro. Si farà conoscere probabilmente domani, nell’amichevole che lo staff neroverde sta organizzando per testare lo stato di preparazione in vista dell’esordio in Coppa Italia di domenica alle 18 al Bottecchia con il Mantova.
CAVALLETTA NEROVERDE – Sicuramente si tratta di un buon giocatore per la Terza serie del calcio italiano. Classe ’84, centrocampista centrale, il piacentino Pederzoli ha cominciato la sua carriera nel Como in B nel 2004, dopo aver vestito le maglie di tutte le giovanili azzurre. Lupo? Ramarro? Negli States lo definirebbero grasshopper, cavalletta. Il 31enne regista ha cambiato casacca a ogni stagione (anche due volte), vestendo nell’ordine quelle di Rimini, Reggiana, Lucchese, Pro Sesto, Pistoiese, Manfredonia, Crotone, Padova, Gallipoli, Ascoli (l’unico posto dove si è fermato due anni), Sudtirol e Pavia. Il suo nome viene ricordato per il coinvolgimento nel Calcioscommesse della stagione 2011-12, quando vestiva la maglia dell’Ascoli. Alex patteggiò 16 mesi di squalifica. Quest’anno è stato nuovamente sentito dalla Procura di Cremona, in relazione agli stessi fatti. Auspicabilmente per lui, la società e il popolo neroverde, avranno l’occasione di cancellare al Bottecchia la fase più difficile della sua vita. LA BEFFA – Intanto prende piede l’ipotesi che, in caso di condanna alla D della Torres (ancora per le scommesse), in LegaPro venga riammessa la Pro Patria. Riammessa, non ripescata. La differenza sta nella famigerata supertassa di 500 mila euro che le richiedenti il ripescaggio (Pordenone e Albinoleffe) hanno pagato. Anche i bustocchi hanno perso il loro playout, ma chiuso la stagione regolare al 17. posto (Pordenone al 19.). Ricordiamo che i bustocchi sono coinvolti nelle indagini di Dirty soccer con gli arresti del portiere Vincenzo Melillo; di Mauro Ulizio, definito dagli indagatori “direttore ombra”; di Massimiliano Carluccio, visto come socio di Ulizio nella gestione “oscura” del club; di Marco Tosi, allenatore; nonché degli ex giocatori Andrea Ulizio e Adolfo Gerolino. Incriminate le partite Cremonese-Pro Patria 3-1, Pro Patria-Pavia 2-3 e (incredibile) Torres-Pro Patria 4-0. I lombardi vennero pure penalizzati (-1) per inadempienze. Se le voci di riammissione gratuita dei bustocchi si trasformassero in realtà, per Mauro Lovisa e soci sarebbe un’autentica beffa.

Ore 18.10 – (Messaggero Veneto) Ieri è stato un giorno importante per il Pordenone. Forse il più significativo, dopo quello del ripescaggio. E’ arrivato il giocatore che completa il team e lo può far volare: Alex Pederzoli. Il regista emiliano, il Pirlo della Lega Pro, è stato ufficialmente ingaggiato. Per far capire l’operazione: l’ex Pavia, classe ’84, ha sottoscritto un contratto triennale. E’ il primo neroverde della storia recente a firmare un vincolo di questa durata. «Mi volevano la Cremonese, il Foggia, piazze blasonate in categoria: io volevo solo il Pordenone – le sue prime parole –. Perché credo molto in questo club. Diventerà un fiore all’occhiello della serie C». La giornata. Il giocatore bolognese, dopo una lunga trattativa, si è visto al De Marchi poco prima di pranzo. L’accordo era già stato trovato, perlomeno nei punti più importanti: mancava qualcosa, relativo soprattutto ai premi. Pederzoli ha dapprima parlato con Giorgio Zamuner, il consulente di mercato del club, dunque col presidente, Mauro Lovisa. Il numero uno dei ramarri ha conosciuto di persona il regista, gli ha esposto il progetto, poi ha piazzato il colpo: la durata triennale del contratto. L’ex Pavia, già convinto della scelta, non ha potuto che accettare con grande entusiasmo. Dopodiché, l’ex Juventus ha conosciuto i compagni e ha sostenuto il primo allenamento (differenziato). Altro particolare: molti i tifosi in tribuna. Che erano ansiosi di vedere dal vivo il grande colpo dell’estate neroverde. L’accordo. Da quanto si comprende, il contratto prevede una parte fissa non molto alta, ma con numerosi premi. Si parla di incentivi legati a presenze, obiettivi di squadra, anche di gol. Un accordo simile a quello stipulato la scorsa stagione con Bjelanovic. «Sono molto soddisfatto della scelta – ha detto Pederzoli –: spero sia il primo capitolo di una lunga storia. Per venire qui mi sono fidato delle mie sensazioni e delle persone. Gente dello spessore di Giorgio ce ne sono poche, in giro; un presidente così entusiasta anche. Ho tanto, tantissimo entusiasmo – ha continuato –. Qui si può costruire qualcosa di davvero importante». Col suo arrivo il Pordenone è al completo: del 4-2-3-1 lui sarà il perno, l’ago della bilancia. Esordio. A Pavia già lo rimpiangono, per dire. I tifosi dei neroverdi se lo potranno godere già domani. Alle 19, a Cordenons, al cospetto del team locale, è in programma l’ultimo test prima del debutto ufficiale in coppa Italia, previsto domenica alle 18 al Bottecchia col Mantova. Pederzoli giocherà e sarà convocato per la sfida coi virgiliani. Molto difficilmente partirà titolare, ma c’è tempo: un capitale umano del genere, frutto di un altro grande sforzo del club, va gestito con intelligenza.

