Live 24! Padova-Lumezzane, -3: allenamento pomeridiano in vista dell’anticipo di sabato

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Ore 21.10 – (La Provincia Pavese) C’è da smaltire la delusione della sconfitta con la Cremonese per poi ripartire pensando al Sud Tirol in casa Pavia. Un’ultima analisi va alla gara persa domenica sera. «Le aspettative erano sicuramente altre visto come era andata la preparazione, ma sapevamo che in Lega Pro ci sono altri ritmi e la partita con la Cremonese sarebbe stata diversa contro un avversario che la mette sul fisico e sulle palle lunghe – commenta Marco Martin – Non abbiamo fatto certo una buona prestazione, ma il pareggio era il risultato giusto. Poi come spesso accade in gare come quella di Cremona è la palla inattiva che decide la partita». Per Marco Martin quella che arriverà sabato non sarà una partita come tutte le altre: con la maglia del Sud Tirol ha giocato più di 150 gare in cinque anni e mezzo. «E’ vero, non può essere una partita qualsiasi perché a parte sei mesi a Pescara la mia carriera da calciatore è stata praticamente tutta a Bolzano – ammette l’esterno sinistro del centrocampo azzurro – E’ una partita speciale perché sono stato bene al Sud Tirol come da subito mi sto trovando qui a Pavia, in un gruppo molto unito. E anche se siamo alla seconda giornata bisogna pensare da subito a risalire la classifica e vincere a tutti i costi davanti al nostro pubblico». Una squadra diversa da quella che ha lasciato Martin quella che si troverà di fronte sabato sera al Fortunati: il Sud Tirol presenta una rosa rinnovata, partita con due vittorie sotto la guida di mister Stroppa. «Oltre ad aver cambiato molto nell’organico la novità principale dopo cinque stagioni è l’aver cambiato modulo – presenta la sua ex squadra il giocatore di Pordenone – Dal 4-3-3 che avevano sempre interpretato si è passati al 3-5-2 come noi. Da temere c’è la loro voglia di far bene perché per esperienza come sempre ci sono molti giovani in squadra che puntano a mettersi in mostra per gli anni futuri. Tranne l’anno scorso al Sud Tirol si sono poi sempre ottenuti, o si è lottato, per i play off e si proverà a centrarli anche in questa stagione. Ma come ho già detto se loro sono partiti bene con due vittorie noi vogliamo dimostrare da essere da primi posti e non possiamo fallire la gara di sabato sera». Sul piano del gioco il Sud Tirol potrebbe aggredire il centrocampo azzurro come ha fatto la Cremonese ? «Credo che un po’ tutte le avversarie per batterci proveranno a interpretare la gara in maniera simile a quella vista a Cremona – dichiara Martin – Toccherà a noi essere più bravi e a mettere in mostra le nostre qualità».

Ore 20.50 – Serie D, a Castelfranco il Campodarsego batte 3-1 il Giorgione.

Ore 20.30 – (Gazzetta di Reggio) “Di padre in figlio” è lo slogan del Gruppo Vandelli ma appartiene anche alla famiglia Galaverni. Romeo Antonio ha trasmesso la passione per la Reggiana ai figli Alberto e Lorenzo e soprattutto ai nipotini. Si può tranquillamente dire: una famiglia in granata. Romeno Galaverni è un simbolo di quella reggianità che non ama i riflettori e le prime pagine ma è stato per quasi vent’anni un punto di riferimento per la Reggiana. Ai freddi numeri ha sempre abbinato la passione per la squadra granata. Galaverni, per quanti anni ha fatto parte della famiglia granata? «Sono diciotto. Sono entrato nel collegio sindacale con Franco Vacondio e poi ho vissuto tutte le varie stagioni». Qual è la sua più grande soddisfazione sportiva? «Vedere i miei figli e i nipoti che hanno la mia stessa passione per la Reggiana. E’ un senso di appartenenza che mi gratifica». Si può dire che la Reggiana appartiene alla famiglia Galaverni? «C’è uno stretto cordone ombelicale che si è consolidato dietro la scrivania ma soprattutto sulle tribune, nei vari stadi d’Italia». Elio Monducci è stato un altro personaggio importante per la sua ascesa? «E’ stato lui a chiamarmi, poi Elio si è dedicato al basket». Con Vacondio ha avuto un buon rapporto? «Era una brava persona ed era molto amico dell’allora sindaco Benassi, un altro grande tifoso della Reggiana». Lei è stato per anni anche vice presidente del Circolo tennis Reggio. «E’ vero e pensare che non ho mai giocato a tennis». E’ vero che Chiarino Cimurri aveva già pensato alla Reggiana molti anni prima del suo approdo in granata? «Mi ricordo una sera a cena a casa di Chiarino con Ferrari, Galeotti e altri. L’idea era di prendere la Reggiana e mentre mangiavamo i cappelletti si parlava del futuro del club. Quando la prese gli dissi: una volta ti è andata bene». Poi com’è andata a finire? «La Reggiana la prese Giovanni Vandelli». Lei è stato protagonista anche del passaggio successivo da Vandelli a Sacchetti, Veroni e Morini. «Ricordo che Walter Sacchetti telefonò a mio padre per, in qualche modo, convincermi che era la scelta giusta». Con Marchioro ha vissuto la promozione in serie A. «E’ stata esaltante ma di Pippo ricordo un episodio particolare: il suo esonero». Siamo già nell’epoca Dal Cin. «Sì, eravamo in sede e ho assistito alla telefonata tra Dal Cin e Marchioro con Pippo che dissentiva all’idea del suo esonero». Alla resa dei conti ha avuto ragione. «Già, arrivò Ferrari». A distanza di anni l’operato di Franco Dal Cin è stato rivalutato. «Questo mi fa piacere perché Dal Cin era un grande innovatore anche se gli ho sempre rimproverato di non essere mai presente alle partite». Rimaneva a Udine? «Giocava a poker con gli amici che poi erano gente come i Pozzo». Lo stadio Giglio è stata la sua grande opera. «Alla realizzazione dello stadio ha contribuito molto Daniela Gozzi che ha speso tutta la sua passione e professionalità nel realizzare il Giglio». Ma poi lo stadio ha travolto la Reggiana. «Senza la licenza per il centro commerciale, con la Reggiana in serie C è stato un peso insopportabile». Ha un ricordo particolare di Dal Cin? «Quando era andato al Venezia mi mandò un bigliettino con scritto “unico vero uomo che ho conosciuto a Reggio”. Un attestato che ancora conservo». A livello di allenatori chi ricorda con piacere? «Non avevo rapporti con gli allenatori. Li seguivo da semplice sportivo. Solo con Toneatto ho scambiato qualche battuta e mi ricordo che mi diceva sempre “quando tornerà il Bacci”. La squadra era in crisi e lui sperava nel ritorno di questo giocatore che poi non fece molto». E i giocatori? «Mi ricordo una frase di Gianni Brera su Tivelli che lo definì “la volpe dell’area proletaria”. Un tocco sublime». Ma cosa significa tifare Reggiana? «La passione non conosce confine. Mi ricordo che un anno ero a New York per un convegno e chiamai il centralino dell’albergo, che per fortuna parlava italiano, per avere notizie sulla Reggiana e lui mi disse: oggi tutti vogliono parlare con Reggio Emilia. Noi siamo reggiani e amiamo la nostra Reggiana». Ma nel calcio ci si rimette sempre? «Spesso è un bagno di sangue ma mi pare che Barilli sia stato attento». Un tema d’attualità è l’azionariato popolare. «L’esperienza con la Mirabello 2000 è ancora valida: una società controllata da quella sportiva ma separata». Dal Cin diede abbonamenti in cambio di azioni. «E’ possibile anche una semplice sottoscrizione di azioni ma è importante una distinzione dalla proprietà che ha altre responsabilità rispetto al tifoso». E’ un progetto da perseguire per la Reggiana? «E’ una risorsa perché la Reggiana è un grande patrimonio di passione e partecipazione per i reggiani».

