Serie D, i giocatori della Triestina attaccano Pontrelli: “Presi in giro, qualcuno intervenga”

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TRIESTE. I giocatori della Triestina escono allo scoperto e, in un comunicato firmato assieme al preparatore atletico e alla massaggiatrice della squadra, attaccano frontalmente il presidente Marco Pontrelli : «Vogliamo spiegare qual è la situazione attuale della Triestina, premettendo che siamo i primi ad essere dispiaciuti per le condizioni nelle quali ci ritroviamo, ma non per questo rinunceremo a mettere in campo il nostro impegno e la professionalità per difendere questa gloriosa maglia. Anzi, ci metteremo ancora più dedizione e volontà». Nel passaggio successivo si entra nel dettaglio: «Purtroppo – continua il comunicato – la situazione non è facile in quanto la società non ha mantenuto gli accordi presi all’inizio della stagione sportiva, stessa cosa dicasi per i regolari rimborsi federalmente previsti, in merito ai quali finora non è stato pagato alcunché da inizio stagione, con il risultato che stiamo vivendo una stagione di totale confusione e disorganizzazione. Ai calciatori che provengono da fuori città non è più garantito un alloggio e non sanno più dove andare, quelli che raggiungono ogni giorno il campo d’allenamento con i propri mezzi percorrendo anche più di 150 km al giorno, lo fanno a loro spese». Il comunicato prosegue con altre dure accuse: «Ciò che appare ancora più grave – prosegue il comunicato – è che non ci è messa a disposizione nemmeno la fornitura medica che non soltanto non è mai sufficiente, ma alle volte, come nel caso delle bende per le fasciature o dei medicinali di base, è completamente assente. Non c’è mai nemmeno un medico sociale. Non ci è stato fornito nemmeno il materiale sportivo per allenarci (svolgiamo gli allenamenti ognuno con i propri indumenti sportivi) e nemmeno la divisa di rappresentanza che normalmente si utilizza la domenica. Inoltre, quando ci sono le gare ufficiali, ci presentiamo in trasferta nei campi del Triveneto con le nostre macchine a nostre spese (e con i nostri abiti civili). In grave difficoltà ci sono anche i giovani calciatori in rosa (spesso appena maggiorenni), che sono lontani da casa, costretti a vivere alla giornata senza certezze. Stessa grave situazione la stanno vivendo i calciatori che hanno una famiglia da tutelare. In aggiunta a tutto questo, non possiamo dimenticare l’assurda decisione di mettere arbitrariamente “’fuori rosa” sei elementi fondamentali, integrandone alcuni dopo alcune settimane senza dare loro nessuna spiegazione, creando così tensione e incertezza in tutta la squadra». L’obiezione: perché non denunciare prima? I giocatori spiegano : «Avremmo potuto già da tempo mettere in luce questa situazione, ma non lo abbiamo voluto fare per non alimentare ulteriori critiche e per tutelare al più possibile la squadra. Ma ora, arrivati a questo punto, nell’evidenza dei fatti e di una situazione che peggiora sempre più, a fronte di continue promesse che tutt’ora ci vengono fatte, ci sentiamo presi in giro come si sentono presi in giro i tifosi della Triestina. Con questo comunicato – chiude la nota – intendiamo inviare un messaggio a tutta la città, alle autorità e ai tifosi, nella speranza che la situazione si risolva quanto prima per il bene soprattutto di questa gloriosa maglia alabardata tanto amata dai triestini. Noi, da parte nostra, ribadiamo ancora una volta che non ci tireremo indietro. Nonostante tutto. Nonostante questa proprietà».




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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