Padova-Mantova, provato il 4-3-1-2 con Giandonato regista. E Neto Pereira scalpita: “Sono pronto, anche dal primo minuto!”

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«Sto bene e sabato ci sarò. Se servirà, anche dal primo minuto». Le parole di Neto Pereira suonano come una liberazione: senza di lui, i biancoscudati sono crollati nel gioco e nello spirito. Ed è per questo che il recupero dell’attaccante brasiliano, in vista della gara di domani pomeriggio all’Euganeo contro il Mantova, diventa di vitale importanza. «Sono tornato in gruppo solo questa settimana», prosegue Neto Pereira, «Mi sono sentito sempre bene, posso dire che contro il Mantova ci sarò. Quello che mi ha tenuto fuori così a lungo è stato uno stiramento all’adduttore: la settimana scorsa la lesione era guarita ma l’ecografia di controllo aveva evidenziato una piccola contrattura, quindi per scongiurare guai peggiori abbiamo preferito non forzare il mio rientro in campo e rischiare una ricaduta».

Un ritorno essenziale per il Padova e per Parlato, tatticamente parlando, ma anche una buona notizia vista la statistica: con Neto, nelle prime giornate, il Padova era riuscito a infilare sette punti in tre gare, senza di lui solo due in quattro. «Dobbiamo uscire dal nostro momento-no, e in questa situazione l’unica medicina sono i tre punti: vincere sarà fondamentale, dobbiamo prepararci bene e portare a casa questa benedetta vittoria. Per riuscirci, l’importante è fare ciò che ultimamente non ci è venuto: entrare in campo concentrati e cattivi, perché solo così possiamo portare a casa i tre punti. Io sarò di nuovo a disposizione, ma non credo che la squadra possa essere dipendente da un singolo giocatore: qui tutti sono importanti, ma nessuno è indispensabile. È per questo che ognuno deve mettere del suo e dare il suo contributo, sia io che i miei compagni. È naturale, però, che in attacco ognuno di noi ha caratteristiche diverse, io tengo un po’ la palla e faccio salire la squadra, ma tutti i miei compagni si sono sempre dati da fare».

Riecco Neto, e riecco il modulo di Parlato. Le indicazioni degli ultimi allenamenti sono state abbastanza chiare: dopo il 4-3-3 sperimentale di Meda, il tecnico biancoscudato tornerà, anche se non al favorito 4- 2-3-1, per lo meno al 4-3-1-2. E non è escluso che, visto l’andazzo della squadra nelle ultime uscite, nell’undici iniziale possa esserci qualche sorpresa: ieri pomeriggio alla Guizza il tecnico ha mischiato un po’ le carte, ma qualche indicazione è arrivata comunque. In mezzo al campo, in particolare, Parlato potrebbe lanciare dal primo minuto Manuel Giandonato, e sarebbe la sua “prima” da titolare in campionato, visto che, finora, l’ex centrocampista della Juventus era partito dall’inizio proprio contro il Mantova, in Coppa Italia, e la settimana successiva col Pordenone. Un modo per caricarlo di responsabilità, dopo un inizio di stagione non ineccepibile, ma anche per far girare meglio la squadra con un regista puro. Ai suoi lati dovrebbero giostrare Bucolo e Corti, con diverse incognite anche nel reparto avanzato. Per il posto di trequartista se la giocano Petrilli, Cunico e Ilari: il favorito al momento è il primo, viste anche le scelte operate dal tecnico contro il Renate, e per il capitano sarebbe la seconda panchina consecutiva. Davanti, con il neo papà Altinier, ci sarà proprio Neto Pereira.

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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