Ore 20.10 – (Gazzetta di Reggio) Sui possibili nuovi arrivi in granata e di alcune vicende che sono ancora aperte è il direttore generale Raffaele Ferrara a fare chiarezza. In particolare è Carlo Pelagatti, centrale difensivo dell’Ascoli ad essere accostato ai granata in un possibile scambio con il centrocampista Antonio Vacca. «Non ci sarà nessun scambio con l’Ascoli tra Pelagatti e Vacca – rimarca il dg Ferrara – perché sapete che Antonio deve sistemare da solo la sua situazione insieme al suo procuratore e se il 21 settembre è ancora a Reggio si andrà alla rescissione del contratto. Il profilo di Pelagatti ci potrebbe interessare ma è da verificare che lo lascino partire perché con l’Entella è partito in elenco». All’Ascoli, però, Vacca interessa così come alla Reggiana piace Pelagatti ma è escluso che questa trattativa fosse nata durante la vicenda Angiulli. «Non ci fu nessuna trattativa di giocatori per avere Angiulli ma solo una importante contropartita economica che, tuttavia, né la società e né il giocatore hanno accettato perchè quando le trattative sono complesse ci vuole poco a farle saltare. Di sicuro la Reggiana non voleva privarsi di una pedina che fa parte del progetto ma anche Federico non era convinto della scelta ed è stato ripagato con la fascia da capitano a Lumezzane, scelta tecnica e non mia anche se la condivido, per la sua professionalità». Altra vicenda da chiarire è l’impossibilità di schierare in campo Bartolomei. «Il Coni ha fatto ricorso ed il Teramo al momento non fa parte della Lega Pro, appena ci sarà una decisione definitiva il giorno dopo arriverebbe il transfer. Mogos, arrivato in granata sempre dal Teramo, aveva fatto in tempo a rescindere il contratto il 31 agosto però anche quella di Paolo è un’operazione conclusa perchè il trasferimento è già stato depositato». «Mercato ancora aperto? Non escludo niente – prosegie Ferrara – perché molto dipenderà da come recuperano gli infortunati e dall’esito, il 14 ottobre, della sentenza per doping di Andreoni: su questa vicenda abbiamo fatto il massimo come società fornendo anche l’avvocato ed ora vedremo cosa succede perché è difficile ipotizzare una pena per il suo insolito caso, tra l’altro il ragazzo ha qualche acciacco fisico ma è soprattutto sotto il profilo mentale che va recuperato e se arrivasse una squalifica lunga sarebbe dura da digerire». Ultime battute per la vittoria di Lumezzane, il campo di una piccola solitamente indigesto ai granata. «Se vuoi fare un campionato di vertice anche i punti con le piccole incidono e la dimostrazione ci viene dall’anno scorso, non so se il problema è risolto ma almeno siamo partiti col piede giusto».

Ore 19.50 – (Gazzetta di Reggio) Il centrale difensivo Minel Sabotic racconta le sue emozioni dopo la prima vittoria della Reggiana . Partiamo da Lumezzane o dalla gara col Padova? «Possiamo analizzare anche la prima di campionato ma intanto godiamoci la vittoria». Come giudica la prestazione della squadra? «Stavolta credo di aver meritato ampiamente la sufficienza ed anche i miei compagni hanno fatto tutti bene». Cosa è cambiato tra le due partite? «Abbiamo giocato nello stesso modo però a Lumezzane si è vista maggior cattiveria agonistica poi, è bene non dimenticare, col Padova era la prima gara e probabilmente davanti erano molto più pericolosi». E’ arrivato l’ennesimo gol del collega di reparto Spanò: le da fastidio non riuscire a segnare anche lei? «Per vincere le partite qualcuno deve pur segnare ed io firmerei adesso per vederlo fare gol ogni domenica». Sabato altra trasferta. Avete qualcosa da farvi perdonare dall’anno scorso? «In settimana riguarderemo gli errori fatti a Piacenza nel match precedente e cercheremo di impostare la gara diversamente per giocarcela meglio». E’ questione di mentalità? «Ogni partita va vissuta sul momento e l’anno scorso, stando sempre davanti, capitava di sbagliare le partite sulla carte più facili per colpa della tensione. Ora stiamo cercando di mettere in campo la stessa determinazione sia che l’avversario si chiami Pro Piacenza o Juventus». Cosa chiede alla sua seconda stagione da granata? «Sono partito con un fastidioso affaticamento che non riesco neanche a spiegare ma adesso sono perfettamente recuperato. L’obiettivo è riconfermarsi cercando di fare sempre meglio poi è normale che un giocatore guardi anche al suo futuro che per ora si chiama fare bene con la Reggiana». Sa che nel suo ruolo la società sta cercando un pezzo importante? «Siamo solo in tre: io, Spanò e De Biasi. E’ logico che si muovano in questa direzione poi la concorrenza fa sempre bene». La partenza di De Giosa cosa ha significato? «E’ più difficile crescere senza un giocatore esperto a guidarci, per questo sento maggior responsabilità perché in gruppo siamo tutti molto giovani». Coi nuovi arrivati in difesa come va? «L’intesa aumenta giorno dopo giorno perchè sono ottimi giocatori». Il caso Vacca è un problema per lo spogliatoio? «Sono sue scelte perchè nessuno di noi gli ha mai chiesto di farsi da parte. Professionalmente non ci crea problemi ma noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada». Con l’amico Ciccio Ruopolo si sente ancora? «Tutti i giorni e sono contento che sia partito bene ma non vedo l’ora di incontrarlo il 4 ottobre a Mantova perché sarà il mio osservato speciale».

Ore 19.20 – (Gazzetta di Mantova) Il Mantova sta continuando sul campo “Massimo Chiaventi” di Goito la preparazione in vista della gara di sabato sera (ore 20.30) al Martelli contro il Pordenone. Mister Maspero deve fare i conti con alcune defezioni, visto che Momentè è fermo ai box mentre Gonzi e Puccio hanno lavorato in piscina. Puccio ieri è stato visitato dall’ortopedico Zanini, che ha confermato la diagnosi di forte contusione all’alluce. Per sicurezza, comunque, venerdì il giocatore sarà sottoposto a risonanza magnetica e quasi sicuramente sarà indisponibile per la sfida di sabato. Fuori dai giochi è di certo Momentè, che a Bolzano ha subìto una distorsione al ginocchio: venerdì l’attaccante sarà sottoposto a risonanza magnetica per escludere complicazioni. Una distorsione al ginocchio contro il Sudtirol l’ha subita anche Gonzi, ma in questo caso l’incidente è stato molto più lieve: l’esterno è stato visitato dall’ortopedico Zanini e per ora resta in forse in vista della gara di sabato. I biancorossi torneranno ad allenarsi questa mattina a Goito e completeranno la preparazione con altre due sedute mattutine, in programma domani e venerdì.

