Live 24! Mercato Padova, arrivano Sparacello, Finocchio e Baldassin. Ceduti Giandonato e Ramadani. Bucolo rifiuta Lumezzane e Rimini

Condividi

Clicca qui per aggiornare la diretta

Ore 23.07 – Il Calcio Padova informa che è stato da poco ratificato il passaggio in biancoscudato a titolo definitivo del centrocampista Luca Baldassin dal Lumezzane. Il giocatore ha siglato con il Padova un contratto fino a giugno 2016.

Ore 23.07 – UFFICIALE: ARRIVA SUL FILO DI LANA LUCA BALDASSIN DAL LUMEZZANE!

Ore 23.00 – TERMINA UFFICIALMENTE LA SESSIONE INVERNALE DI CALCIOMERCATO.Ore 22.47 – Gli emissari del Lumezzane si recano in questo istante nella stanza adibita al deposito dei contratti. Corsa contro il tempo

Ore 22.35 – In corso nel bar dell’Ata Hotel la stesura degli ultimi dettagli del contratto di Luca Baldassin.

Ore 22.26 – Giunge solo ora il comunicato del Calcio Padova con l’ufficialità dello scambio Finocchio-Ramadani.

Ore 22.20 – Aggiornamento su Baldassin: Padova sempre più vicino, si può chiudere sul gong.

Ore 22.10 – Luca Baldassin, centrocampista classe 1994 in scadenza a giugno con il Lumezzane, può essere l’ultimo colpo di gennaio di Fabrizio De Poli. Baldassin  avrebbe un’opzione da parte del Chievo per prossima stagione, ma in questi minuti De Poli sta lavorando alla chiusura in extremis. Da capire se l’operazione andrà o meno a buon fine.

Ore 22.05 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 41, FeralpiSalò 37, Alessandria 35, Pordenone 34, Bassano 33, Reggiana e SudTirol 32, Pavia 30, Cremonese e Padova 28, Giana Erminio 25, Cuneo 24, Pro Piacenza 23, Lumezzane e Renate 19, Mantova 18, AlbinoLeffe 14, Pro Patria 8.

Ore 22.00 – Lega Pro girone A, risultato finale: Cremonese-Alessandria 2-1.

Ore 21.55 – Intesa raggiunta pochi minuti fa fra Padova e Rimini per il trasferimento di Rosario Bucolo. Ma il giocatore ha rifiutato la destinazione e, a questo punto, dovrebbe rimanere a Padova.

Ore 21.35 – Fumata nera. Poco fa il nulla di fatto per il passaggio di Mattia Minesso al Bassano. Il dg Stefano Marchetti non è riuscito a chiudere Lorenzo Staiti dall’Entella e, di conseguenza, non ha voluto cedere Minesso ai giallorossi: “Le due società hanno trattato a lungo – spiega il procuratore del centrocampista granata a Padovagoal.it – ma alla fine non si è arrivati a un accordo”. Il dg Werner Seeber ha deciso di virare su Gianluca Laurenti, prelevato proprio in questi minuti a titolo definitivo dall’AltoVicentino.

Ore 21.25 – Poco fa la conferma definitiva da entrambe le società. E’ stato da poco concluso lo scambio che porterà Francesco Finocchio al Padova e Alban Ramadani al Pordenone. Finocchio, esterno destro di centrocampo, veniva impiegato nel tridente a Pordenone, ma l’arrivo di Beltrame lo ha chiuso. E poco fa, la fumata bianca.

Ore 21.10 – Qui AtaHotel: l’AlbinoLeffe si rinforza col terzino Andrea Zanchi, proveniente dal Matera.

Ore 21.00 – Qui AtaHotel: l’attaccante classe 1995 Edoardo Ceria passa dall’Ascoli alla FeralpiSalò.

Ore 20.50 – Il Calcio Padova informa che nel tardo pomeriggio di oggi sono stati ratificati due nuovi innesti nell’organico della squadra Berretti. Alex Rizzotto, portiere classe 1998, trasferito in prestito dall’Inter con diritto di riscatto e contro riscatto fino al 30 giugno; Thomas Gkaras, difensore centrale greco classe 1998 Prestito temporaneo di giovane di serie dal Chievo fino al 30 giugno.
Alex Rizzotto nasce a Montebelluna il 07 Luglio 1998. Il giovane portiere ha mosso i primi passi nella cantera del Treviso dove ha militato nella formazione Berretti allenandosi anche con la prima squadra. Viene prelevato dall’Inter che lo portano a giocare al Torneo San Bonifacio, aggregandolo alla categoria Allievi classe 1998 e dove viene convocato dall’Italia Under 17 esordendo nel marzo 2015 in competizioni UEFA, i Campionati Europei Under 17 Fase Elite, giocando contro Ucraina e Slovacchia. Ha iniziato questa stagione in prestito al Vicenza. Thomas Gkaras è nato il 18 maggio 1998 a Salonicco in Grecia. E’ un difensore centrale sinistro di 188 cm che, prima di giocare con Under 17 e Primavera del Chievo Verona, ha fatto parte delle formazioni giovanili del Cesena.

Ore 20.30 – Qui AtaHotel: ufficiale Salvatore Masiello al Mantova.

Ore 20.20 – Qui AtaHotel: il Pavia acquista Jiri Kladrubsky, centrocampista ceco classe 1985.

Ore 20.10 – Qui AtaHotel: Bassano su Laurenti dell’AltoVicentino.

Ore 20.00 – Qui AtaHotel: Lumezzane ad un passo dall’acquisto di Matteo Calamai, centrocampista classe 1991 dell’Ischia.

