Padova-Pordenone, l’ex Pederzoli: “Mi fa sempre piacere tornarci! E i Biancoscudati si giocheranno qualcosa d’importante…”

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È stato tra i protagonisti della promozione in serie B del Padova arrivata nell’indimenticabile finale di ritorno dei play off vinta con la Pro Patria a Busto Arsizio. Una stagione (2008-2009) nella quale ha giocato ventotto partite segnando un gol, Domani Alex Pederzoli tornerà all’Euganeo da leader del Pordenone. «Mi fa sempre piacere tornare a Padova dove ho vissuto una stagione culminata con un successo storico. Da molti anni la società investiva per cercare di ottenere qualcosa d’importante e quell’anno ce l’abbiamo fatta. È sempre bello ricordare un’annata fantastica, e quella vittoria è stata un trampolino di lancio per la mia carriera dato che poi ho avuto la possibilità di giocare in serie B con Gallipoli e Ascoli». Tornando all’attualità, alla sfida di domani Padova e Pordenone arrivano con stati d’animo diversi: biancoscudati a caccia del riscatto e della continuità dopo gli ultimi risultati altalenanti, friulani in grande spolvero come testimonia il 3-0 rifilato al Bassano.

«Stiamo facendo qualcosa d’importante, ma alla fine tra noi e il Padova ci sono due punti in classifica. Sono sempre le aspettative a delineare certe situazioni: conosco la piazza biancoscudata e so che ci sono sempre pretese di un certo tipo perché è la storia del Padova che lo comporta. Giocare a Padova vuol dire avere responsabilità diverse rispetto ad altre realtà della Lega Pro, e nel nostro girone è senz’altro la società più blasonata. Al di là di tutto, la squadra è stata strutturata in maniera corretta, con giocatori importanti e un allenatore molto pratico che sa quello che vuole. Sono convinto che alla fine si giocherà qualcosa d’importante». Conosce qualche biancoscudato? «Petrilli ai tempi della Juventus, è più giovane di me, ma si allenava con noi. Poi ho affrontato diverse volte da avversario Corti e Neto Pereira, sono due ottimi giocatori. E in occasione della sfida di Coppa Italia a inizio stagione mi sono piaciuti Bucolo e Dionisi, hanno temperamento. Ho rispetto per il Padova dato che è forte, è sempre bello giocare queste partite».

È De Cenco, capocannoniere con sei gol, il giocatore al quale i biancoscudati devono prestare maggiore attenzione? «Questo è il suo momento, ma la nostra forza è avere uno spogliatoio davvero fantastico. Siamo riusciti a creare un’impronta di gioco che ci sta dando soddisfazioni, anche se abbiamo raccolto meno punti di quelli che avremmo potuto avere. Ma il percorso di crescita che stiamo facendo ci porterà a essere più maturi». Nell’incrocio tra ex, oltre a lei, ci sono Parlato, il «prof» Marin, Niccolini, Dionisi e Bearzotti che hanno conquistato la promozione in Lega Pro con i neroverdi. «A Pordenone sul loro conto ci sono ottimi ricordi da parte di tutti, quanto a me sarà un’occasione speciale che vivrò in maniera molto serena». Tornando a lei, è stato coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse. «Dal punto di vista sportivo è chiusa, il discorso penale avrà un seguito l’anno prossimo e mi auguro che la mia posizione venga chiarita. È stata fatta ampiamente luce sui fatti, ne sono venuto fuori in maniera corretta e giusta. Già adesso la ricordo come una parentesi negativa della mia vita che ho superato brillantemente».




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