Venezia, Gualdi: “Dobbiamo riportare i tifosi al Penzo. La squadra? L’intelaiatura è buona, ora tocca a noi…”

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Perinetti piazza un altro “colpo” da maestro: dopo cinque anni Luciano Gualdi ritorna in serie D portandosi in dote le 125 partite disputate con la maglia del Renate, condite con 21 reti, e le 22 giocate nella passata stagione con l’Ascoli, squadra con la quale si è piazzato al secondo posto nel girone B della Lega Pro, uscendo di scena nei quarti di finale dei playoff contro la Reggiana ai calci di rigore. Un mediano, cresciuto nel settore giovanile dell’Albinoleffe, con il vizietto del gol (addirittura 10 con il Renate in serie C/2 nella stagione 2013-2014. Ventisei anni, compiuti il 10 gennaio, Luciano Gualdi dal 2008 al 2010 ha giocato in serie D con la Colognese. Originario di Gandino, in provincia di Bergamo, Gualdi ha disputato l’ultima partita con la maglia del Renate proprio al Penzo nella prima giornata del passato campionato (3-0 per gli uomini di Dal Canto) prima di essere ceduto all’Ascoli. «Eccome se ricordo le partite con il Venezia», spiega il neocentrocampista arancioneroverde, «l’eliminazione nella semifinale playoff a Portogruaro me la sono ricordata a lungo, anche perché non meritavamo di uscire, e poi giocare al Penzo è sempre suggestivo, anche perché l’ultima volta è stata la mia partita d’addio al Renate. E anche per 3-0 non rispecchiò l’andamento del match». Gualdi ha rescisso l’accordo che lo legava ancora all’Ascoli, adesso aspetta che venga depositato l’atto dal club marchigiano per firmare con il Venezia. «Non faccio questione di categoria. Venezia è Venezia, anche in serie D, con una società nuova, un progetto ambizioso e un direttore sportivo come Perinetti». Centrocampista con il pallino del gol. «Sì, mi piace inserirmi nell’area avversaria, soprattutto due anni fa mi andò benissimo con dieci gol. Ad Ascoli, adottando il 4-2-3-1, ho giocato più vicino all’area nostra. Ho ritrovato, al Venezia, tanti avversari di Lega Pro, da Calzi a Serafini, da Malagò a Soligo, gente di categoria superiore: l’intelaiatura è buona, adesso tocca a noi, sapendo che in serie D è fondamentale anche l’apporto dei quattro under che vanno in campo ogni domenica. Entusiasmo da ricreare? Dopo un’estate tribolata è normale, toccherà a noi riportare i tifosi al Penzo». In prova c’è anche il portiere Carlo Bortolin, classe 1991, ultime due stagioni tra Promozione ed Eccellenza al Treviso, rientrato alla casa madre Pordenone. Ventiquattro anni compiuti il 7 gennaio, Bortolin era il portiere dei neroverdi friulani che vinsero al Penzo (2-1) nella stagione 2012-2013 quando parò il calcio di rigore a Zubin in pieno recupero nel secondo tempo. Resta un ultimo tassello da sistemare, il difensore centrale, tra i tanti nomi spesi c’è anche quello dell’ex Marco Modolo, svincolatosi dal Parma e che potrebbe tornare utile alla causa del Venezia.

(Fonte: La Nuova Venezia)




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