Ore 19.50 – Il Calcio Padova informa che nel tardo pomeriggio di oggi il centrocampista Marco Cunico è stato sottoposto a consulto con il dott. Bertolini. Il giocatore, probabilmente nella giornata di mercoledì, sarà sottoposto ad intervento di pulizia meniscale del ginocchio sinistro.

Ore 19.45 – La SS Virtus Lanciano 1924 Srl comunica di aver acquisito a titolo temporaneo dal Padova le prestazioni sportive del calciatore Manuel Giandonato. Il centrocampista è nato a Casoli il 10 ottobre 1991 e ha fatto parte anche delle giovanili del Lanciano nella stagione 2003-2004 disputando un campionato “Giovanissimi”. Nel 2005 passa alla Juventus con la quale nel 2010 vince il Torneo di Viareggio. Debutta in prima squadra in Serie A il 6 febbraio 2010 all’84’ di Livorno-Juventus (1-1). Ha collezionato anche 4 presenze in Europa League.

Ore 19.45 – UFFICIALE: MANUEL GIANDONATO PASSA IN PRESTITO AL LANCIANO.

Ore 19.40 – Mercato Padova: vicino l’acquisto del portiere classe 1998 Alex Rizzotto, proveniente dal Vicenza e con trascorsi nell’Inter.

Ore 19.35 – Il Calcio Padova informa che è stato formalizzato il trasferimento dell’attaccante Claudio Sparacello in maglia biancoscudata. Il giocatore arriva a Padova dal Trapani Calcio con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto.

Ore 19.35 – UFFICIALE: IL PADOVA ACQUISTA CLAUDIO SPARACELLO DAL TRAPANI.

Ore 19.20 – E’ di questi minuti la notizia di una trattativa avanzata fra Padova e Pordenone che prevede uno scambio fra Alban Ramadani e Francesco Finocchio. Le due società sarebbero vicine a un’intesa.

Ore 19.10 – Qui AtaHotel: la Reggiana potrebbe cedere Pesenti all’AlbinoLeffe.

Ore 18.45 – Ata Executive: fumata nera per Lorenzo Staiti al Cittadella

Ore 18.40 – UFFICIALE: PIETRO ARCIDIACONO PASSA AL FOGGIA

Ore 18.30 – Manuel Giandonato passa al Lanciano. Intesa raggiunta in questi minuti per un prestito semestrale al club abruzzese. Mancano soltanto, a questo punto, gli annunci, visto che le due società e il giocatore hanno l’accordo su tutto il fronte.

Ore 18.10 – Sin dall’inizio c’erano pochissime chance per un approdo a Padova. Quasi pari allo zero. E Pietro Arcidiacono ha firmato pochi minuti fa per il Foggia. Trattativa chiusa, si attendono gli annunci.

Ore 18.00 – Giovanni La Camera al Padova. Una possibilità, secondo il suo agente Giovanni Tateo, che non è in piedi: “Non andrà al Padova”, la risposta del noto procuratore , agente anche di Petrilli e Vantaggiato. Intanto Rosario Bucolo ha rifiutato il trasferimento a Lumezzane, come già si era intuito, mentre per Ramadani potrebbe essere in vista uno scambio con un altro centrocampista.

Ore 17.40 – Mercato Padova: Alban Ramadani potrebbe rientrare in uno scambio tra centrocampisti con un’altra squadra di Lega Pro. Situazione tutta in divenire, aggiornamenti a breve.

Ore 17.30 – Qui AtaHotel: c’è anche il Matera su Pietro Arcidiacono, asta furiosa per l’attaccante della Juve Stabia.

Ore 17.20 – Mercato Padova: si aspetta solo l’annuncio per Claudio Sparacello, per sostituirlo il Trapani ha praticamente chiuso l’ingaggio di Bruno Petkovic dall’Entella.

Ore 17.00 – Qui AtaHotel: la FeralpiSalò rischia di perdere Niccolò Romero, forte il pressing di Entella e Perugia sulla torre bresciana.

Ore 16.50 – Qui AtaHotel: scambio in vista Banegas-D’Iglio tra Cuneo ed AlbinoLeffe.

Ore 16.35 – Operazione a sorpresa in questi minuti per il Padova: Manuel Giandonato può passare al Lanciano, si è aperta questa possibilità nelle ultime due ore e si può chiudere. A breve ci saranno novità su questa cessione proprio in extremis.

Ore 16.30 – Qui AtaHotel: l’ex biancoscudato Andrea Raimondi ad un passo dal Benevento.

Ore 16.10 – Qui AtaHotel: presente anche Cristian Pasquato, che potrebbe tornare al Pescara nell’ambito dell’acquisto di Caprari da parte della Juve.

Ore 15.50 – Mercato Cittadella: si lavora per la cessione di Minesso al Bassano, ma le parti sembrano al momento distanti.

Ore 15.30 – Qui AtaHotel: Matteo Ardemagni nel mirino del Vicenza.

Ore 15.10 – Qui AtaHotel: avvistati anche gli ex Biancoscudati Trevor Trevisan ed Armando Perna.

Ore 14.50 – Mercato Padova: si raffredda la pista che porta a Sergio Contessa della Juve Stabia, nonostante sia in scadenza di contratto il difensore (già promesso sposo ad una squadra di serie B a luglio) sembra voler rimanere per sei mesi con le “Vespe”.

Ore 14.30 – Qui AtaHotel: con l’acquisto di Scarsella la Cremonese potrebbe rinunciare a La Camera.

Ore 14.10 – Qui AtaHotel: il Pordenone acquista in prestito dalla Juventus l’attaccante classe 1993 Stefano Beltrame.

Ore 14.00 – Mercato Padova: smentite su Arcidiacono, per il quale si sta muovendo in maniera importante il Foggia.