Ore 17.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 17.20 – Qui Guizza, aggiornamento sulle condizioni di Davide Mazzocco: dovrebbe trattarsi di un leggero stiramento al retto femorale, si parla di una decina di giorni di stop.

Ore 17.10 – Qui Guizza: partitella a campo ridotto.

Ore 16.50 – Qui Guizza: mini-quadrangolare a campo ridotto.

Ore 16.30 – Qui Guizza: continui cambiamenti di uomini nello schieramento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: schemi tattici testati sotto alla pioggia battente. In prova il portiere lettone classe 1997 Reinis Reinholds, proveniente dalla Primavera del Latina.

Ore 15.50 – Qui Guizza: riscaldamento col pallone. Assenti Amirante e Mazzocco, a parte Aperi.

Ore 15.30 – Qui Guizza: inizia l’allenamento pomeridiano, anticipato a sorpresa di mezz’ora rispetto al programma ufficiale.

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Aspettando i colpi di esperienza e da categoria superiore annunciati dal ds Giorgio Perinetti (un difensore centrale, un interno di centrocampo oltre a un terzo portiere) il Venezia si prepara a un tour de force di amichevoli. Ieri al Taliercio il tecnico Paolo Favaretto ha diretto la prima seduta dopo due giorni e mezzo di riposo, oggi il programma prevede un doppio allenamento, domani invece la prima sgambata in casa del Dolo di Promozione (stadio Martire ore 18.30) con incasso in beneficenza all’Usd Cazzago che ha perso molte attrezzature in seguito al tornado dell’8 luglio. Venerdì lavoro pomeridiano al Taliercio, seguito sabato dal test sul campo dello Sporting Scorzè Peseggia di Seconda categoria (ore 16 al Comunale di viale Kennedy a Scorzè). Infine terza amichevole domenica sempre alle ore 16 – il turno preliminare della Coppa Italia è stato posticipato a mercoledì 30 settembre – in trasferta al campo sportivo Mazzola di Verona per 90’contro la Virtus Vecomp Borgo Venezia. Quello con gli scaligeri sarà il secondo match contro un team pari categoria di serie D, dopo quello di martedì scorso a Sacile (2-1 per i friulani) cui aveva fatto seguito l’1-1 di sabato al Taliercio con i padovani di Eccellenza della Piovese.

Ore 14.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un centrocampista (che non sarà salvo sorprese Matteo Nichele) e un difensore centrale. Il dg del Venezia Giorgio Perinetti lavora duramente per garantire due rinforzi a Paolo Favaretto e qualche indizio in più con il passare delle ore arriva. Ad esempio per la difesa, oltre ad Alessandro Fogacci, in corsa ma a quanto pare non prima scelta, è spuntato anche Marco Modolo, classe ‘89, svincolato dopo il fallimento del Parma e nell’ultima stagione al Carpi. È questo il nome su cui sta lavorando intensamente Perinetti: «Avevamo tre nomi in ballo – spiega Perinetti – uno di questi era Legati che però si è accasato a Vercelli, un altro è Fogacci che però non è la nostra prima scelta nella lista. Il nome in cima alla lista che stiamo seguendo è un altro». Ed è appunto quello di Marco Modolo, il preferito di Paolo Favaretto, che tornerebbe a Venezia dopo la buona esperienza nel 2009-2010, con 30 presenze accumulate. E’ in arrivo anche un centrocampista dalla serie B che si sta svincolando dal proprio club d’appartenenza. Per quanto riguarda Nichele, ieri ci sono stati nuovi contatti dietro le quinte, ma la Luparense ha ribadito con fermezza il no al Venezia.

