Cremonese-Cittadella, Paolucci: “Gol pesante ed importante, volevamo chiudere il 2015 in testa!”

Condividi

Il regalo vero se lo sono fatti in campo. Il primo gol in questo campionato di Andrea Paolucci, in dieci contro undici in casa della Cremonese, è valso al Cittadella il quarto successo esterno della stagione (solo la Feralpi ha fatto meglio, inanellandone 6) e il ritorno in testa alla classifica della Lega Pro. Qualche giorno prima del match, che ha chiuso il 2015 granata, di doni ne erano però girati anche in spogliatoio, come racconta lo stesso Paolucci. «Per carità, piccoli oggetti simpatici: pupazzetti, tazze, cose così. Li abbiamo messi in una scatola chiusa, con i nomi dei destinatari segnati, ma senza che si sapesse da chi provenisse il regalo». E a lei cos’è toccato? «Un topolino di peluche che ripete alcune frasi che dico di frequente». Ad esempio? «Questo è il tuo anno. È un’espressione che rivolgo spesso ai compagni, per prenderli in giro. E ho pure capito chi è stato a farmi il regalo: Manuel Iori». La festicciola interna è una ulteriore dimostrazione di quanto il gruppo sia unito. «Sì, proprio così. E la vittoria allo Stadio Zini ne è una prova. Non sarà facile per nessuno spuntarla a Cremona. Certo, ci ha aiutato un pizzico di buona sorte, perché anche i padroni di casa hanno avuto le loro occasioni, ma alla fine credo che sia importante sapersela propiziare, la fortuna. E noi ci siamo riusciti, resistendo con un uomo in meno e continuando a proporci in attacco». Quasi quasi dispiace che sia arrivata la sosta di campionato… «La pausa è arrivata nel momento giusto. Abbiamo speso molto nelle ultime giornate e avevamo bisogno di ricaricare le pile. E poi ci permetterà di recuperare gli infortunati». Lei come trascorrerà questi giorni? «Sono a Volos, in Grecia, con mia figlia Calliope e mia moglie Vasiliki, che è di queste parti, per festeggiare la nascita del nostro nipotino. Ci resterò sino a Santo Stefano per poi presentarmi alla ripresa».

(Fonte: Mattino di Padova)

Prima ci ha pensato Enrico Alfonso con le sue parate a tenere in corsa il Cittadella. Poi è salito in cattedra Andrea Paolucci che al momento giusto ha piazzato la zampata vincente, mandando ko la Cremonese e confermandosi centrocampista completo che sa coniugare qualità (tanta) e quantità. Il ventinovenne pescarese non ha una grande dimestichezza con il gol (due centri è il suo record stagionale, raggiunto in maglia granata nella stagione 2013-14 in serie B, e con l’Andria nel 2010-11 in Prima Divisione). Quest’anno ha già fatto meglio dell’ultimo, e il primo sigillo in campionato è una “bomba” da tre punti, per usare un termine in voga nella pallacanestro, un gol che vale vittoria e primato in classifica. «Era l’obiettivo che ci eravamo prefissati di raggiungere. Il Cittadella voleva vincere a Cremona per riprendersi quanto aveva lasciato una settimana prima, perdendo immeritatamente in casa con il Feralpisalò». Tutto come doveva essere nei programmi della società. La meta da raggiungere non è un segreto. «Il Cittadella ha disputato un buon girone di andata, manca l’ultima partita da giocare, dopo la sosta natalizia, ma possiamo dire di aver fatto vedere buone cose in questi mesi». Cos’ha fatto la differenza a Cremona? «Sapevamo che era una partita difficile, contro un avversario ostico e molto fisico, ma la forza del nostro gruppo l’abbiamo evidenziata in diverse occasioni e si è vista pure allo “Zini”. Anche con un uomo in meno non abbiamo mollato di un centimetro: sappiamo di essere forti e volevamo questi tre punti. Il Cittadella ha quindi stretto i denti nel momento più delicato dell’incontro e atteso la ripartenza giusta, quella che ha portato al mio gol». Che ha letteralmente fatto esplodere la panchina granata. Quando il pallone ha gonfiato la rete tutti i componenti sono schizzati in campo ad abbracciare Paolucci prima ancora che il giocatore arrivasse sotto la panchina. Anche questo testimonia la forza e l’armonia del gruppo, unito e coeso. Se ne è avuta una ulteriore conferma a metà del secondo tempo, nei minuti più difficili dell’incontro, dopo l’espulsione di Scaglia che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica sotto la pressione esercitata dalla Cremonese. «Nell’arco della stagione affronteremo ancora momenti come questo, ci saranno avversari difficili sulla nostra strada, da superare puntando sul nostro collettivo prima ancora delle individualità». A Cremona il Cittadella ha avuto anche quel briciolo di fortuna che era mancata contro il Feralpisalò. Un tocco con il braccio di Schenetti in area è stato giudicato involontario dall’arbitro Prontera. «Dal campo non ho visto bene, a velocità naturale è difficile scorgere certi particolari se non sei vicino all’azione o il protagonista dell’episodio. Non saprei cosa dire, se non che le polemiche ci saranno sempre, da una parte o dall’altra. Quando capiterà a noi dovremo essere bravi a rialzare la testa e guardare avanti, qualsiasi cosa possa succedere in campo». L’1-0 di Paolucci farà passare un buon Natale a tutti. «Sono contento perché mi rendo conto di aver siglato un gol pesante e importante. Rende felice il sottoscritto ma prima ancora l’intera squadra, che ha fatto tanti sacrifici per arrivare in alto in classifica. Adesso godiamoci queste feste».

(Fonte: Gazzettino)




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com