Ore 19.00 – (Gazzetta di Mantova) Il presidente Sandro Musso domenica è tornato a casa da Bolzano con qualche dubbio e almeno un paio di certezze, sulle quali basa l’analisi del momento biancorosso: «La nostra squadra, nuova per sette undicesimi, è ancora in rodaggio e si trova ad affrontare un campionato di alto livello, difficilissimo come dimostrano le sconfitte già subite da club candidati alla promozione come Pavia e Alessandria». Se questo è lo scenario, va da sè che il numero uno biancorosso inviti a non fra drammi per il ko del “Druso” e a guardare avanti con fiducia: «Mi piace mettere in evidenza la cosa più bella della serata di domenica, che è stato l’incitamento riservato dai nostri tifosi alla squadra alla fine della partita. Per il resto credo che il verdetto del campo vada accettato e che la partita sia stata comunque utile a Maspero per capire ancora meglio pregi e limiti della sua formazione. Formazione che peraltro non ha ancora tutti gli elementi in piena forma, visto che Foglio è appena arrivato, Anastasi e Puccio erano infortunati, Momentè e forse anche Dalla Bona non sono al top». Restando in tema di singoli, Musso tiene a elogiare il portiere Francesco Bonato: «È stato davvero bravo, ha dato una bella risposta sul campo in condizioni psicologiche difficili, visto quanto era successo nelle ultime settimane, prima con l’arrivo di Pane e poi con il suo infortunio». Detto ciò, il presidente indica la via da seguire da qui in avanti: «Dobbiamo prendere coscienza che ogni partita in questo campionato sarà una battaglia e che bisognerà sempre saper soffrire. Se lo faremo, il Mantova non potrà che crescere. Ribadisco che siamo una squadra molto rinnovata e costruita in tempi brevi, ci vuole pazienza per vedere i risultati del lavoro di Pelliccioni e Maspero». E di pazienza Musso ne chiede a tutti: «Dobbiamo essere innanzitutto noi soci a ricordarci che occorre aspettare e restare vicini alla squadra quando le cose non vanno bene. E la stessa consapevolezza spero l’abbiano i tifosi, che a Bolzano sono stati straordinari e voi giornalisti, non inasprendo le critiche. Gli equilibri sui cui vive una squadra di calcio sono delicatissimi e per non intaccarli bisogna essere bravi a non deprimersi e a non far mancare mai l’entusiasmo». Il tutto a partire da sabato sera, quando al Martelli arriverà il Pordenone: «Sarà un’altra partita difficilissima – conclude Musso -, come le prime due che abbiamo giocato. Affrontiamola con grinta e determinazione, provando a fare il meglio possibile».

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Manca solo l’atto formale: le firme davanti al notaio. Il matrimonio tra il Pordenone ed Ezio Maccan (uno dei soci di minoranza con il 10% delle azioni) può considerarsi chiuso. È la parola fine a un rapporto incrinatosi già ai tempi della festa al De Marchi per la promozione in C. Ulteriori dissapori sono maturati quando il condottiero della cavalcata, Carmine Parlato, è stato dapprima confermato e poi disarcionato, insieme a qualche fidato scudiero che lo ha seguito in terra patavina. Crepe sempre più larghe. Il colpo finale nel rapporto tra Maccan e gli altri soci (Lovisa, Orenti e Zuzzi) risale all’indomani della retrocessione sul campo di una squadra che nel girone di ritorno era riuscita a racimolare una trentina di punti, approdando ai playout. Un gruppo che aveva progressivamente riempito il Bottecchia, facendosi amare dal popolo dei ramarri. Ventiquattro ore dopo, nonostante una strada del ripescaggio tutta in discesa (per quanto economicamente onerosa), dall’alto arriva l’input di far piazza pulita di tutti. Compresi Fabio Rossitto (tecnico chiamato in corsa quando il team era ultimo e staccato) e Denis Maccan (capitano, goleador più prolifico dei neroverdi in C con 8 centri, protagonista della corsa-scudetto nella stagione precedente). Una politica mal digerita da Maccan, al di là del benservito al figlio. Semmai l’uscita di scena del capitano ha soltanto fatto rompere gli indugi a uno che a calcio ha giocato a lungo da “pro”, è stato presidente – fondatore del club di Prata e ai valori del gruppo e dell’amicizia ha sempre creduto. Non era da lui recitare il ruolo di yes man. Intanto il giudice sportivo ha squalificato Valente per un turno.

Ore 18.10 – (Messaggero Veneto) Sostegno in casa, ma pure in trasferta. Parte del popolo neroverde seguirà il Pordenone nella delicata trasferta di sabato sera (alle 20.30) a Mantova. Ieri è partita la prevendita dei tagliandi, acquistabili online tramite il circuito Ticketone (www.ticketone.it) oppure al Bar Libertà. Prezzi: dai 15 euro del settore ospiti ai 30 della tribuna centrale. Riduzione per over 65 anni e donne. I residenti in regione possono acquistare i biglietti esclusivamente se provvisti di tessera del tifoso, ma aderendo il Mantova all’iniziativa “Invita due amici allo stadio”, i titolari della card potranno acquistare fino a due tagliandi d’accesso per conoscenti non fidelizzati. Intanto, buone notizie per mister Tedino dall’ultimo allenamento: a pieno regime gli ormai recuperati Filippini, Gulin e Marchi (già in campo per uno spezzone di gara con l’Albinoleffe). Lavoro a parte, ma non preoccupano, per Tomei, Finocchio e Ingegneri. Fermo invece Berardi per una botta subita nel match di domenica scorsa, ma oggi dovrebbe rientrare in gruppo.

Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) «Ci stanno portando via tutto, manteniamo almeno una forte identità calcistica». Il presidente del Pordenone, Mauro Lovisa, stavolta allarga il fronte: dal calcio alle istituzioni, alle polemiche di queste ore sulla scelta di togliere la Prefettura alla città. Ma il messaggio sotteso è sempre ancorato al pallone, la sua passione, l’attività per cui si è speso più di tutti negli ultimi tempi. E che per il momento sta avendo un ritorno, in termini di affezione, più o meno soddisfacente. La campagna abbonamenti chiuderà nell’ultimo fine settimana di settembre, in concomitanza con la gara casalinga con il Renate. Nel frattempo i numeri possono essere letti in chiaroscuro: poco più di 180 abbonati (una decina gli abbonati “vip” che hanno sottoscritto la tessera speciale da mille euro) allo stadio Bottecchia. Il doppio rispetto alla scorsa stagione, quella del grande ritorno in Lega Pro. Ancora troppo pochi se rapportati ad altre piazze della categoria: al momento il Pordenone sarebbe “salvo” nella classifica degli abbonati del girone, ma lontanissimo da realtà come Cittadella (1.000), Alessandria (1.200), Cremona (1.500) e Mantova (1.600), per non parlare del Padova (quasi 3.000). E allo sforzo economico compiuto (500 mila euro a fondo perduto) per il ripescaggio. «Ce ne aspettavamo tra i 200 e i 300 – commenta Lovisa – forse manca ancora un salto di qualità, ma ci vuole tempo. Sapremo conquistare anche i più scettici. Intanto sto rivedendo allo stadio volti noti della città che mancavano da tempo. Segno che la passione neroverde sta contagiando un po’ tutti». Non male gli 850 spettatori di domenica scorsa con l’Albinoleffe. Ma l’impressione è che manchi ancora qualcosa, o meglio qualcuno. Tifosi da fuori città, per esempio. Permangono logiche di campanilismo, giustificabili quando il parterre generalizzato delle principali realtà pordenonesi era quello della serie D. Meno ora, con un club di punta che gioca in una categoria di tutt’altro appeal e spesso in orari non concomitanti con quelli dell’Interregionale. «Il livello del girone è molto alto – conferma Lovisa – e il Pordenone sa ottenere punti divertendo. Sono certo che si avvicineranno anche tifosi di cittadine limitrofe e di fuori provincia». L’ottimismo, vista pure l’attuale classifica, è d’obbligo. Ma rimane forte una sensazione: l’indole del tifoso naoniano è più propensa al basket. Il calcio vive ancora in rimonta.

Ore 17.20 – Serie D, i risultati delle padovane: Dro-Abano 0-5, Este-Levico Terme 0-0, Virtus Vecomp-Luparense 5-1

Ore 17.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.43 – Qui Guizza: Padova Verde sul 4-1, doppietta personale per Petrilli. Termina la partitella.

Ore 16.41 – Qui Guizza: risponde subito il Padova Verde, la rete è di capitan Cunico. 3-1.

Ore 16.39 – Qui Guizza: accorcia le distanze il Padova Bianco, bel gol di Altinier. 2-1.

Ore 16.35 – Qui Guizza: raddoppio del Padova Verde, a segno Neto Pereira.

Ore 16.30 – Qui Guizza: in corso il secondo tempo della partitella, ancora 1-0 il risultato in favore del Padova Verde.

Ore 16.10 – Qui Guizza: Padova Verde in vantaggio con Petrilli.