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Tre amichevoli in quattro giorni: Favaretto non fa sconti alla squadra in attesa di aver oggi notizie suoi nuovi innesti da parte del direttore sportivo Giorgio Perinetti, di ritorno a Mestre. Si comincia domani a Dolo (stadio Walter Martire, ore 18.30) con il test contro i biancogranata locali e incasso devoluto all’Usd Cazzago. Poi la doppietta nel weekend: sabato a Scorzè (comunale di viale Kennedy, ore 16) contro lo Sporting Scorzè Peseggia, domenica a Verona (stadio Mazzola, ore 16) contro la Virtus Vecomp, secondo avversario di categoria dopo la Sacilese nel debutto della scorsa settimana. Il programma completo del Venezia, che ha ripreso ieri al Taliercio, prevede oggi una doppia (alle 9.30 e alle 16.30) e allenamento al pomeriggio venerdì (ore 16.30). «Abbiamo necessità di giocare» dice Favaretto, «i due test ravvicinati mi consentiranno di distribuire i giocatori consentendo un po’ a tutti di mettere nelle gambe almeno un’ora di partita continuata». Intanto l’ex arancioneroverde Gennaro Esposito potrebbe accasarsi all’Ischia Isolaverde in Lega Pro.

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Archiviato il terzo turno di Coppa Italia, il mercato riprende quota. Non fa eccezione il Vicenza, che si è rimesso al lavoro per colmare soprattutto la lacuna nella posizione di attaccante esterno, ruolo che Pasquale Marino vorrebbe interpretare con due esterni che giochino come si usa dire «a piede invertito», cioè con un destro a sinistra e un sinistro nella fascia opposta. Nei giorni scorsi la società berica ha tentato un nuovo approccio con il Bari per Cristian Galano, ma le parti sono decisamente distanti, e si sono lasciate dandosi appuntamento nei prossimi giorni. Il Vicenza ha riprovato a inserire nell’operazione Stefano Giacomelli ma la società pugliese ha ribadito che l’ex pescarese non interessa. Arrivare a Galano è quindi decisamente complicato, così in via Schio tengono in piedi anche la pista che porta a Mirko Carretta del Matera. In queste ore però il Vicenza sta lavorando pure per sfoltire la rosa: sono in uscita in difesa Gentili e Camisa, a centrocampo Corticchia, in attacco sono D’Apollonia, Spiridonovic e probabilmente Raicevic. Ma il nodo cruciale del mercato resta sempre la posizione di Andrea Cocco, in bilico. L’impressione è che il centraIl centravanti cagliaritano potrebbe lasciare Vicenza, considerato che non sono stati fatti passi avanti per il prolungamento del contratto. Entrambe le parti però non vorrebbero arrivare alle ultime ore di mercato, per cui è probabile che una soluzione venga trovata entro i primi giorni della prossima settimana. Detto dell’attacco che probabilmente verrà modificato prima della fine del mercato, la situazione in difesa e a centrocampo sembra definita. La linea arretrata ha visto le conferme di tutti i protagonisti della passata stagione, nonostante Brighenti e D’Elia siano stati al centro di richieste da compagini importanti della serie B. Oltre alle conferme dei titolari della scorsa stagione è arrivato un giocatore di valore ed esperienza come Andrea Mantovani che, complice la perdurante assenza per infortunio di Thomas Manfredini, ha preso in mano le redini della difesa. Il reparto arretrato pare al momento quello più solido e completo, più del centrocampo che, rispetto alla scorsa stagione, dovrà fare a meno di Moretti, finito al Latina, e di Di Gennaro, acquistato dal Cagliari. Due assenze importanti soprattutto dal punto di vista del palleggio, ma il tecnico biancorosso in queste prime partite ha lasciato intravedere che in mediana si affiderà a Pazienza, schierato da incontrista davanti alla difesa, con Gagliardini e Cinelli nel ruolo di interni. In panchina, a completare il reparto, tre giovani di belle speranze come Sbrissa, Urso, e l’ex milanista Modic fortemente voluto da Marino.

Ore 13.20 – (Gazzettino) Prosegue la preparazione delle squadre dilettanti padovane, in campo oggi per una serie di amichevoli. In serie D appuntamento alle 17.30 per l’Abano impegnato in un test in trasferta con il Cartigliano, mentre alle 18.30 è il turno di altre due nostre rappresentanti: la Luparense San Paolo riceve il Thermal Teolo allo stadio comunale di Tombolo, mentre l’Este è di scena a Boara Pisani nel Memorial Giovanni Celeghin, triangolare (partite della durata di quarantacinque minuti) nel quale sono impegnate anche la formazione di casa, che milita in Prima categoria, e il Delta Porto Tolle Rovigo. Domani alle 17 invece sul campo amico di Sant’Andrea toccherà al Campodarsego che se la vedrà proprio con l’Este, mentre sabato alle 16 la truppa di Andreucci parteciperà a Villatora a un triangolare che vedrà in campo anche la compagine di casa, fresca di ripescaggio in Eccellenza, e il Borgoricco.