Ore 13.50 – Il sì di Claudio Sparacello e lo scambio di documenti imminente con il Trapani ha due conseguenze o viceversa, a seconda dei punti di vista. Saltano sia la trattativa con il Genoa per Giuseppe Panìco che quella per Davide Succi. Nel primo caso il procuratore del giocatore ha ribadito l’indisponibilità a un prestito di 18 mesi, nel secondo caso la richiesta di Succi è stata giudicata troppo elevata e non c’era neppure grande convinzione nel chiudere la trattativa col Cesena.

Ore 13.40 – Qui AtaHotel: Cremonese su Scarsella.

Ore 13.20 – Qui AtaHotel: Mantova su De Vitis, possibile scambio con Lombardo con la Spal.

Ore 13.00 – Claudio Sparacello dovrebbe essere il primo rinforzo in attacco del Padova. Il Trapani pare aver acconsentito alla cessione, a questo punto se il club biancoscudato lo vorrà, l’affare è da considerarsi in dirittura d’arrivo e si aspettano solo gli annunci ufficiali. Occhio, però, che ci sono diverse trattative in ballo e che le cose possono cambiare anche repentinamente.

Ore 13.00 – Mercato Padova: sempre più vicino Sparacello, accordo ad un passo?

Ore 12.50 – Qui AtaHotel: Bassano vicino al difensore classe 1996 Marco Soprano, proveniente dal Cosenza ma di proprietà del Genoa.

Ore 12.30 – (Gazzettino) Raffaele Cacurio, autore della rete decisiva del Campodarsego, ha interrotto il digiuno nella maniera migliore, partendo dalla panchina e segnando dopo tre minuti dal suo ingresso in campo. «È una bella soddisfazione rientrare e segnare subito, dando il contributo ad un risultato di una gara che non si stava indirizzando come doveva. Non era facile – commenta – portare a casa la partita e a me l’appuntamento con il gol mancava già da cinque-sei gare. La settimana scorsa – prosegue – mi ero fatto male, poi l’allenatore mi ha dato fiducia facendomi entrare». La fiducia di Antonio Andreucci si è riverberata su tutto l’organico, anche se a fine gara il tecnico riconosce una mancanza di cinismo: «Abbiamo fatto un primo tempo veramente bello, con la squadra quasi perfetta, i giocatori bravi a muoversi come sanno. Peccato non essere riusciti a chiudere la gara; nella ripresa gli avversari hanno giocato sulle ripartenze, trovando un pareggio senza che avessimo corso grossi rischi». Andando nel particolare commenta: «Abbiamo una difesa giovane che si è comportata molto bene». Sui problemi fisici dice: «Non stavano bene Poletti e Michelotto, inoltre Ruopolo rientrava». Sugli altri singoli aggiunge: «Sono contento per Cacurio, a cui mancava il gol da qualche settimana. Le caratteristiche di Aliù invece lo portano a reggere bene anche nei finali, quando gli altri calano». Il direttore generale Attilio Gementi sottolinea la soddisfazione per la società dovuta soprattutto dalla presenza in campo di giovani, quali Galliot e Buson, che solo l’anno scorso erano in organico alla Juniores Elite. Ed ecco il commento del presidente Daniele Pagin: «Continuerà così fino alla fine. Si sta dimostrando che anche il Venezia può perdere qualche colpo, come noi. Ci siamo ripresi subito dalla partita con l’Este, con tre vittorie consecutive, anche se facciamo più fatica a vincere che nel girone di andata. I rinforzi, tra dicembre e gennaio serviranno per portare forze fresche utili a tirare la corsa fino alla fine. Gli obiettivi, del resto, sono cambiati in corsa, con l’apporto di nuovi sponsor e l’aumento notevole dell’afflusso di pubblico. Stiamo, dunque, seminando bene: penso che diverrà una “questione” tra noi e il Venezia, anche se l’Este sta risalendo».

Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego mantiene e allunga il primato ai danni del Dro, complice anche il pareggio della diretta rivale Venezia sul campo della Luparense. Nel complesso una vittoria meritata e sofferta al termine di risultati altalenanti, che conferma la caparbietà dei biancorossi padovani nel portare a casa i tre punti. Il primo quarto d’ora è tutto dei padroni di casa. Inizia Ruopolo che al 5’ colpisce di testa seppure senza mettere in difficoltà Bonomi. Ci provano poco dopo anche Kabine dalla distanza, di poco a lato, e Aliù che incorna su cross di Pelizzer senza inquadrare la porta, nonché Bedin con una botta sopra la traversa. Occorre aspettare il 20’ per il primo vero tentativo ospite, con il rasoterra di Zarmanian tra le braccia di Merlano. Segue il tiro di Bertoldi dalla distanza. Ma è un fuoco di paglia, perché alla mezzora i padovani vanno in vantaggio: Aliù, su un cross dalla sinistra del solito Kabine, si tuffa coraggiosamente e insacca. Agguanta il pareggio il Dro, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il primo tempo si chiude con qualche sussulto su entrambi i versanti, tra la punizione di Radrezza da una parte e i maldestri disimpegni della retroguardia biancorossa nel corso di un’azione dalla bandierina dall’altra. Al rientro dagli spogliatoi, ritmi più blandi da ambo le parti. Il Campodarsego si rende pericoloso con un cross basso, su cui non arriva in tempo Kabine. Mentre per i trentini segna Zarmanian su azione da calcio piazzato, ma l’arbitro annulla ancora per fuorigioco. Tenta poi Timpone, con un ibrido tra un tiro e un cross che si perde sul fondo. Per i padovani si fa vedere ancora Kabine, che in area dribbla tutti ma non riesce a effettuare il passaggio finale. Per la sua squadra arriva nuova linfa in campo con l’ingresso di Michelotto, che conclude una splendida triangolazione avviata dal tacco di Kabine e portata avanti da Bedin: purtroppo per lui, il diagonale fuori dallo specchio della porta. Occhio però alle retrovie, perché alla mezzora il neoentrato Tessaro penetra nell’area piccola costringendo Merlano a un provvidenziale scatto di reni. La gara torna vibrante. Il Campodarsego non rinuncia ad attaccare, con Aliù calibra la palla per la fronte di Michelotto, ma quest’ultimo non riesce a inquadrare la porta. I trentini ottengono il pareggio con un’iniziativa lungo la fascia: Ruopolo atterra Proch, per l’arbitro è rigore, batte Amassoka che non sbaglia. Pari e patta e tutti ad aspettare il triplice fischio? Macché. I padovani si riportano in vantaggio: retropassaggio di Aliù, il nuovo innesto Cacurio fa partire un rasoterra di prima che passa tra le gambe dei difensori e del portiere.

