Padova, Pillon: “Servono tanti punti, dovremo lavorare molto! E ho un sogno, ma…”

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Si chiude il 2015, si apre il 2016. Oggi va in soffitta un anno che per il Padova ha rappresentato la rinascita, il ritorno in vita dopo l’inferno della Serie D. Una trionfale promozione a fine aprile, un nuovo inizio tra i professionisti dallo scorso agosto, e oggi una nuova dimensione. Sulla panchina dei biancoscudati c’è Bepi Pillon, a cui spetta, dopo aver sostituito Carmine Parlato alla guida della prima squadra, il compito di tirare un bilancio di fine anno. Parziale, per forza di cose, visto che sono state solo tre le partite sotto la sua gestione. «Il 2015 si chiude con il sorriso, con uno spirito positivo», osserva il tecnico di Preganziol. «I 7 punti raccolti nelle prime tre partite, vista anche la situazione che c’era quando sono arrivato qui, sono certamente un buon bottino. Chiaro, però, che c’è ancora molto da fare, la strada è lunga e dobbiamo tirarci fuori del tutto da una situazione che non è rosea: servono tanti punti, e dovremo lavorare molto. Ma sono fiducioso».

È soddisfatto, in ogni caso, del suo primo mese al Padova? «Certo, perché ho visto una reazione della squadra. Tecnica, di gioco, ma soprattutto dal punto di vista dello spirito: in allenamento il gruppo è sempre molto propositivo, lavora con grande voglia di fare, e ognuno si impegna molto per conquistarsi il posto in squadra. L’atmosfera è quella giusta, e questo è molto positivo». Dopo la sosta natalizia, come ha ritrovato i giocatori? «Problemi non ce ne sono stati, i ragazzi non sono caduti nel rischio del “panettone” e questo senza dubbio è un buon punto di partenza. Li ho visti tutti bene. Anche se ci sono da seguire Neto e Corti: spero di recuperarli entrambi per il 9 gennaio, ma non sarà facile, soprattutto il secondo».

Per tutti gli altri, invece, sono giorni di dura fatica… «C’è da lavorare sotti tutti gli aspetti, sia a livello difensivo che offensivo: questa sosta è arrivata nel momento ideale perché ci permette di organizzare meglio la squadra e di dare un ritocco anche alla preparazione fisica. Cercheremo di lavorare molto sull’intensità, prima di tutto, in modo che invece di 60 minuti questa squadra possa reggerne anche 80 ad un buon ritmo, in modo da sopperire anche alle difficoltà che abbiamo». Ha un sogno che vorrebbe realizzare il prossimo anno? «Un sogno ce l’ho, ma me lo tengo nel cassetto. L’obiettivo, invece, è quello di fare tanti punti e di tirarci fuori nel minor tempo possibile da questa situazione di classifica. E poi, strada facendo, di migliorare la squadra: su questo gruppo dovremo lavorare anche in prospettiva, perché la prossima stagione sarà quella decisiva».

Allude al “mercato”, che sta per aprirsi? «È ancora presto per parlarne, ma le necessità impellenti sono due. In difesa, numericamente, siamo contati: un difensore centrale dovrà arrivare sicuramente prima della sfida con l’Alessandria. Ma spero che anche una punta giunga quanto prima: queste sono le prime due pedine che ci servono, le piste che stiamo seguendo con maggiore attenzione». I buoni propositi per il 2016, quindi, quali sono? «Partire con il piede giusto. Inizieremo con due partite molto impegnative: ci aspettano Alessandria e Reggiana, e saranno due verifiche molto importanti. Voglio capire quanto possiamo essere competitivi, se siamo davvero una squadra che può viaggiare su alti ritmi e tenere una buona media-punti: gran parte di queste considerazioni dipenderà proprio dai prossimi due impegni».

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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