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Allo stadio comunale di Boara Bisani, stasera, non ci sarà solo il calcio. Per Este, Delta Rovigo (Serie D) e Boara (Prima Categoria) sarà un test pre-stagionale importante, certo, ma il “Memorial Giovanni Celeghin”, giunto alla 5ª edizione, si preannuncia una serata di festa, musica e beneficenza. Il triangolare, intitolato all’imprenditore padovano che ha fondato il gruppo D.M.O. Spa (da sempre sponsor della formazione di casa) e che è scomparso nel 2011 per un tumore cerebrale, inizierà alle 18.30. Seguiranno poi le premiazioni, i saluti della Fondazione Giovanni Celeghin, attiva nella ricerca sulle malattie oncologiche e, novità di quest’anno, il concerto tributo agli 883 e a Max Pezzali della “Nord Sud Ovest Band”, capitanata dal padovano Michele Gallo. Non mancherà lo stand gastronomico con le specialità della cucina veneta. L’ingresso alla manifestazione è libero, con la possibilità di sostenere le iniziative benefiche della Fondazione. Le altre amichevoli. Nel pomeriggio scenderanno in campo anche Luparense e Abano. I “lupi”, alle 16, affronteranno la Thermal Teolo (Eccellenza) a Tombolo. Amichevole in trasferta, invece, per i neroverdi, che, alle 17, se la vedranno con il Cartigliano (Promozione). Domani sarà la volta del Campodarsego: i ragazzi di mister Andreucci, alle 16, ospiteranno l’Este al Centro Sportivo “Gabbiano”.

Ore 12.30 – (Gazzettino) Oggi alle 17 il Cittadella giocherà in amichevole allo stadio “Dei Fiori” di Valdagno con l’Altovicentino. Il biglietto d’ingresso è di 5 euro, come lo sarà anche sabato per l’amichevole al Tombolato con il Vicenza (fischio d’inizio alle 18). Altre due partite amichevoli sono previste per la squadra di Roberto Venturato la settimana prossima in un programma di avvicinamento al campionato che inizierà domenica 6 settembre, mentre i calendari della Lega Pro saranno resi noti giovedì 27 agosto. Valdagno e Vicenza sono due tappe che hanno segnato l’inizio dell’attività calcistica di Filippo Lora, centrocampista granata che è nato proprio a Valdagno. «Nella squadra della mia città – precisa – ho iniziato a tirare i primi calci, ma dopo la categoria “Pulcini” sono passato allo Schio e successivamente al Vicenza. A tredici anni mi sono trasferito al Milan, dove ho giocato fino alla Primavera». Quindi il passaggio di tre stagioni fa al Cittadella. Lora non prova sensazioni particolari per la partita di oggi nella terra che gli ha dato i natali. «Si tratta di una sfida come tutte le altre, che ci sarà utile per portarci gradualmente nella giusta condizione per disputare il campionato. Siamo consapevoli che ci sono diverse cose ancora da migliorare, per cui dobbiamo restare concentrati nella preparazione, anche se sono fiducioso che saremo pronti per il 6 settembre». Sabato scorso la partita di Tim Cup a Bergamo contro l’Atalanta ha dato indicazioni chiare. «Personalmente è stata la mia prima partita giocata per tutti i novanta minuti dall’ottobre scorso, quando ho dovuto fermarmi per l’infortunio al ginocchio. Le sensazioni che ho avuto sono state positive e fisicamente sono rimasto soddisfatto per la mia condizione. Come squadra abbiamo giocato bene per un’ora, poi il tasso superiore dell’Atalanta ha fatto la differenza. Noi però potevamo fare meglio nel finale di gara. Abbiamo commesso degli errori che non dovevamo fare, per cui ritengo che ci sia ancora da migliorare molto negli ultimi trenta minuti». Lora ha ricoperto finora diversi ruoli, facendo anche il trequartista o all’occorrenza coprendo la fascia sia a destra che a sinistra. «Ritengo che il ruolo di mezzala sia il più confacente alle mie caratteristiche, cerco comunque di adeguarmi alle diverse situazioni e adattarmi alle esigenze che possono verificarsi».