Ore 15.50 – Qui Guizza: partitella in famiglia in corso, ancora a parte Ilari. Queste le due formazioni. PADOVA VERDE (4-2-3-1): Petkovic; Dionisi, Diniz, Fabiano, Favalli; Corti, Bucolo; Bearzotti, Cunico, Petrilli; Neto Pereira. PADOVA BIANCO (4-2-3-1): Favaro; Dell’Andrea, Gorzelewski, Niccolini, Anastasio; Ramadani, Giandonato; Aperi, Mazzocco, Turea; Altinier.

Ore 15.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Scadrà domenica 20 settembre la proroga di mercato concessa alle riammesse e ripescate in serie B e in Lega Pro, e quindi la campagna trasferimenti offre ancora la possibilità di intervenire, sempre che lo si faccia operando con una delle società che hanno ottenuto dalla Federazione la possibilità di acquistare e vendere fino al 20 settembre prossimo. E’ il caso della Virtus Entella che da circa una settimana sta trattando con il Vicenza il passaggio del difensore Leandro Rinaudo in cambio di Alessio Vita, l’esterno destro di proprietà del Sassuolo arrivato in prestito in maglia biancorossa nel gennaio scorso. La trattativa pare in fase abbastanza avanzata e potrebbe essere definita già tra oggi e domani quando Beppe Accardi, il procuratore di Rinaudo, incontrerà i dirigenti della Virtus Entella per trovare un accordo sulla «buona uscita» che l’ex difensore di Napoli e Livorno chiede alla società ligure prima di accordarsi con il Vicenza. L’ultimo ostacolo all’operazione sembra l’intesa tra la società ligure e Rinaudo, visto che sia Vita con la Virtus Entella, che il difensore palermitano con il Vicenza hanno già definito l’intesa per il nuovo contratto. La trattativa quindi dovrebbe andare a buon fine, ma quando si tratta di calcio mercato meglio non dare mai niente per scontato, anche perché la settimana scorsa sembrava tutto fatto per lo scambio tra il difensore del Vicenza Matteo Gentili e lo stesso Rinaudo, ma tutto è saltato per il rifiuto di Gentili di andare alla Virtus Entella. Saltato lo scambio tra difensori, il Vicenza ha cercato di trovare una soluzione alternativa trovandola con Vita, e questo perché in difesa a causa degli infortuni di Thomas Manfredini e di Matteo Gentili, Pasquale Marino ha come prima alternativa il giovane Oualid El Hasni, un difensore di buona prospettiva ma decisamente ancora acerbo per la categoria cadetta. Ecco perchè, nonostante il Vicenza sia l’unica formazione di serie B a non aver subito gol dopo due giornate, la società berica sta stringendo i tempi per arrivare a Rinaudo, che costituirebbe un’alternativa di esperienza al duo titolare formato da Brighenti e Mantovani in attesa che Manfredini torni a disposizione di Marino. Il calcio mercato del Vicenza, oltre all’operazione di Rinaudo, potrebbe vedere anche la cessione del mediano Niccolò Corticchia che sta trattando con la Pro Patria e con il Teramo a cui piace anche il centravanti montenegrino Filip Raicevic che però dovrebbe restare in maglia biancorossa almeno fino a gennaio. «Raicevic si trova bene a Vicenza ed è intenzionato a giocarsi le sue carte per convincere il mister e trovare un pò di spazio – spiega Gabriele Savino, procuratore dell’ex punta della Lucchese – sa di partire tra le seconde linee con ottimi giocatori davanti, ma si è ambientato bene nel gruppo e almeno fino a gennaio vorrebbe restare in biancorosso. Il mercato chiuderà il 20 di settembre e fino a quel giorno la situazione può cambiare, ma al momento posso dire che, nonostante soprattutto il Teramo spinga per acquisire le prestazioni di Raicevic, il mio assistito resterà a Vicenza». Dopo il 20 di settembre il mercato resterà aperto solo per gli svincolati tra i quali, nelle ultime ore, è stato accostato al Vicenza l’attaccante Raffaele Palladino, rimasto senza contratto dopo il fallimento del Parma. Notizia smentita seccamente sia dalla società berica che dall’entourage del giocatore.

Ore 14.30 – (Gazzettino) Mentre la squadra di Roberto Venturato prosegue la preparazione per la trasferta di sabato a Meda con il Renate, la tifoseria ha tempo fino a domani per aderire al pullman organizzato dal club “Angelo Gabrielli granata per sempre”. ARIA DI CASA. Il capitano granata Manuel Iori abita a Lentate sul Seveso, nei pressi di Meda, per cui sabato respirerà aria di casa. «Conosco bene lo stadio nel quale gioca il Renate – precisa l’interessato – in quanto vi ho giocato per un anno difendendo i colori del Meda in C2. C’era anche Claudio Coralli in quella stagione. È uno stadio piuttosto piccolo con un bel campetto». JESOLO. Martedì prossimo è prevista la serata di inaugurazione della sezione di Jesolo “Bar da Mario-Hotel Lorenz” del Club Angelo Gabrielli con cena promossa dalla famiglia Buscato per una delegazione di ospiti jesolani e granata con rappresentanze della dirigenza, della squadra e della tifoseria. Entro venerdì le adesioni per i 40 posti complessivamente disponibili. GRIGLIATA. Ieri sera nel tunnel che dallo spogliatoio porta al campo principale del Tombolato è stata organizzata una grigliata alla quale hanno preso parte dirigenti, collaboratori e prima squadra del Cittadella, questa volta con invito anche a numerosi ospiti. «Lo facciamo di frequente – precisa il vice allenatore Gorini – perchè serve a fare gruppo».

Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Bobo Venturato sfoglia la margherita. Sono soprattutto legati al reparto offensivo i dubbi dell’allenatore del Cittadella, in vista della trasferta di sabato in casa del Renate, a Meda, in Brianza. Affidarsi di nuovo alla coppia giovane e talentuosa formata da Jallow e Bizzotto, che tanto ha prodotto – e sprecato – all’esordio con il Cuneo? Affidarsi all’“usato sicuro” Coralli o puntare dall’inizio su almeno uno dei due nuovi arrivati, Litteri e Chiaretti, ancora alla ricerca della migliore condizione? Il tecnico per ora mischia le carte. Ieri la rosa dei giocatori granata, compreso il portiere Alfonso che è rientrato in gruppo dopo l’infortunio al polpaccio, si è allenata regolarmente, mentre gli infortunati Xamin e Sgrigna seguono il programma di recupero, con il fantasista romano che sta svolgendo un lavoro differenziato di corsa e con la palla. Da questa settimana si è tornati al classico orario di allenamento alle 15. Venerdì alle 10.30 la rifinitura e le convocazioni mentre nel pomeriggio ci sarà la partenza per Meda, con un giorno di anticipo rispetto alla gara. IL PULLMAN DEI TIFOSI. Ultime ore per partecipare alla trasferta in gruppo: il club “Angelo Gabrielli granata per sempre” sta raccogliendo le adesioni per il pullman che partirà alle 9 di mattina di sabato. Per le iscrizioni c’è tempo fino a domani alle 18, al Bar Stadio. Lungo il percorso è prevista un’escursione all’autodromo di Monza. Il pranzo è libero, il costo del viaggio è di 15 euro, 13 quello del biglietto. DIRIGE UN ESORDIENTE. A dirigere la gara sarà il 29enne Giovanni Nicoletti di Catanzaro, promosso in Can Pro (la commissione arbitrale dei fischietti che un tempo erano di serie C) lo scorso luglio. Sarà la sua prima partita in Lega Pro.

