Coppa Italia serie D, la Clodiense elimina il Venezia ai calci di rigore. Favarin: “Ora pensiamo al campionato”

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CLODIENSE – VENEZIA 1-1 (5-3 dopo i rigori)

Reti: Cangemi (Ve) al 37′ pt, Panfilo (Cl) al 10′ st

Sequenza Rigori: Soligo (Ve) traversa, Boscolo Berto (Cl) gol, Malagò (Ve) parato, Mazzetto (Cl) gol, Beccaro (Ve) gol, Caraccio (Cl) gol, Piccolo (Ve) gol, Simunac (Cl) gol

CLODIENSE (3-4-3): D’Ambrosio; Marchioron, Boscolo Berto, Moretto; Panfilo (dal 32’ st Calzavara), Prelcec, Mazzetto, Boscolo Gioachina (dal 43’ pt Okroglic); Rota (dal 1’ st Marchesano), Simunac, Caraccio. A disp: Boscolo Nata, Chin, Venturini, Scafidi, Isotti, Botticini. All. Rocchi.

VENEZIA (4-3-1-2): D’Alessandro; Di Maio, Beccaro, Busatto, Cantini (dal 40’ st Ferrante); Acquadro, Soligo, Cangemi (dal 34’ st Seno sv); Malagò; Serafini, Innocenti (dal 21’ st Piccolo). A disp: Bortolin, Callegaro, Serena, Rode. All. Turato.

Arbitro: Bertelli di Busto Arsizio (Amantea-Zaninetti)

Ammoniti: Soligo (Ve)

Espulsi: D’Ambrosio (Cl)

Coppa indigesta. Prosegue il periodo no del Venezia: reduci da un martedì turbolento, Soligo e compagni vengono eliminati dalla Coppa Italia di serie D da una coriacea Clodiense, che la spunta ai calci di rigore dopo che i novanta minuti regolarmentari si erano chiusi sull’1-1. Un passo falso per la truppa del nuovo allenatore Giancarlo Favarin, il quale, giunto in sostituzione dell’esonerato Paolo Favaretto (ringraziato con uno striscione dalla quindicina di tifosi arancioneroverdi presenti), assiste però alla partita dalla tribuna in compagnia di Giorgio Perinetti. I padroni di casa provano subito il colpaccio con due conclusioni di Simunac e Boscolo Gioachina, ma è la squadra guidata solo per oggi da Andrea Turato a creare il primo vero pericolo con Serafini, la cui girata al volo termina di pochissimo a lato. È solo l’antipasto del gol arancioneroverde, che giunge al minuto 37: a siglarlo è Alessandro Cangemi, che si insinua in area avventandosi su un pallone vagante ed insacca a porta vuota dopo aver anticipato l’estremo difensore D’Ambrosio. Il quale viene anche espulso cinque minuti più tardi: nel tentativo di anticipare l’accorrente Innocenti, infatti, il portiere granata tocca il pallone con le mani fuori dall’area. La Clodiense, però, non si deprime e nonostante l’inferiorità numerica trova il pareggio al decimo della ripresa con Barnaba Panfilo, autentica spina nel fianco della difesa veneziana, il quale penetra in area e beffa l’incolpevole D’Alessandro con un diagonale tanto potente quanto preciso. Da quel momento le due squadre pensano più a non prenderle che a darle, e la sfida si trascina ai calci di rigore. La cui lotteria è implacabile: Soligo e Malagò mancano il bersaglio (rispettivamente causa traversa e parata di Okroglic), mentre i granata fanno quattro su quattro e staccano il ticket per il terzo turno.

Queste le dichiarazioni rilasciateci da Giancarlo Favarin a fine partita: “Mi dispiace di essere uscito dalla Coppa perché speravo di iniziare col piede giusto. La Clodiense ha giocato bene e noi no, e mi dispiace perché il Venezia deve giocare con altro piglio. Adesso ci concentreremo sul campionato, abbiamo il tempo e le potenzialità per raggiungere l’obiettivo prefissato. Il morale della squadra? Stanno pagando più del dovuto i risultati negativi, ma vogliono ripartire. Adesso pensiamo al Belluno, squadra molto motivata e dura da affrontare”.




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