Ore 12.10 – (Gazzettino) Non è Riccardo Barbuti l’esterno che interessa il Cittadella. Il giocatore di proprietà del Pescara, cresciuto nelle giovanili del Sassuolo, è una figura interessante, ma non rientra tra i nomi presenti nel taccuino di Stefano Marchetti. «Sto seguendo altre piste», confida il direttore generale granata, che in cima alla lista ha sempre l’attaccante: «Alessandro Sgrigna resterà fuori a lungo, devo trovare un sostituto all’altezza, e non è facile». Diverse le piste aperte, da seguire. «Dipendesse da me – sottolinea Marchetti – concluderei domani, ma non è soltanto il Cittadella a condurre le trattative. Devo trovare il giocatore con il giusto profilo per noi e che rientri in certi parametri». Proprio il parametro economico ha fatto saltare lo scambio Gerardi-Della Rocca con il Lecce. «C’è sempre il problema-ingaggio a fermare tutto. È un ostacolo difficilmente superabile», conferma il diggì.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Riccardo Barbuti, esterno sinistro del Pescara? «Un bel giocatore, ma non è stata intavolata alcuna trattativa, almeno per il momento». Stefano Marchetti risponde così alle “voci” che volevano il Cittadella vicino all’ala 23enne in uscita dal capoluogo abruzzese. L’indiscrezione ha preso corpo nelle scorse ore, anche perché, con una quarantina di elementi in rosa, il Pescara ha la necessità di liberarsi di alcuni ingaggi e un giocatore in quel ruolo farebbe comodo al tecnico Roberto Venturato. Il d.g. granata, però, non si sbottona, anche se invita a cambiare pista. E un discorso analogo vale per un altro nome più volte accostato al Citta in questa sessione di mercato, l’attaccante centrale del Lecce Luigi Della Rocca, che pareva potesse essere una possibile pedina di scambio con lo scontento Federico Gerardi. «C’è stata una chiacchierata informale a riguardo, iniziata dalla società pugliese, che deve cedere il giocatore», ammette Marchetti, «ma non credo che porterà a sbocchi. In ogni caso non cambiano i nostri programmi: da qui alla fine del mercato (chiuderà il 31 agosto, ndr) l’obiettivo è rinforzare il reparto offensivo con uno o due elementi». Intanto, chi è già in rosa avrà modo di aggiungere altri minuti nelle gambe questo pomeriggio alle 17, nell’amichevole in programma a Valdagno, paese natale di Filippo Lora, contro l’Altovicentino (ingresso a 5 euro), tra le squadre più accreditate in Serie D e da questa stagione allenato dall’ex viola Zironelli. Teatro dell’incontro è lo Stadio dei Fiori, storico impianto in cui si mise in luce negli anni ’50 la vecchia gloria granata Amedeo Bressa, che con la maglia del Marzotto Valdagno ci giocò per quattro stagioni. Da oggi sarà anche possibile acquistare i biglietti (sempre a 5 euro) per Cittadella-Vicenza, altra amichevole di scena sabato alle 18, al Tombolato.

Ore 11.20 – (Gazzettino) Al suo fianco Bearzotti, classe 1996, che due stagioni fa ha vinto insieme a Parlato il campionato di serie D con il Pordenone, mentre l’anno scorso ha giocato con la squadra Primavera del Verona (26 partite e sei gol), con la quale si è allenato anche in questo primo scorcio di stagione. Già dodici mesi fa il suo nome era stato accostato ai biancoscudati, ora l’operazione è andata in porto. «Sono molto contento di essere al Padova, le aspettative sono grandi: so di essere arrivato in una società importante e devo dare il massimo per raggiungere gli obiettivi. Sono un esterno alto d’attacco, ma ho fatto anche la seconda punta». Qui ritrova Parlato. «Sono felice, darò come sempre il massimo». La prossima partita sarà proprio con il Pordenone, sua ex squadra. «Speriamo di giocare, vediamo come vanno le cose». Bearzotti si aggiunge ad Aperi, Ilari, Petrilli, senza dimenticare il possibile tesseramento di Azzi. Qualcuno può fare la valigie? «Assolutamente no – replica De Poli – Non mandiamo via nessuno».