Ore 13.40 – (Corriere delle Alpi) Voglia immediata di riscatto. Il Belluno gioca oggi alle 19 al Polisportivo contro il Fontanafredda (arbitra Marco Monaldi di Macerata) e nel primo dei sei turni infrasettimanali che Corbanese e compagni vogliono fare quei tre punti mancati nelle prime due uscite. L’avversario dei gialloblù ha raccolto due sconfitte fino ad ora e cerca riscatto in chiave salvezza. Tra le fila degli ospiti c’è bomber Alcantara, a quota due reti fino ad ora, che Augusto Fardin in estate aveva seguito per un possibile approdo in gialloblù. L’allenatore Roberto Vecchiato, dopo i due punti raccolti nelle prime due partite, non è preoccupato, ma solo infastidito per un bottino che sarebbe potuto essere sicuramente maggiore. «Non c’è sempre una spiegazione – commenta il tecnico – il primo anno siamo partiti peggio, lo scorso invece abbiamo infilato sei vittorie consecutive. È vero, siamo infastiditi, ma l’importante è non farsi prendere dall’ansia». Contro il Calvi Noale sono scesi in campo dal primo minuti due fuoriquota giovanissimi, Simone Quarzago, classe 1999, e Marta Bettina, classe 1998. Come mai questa scelta? «Da un lato dovevo tenere conto che giocavamo ancora dopo tre giorni – continua Vecchiato – avendo poi sostituito un vecchio in difesa, Sebastiano Sommacal per Stefano Longo, dovevo mettere un giovane davanti. Se l’ho fatto è perchè mi fido molto di questi due ragazzi, che sono molto seri. Rivederli oggi? Può essere». Cosa hai detto alla squadra agli allenamenti di lunedì e martedì? «Ho ricordato ai ragazzi che prendere un gol all’ultimo minuto non è da grande squadra – conclude il mister – dobbiamo lavorare ancora tanto per diventare una squadra forte. L’importante è non avere ansia e nervosismo dopo due giornate». Giovanni Pescosta ha ricominciato a correre ieri e questa sera sarà in panchina ma è impensabile sperare di vederlo in campo. Chi gioca? Tra i pali dovrebbe essere riconfermato Davide Solagna mentre la difesa potrebbe essere quella vista contro il Tamai con Stefano Longo e Stefano Mosca sulle corsie esterne e al centro Paolo Pellicanò e Nicola Calcagnotto, quest’ultimo in possibile ballottaggio con Sebastiano Sommacal. A metà campo Simone Bertagno guida la squadra con il possibile sostegno di Yari Masoch e Mike Miniati. Davanti bomber Corbanese non si discute, in appoggio potrebbero esserci Marco Duravia e Marco Farinazzo.

Ore 13.10 – (Il Piccolo) A tre giorni dalla sconfitta contro l’Abano, l’Unione Triestina 2012 può rifarsi. Ed è meglio così, per sfogare subito sul campo tensioni e malumori affiorate dopo il primo ko stagionale. Oggi al Rocco (si inizia alle ore 15, arbitra Lavelli di Sesto San Giovanni) la squadra di Masitto affronterà il Calvi Noale: si tratta di una neopromossa che lo scorso anno ha letteralmente dominato il suo girone di Eccellenza, e che ha iniziato col passo giusto la serie D, visto che dopo due giornate è ancora imbattuta. Dopo il pareggio in trasferta a Este, il Calvi Noale ha infatti bloccato in casa il Belluno per 1-1, per cui arriverà al Rocco forte di entusiasmo, voglia di mettersi in mostra e una certa autostima. L’Unione 2012, dal canto suo, dovrà dimostrare di aver già messo alle spalle la sconfitta con l’Abano. Una squadra nuova che deve crescere giocando, del resto deve imparare in fretta anche dagli errori. Purtroppo non ci sarà ancora Mattielig, che probabilmente rientrerà in gruppo la prossima settimana, ma oggi Masitto dovrà fare a meno anche dello squalificato Kabine, dimostratosi effervescente in attacco ma ancora poco concreto e soprattutto troppo nervoso. Proprio l’assenza dell’attaccante marocchino non permetterà a Masitto di replicare schieramento e formazione della prima casalinga. Ma dal tecnico anche oggi sarà possibile aspettarsi qualche sorpresa. L’obiettivo è ovviamente i tre punti: perché per crescere servono lavoro e pazienza, ma le vittorie aiutano molto. COMUNICATO. In un comunicato, il Centro di coordinamento, che dopo il ritiro del marchio non riconosce questa Triestina, ribadisce l’invito ai tifosi a non andare allo stadio, esortando allo stesso tempo i politici a dimostrare la loro vicinanza ai tifosi. Gli ultras annunciano un’altra protesta all’mgresso della Furlan LE ALTRE PARTITE. Mestre-Montebelluna, Dro-Abano, Este-Levico Terme, Giorgione-Campodarsego, Ital Lenti Belluno-Fontanafredda, Sacilese -Liventina, Union Ripa La Fenadora-Tamai, Ufm-Venezia, Virtusvecomp Verona-Luparense.

Ore 12.40 – (Gazzettino) Sarà di nuovo lo Zanutto di San Donà ad ospitare il Venezia, non essendo ancora sufficientemente migliorata la situazione del prato del Penzo. In viale Ancona si attende solo l’ufficialità della Lnd, ma con la Virtus Vecomp si giocherà domenica (ore 15.30) grazie alla disponibilità del San Donà di Seconda categoria che ha accettato di spostarsi al Davanzo. Prima però c’è la trasferta odierna di Monfalcone, con mister Favaretto intenzionato a dare fiato a qualche pedina: confermata la difesa anche perché Modolo e Cantini non sono ancora recuperati, in mediana Malagò potrebbe dare il cambio a Gualdi e forse anche Soligo a Calzi. In avanti ballottaggio Carbonaro-Maccan per far coppia con Serafini, tre volte a segno nelle prime due gare. Fuori dai 20 in ritiro da ieri pomeriggio Barreto: «Sta lavorando bene e potrei convocarlo già domenica – ha anticipato Favaretto -. Il Monfalcone ha esperienza e centimetri sulle palle inattive, noi dovremo imporre da subito alla gara ritmi alti come contro Dro e Sacilese. Dopo due sole gare non c’è nulla da festeggiare, gli ostacoli tra noi e la vittoria sono sempre dietro l’angolo e starà a noi superarli col passo giusto». Prosegue fino a venerdì la campagna abbonamenti che ha raggiunto le 412 tessere.

Ore 12.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Parola d’ordine: tenere i piedi saldi per terra. Lo chiede mister Paolo Favaretto alla vigilia della sfida di questo pomeriggio a Monfalcone. Le due vittorie, che hanno subito proiettato il Venezia Fc in vetta alla classifica alla pari con la Virtus Vecomp, hanno acceso l’entusiasmo nella squadra e tutto intorno. Così il tecnico arancioneroverde vestire i panni del pompiere. «Sto notando che da parte di tutti c’è un notevole entusiasmo. Stiamo festeggiando dopo due partite. Onestamente, io sono abituato a fare la scala un gradino alla volta». Aver iniziato con il piede giusto non basta: «Le vere difficoltà non le abbiamo ancora incontrate e una squadra va valutata quando trova degli ostacoli. Per ora abbiamo giocato due partite che si sono messe subito bene per noi. Meglio fare questa analisi dopo dieci partite, quando avremo affrontato squadre più toste, più solide. Il lavoro da fare è ancora molto». Nel frattempo, è meglio concentrarsi sul match odierno, contro un Monfalcone reduce da una sconfitta (con la Virtus Vecomp per 2-0) e da un pareggio (in casa con il Dro per 1-1). «Il Monfalcone rappresenta per noi il prossimo gradino della scala. Ed è una squadra da tenere in grande considerazione». Ci sono giocatori di un certo rilievo, come la vecchia conoscenza arancioneroverde Denis Godeas, autore del gol-pareggio contro i trentini. E c’è un certo Aleksandar Rodic, sloveno (di nascita bosniaca) con trascorsi europei di un certo livello. «Ha giocato in Europa e in vari campionati esteri. Ha una certa struttura fisica, è 1,87, e va a completare un attacco con notevoli qualità fisiche, visto che Godeas è quasi 1,90. Hanno caratteristiche diverse, uno ha progressione, l’altro è più statico, ma si integrano bene. Sono due giocatori che in area creano qualche difficoltà. In mezzo al campo – aggiunge Favaretto – sono una squadra dinamica e dietro stanno trovando degli equilibri. Complessivamente è una squadra che rispetto alle altre ha più esperienza, soprattutto davanti», osserva il tecnico pensando ai 40 anni compiuti da Godeas e ai 36 di Rodic. Esperienza contro la freschezza e l’indubbia qualità tecnica dell’undici arancioneroverde, che oggi potrebbe anche presentare qualche variazione rispetto ai titolari visti nelle prime due giornate. In particolare Malagò potrebbe prendere il posto di Gualdi e Carbonaro (o Maccan) rilevare Innocenti. Prosegue intanto la campagna abbonamenti, arrivata a quota 412 tessere. Confermato, inoltre, che si giocherà anche la prossima partita contro la Virtus Vecomp lontano dal Penzo, di nuovo a San Donà, di domenica. Turno infrasettimanale anche per le altre veneziane di serie D. Il Mestre attende in casa (sempre nella momentanea sede di Mogliano) il Montebelluna: ancora out Nobile e Rebecca, in forse Ferrari e Serena, mentre Migliorini ha smaltito la febbre e ci sarà. La società arancionera festeggia il superamento di quota 500 abbonati (512). Il CalviNoale sarà in trasferta contro la Triestina, mentre la Clodiense sarà a Budrio contro il Mezzolara.

Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Venezia a caccia del tris, senza sottovalutare il neopromosso Monfalcone del tandem Godeas-Rodic. Favaretto non rivoluzionerà la squadra, soprattutto in difesa: ballottaggi Malagò-Gualdi a centrocampo, Maccan o Carbonaro-Innocenti in attacco. «Siamo partiti bene, logico essere contenti, ma piedi ben piantati a terra e meno trionfalismi, siamo forti e non lo neghiamo, ma sono state giocate solo due partite e finora non abbiamo incontrato alcuna difficoltà. Godeas e Rodic hanno tanta esperienza, bisogna tenerli lontani dalla nostra area». Il Monfalcone non dovrebbe cambiare molto rispetto al pareggio (1-1, gol di Godeas) con il Dro: conferma di Cociani in difesa (Fernandez non al top), magari con il rientro dal primo minuto di Catania in mezzo al campo e Villanovich metronomo davanti al pacchetto difensivo. Occhio ai due bomber d’esperienza: Godeas (40 anni) e lo sloveno Rodic (36), zingaro del mondo (Croazia, Belgio, Inghilterra, Turchia e Bulgaria) con lunga militanza in Cina (Shenua, Janoon, Sonpijang e Tiancheng), 7 presenze in Coppa Uefa e 4 in Premier League con il Portsmouth, oltre naturalmente a Nova Gorica, Interblock e Olimpia Lubiana. Giuliano Zoratti non potrà utilizzare fino a ottobre il difensore centrale Bojan Djukic, visto che il gigante sloveno ha già giocato 8 partite in questa stagione con il Krsko, l’ultima il 29 agosto contro lo Zavrc e devono passare almeno 30 giorni dall’ultima gara in altro campionato. Infine una notizia: Venezia-Virtus Verona si giocherà domenica a San Donà, dopo l’accordo raggiunto dalle due società, allo stadio sarà lo “Zanutto” alle 15.30. Probabili formazioni. Monfalcone (4-1-3-2): Contento; Miraglia, Pratolino, Zanon, Cociani; Villanovich; Loperfido, Catania, Bezzo; Godeas, Rodic. A disposizione: Colin, Fernandez, Bertoia, Bertoni, Fross, Zetto, Kozmann, De Gregorio, Germani. Allenatore: Zoratti. Venezia (4-3-1-2): Vicario; Ferrante, Beccaro, Cernuto, Galli; Acquadro, Calzi, Malagò; Fabiano; Serafini, Maccan. A disposizione: D’Alessandro, Di Maio, Luciani, Gualdi, Soligo, Cangemi, Carbonaro, Callegaro, Innocenti. Allenatore: Favaretto. Arbitro: Luigi Carella di Bari.

Ore 11.30 – (Gazzettino) Padovane in campo oggi alle 15 per il turno infrasettimanale di campionato valido per la terza giornata d’andata. ABANO. Reduce da quattro punti nelle prime due giornate, con tanto di vittoria fresca con la Triestina, cerca conferme nella trasferta con il Dro (un punto) per dare continuità a questo avvio di campionato positivo. «Vediamo di fare un’altra ottima prestazione e di portare a casa il risultato – sottolinea Massimiliano De Mozzi – consci comunque di affrontare una squadra fisica e tecnica che cercherà di fare punti. Ci aspetta un esame importante, nel quale per fare bene ci vorrà concentrazione, attenzione, compattezza e anche pazienza». Tutti a disposizione i neroverdi. CAMPODARSEGO. Scende in campo alle 18.30 a Castelfranco con il Giorgione che ha quattro punti, lo stesso bottino conquistato sul campo da Bedin e compagni, restando in attesa del verdetto del giudice per il ricorso dell’Union Ripa Fenadora. «Il turno infrasettimanale comporta sempre qualche rischio – afferma Antonio Andreucci – nel senso di non avere la stessa concentrazione della partita giocata pochi giorni prima. Affrontiamo una compagine che in questo momento sta mettendo in mostra un calcio brillante, viene da una vittoria con la Luparense San Paolo e vorranno fare bene in casa». Il tecnico biancorosso sposta l’attenzione in casa propria. «Più che agli avversari, dobbiamo comunque pensare e a noi: siamo reduci da due prestazioni positive che hanno dato morale, sono soddisfatto del lavoro svolto finora, anche se dobbiamo crescere sul piano della compattezza e del gioco. Abbiamo molti margini di miglioramento, ho grande fiducia nei miei giocatori». Recuperati Poletti e Michelotto che erano acciaccati nel derby pareggiato con l’Este. ESTE. Insegue il primo successo nella sfida a domicilio con il Levico Terme (tre punti), dopo i pareggi in serie con Calvi Noale e Campodarsego. «Questa partita rappresenta per noi un esame di maturità – sottolinea Andrea Pagan – e vincere oggi darebbe anche un significato diverso ai due pareggi precedenti dato che con cinque punti dopo tre giornate saremmo in linea con le nostre aspettative. Siamo ancora lontani dall’essere la squadra che voglio, ma ci vuole un po’ di pazienza anche da parte mia essendo un gruppo nuovo». Poi aggiunge: «Affrontiamo un avversario ostico che ha un punto in più in classifica, lo rispettiamo, ma guardiamo a noi. Mi aspetto un altro passo avanti, magari accompagnato dai tre punti». Convocato anche il nuovo centrocampista Marcolini. «Sta bene fisicamente, anche se gli manca il ritmo partita. Non escludo di impiegarlo». LUPARENSE SAN PAOLO. Punta a cancellare la delusione nel derby con il Giorgione sul campo dei veronesi della Virtus Vecomp, leader della graduatoria con il Venezia. «C’è voglia di riscatto – esordisce Daniele Pasa – e di dimostrare che non siamo quelli di sabato. Conosco bene Gigi Fresco e anche la sua Virtus Vecomp, che ha centrato due vittorie senza subire gol e ha un giocatore come Mensah che può spaccare la gara. Dobbiamo andare lì con la mentalità di vincere, sapendo che bisogna essere quadrati e che, al di là delle nostre qualità tecniche, dobbiamo mettere qualcosa in più sul piano della cattiveria e della corsa». In dubbio Sanavia che ha rimediato lunedì una botta in allenamento, Praticò è recuperato, mentre Mattioli resta ai box.