Ore 12.00 – (Gazzettino) Gianluca Litteri e Giulio Bizzotto. È questa la coppia del momento in casa granata: l’attaccante affermato, che sabato ha raggiunto la doppia cifra, e il giovane scalpitante che di gol finora ne ha messi a segno tre (più quello reclamato con la Pro Patria). Ancora una volta bisogna riconoscere i meriti di Stefano Marchetti, che ha portato a Cittadella un centravanti dalle qualità di come Litteri. «Quello che sta facendo in campo è sotto gli occhi di tutti. È un giocatore completo, un attaccante moderno che ai gol riesce ad abbinare tante altre caratteristiche importanti. Gioca per la squadra, sa andare negli spazi, tenere il pallone, è forte di testa». Il direttore generale – da ieri pomeriggio a Milano per la chiusura del mercato – evidenzia un’altra caratteristica di Litteri: «È un uomo vero, che dà tanto nello spogliatoio e anche fuori dal campo. La differenza la sa fare sul rettangolo di gioco ma anche aldilà dei novanta minuti di gara». Un giocatore di simile spessore, dall’alto della sua esperienza maturata in carriera, può essere da esempio e accompagnare la crescita di giovani attaccanti di prospettiva come Jallow e Bizzotto. «Credo che sia proprio questa la sua missione. Litteri è l’esempio di come deve essere vissuto il calcio: si allena al cento per cento, non molla mai né in partita né in allenamento. È una punta di carattere, di forte temperamento, qualsiasi giovane dovrebbe imitarlo». Litteri è in prestito a Cittadella: ha già pensato come blindare la sua posizione contrattuale? «È prematuro, anzi inutile affrontare certi discorsi. Va tutto rimandato a fine stagione, ora l’unico pensiero che devono avere tutti è quello di vincere il campionato». Ad arrivare fino in fondo con il Cittadella ci pensa eccome Giulio Bizzotto, tornato al gol con il Renate: «Sarebbe stato più importante se la squadra avesse vinto senza subire. È questo il nostro limite attuale, dove dobbiamo crescere. Eppure dopo il raddoppio di Litteri, tornando a centrocampo, ci eravamo detti cose ben precise: se la chiudiamo sul 3-0 bene, altrimenti restiamo sul doppio vantaggio e teniamo in mano il possesso del gioco, controlliamo la partita». Non è successo, e i gol si prendono soprattutto in casa. «Io davanti ai tifosi dò tutto, così i miei compagni. Invece dovremmo essere più esperti e intelligenti. Magari meno generosi, meno arrembanti alla ricerca del gol a tutti i costi, e riconoscere il momento giusto dove c’è da tenere a bada gli avversari facendo girare il pallone». Il Cittadella deve e può migliorare, alla pari degli studi di Bizzotto: «Mi sto rendendo conto che è difficile conciliare calcio ad alti livelli e università, sto valutando cosa fare». Tornando al mercato, se si farà qualcosa, sarà a centrocampo. Ne conviene Stefano Marchetti, che però dice: «Non ho nomi sui quali muovermi concretamente, ma a volte nasce qualcosa all’ultimo momento». Due le piste: Ivan Castiglia del Catania (già granata in passato) e Lorenzo Staiti dell’Entella, incontrista che farebbe davvero comodo.

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) «Sarei stato più contento se avessimo vinto 2-0». Giulio Bizzotto riassume bene le sensazioni lasciate dal 4-2 rifilato dal Cittadella al Renate. Intendiamoci: il successo va festeggiato, sabato pomeriggio i tifosi si sono divertiti un mondo, la squadra è stata capace di creare azioni da gol a iosa e, raggiunta sul 2-2, riuscendo a ribaltare nuovamente il risultato nella mezz’ora finale, ha dato l’idea di essere sicura dei propri mezzi e indubbiamente in salute. Però… c’è un però. Tutto legato alla capacità di saper gestire gli incontri senza complicarsi la vita, specie contro avversari del livello del Renate o della Pro Patria affrontata nel turno precedente, volenterosi ma certo non irresistibili. «Lo sappiamo anche noi» ammette “baby Biz”, autore di un gol di classe pura, con il pallone nascosto al suo diretto controllore, prima di scaricare un destro a fil di palo violento e preciso. «Nemmeno il Barcellona riesce a giocare per 90 minuti pressando alto l’avversario, è naturale che ci sia bisogno di rifiatare. Per questo dico che sul 2-0, visto che il terzo gol non arrivava, avremmo dovuto “tenere lì” la partita. E invece ancora ci manca la capacità di saperci gestire. E non è il primo errore di lettura nella stagione. I gol, non per niente, sono nati da sviste banali. Nel caso della rete del 2-1 io stesso avrei dovuto difendere palla a metà campo. E sul 2-2 abbiamo perso l’uomo su un calcio d’angolo: la palla era stata calciata bene, ma nel momento in cui il portiere non è uscito a prenderla, qualcuno doveva intervenire in marcatura, invece Florian ha saltato indisturbato». Numeri alla mano, il Citta è la squadra che davanti ai propri tifosi ha messo assieme più punti: 23 come l’Alessandria (che tuttavia ha disputato una gara interna in meno, 10 contro 11). Iori e compagni in casa hanno anche realizzato più gol di tutti (19), ma ne hanno incassati decisamente troppi: 13, sui 20 subìti in tutto. Solo cinque formazioni ne hanno beccati di più davanti al proprio pubblico. «Credo dipenda dall’ambiente. Giocare al Tombolato ci galvanizza, sentire i cori d’incitamento ti spinge a cercare sempre il gol, ma ti porta anche a sbilanciarti quando invece dovresti essere più prudente», la spiegazione di Bizzotto, che nella vita extra-sportiva studia Commercio estero all’Università di Treviso («Ma sto valutando se continuare seriamente o prendermi una pausa e ripartire in futuro, perché vedo che faccio fatica a organizzarmi con i tempi»). Generoso in campo, Giulio lo è anche fuori, nei confronti dei compagni. «Nemmeno io posso dire se quello al Renate è il mio terzo o il mio quarto gol stagionale, perché non so se il mio tocco in occasione del momentaneo 2-0 alla Pro Patria è arrivato prima che la palla avesse varcato la linea. Dopo la deviazione del difensore, mi ci sono buttato di petto per non correre rischi. Ma, se dipendesse da me, quella rete l’assegnerei a Lora: aveva fatto tutto lui».

