Alessandria's players jubilate after the end of the Italian Cup quarter final soccer match Ac La Spezia vs Us Alessandria at Alberto Picco stadium in La Spezia, Italy, 18 january 2016. ANSA/ LUCA ZENNARO

Alessandria-Milan, Bocalon: “Sarà pazzesco! E che emozione la chiamata di Pippo Inzaghi…”

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I sogni sono fatti per essere inseguiti, e quello di Riccardo Bocalon con la maglia dell’Alessandria è talmente grande che in molti ancora non ci credono. Dopo aver eliminato lunedì sera anche lo Spezia nei quarti, la prossima settimana i “Grigi” piemontesi se la vedranno in semifinale di Coppa Italia con il Milan. Protagonista in terra ligure è stato ancora una volta il bomber veneziano, con le due reti decisive , quelle della rimonta nei minuti finali. Lui che come idolo ha sempre avuto Pippo Inzaghi, lui tifoso dell’Inter cresciuto nelle giovanili nerazzurre e che allo stadio di San Siro non ha mai potuto giocare. Alessandria sta vivendo questa corsa folle verso la finale con l’entusiasmo che sempre l’ha caratterizzata. Una tifoseria calda come quelle del Sud, attaccatissima alla propria squadra e alla storia di quella maglia grigia e inconfondibile nel panorama calcistico nazionale. «Basti pensare ai 27 pullman che hanno raggiunto La Spezia e al maxi schermo in piazza per seguirci» racconta Bocalon il giorno dopo l’ennesima impresa di coppa, «in duemila sono venuti in trasferta, e poi ci hanno aspettati al “Moccagatta” per festeggiare fino a notte fonda tra cori, fuochi d’artificio e fumogeni. Li sentiamo vicini, e tanto, quindi non oso immaginare in quanti andranno a San Siro per la partita di ritorno». Il Re di Coppa, come in tanti lo definiscono in queste ore, cerca di spiegare le emozioni di questi giorni. «Abbiamo scritto un’altra pagina entusiasmante della storia dell’Alessandria, compiendo una vera impresa per un club che gioca in Lega Pro. Un sogno che prosegue ma, anche se potrà sembrare scontato, con tutta questa euforia dobbiamo ricordarci che l’obiettivo stagionale per noi resta la promozione in Serie B. Dopo la sconfitta della scorsa settimana (0-3 a Salò), dobbiamo metterci in testa che prima del Milan viene il Cuneo. E non possiamo permetterci altri passi falsi». Riccardo Bocalon è abile a sfruttare ogni minima occasione messagli a disposizione da Angelo Gregucci. «Non è un problema entrare a partita in corso» spiega Bocalon, «lui lo fa per dare spazio a tutti. Il fatto che mi tenga in considerazione mi motiva. Mi faccio trovare pronto, siano 90’ oppure 10’ l’importante è riuscire a essere decisivo nel calcio. E io che sono uno molto istintivo, la partita la vivo davvero intensamente e mi piace poter dare la svolta. Lunedì dopo il secondo gol sembravo impazzito, correvo dappertutto come un matto». E ora San Siro. «Non ci metto piede da un Inter-Catania di otto anni fa, ma ero sugli spalti, da tifoso» prosegue «in campo non so neppure da che parte si entri, quindi sarà tutto nuovo. Un sogno che si avvera anche per me, cresciuto nelle giovanili dell’Inter e tifoso nerazzurro, giocare contro il Milan sarà una cosa pazzesca». E a volte arrivano anche telefonate inaspettate. «Dopo la partita mi ha squillato il telefono: era Pippo Inzaghi, il mio idolo. Non ci credevo, pensavo a uno scherzo, poi mi ha ricordato quando lo rincorrevo a Formentera per farmi una foto con lui. Voleva complimentarsi di persona e mi ha detto di tenere il suo numero. Fosse ancora in campo gli chiederei la maglia a San Siro … vorrà dire che lo farò con Bacca. Il Venezia? Lo sto seguendo sempre, so tutto, e un giorno spero di poter tornare a giocare. Sento l’affetto dei veneziani a distanza, e posso garantire che l’arancioneroverde è sempre nel mio cuore».

(Fonte: La Nuova Venezia)




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