Ore 11.10 – (Gazzettino) L’operazione Bearzotti? «È un giocatore che è già stato con Parlato, l’ha voluto lui dato che lo conosce molto bene». Favalli, classe 1992, era svincolato dopo il fallimento del Parma e nella passata stagione ha giocato 27 partite con la Cremonese, squadra della sua città. Ecco le sue prime dichiarazioni: «L’impressione è positiva, Padova è una società importante e sono molto felice di essere qui. Sono arrivato per cercare di migliorarmi e dare il massimo». Due anni di contratto sono un attestato di fiducia del club. «Mi fa molto piacere, cercherò di ripagarla sul campo. Le mie caratteristiche? Nelle giovanili giocavo esterno alto, poi sono stato spostato terzino e mi è rimasta la fase di spinta: quando ho spazio cerco di salire». Aveva altre offerte? «C’era l’interesse di qualche squadra di serie B, ma non siamo mai arrivati a proposte concrete. La prima è stata quella del Padova e ho accettato subito. Era da un mese che mi allenavo da solo a casa, non vedo l’ora di cominciare per mettere un po’ condizione nelle gambe: non sono uno che ci mette tanto a entrare in forma, speriamo di essere pronti per l’inizio del campionato».

Ore 11.00 – (Gazzettino) Salta a sorpresa l’ingaggio del terzino sinistro Simone Fautario, arriva al suo posto Alessandro Favalli che ha firmato un contratto biennale. Con lui è stato ufficializzato anche l’esterno offensivo Enrico Bearzotti in prestito dal Verona. Il mercato biancoscudato ha fatto registrare un colpo di scena. Sembrava fatta l’operazione per Fautario, con tanto di dichiarazione ufficiale del diesse De Poli («Abbiamo scelto lui, dispiace per gli altri») e invece ieri c’è stato il dietro front: sembra che il giocatore abbia voluto rivedere qualche aspetto del contratto, e a quel punto la società ha virato su Favalli. «L’idea era andare su Fautario, diciamo che abbiamo ripiegato su Favalli, anche se è stato sempre la nostra prima scelta e viene ad arricchire un reparto nel quale avevamo evidenziato una “lacuna”. Fautario è saltato per un problema economico? No, il contrario. Il discorso economico più importante è quello di Favalli, però la società ha messo mano al portafoglio spinta dal fatto di voler fare bene e ha deciso di procedere con Favalli mettendo a disposizione ulteriore denaro per prenderlo».

Ore 10.50 – (Gazzettino) «Restiamo al vaglio fino al 31 agosto per un altro eventuale innesto nel gruppo, vediamo cosa offre il mercato». Le parole di Fabrizio De Poli lasciano chiaramente intendere che il mercato del Padova non finisce qui. In attacco il possibile prolungato forfait di Amirante potrebbe indurre il diesse a intervenire: «La prossima settimana ne sapremo di più su Amirante e poi avremo ancora un po’ di tempo per fare altre valutazioni». Una pista porta al giovane Sparacello del Trapani, anche se al momento il club siciliano fa muro. Occhio anche al centrocampo, dove potrebbe tornare in auge il nome di Corti, svincolato dal Varese: il giocatore era stato già sondato nelle scorse settimane, ma le sue pretese economiche avevano indotto il diesse a puntare altri obiettivi. Ora che si avvicina la chiusura del mercato, il discorso potrebbe eventualmente essere riaperto su cifre più ragionevoli, tanto più che in mezzo al campo figurano solo Giandonato, Bucolo, Mazzocco, mentre Ramadani non è stato ancora tesserato. Intanto, oggi De Poli sarà in Lega per avere delucidazioni sui tesseramenti. «Siamo in difficoltà, la Lega non ha ancora comunicato una norma adeguata per quanto riguarda giovani e stranieri».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Ripresa della preparazione ieri alla Guizza per i biancoscudati, che si sono cimentati in lavoro atletico, esercizi con il pallone e partitella conclusiva. Di nuovo ai box Mazzocco, che oggi conoscerà il responso della risonanza magnetica effettuata lunedì: il centrocampista ha avvertito il riacutizzarsi di un fastidio al retto femorale dopo la partita con il Mantova, lo stesso inconveniente etichettato qualche settimana fa come contrattura e che si sta trascinando dal ritiro a Pieve di Cadore e che ancora non è stato risolto. Oggi se ne saprà di più. Restando in tema di acciaccati, sulle condizioni del ginocchio destro di Amirante (sempre a parte) si dovrebbero avere idee chiare la prossima settimana, mentre sabato Aperi (lavoro sempre differenziato) si recherà ad Arezzo per quello che potrebbe essere l’ultimo consulto al ginocchio operato, e se otterrà il via libera dovrebbe tornare ad aggregarsi ai compagni. Passando al programma settimanale di lavoro della squadra, oggi alla Guizza è in programma una doppia seduta (mattino e pomeriggio), mentre domani alle 18 Cunico e compagni si trasferiranno a Caorle per disputare un’amichevole con la Triestina, nella quale milita l’ex biancoscudato Zubin. Venerdì è prevista un’altra sessione di lavoro pomeridiano alla Guizza, e sabato alle 17 sarà di nuovo amichevole, questa volta a Galzignano con l’Este: costo del biglietto 5 euro.