Ore 11.40 – Qui AtaHotel: Pordenone sulle tracce di Stefano Beltrame, attaccante di proprietà della Juventus in forza alla Pro Vercelli.

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) A posto così. O forse no. Perché se è vero che la rosa del Cittadella potrebbe anche rimanere questa, è altrettanto vero che nelle ultime ore del mercato di riparazione, che chiuderà questa sera alle 23, qualcosa potrà accadere. Lo stesso Stefano Marchetti, partito ieri pomeriggio alla volta dell’Atahotel di Milano, punto di riferimento per tutti i trasferimenti, non nasconde che «queste sono ore particolari, ci saranno approcci e valutazioni. Io spero di non far niente, ma so che sino all’ultimo la situazione sarà imprevedibile». L’ex fa gola. Il reparto sotto osservazione è il centrocampo, per stessa ammissione di Marchetti: «Lora è cresciuto e Zaccagni mi è piaciuto molto alla sua prima uscita, ha dimostrato di avere “gamba” e di essersi calato nel nuovo ambiente. Ma dobbiamo anche far fronte agli infortuni gravi di Bobb e Paolucci (il primo difficilmente rientrerà in questa stagione, mentre per rivedere il secondo si dovrà attendere un altro mese-mese e mezzo, ndr). Per questo tengo gli occhi aperti». Due i nomi accostati da radiomercato ai colori granata, quelli di Ivan Castiglia e Lorenzo Staiti. La prima pista è quella più “calda”: Castiglia, che ha 28 anni e che a Cittadella sarebbe un “cavallo di ritorno” dopo la stagione e mezza trascorsa sotto le mura tra l’estate del 2008 e l’inverno del 2010, sembra prossimo a lasciare il Catania, tanto da non essere stato neppure convocato per la partita di ieri con il Matera. Sulle sue tracce c’è, però, anche la Reggiana. Staiti, mezzala in forza all’Entella, per stessa ammissione del d.g. è stato corteggiato prima dell’ingaggio di Zaccagni, ma oggi sembra una soluzione poco percorribile. La difesa resta questa. L’infortunio muscolare a De Leidi, che sarà valutato soltanto oggi alla ripresa degli allenamenti, unito a quello di Pascali, che in settimana dovrebbe cominciare ad allenarsi in campo ma che non è detto possa recuperare per la trasferta di sabato a Piacenza, accorciano la coperta. «Ma io martedì dovrò consegnare la lista dei 24 giocatori in rosa, non ho tutta questa libertà di intervento», fa presente Marchetti. «Il reparto difensivo è stato flagellato, ma spero che gli infortunati tornino presto a disposizione. A centrocampo la situazione è diversa». Il rebus Minesso. Il Bassano, che deve rimpiazzare Iocolano, ceduto all’Alessandria, tenta Minesso. L’esterno sinistro, titolare in Serie B e penalizzato dal modulo adottato in questa stagione, potrebbe cambiare aria. E un sondaggio nei suoi riguardi pare ci sia stato anche da parte del Pordenone. «Io non ho ricevuto proposte, se qualcuno lo vuole, deve prima parlarne con me. Di sicuro non si muoverà nessuno se non c’è l’alternativa che mi piace», chiosa Marchetti, che respinge le “voci” relative alle possibili partenze di Sgrigna e Coralli. Riguardo a quest’ultimo hanno preso corpo in seguito al forfait di sabato per un attacco febbrile, il secondo consecutivo dopo che era già stato inserito nella lista dei convocati. «Ha avuto una ricaduta dell’influenza. Chi fa certi discorsi non lo conosce: Coralli ha ricevuto richieste, ma ha Cittadella stampata nel cuore. Lui vuole stare qui e il Cittadella lo vuole tenere», taglia definitivamente corto il d.g. granata.

Ore 11.20 – Qui AtaHotel: farò puntati dalla Cremonese su Giovanni La Camera.

