Padova, si abbattono altre tegole: microfrattura al coccige per Corti, nuova operazione per Amirante?

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La stagione di Daniel Niccolini è finita. Il professor Giuliano Cerulli, che ieri ha visitato il difensore fiorentino nella sua clinica di Perugia, non ha potuto fare altro che certificare l’impietosa prima diagnosi. Oltre alla frattura del piatto tibiale, rilevata già domenica sera al pronto soccorso dell’ospedale di Padova, è saltata praticamente l’intera articolazione: in un colpo solo, “si sono lesionati il legamento collaterale mediale, il legamento crociato posteriore e il collaterale laterale, con frattura con dislocazione del menisco mediale, e disancoraggio del tendine del bicipite femorale”. Il giocatore sarà operato a giorni, e in una situazione simile non è possibile immaginarlo di nuovo in campo prima di luglio o agosto dell’anno prossimo. Piove sul bagnato. Ma non è questa l’unica brutta notizia che si è abbattuta sui biancoscudati: nonostante per Neto Pereira il pericolo di un serio infortunio muscolare sia scongiurato, Daniele Corti potrebbe averne ancora per tre settimane.

E Salvatore Amirante, ormai rassegnatosi a salutare Padova nel corso del mercato di gennaio, potrebbe finire nuovamente sotto i ferri. Neto Pereira, pericolo scampato. L’attaccante brasiliano, uscito anzitempo dal campo domenica scorsa contro il Bassano dopo aver sentito tirare il muscolo della coscia sinistra, è rimasto vittima solo di un’elongazione: dovrebbe averne quindi per pochi giorni, e il pericolo che potesse non essere arruolabile alla ripresa del campionato è stato scongiurato. Corti, che botta. Ieri, intanto, è emerso che anche il problema che ha tenuto il centrocampista Corti in tribuna contro il Bassano non è di poco contro. La ginocchiata rimediata in uno scontro di gioco nel corso del match con la Giana Erminio, dieci giorni fa, gli ha provocato una piccola frattura al coccige, la cui guarigione, di norma, richiede dalle due alle quattro settimane: dopo Capodanno il giocatore sarà sottoposto a ulteriori controlli, e se l’osso si sarà rimarginato sarà possibile rivederlo in campo già ad Alessandria, il 9 gennaio, viceversa bisognerà attendere ancora.

Amirante piscina

Amirante, nuova tegola. Chi invece non sembra vedere la luce è l’attaccante ligure. Il giocatore non sente stabile il ginocchio operato la scorsa estate, con un intervento di pulizia dell’articolazione, e starebbe pensando di sua iniziativa di farsi operare di nuovo per sistemare definitivamente il legamento crociato, che ancora gli dà fastidio. Amirante domani sarà visitato a Verona dal professor Claudio Zorzi, primario di ortopedia dell’ospedale “Sacro Cuore” di Negrar, nel veronese, e deciderà il da farsi. Ma ormai, in ogni caso, si è rassegnato: dopo mesi di attesa (l’ultima sua partita lo scorso giugno, contro il Cuneo, in Poule Scudetto) il Padova a gennaio non potrà continuare ad aspettarlo e cercherà un nuovo attaccante. E la bella avventura in biancoscudato del bomber ligure, a malincuore, finirà.

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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