Ore 10.20 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento mattutino.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Da qualche anno gioco sulla linea di difesa, ma non ho perso la mia vena in fase di spinta e la tendenza a propormi. Sono felicissimo di essere qui, il Padova è stata la squadra che mi ha presentato l’offerta più concreta e non ci ho pensato un attimo». Blitz Bearzotti. Quanto a Bearzotti, classe 1996, arriva in prestito dall’Hellas Verona, dove l’anno scorso aveva giocato con la Primavera. Un traguardo raggiunto dopo un corteggiamento nato addirittura all’inizio del 2015, nella “finestra” di mercato di gennaio: Parlato l’aveva sempre apprezzato sin da quando l’aveva avuto a Pordenone. «Sono contentissimo di essere a Padova e di ritrovare il mister», le prime parole di Bearzotti, friulano di Mortegliano, in provincia di Udine. «Le mie aspettative sono importanti, so di essere arrivato in una piazza non da poco e per questo darò il massimo per raggiungere i miei obiettivi e quelli della squadra. Le mie caratteristiche? Sono un esterno alto, ma posso fare anche la seconda punta». Infine, il flash di De Poli sul finale del mercato: «Bearzotti non è di certo il sostituto di Amirante che cerchiamo. Staremo alla finestra fino al 31 agosto per vedere cosa offre il mercato: potrebbe arrivare un attaccante, ma non solo».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Fautario era atteso in mattinata all’Euganeo, dove invece non si è visto: facce tese in viale Rocco, con De Poli che per tutta la mattinata ha camminato nervosamente incollato al telefono nei momenti di sosta del vertice con Parlato, l’a.d. Roberto Bonetto e il vicepresidente Edoardo. Poi, nel pomeriggio, la sorpresa: alla Guizza si è presentato Favalli. «Era sempre stato la nostra prima scelta», la versione di De Poli, «e dal punto di vista economico il suo ingaggio è anche più oneroso di quello di Fautario. La società ha deciso di mettere mano al portafoglio e fare uno sforzo ulteriore, questo ci ha permesso di virare su Favalli e la scelta è stata improvvisa». Questa la versione ufficiale della società, anche se il dubbio che qualcosa con Fautario si sia incrinato facendo saltare l’affare proprio sul traguardo rimane. Ma, tant’è, il Padova ha adesso il suo nuovo terzino sinistro. «E pensare che quand’ero piccolo ero un esterno offensivo», le prime parole del 22enne ex Cremonese, che ha firmato per 2 anni e per la cronaca non è affatto figlio d’arte, come invece era trapelato negli ultimi giorni.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Chiamatelo pure colpo di teatro. Anzi, doppio colpo: il “mercato” del Padova ieri mattina avrebbe dovuto consegnare a Parlato il terzino Simone Fautario. E invece, a dispetto di ciò che era stato apertamente dichiarato dalla società nella giornata di lunedì, nel pomeriggio alla Guizza l’ex Como non si è presentato: ai campi di allenamento è arrivato invece Alessandro Favalli, terzino ex Cremonese. E con lui, a sorpresa, pure l’esterno offensivo Enrico Bearzotti, un giovane che Parlato aveva già avuto a Pordenone e che a più riprese, lo scorso gennaio, aveva già provato a prelevare dalla Primavera del Verona. Ma andiamo con ordine. Sorpresa Favalli. «Abbiamo scelto Fautario, arriverà domani (ieri, ndr)», aveva dichiarato il diesse De Poli lunedì. Dopo lunghe riflessioni, il Padova aveva deciso di puntare sull’ex Como per coprire il buco sull’out di sinistra della retroguardia.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Non solo Este-Padova, sabato a Galzignano Terme: i biancoscudati anche domani sosterranno un test amichevole, approfittando della settimana senza impegni ufficiali. E lo faranno contro una delle avversarie della passata stagione in Serie D: domani sera, alle 18, a Caorle la squadra di Carmine Parlato affronterà la Triestina. L’appuntamento, organizzato nelle ultime ore, permetterà al Padova di ritrovare un grande protagonista della scorsa stagione, quell’Emil Zubin che ora guida l’attacco alabardato. Sabato, come detto, a Galzignano (ore 17) è in programma invece la gara con l’Este, con Cunico & C. che poi saranno lasciati liberi domenica e lunedì e torneranno ad allenarsi martedì pomeriggio alla Guizza in vista del match di Coppa Italia con il Pordenone. Ma dal campo, però, non giungono solo belle notizie: Davide Mazzocco, infatti, nel corso del match di venerdì scorso con il Mantova ha subito il riacutizzarsi dell’affaticamento al retto femorale della coscia sinistra che l’aveva tenuto ai box sin dagli ultimi giorni di ritiro a Pieve di Cadore. Questa mattina si conoscerà l’esito della risonanza a cui il giocatore si è sottoposto negli ultimi giorni: non dovrebbe trattarsi di un problema di grave entità, ma la sensazione è che per rivedere l’ex Parma al top della condizione siano necessarie almeno un paio di settimane.