Ore 11.10 – Qui AtaHotel: la punta del Siena Ettore Mendicino è nel mirino di Mantova e Reggiana.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Il che significa che non è totalmente da scartare l’ipotesi di una sua cessione, anche se la possibilità di un suo passaggio al Latina, dove troverebbe il tecnico Mario Somma, suo grande estimatore, sembrerebbe essersi raffreddata. In caso contrario arriverebbe un ulteriore centrocampista. Anche il presidente Bergamin pensa a una sua permanenza: «Giandonato ha qualità, avrà modo di metterle in mostra e noi crediamo in lui». Nel capoluogo milanese De Poli cercherà poi una sistemazione a Ramadani e non sono inoltre da escludere sorprese sul fronte degli esterni, in particolare per la fascia sinistra, ma il tutto sarebbe legato a eventuali cessioni o scambi. Con l’arrivo di Sbraga e De Risio e con i rinnovi dei contratti di Favaro e Petrilli, il Padova in questa sessione di mercato ha guardato anche al futuro. Sono così già legati ai biancoscudati per almeno il prossimo anno anche Petkovic, Dionisi, Diniz, Dell’Andrea, Favalli, Ilari, Altinier, oltre a Turea che rientra tra i giovani di serie.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Capitolo Panìco: da Genova non sembrano arrivare ulteriori novità per cui resta in piedi il nodo per ora insuperabile sulla durata del prestito che il Padova vorrebbe di 18 mesi e l’entourage del giocatore fino a giugno. All’ultimo momento, però tutto, è possibile. Riguardo la punta più esperta, appaiono in netto ribasso le quotazioni di Succi. Restando al reparto avanzato, Aperi, che in settimana aveva risolto il contratto, si è accordato con i salentini del Nardò, sempre in serie D, anziché con la Triestina che versa in cattive acque. Capitolo centrocampo. Arriverà un sostituto di Bucolo? «No – ha risposto Fabrizio De Poli – rimaniamo così in mezzo al campo». E dunque Giandonato, molto chiacchierato in queste settimane sul fronte uscite, sembrerebbe dovere restare all’ombra del Santo. Ma non è detta l’ultima parola. «Mai lo abbiamo messo sul mercato – replica il diesse – e continuiamo a dire questo. Poi in queste situazioni finali ci sta che le cose vengano cambiate anche all’ultima ora in base, come capita di frequente, alle opportunità che vengono a crearsi per noi, per i giocatori e le altre società».

Ore 10.40 – (Gazzettino) Per conoscere il volto definitivo del Padova occorrerà attendere le ultimissime battute del mercato che chiuderà i battenti oggi alle 23. Come noto, all’appello mancano in particolare uno o due attaccanti, uno di prospettiva e uno con maggiore esperienza, per coprire i vuoti lasciati nell’organico biancoscudato dopo la risoluzione dei contratti di Amirante e Aperi, il rientro al Trapani di Cucchiara e l’infortunio al menisco a Cunico che questa mattina sarà sottoposto a visita specialistica. La pista che sembra avere maggiori possibilità di conclusione al momento sembra essere quella che porta a Claudio Sparacello, punta classe ’95 del Trapani, già nel mirino la scorsa estate. I siciliani ora sembrerebbero disposti a liberarlo, ma prima vorrebbero ingaggiare un altro giocatore per il reparto offensivo, in aggiunta a De Cenco, già prelevato dal Pordenone. «Visto che il giocatore ci piace – ha ammesso il diesse Daniele Faggiano – la cessione sarebbe solo per questioni numeriche».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Un chiaro segnale rivolto a tutti, dunque, che il Padova non guarderà in faccia a nessuno di fronte a eventi del genere. «A questa società nessuno può dire nulla e i giocatori lo sanno meglio di tutti, visto che a loro non facciamo mancare niente. Non vedo dunque cosa dovrebbe fare per essere più credibile e portatrice di positività». E se Bucolo non trovasse squadra? «È inutile fasciarsi prima la testa, manca un giorno e mezzo, sentirò il suo agente e cercheremo tutti di trovargli una collocazione». Il giocatore, lasciando gli impianti sportivi, ha portato con sè la sportina con gli effetti personali a dimostrazione di un’esperienza arrivata ai titoli di coda e ha preferito non rilasciare dichiarazioni. In serata si è invece espresso sulla vicenda il presidente Bergamin: «È importante il rispetto delle gerarchie, anche se siamo dispiaciuti dal punto di vista sportivo dal momento che il giocatore si è sempre impegnato tanto. Su certe cose, però, non si può transigere. Va rispettata – ha aggiunto – l’autorità dell’allenatore, può capitare a chiunque di sbagliare, ma certi errori non possono essere trascurati. Vedremo di trovare comunque una soluzione che non lo penalizzi». Non convocato per l’ultima sfida dopo quanto successo giovedì – ma il tutto era iniziato già mercoledì con un battibecco con Fabiano durante la partitella in famiglia – Bucolo in precedenza era stato l’unico giocatore biancoscudato in campo in tutte le partite di campionato e solo in un paio di occasioni non era partito nell’undici titolare.