Ore 11.10 – (Mattino di Padova) È l’ora del primo turno infrasettimanale. Oggi le quattro squadre padovane di Serie D si giocheranno punti importanti tra il Veneto e il Trentino. L’Este, unica formazione a giocare in casa, ospiterà il Levico Terme, mentre l’altra trentina, il Dro, se la vedrà con l’Abano. Giorgione e Virtus Vecomp, invece, saranno le avversarie di Campodarsego e Luparense. Giorgione-Campodarsego inizierà alle 18.30, le altre partite alle 15. ESTE. Al Nuovo Stadio (arbitro Amir Salama di Ostia Lido) i giallorossi non potranno accontentarsi dopo i pareggi contro Calvi Noale e Campodarsego. Il tecnico dei giallorossi Andrea Pagan non ha messo neanche in preventivo la terza “ics” consecutiva, anche perché, per sua stessa ammissione, «di questo passo non si va lontano». Il Levico dell’ex di turno Raffaele Baido, dal canto suo, vorrà ripetere l’ottima prestazione di domenica scorsa, che è valsa il 3-2 con il Fontanafredda. Per quanto riguarda la formazione, il nuovo centrocampista Matteo Marcolini (ufficializzato domenica), potrebbe partire dal primo minuto. Formazione Este (4-3-1-2): Lorello; Tiozzo, Montin, Guagnetti, Rosina; Favre, Marcolini, Arvia; Niselli; Mastroianni, Coraini. All. Pagan. ABANO. I neroverdi, invece, vogliono l’en plein. Dopo la vittoria sulla Triestina, compagine di alta classifica, capitan Ballarin e compagni hanno tutta l’intenzione di fare risultato pure all’ ”Oltra” di Dro (arbitro Marco Ricci di Firenze), in casa di una formazione, almeno sulla carta, di medio-basso profilo come quella allenata da Massimiliano Caliari. Il tecnico aponense Massimiliano De Mozzi, per la sfida, dovrebbe recuperare il jolly di centrocampo Mattia Maistrello. Formazione Abano (4-1-4-1): Ruzzarin; Tescaro, Cuccato, Thomassen, Zattarin; Ballarin; Bison, Segato, Bortolotto, Maistrello; Munarini. All. De Mozzi. LUPARENSE. Vale il detto “chiodo scaccia chiodo” per la Luparense, reduce dalla sconfitta casalinga contro i rivali storici del Giorgione. Un k.o. che potrebbe dare quella spinta in più allo stadio “Gavagnin-Nocini” di Verona (arbitro Mario Milana di Trapani), tana della Virtus Vecomp del presidente-allenatore Luigi Fresco. Mister Daniele Pasa dovrà rinunciare a Sanavia, che ha rimediato una forte contusione in allenamento, e a Mattioli, ancora bloccato in infermeria. Formazione Luparense (4-3-3): Murano; Praticò, De March, Severgnini, Faggin; Benucci, Nichele, Nicoletti; Giglio, Paganelli, Beccaro. All. Pasa. CAMPODARSEGO. Con un risultato ancora da omologare (1-0 al Ripa) e un pareggio nel derby con l’Este, i biancorossi dovranno battere assolutamente il Giorgione (arbitro Matteo Centi di Viterbo). Al Comunale di Castelfranco Veneto, però, i rossostellati vorranno confermare l’ottimo stato di forma, che ha permesso di raccogliere quattro punti con Abano e Luparense. Guarda caso, due padovane. Il Campodarsego, senza l’acciaccato Pellizzer, si affiderà al tandem offensivo Cacurio-Aliù per interrompere la serie positiva dei trevigiani. Campodarsego (4-3-1-2): Merlano; Arthur, Gal, Ruopolo, Buson; Bedin, Rubin, Tanasa; Piaggio; Aliù, Cacurio. All. Andreucci.

Ore 10.40 – (Gazzettino) SQUADRA. Doppia seduta ieri alla ripresa della preparazione in vista dell’impegno all’Euganeo sabato alle 17.30 con il Lumezzane. Tutti i giocatori si sono allenati regolarmente, anche se Dionisi ha saltato precauzionalmente la partitella. Ancora a parte Ilari che effettuerà oggi una risonanza di controllo alla gamba: se ci sarà il via libera, tornerà in gruppo. Intanto, è a rischio il tesseramento del difensore centrale argentino Gorzelewski come spiega Fabrizio De Poli: «Stiamo attendendo una risposta definitiva dalla Fifa perchè è emerso un problema burocratico legato a un documento internazionale. Sia noi e sia l’Huracan eravamo convinti che fosse tutto a posto, invece al momento questo intoppo ha bloccato l’invio del transfer. Siamo in attesa». C’è il rischio che il trasferimento possa saltare? «È possibile, ma se così fosse non torneremo sul mercato. Siamo fiduciosi che la documentazione presentata possa essere considerata sufficiente. Aspettiamo la decisione definitiva, poi vedremo come comportarci».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Domenica è stato l’esordio all’Euganeo, la prima volta per lei in campionato. Quali sensazioni ha provato? «Come primo impatto è stato molto forte, giocare con un pubblico del genere non è da poco. Sapevo che il Padova era seguito da tifosi molto calorosi, già in Coppa Italia me ne ero fatta un’idea. Avere così tanti sostenitori è senz’altro un punto di forza per la squadra, ci danno grinta e coraggio». E sabato con il Lumezzane c’è la possibilità di bissare il successo ottenuto con la Pro Piacenza. «È un’altra partita importante, ci prepareremo al meglio per fare nostri i tre punti». A proposito di punti, ne avete messi già quattro in saccoccia. Un avvio di campionato niente male. «Siamo partiti con il piede giusto. Potevamo fare anche meglio a Reggio Emilia, ma siamo contenti così. Dobbiamo pensare solo a dare il massimo come sempre e pensare ai tre punti gara dopo gara». Domenica lei e Petrilli vi siete anche scambiati fascia. «Con le nostre caratteristiche ci troviamo bene sia a destra e sia a sinistra, non c’è alcun problema. Sono soddisfatto delle mie prestazioni e di come ha giocato la squadra in queste prime due partite di campionato, fermo restando che ci sono alcuni aspetti da migliorare, ma è normale dato che siamo solo all’inizio. Lo faremo nelle prossime partite».

Ore 10.20 – (Gazzettino) Per tutti i biancoscudati è già diventato “Bea”, il soprannome più semplice per chiamare in campo Enrico Bearzotti. Arrivato quasi a fine mercato, è già entrato nei meccanismi della squadra tanto da essere partito subito titolare nelle prime due giornate di campionato. «A dire il vero non me l’aspettavo essendo arrivato tardi e tenuto conto della rosa che abbiamo con giocatori esperti e importanti, però bisogna sempre farsi trovare pronti. Il tecnico mi ha dato fiducia, spero di ricambiarla anche nelle prossime partite. Il mio inserimento è andato alla grande grazie all’aiuto dei ragazzi, sono molto contento. Mi trovo bene con allenatore, compagni e tutto lo staff, questa è la cosa più conta». Parlato l’ha voluta in biancoscudato dopo averla allenata due anni fa al Pordenone: come l’ha ritrovato? «È rimasto lo stesso, nel senso che vuole sempre il massimo da tutti noi ed è molto puntiglioso, come è giusto che sia».