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Sono arrivato in una società importante – gioisce Bearzotti – e voglio fare bene. Nella scorsa stagione ho fatto la seconda punta, posso fare anche l’esterno di attacco. Sono felice di ritrovare Parlato». Favalli è parso raggiante: «La prima impressione è positiva – sottolinea appena sbarcato alla Guizza – il Padova è una società importante e sono felicissimo di essere qua. Vengo per migliorarmi e dare il meglio. Il contratto biennale mi fa piacere e cercherò sul campo di ripagare. Sono nato come esterno alto, poi sono stato spostato a terzino, con doti offensive. C’era qualche offerta in B,ma la prima concreta è stata il Padova. Ero svincolato,mi allenavo da solo da un mese. Spero di entrare in forma in tempi brevi». Poi l’allenamento e tanti interrogativi da chiarire nei prossimi giorni. Il nuovo Padova prende forma e potrebbe non essere finita qui.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Capire dovuta a cosa, al momento, rimane un interrogativo irrisolto. Qualche parola trapelata fra le righe, tuttavia, ha lasciato intendere problemi con l’agente di Fautario o con lo stesso giocatore dopo l’accordo verbale di poche ore prima: «Abbiamo ripiegato su Favalli – ha precisato De Poli – e si trattava della nostra prima scelta. Fino a ieri sera (lunedì, ndr) l’idea era quella di andare su Fautario, poi ci siamo parlati con la società, abbiamo deciso di non prenderlo e di fare uno sforzo in più per Favalli. Non so se Fautario nel frattempo fosse arrivato a Padova, sinceramente a questo punto non mi interessa». Puntualizzazioni al veleno, che hanno fatto il paio con la firma di Enrico Bearzotti, già protagonista nella Primavera del Verona e pupillo di Parlato dai tempi di Pordenone. Bearzotti arriva a Padova al terzo tentativo, dopo essere stato trattato dal club biancoscudato anche nelle due precedenti sessioni di mercato.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Chiamiamolo pure colpo di scena clamoroso, fatto sta che Simone Fautario, annunciato appena la sera prima in arrivo a Padova da tutte le parti in causa, società compresa, ieri a Padova proprio non si è visto. I primi sospetti diffusi in mattinata, quando nella sede di viale Nereo Rocco l’attesa è stata vana e il direttore sportivo Fabrizio De Poli si lasciava scappare soltanto un laconico «non ci sono novità». Non solo, ma qualche ora più tardi alla Guizza, sede degli allenamenti biancoscudati di Carmine Parlato, si è presentato a sorpresa Alessandro Favalli, l’altro pretendente al ruolo di esterno sinistro. Una svolta del tutto inaspettata, seguita a una riunione societaria piuttosto movimentata andata in scena lunedì sera. Semplici e normali divergenze gestionali appianate, fanno sapere fonti interne al club, fatto sta che il ds De Poli ieri ha cercato di dissimulare a fatica una certa irritazione.

Ore 08.30 – Questo è il programma allenamenti del Calcio Padova dal 19 al 25 Agosto 2015. Mercoledì 19 Agosto ore 10.00 e ore 16.00 presso Centro Sportivo Memo Geremia (Guizza), Giovedì 20 Agosto ore 18.00 Amichevole Padova-Triestina a Caorle, Venerdì 21 Agosto ore 16.00 presso Centro Sportivo Memo Geremia (Guizza), Sabato 22 Agosto ore 17.00 Amichevole Este-Padova a Galzignano Terme, Domenica 23 Agosto Riposo, Lunedì 24 Agosto Riposo, Martedì 25 Agosto ore 16.00 presso Centro Sportivo Memo Geremia (Guizza).

Ore 08.28 – Padova, Coppa Italia Lega Pro: la sfida col Pordenone all’Euganeo si giocherà il 30 agosto.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 18 agosto: doppio colpo di mercato per il Padova, che si assicura le prestazioni di Alessandro Favalli ed Enrico Bearzotti. Salta, invece, l’arrivo di Fautario.




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