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Abbiamo parlato con le varie componenti e deciso di mettere Bucolo sul mercato. Vediamo se si riesce a trovargli una sistemazione». È passato da poco mezzogiorno quando il direttore sportivo Fabrizio De Poli comunica la decisione presa nei confronti del centrocampista catanese dopo la discussione di giovedì in allenamento con il tecnico Pillon. Un provvedimento preso al termine di una sequenza di riunioni che si sono svolte in mattinata nello spogliatoio degli allenatori agli impianti della Guizza. Prima si sono ritrovati De Poli, il presidente Giuseppe Bergamin e l’amministratore delegato Roberto Bonetto, poi, al termine della seduta, regolarmente svolta da Bucolo insieme ai compagni non utilizzati il giorno prima nella gara vinta a Lumezzane, si sono aggiunti il giocatore stesso e l’allenatore, ma sono usciti i due soci storici. Ultimo atto tra quest’ultimi, il diesse e Pillon che sabato nel dopo partita aveva dichiarato di essere per il rispetto delle regole e dei compagni e di avere già preso nella sua testa la decisione che però poi spettava alla società. «Abbiamo parlato con tutti – riprende De Poli – ognuno ha espresso la propria opinione e poi si sono fatte delle analisi che ci hanno portato a decidere in questo modo. Mi dispiace perché si tratta di un giocatore che finora aveva fatto molto bene ed era il più utilizzato della squadra, ma quando ognuno di noi sbaglia penso che sia giusto che debba prendersi le proprie responsabilità. Siamo una società di calcio con trenta giocatori che hanno gravitato nel nostro entourage da inizio campionato e la decisione presa è specifica per il caso Bucolo».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Circa 500 tifosi in centro ieri pomeriggio per festeggiare il compleanno numero 106 del Padova. Un evento dal sapore speciale, non solo per il brillante successo ottenuto dalla squadra a Lumezzane, ma anche per il ritorno, dopo quello della denominazione, dello storico logo con il Biancoscudo, ora in possesso del Comune, insieme ai trofei, grazie al buon esito del concordato con la vecchia società e ieri ceduto simbolicamente alla società e ai tifosi rappresentati da Mario Merighi. Gli ultras sono partiti da piazza Cavour, in testa lo striscione “Ad honorem civitatis”, con il sottofondo di cori e una piacevole coreografia frutto del riflesso dei fumogeni rossi sulle pareti del Pedrocchi. Poi tutti in piazzetta Garzeria, dove il Padova è nato. «Per una volta – ha esordito il portavoce della Fattori Andrea Danieletto – la politica ha fatto quanto promesso, ora torna a casa la nostra storia». «Siamo riusciti a mantenere il nostro impegno – ha replicato l’assessore allo sport Cinzia Rampazzo e così festeggiamo a pieno il compleanno». «Voi tifosi meritate lo scudo – le parole di Bergamin – noi ancora non so, ma cercheremo di portare avanti questa storia stando tutti uniti». Infine l’ad Bonetto: «Anche noi possiamo dire missione compiuta, riportando il Padova nel professionismo. Tutti hanno lavorato bene».

Ore 10.00 – Mercato Padova, ritorno di fiamma dei Biancoscudati per Pietro Arcidiacono: operazione al momento molto difficile in quanto legata anche a quanto verrà fatto in uscita.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Le prospettive. Bucolo aveva raggiunto un traguardo importante: dopo Petrilli e Favaro, la società aveva deciso di prolungare anche il suo contratto. In pochi giorni si è passati dalla conferma alla cessione. Probabile, ma non certa: stasera chiude il mercato, e pur con tutta la buona volontà non è detto che si trovi una soluzione che soddisfi tutti. Soprattutto non è ancora chiaro cosa potrebbe accadere se non si riuscisse ad individuare una società disposta ad acquistarlo. Sarà messo fuori rosa? Verrà reintegrato se chiederà scusa? Il diretto interessato, su consiglio dei suoi procuratori, ieri non ha proferito parola sulla vicenda. E nemmeno De Poli si è mostrato pronto ad una simile evenienza: «Non mi fascio la testa prima di essermela rotta: se non si arriverà ad una cessione, vedremo». E se andasse via? «Rimarremo quelli che siamo (compreso Giandonato, ndr). Però nel calcio tante cose possono cambiare all’ultimo minuto, secondo il modo in cui si evolvono le opportunità». La sostanza, perciò, è una sola: fino alle 23 saranno ore di fuoco. E da questa giornata il centrocampo biancoscudato potrebbe uscirne rivoluzionato.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) E dopo più di un’ora dall’inizio dei colloqui, la risposta è arrivata: «Rosario, mi dispiace, ma la decisione è che devi andare via», ha detto De Poli al telefono al centrocampista, che nel frattempo in cuor suo se la sentiva, tanto da essersene già andato via portando con sé ciò che aveva nello spogliatoio. L’epilogo. Bucolo, dunque, entro le 23 di questa sera deve essere ceduto, e non ci sarà domani pomeriggio alla ripresa degli allenamenti: se qualcuno pensava che ci fossero i margini per una riappacificazione con l’allenatore, che da giovedì non aveva comunque mai mostrato alcuna apertura, ieri ha dovuto ricredersi. «Abbiamo deciso che Rosario è sul mercato», la conferma arrivata poco doppo dal ds. «Ora vediamo se con il suo entourage riusciamo a trovargli un’altra sistemazione. Personalmente mi dispiace, perché fino a questo momento aveva fatto molto bene ed era stato il più presente in campo dei nostri giocatori. Ma chi sbaglia deve assumersi le responsabilità dei propri errori: questa presa di posizione non serve a dimostrare una qualche credibilità, non ne ha bisogno. Semplicemente ci sono momenti in cui simili decisioni vanno prese». Alla sera, in piazza Cavour, per la festa dei 106 anni del Padova, gli ha fatto eco il presidente Bergamin: «Mi dispiace per il ragazzo, perché sin qui si era impegnato molto dal punto di vista sportivo, dando risposte positive. Ma il rispetto delle gerarchie ci vuole sempre e non possiamo transigere su un fatto di questa portata: l’autorità dell’allenatore va rispettata, questo errore non può essere trascurato».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Non è bastato nemmeno un lungo confronto. L’ultimo “faccia a faccia” tra la società, l’area tecnica e Rosario Bucolo ha portato ad una decisione ormai nell’aria, ma resa ufficiale solo ieri mattina, il giorno dopo la vittoria di Lumezzane: il centrocampista catanese è fuori dal progetto Padova. Lo scontro avuto in allenamento giovedì pomeriggio con Pillon ha sancito la fine della sua avventura in biancoscudato. Una presa di posizione netta e decisa da parte della proprietà di viale Rocco, che però ha come primo effetto quello di produrre forti ripercussioni sul mercato, nell’ultimo giorno utile per le trattative. Il confronto. Ieri mattina il Padova si è ritrovato alla Guizza per una breve seduta defaticante dopo la vittoria di Lumezzane. E tra i giocatori che si sono allenati sotto gli occhi del tecnico trevigiano c’era anche Bucolo: non da solo, come invece era avvenuto venerdì, ma insieme ai compagni di squadra. Verso le 10.30 sono giunti Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto, che si sono riuniti con il ds Fabrizio De Poli in uno degli spogliatoi. Ne sono poi usciti, lasciando che a parlare, in separata sede, fossero tecnico, direttore e giocatore. Dopo un quarto d’ora, infine, l’intero stato maggiore del Padova si è chiuso in “conclave” per prendere una decisione.