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Intrigo internazionale. Il mercato non è ancora chiuso, perché si sta cercando in tutti i modi di risolvere il caso legato all’ingaggio dell’argentino Franco Gorzelewski. «Stiamo attendendo l’ok definitivo da parte della Fifa», ha spiegato ieri il ds bianco scudato, Fabrizio De Poli. «È emerso un problema burocratico, legato a un documento internazionale, che ha bloccato l’invio del transfer dall’Argentina: sia noi che l’Huracan eravamo convinti fosse tutto a posto, invece c’è stata questa frenata e entro nelle prossime ore speriamo di avere una risposta». Il rischio che il trasferimento possa saltare, a questo punto, non è da escludere. «È possibile», ammette De Poli, «ma abbiamo fiducia che la documentazione presentata possa essere considerata sufficiente. Se il trasferimento dovesse saltare, saremmo orientati comunque a non tornare sul mercato».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Adesso sto meglio, il muscolo comincia a rispondere meglio e adesso ho la visita di controllo decisiva. Speriamo si sia tutto risolto. Le mie sensazioni sono buone, ma le avevo avute anche due settimane fa quindi evito di sbilanciarmi: aspetto gli esami e spero. Lavorando da solo in questi ultimi giorni ho avute delle sensazioni abbastanza precise, spero di non essere smentito dai medici ancora una volta». Nonostante la sua assenza il Padova è riuscito senza di lui a raccogliere quattro punti nelle prime due gare della Lega Pro. «Più che i punti è stato il gioco la nota più positiva», prosegue Ilari. «Sono convinto che anche sabato giocheremo alla grande, spero di esserci e penso che la gara potrebbe essere molto simile a quella con la Pro Piacenza. Molto spesso le avversarie vengono all’Euganeo per fare partite del genere, l’importante è essere pazienti e consapevoli che possiamo far gol in qualsiasi momento».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La cronistoria dell’infortunio dell’attaccante romano ha finora seguito quasi i tratti di una telenovela. «Purtroppo i tempi si sono allungati, e c’è voluto più di quello che avevamo preventivato», spiega Ilari. «È successo tutto durante l’amichevole precampionato con la Triestina: ho preso una ginocchiata alla coscia destra, e si pensava che la cosa sarebbe finita lì e risolta dopo qualche giorno. Invece il colpo ha toccato un punto preciso del muscolo, provocando una ferita interna e il successivo versamento. Anche lì non ci siamo preoccupati, pensavamo che si sarebbe riassorbito da solo, invece la cosa è peggiorata tanto che me l’hanno dovuto aspirare». A tre giorni dalla seconda gara casalinga consecutiva, con il Lumezzane, si attendono risposte definitive.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) A tre giorni dal ritorno in campo, il Padova si prepara all’impegno di sabato pomeriggio contro il Lumezzane dove dovrà confermare quanto di buono visto con la Pro Piacenza (si gioca alle 17.30, arbitro Alessandro Chindemi della sezione di Viterbo). L’allenamento di oggi è previsto alle 15.30 ai campi della Guizza. Ieri Matteo Dionisi non ha preso parte in via precauzionale alla partitella finale per non forzare la caviglia dolorante la settimana scorsa e ancora un po’ gonfia, ma questo non dovrebbe pregiudicare la sua presenza per sabato. I due malati. La vera buona notizia, però, potrebbe arrivare dall’attacco: a quattro mesi dall’infortunio al ginocchio potrebbe tornare tra i convocati anche Sebastiano Aperi. Invece per Marco Ilari oggi è il giorno della verità: saranno i medici a dare l’ok definitivo al suo rientro in campo o a posticiparlo ulteriormente.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Su quest’ultimo punto lecito nutrire più di un dubbio. In assenza di Gorzelewski i centrali difensivi in rosa sarebbero soltanto tre (Diniz, Fabiano e Niccolini), a cui andrebbe aggiunto Dionisi, che all’occorrenza può essere spostato dalla fascia nella posizione in cui il Padova avrebbe un’evidente carenza numerica: «Innanzitutto voglio dire che abbiamo fiducia che la nostra istanza e domanda di tesseramento venga accolta – chiude De Poli – anche perché noi quel documento l’avevamo preparato sin dal primo momento. No, credetemi, non torneremmo sul mercato neppure se il trasferimento saltasse». In realtà qualche sondaggio sul mercato degli svincolati è stato operato, anche se Gorzelewski potrebbe, nell’eventualità, essere tesserato a gennaio alla riapertura delle liste. Di sicuro, anche se i due titolari sono Fabiano e Diniz, quanto sta accadendo ricorda la vicenda Cesca della passata stagione: tesseramento contestato e alla fine domanda respinta, con ricorso agli svincolati e l’acquisto di Christian Tiboni. Poi ceduto a gennaio.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Talmente serio che il trasferimento a questo punto potrebbe saltare: «Stiamo attendendo un ok definitivo da parte della Fifa – spiega De Poli – perché è emerso un problema burocratico legato a un documento internazionale che si sta esaminando in queste ore. Noi e il Club Huracan eravamo assolutamente convinti fosse tutto a posto e che questo documento non fosse necessario avendolo già presentato in un primo momento, invece purtroppo questo intoppo ha bloccato l’invio del transfer internazionale di Gorzelewski. Siamo in attesa al massimo entro domani (oggi per chi legge ndr ) di ricevere una risposta definitiva da parte di Fifa e Figc». A questo punto la domanda sorge spontaneo. C’è il rischio che il trasferimento possa saltare? De Poli tira un lungo sospiro e ammette che, sì, potrebbero esserci problemi: «È possibile che il trasferimento possa saltare – sottolinea – siamo in attesa anche se abbiamo fiducia che la documentazione presentata possa essere considerata sufficiente. Se il trasferimento dovesse saltare, non torneremmo sul mercato».

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Il trasferimento di Franco Gorzelewski al Padova rischia seriamente di saltare. Il ventenne difensore argentino, prelevato dal Club Huracan nello scorso mese di agosto grazie alla mediazione dell’ex direttore sportivo del Padova Renato Favero, è al centro di un vero e proprio caso internazionale. Già alla prima giornata ci si era interrogati sul perché del mancato impiego di Gorzelewsi e sulla mancata presenza persino fra i convocati, ma al tempo il Padova aveva parlato di generici problemi burocratici in via di risoluzione. È trascorsa un’altra settimana e di Gorzelewski nessuna traccia neppure alla seconda di campionato nella vittoriosa uscita casalinga contro il Pro Piacenza. Ieri, alla ripresa degli allenamenti settimanali in vista della terza di campionato, il direttore sportivo Fabrizio De Poli ha ammesso che la macchina burocratica internazionale ha incontrato un intoppo.

Ore 08.30 – Allenamento pomeridiano per i Biancoscudati alla Guizza.

Ore 08.28 – Lega Pro girone A, il prossimo turno (sabato 19 settembre): Alessandria-Cremonese, Bassano Virtus-AlbinoLeffe, Giana Erminio-Cuneo, Mantova-Pordenone, Padova-Lumezzane, Pavia-SudTirol, Pro Piacenza-Reggiana, Renate-Cittadella, Pro Patria-FeralpiSalò.

Ore 08.26 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: SudTirol 6, Bassano, Cremonese, Giana Erminio, Padova, Pordenone e Reggiana 4, Alessandria, Cittadella, FeralpiSalò e Mantova 3, Pro Piacenza e Renate 1, AlbinoLeffe, Cuneo, Lumezzane, Pavia e Pro Patria 0.

Ore 08.24 – Lega Pro girone A, i risultati della seconda giornata: Cuneo-Alessandria 0-1 (Fischnaller (Al) al 22′ pt), Renate-Giana Erminio 1-1 (Ekuban (Re) al 35′ pt, Perna (Gi) al 42′ st), FeralpiSalò-Bassano 1-2 (Bracaletti (Fs) al 26′ pt, Germinale (Ba) al 39′ pt, Iocolano (Ba) al 19′ st), Lumezzane-Reggiana 0-2 (Spano (Re) al 10′ pt, Arma (Re) al 36′ pt), Padova-Pro Piacenza 2-0 (Fabiano (Pd) al 10′ st, Petrilli (Pd) al 19′ st), Pordenone-AlbinoLeffe 1-0 (De Cenco (Pn) al 13′ pt), SudTirol-Mantova 2-1 (Ruopolo (Ma) al 7′ st, Tait (St) al 23′ st, Gliozzi (St) al 42′ st), Cremonese-Pavia 1-0 (Brighenti (Cr) al 5′ st), Pro Patria-Cittadella rinviata.

Ore 08.22 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.20 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 15 settembre: doppia seduta per i Biancoscudati, ancora a parte Ilari.




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