Ore 09.20 – (Mattino di Padova) La situazione comunque non è definita, e, in caso di ritocco alla mediana, rimbalza sempre il nome di Giovanni La Camera in uscita da Pavia. Attacco. L’unico reparto da sistemare assolutamente è quello avanzato. Ma la situazione resta complessa e l’acquisto di Giuseppe Panìco sembra quasi tramontato. De Poli aspettava già sabato una telefonata dal Genoa, che non è arrivata neppure ieri fino a tarda ora. Il “nodo” è sempre quello della durata del prestito, con il Padova che preme per una cessione di 18 mesi, e lo staff del giocatore che non vuole andare al di là di sei. Ecco perché il direttore sportivo, che oggi sarà prestissimo a Milano, dovrebbe virare in maniera decisa su un altro giovane, Claudio Sparacello del Trapani. La società siciliana sembra aprire al prestito, su di lui ci sono altri tre club di Lega Pro, ma il Padova dovrebbe essere in vantaggio. Visto anche il k.o di Cunico servirebbe un’altra punta, più esperta. Succi e Sgrigna, però, sembrano avere poche chance.

Ore 09.10 – (Mattino di Padova) A meno di 24 ore dalla chiusura del mercato invernale, il “caso Bucolo” è destinato a condizionare pesantemente la campagna acquisti del Padova. Cosa succederà a centrocampo? La soluzione più probabile è che, una volta sistemato il mediano siciliano, il reparto resti così come è. De Poli proverà a cedere Ramadani all’estero, ma anche in caso di esito positivo non dovrebbero essere fatti altri acquisti nel ruolo. Le nuove gerarchie vedono De Risio promosso a titolare al fianco di Corti, con Mazzocco e Giandonato pronti a subentrare. Proprio il regista di scuola juventina, rimasto in lista partenti per tutto il mese nonostante le smentite di rito, sembra stia pian piano convincendo Pillon, che sabato l’ha fatto giocare per la prima volta da quando si è seduto sulla panchina biancoscudata. Ieri Giandonato era presente, assieme a tanti altri compagni, al corteo organizzato in piazza dai tifosi per festeggiare il compleanno del Padova e anche le parole del presidente Bergamin sul suo conto suonano come conferma. «Credo proprio resti ancora con noi, è un giocatore che ha qualità e ci aspettiamo che le metta in mostra. A centrocampo siamo a posto così».

Ore 09.00 – (Mattino di Padova) I tifosi del Padova hanno festeggiato in centro il 106º compleanno del club, ma la vera notizia è un’altra: al termine del corteo, che ha visto circa 500 ultras della “Fattori” sfilare da piazza Cavour a piazzetta delle Garzerie, l’assessore allo Sport Cinzia Rampazzo ha annunciato che il Comune ha definitivamente riacquisito, dalla vecchia società, logo sportivo e memorabilia. Questi saranno ceduti in comodato d’uso al club biancoscudato (ri)costituito nel luglio 2014, mentre ieri è stato simbolicamente consegnato lo storico scudo a Giuseppe Bergamin, Roberto Bonetto e Mario Merighi in rappresentanza dei tifosi. «Sono molto contento perché voi tifosi lo meritavate», ha dichiarato il presidente. «Adesso faremo in modo di meritarlo anche noi». «Missione compiuta, era quello che volevamo», ha sentenziato l’a.d. Bonetto.

Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 41, FeralpiSalò 37, Alessandria 35, Pordenone 34, Bassano 33, Reggiana e SudTirol 32, Pavia 30, Padova 28, Cremonese e Giana Erminio 25, Cuneo 24, Pro Piacenza 23, Lumezzane e Renate 19, Mantova 18, AlbinoLeffe 14, Pro Patria 8.

Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della ventesima giornata: Lumezzane-Padova 02 (Neto Pereira (Pd) al 19′ pt, Altinier (Pd) al 38′ st), SudTirol-Pavia 1-1 (Sforzini (Pv) al 17′ pt, Spagnoli (St) al 26′ pt), Pordenone-Mantova 1-0 (Strizzolo (Pn) al 12′ pt), Cuneo-Giana Erminio 2-2 (Perico (Ge) al 43′ pt, Chinellato (Cu) al 20′ st e al 40′ st, Cogliati (Ge) al 32′ st), Cittadella-Renate 3-2 (Bizzotto (Ci) al 1′ pt, Litteri (Ci) al 8′ pt, Florian (Re) al 43′ pt e al 9′ st, Lora (Ci) al 26′ st), FeralpiSalò-Pro Patria 2-0 (Guerra (Fs) al 44′ pt, Tortori (Fs) al 24′ st), Reggiana-Pro Piacenza 4-0, AlbinoLeffe-Bassano Virtus 0-0. Oggi, ore 20.00 Cremonese-Alessandria.

Ore 08.10 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.00 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Maglietteveloci.it, Macron Store, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

È successo, 31 gennaio: allenamento mattutino dopo la vittoria col Lumezzane, mentre impazza il mercato.




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com