Live 24! Padova-FeralpiSalò, la vigilia: rifinitura, ultimi test prima del big match

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Da domani i Triestina Club ritornano allo stadio Rocco a sostenere l’Unione: è la decisione presa dal Centro di coordinamento in una riunione nella quale è emersa grande coesione. I perché della scelta li spiega direttamente il presidente Sergio Marassi: «Sì, ritorniamo allo stadio per vari motivi: innanzitutto la nostra volontà di non seguire la squadra l’abbiamo sempre considerata una lotta contro Pontrelli, pertanto adesso che con il fallimento lui è stato estromesso, siamo disponibili a tornare. Ma anche perché la squadra, ha chiaramente bisogno di sostegno: dobbiamo dare ai ragazzi coraggio e motivazioni per riuscire a guadagnare la salvezza. Un traguardo fondamentale per chi prenderà la società, in modo da ripartire almeno dalla serie D e non dover spendere altri soldi per risalire le categorie. In questo momento l’Unione 2012 non esiste più, questa è una squadra che il curatore deve pilotare per finire il campionato: per farlo ha bisogno di entrate e noi possiamo aiutarlo pagando il biglietto. Perché ora sappiamo che l’incasso va veramente a coprire i fabbisogni della società, e non in tasca a qualcuno». Su chi prenderà la società, Marassi non nasconde di avere delle speranze precise: «Innanzitutto auspichiamo che per la cessione si possano mettere dei precisi paletti in modo da far venire solo gente seria e non dover tornare poi nuovamente sull’Aventino. E poi noi tifosi auspichiamo che stavolta, se c’è la possibilità di un accordo fra i due pretendenti triestini, si percorra insieme questa strada, senza guerreggiare come era accaduto l’ultima volta». Quanto alla posizione opposta espressa della curva, Marassi dice: «Noi rispettiamo la decisione della curva, siamo in un momento complicato e tutti i punti di vista possono essere validi. Ci siamo confrontati, e ognuno ha esposto le proprie idee. È un modo diverso di interpretare le cose, ma sempre rispettabile. Speriamo che alla fine arrivino persone serie per poter tifare tutti insieme per l’Unione». Marassi chiarisce anche alcuni punti sulla questione del marchio: «Era nostra intenzione dare il marchio al curatore fino alla cessione della società, poi eventualmente si sarebbe ridiscusso tutto. Il Centro di coordinamento gestisce il marchio, che è stato preso con gli sforzi di tutti, club, curva e anche singoli cittadini: di conseguenza speravamo che dare il marchio al curatore potesse fare da traino per il ritorno allo stadio. Ma visto che non si è raggiunto l’accordo con la curva. non abbiamo voluto fare una forzatura. Però più avanti bisognerà pure prendere delle decisioni: e sarà una scelta democratica, presa con il confronto tra tutta la gente che ha partecipato alla raccolta dei fondi per l’acquisto del marchio». Tifosi da sempre ma anche coinvolti nell’operazione salvataggio, in tribuna domani ci saranno anche Mauro Milanese e Vasco Vascotto. «Sono venuto a vedere anche la partita con il Campodarsego, prima del fallimento – dice l’ex calciatore alabardato – perché mi interessa anche l’asspetto tecnico. Ho parlato con i ragazzi della Furlan e rispetto la loro scelta». «Andrò allo stadio perché sono fiducioso che chi vincerà l’asta – dice Vasco Vascotto – lavorerà per il bene della Triestina. Anche i denari raccolti domenica saranno importanti per raggiungere l’obiettivo di avere finalmente una società seria che si occupi di calcio. Ho sentito le motivazioni della Furlan. Ci hanno pensato a lungo e alla fine hanno dimostrato coerenza nel prendere una posizione che è rispettabilissima. Loro tifano per un simbolo e quindi torneranno quando quel simbolo tornerà sulle maglie e cioè quando la società sarà definitivamente in mani serie. Io vorrei che anche il tifo triestino possa di ventare un esempio per tutto il Paese. I ragazzi se lo meritano».

Ore 20.30 – (Il Piccolo) Il ritorno dei tifosi allo stadio rappresenta un segnale forte. In questa stagione la tifoseria organizzata, dopo aver tolto il ma rchio all’Unione di Pontrelli, ha disertato il Rocco. L’apporto dei tifosi non può che essere utile al curatore fallimentare impegnato nelle difficile impresa di gestire un esercizio provvisorio destinato a protrarsi per parecchie settimane (e che potrebbe anche essere revocato). Giuseppe Alessio Vernì, di concerto con il Tribunale, risponde con una promozione dei ticket per la partita di domani tra la Triestina e il Tamai: 10 euro per la tribuna contro i 12 (ragazzi fino a 14 anni gratis) e 9 euro per la Furlan contro i tradizionali 10 euro (donne e ragazzi tra 14 e 18 anni a 5 euro, gli under 14 gratis). Non è significante lo sconto ma l’atteggiamento nei confronti di un pubblico che tornerà, almeno in parte, al Rocco nonostante le tante delusioni. La squadra di Doardo, oltre a essere stata assemblata di fatto a dicembre, manca di alcune pedine d’esperienza. C’è da salvare la D con una squadra in evidente difficoltà tecnica. E’ impresa tutt’altro che facile mantenere una categoria che potrebbe essere ereditata da chi comprerà. Già si sono fatti avanti in tanti con la curatela (sembra otto-nove aspiranti) ma entro mercoledì-giovedì questi soggetti dovranno presentare ciascuno un’offerta “irrevocabile cauzionata”. Nella fase successiva (ma con i tempi più compressi possibile) sarà predisposta la procedura competitiva pubblica che partirà da una base d’asta che avrà tra i vari parametri l’offerta migliore. Nel frattempo il curatore è intenzionato a utilizzare la cauzione come polmone finanziario per non chiudere bottega prima dell’asta con la conseguente perdita del titolo sportivo (l’unico bene appetibile). Il sostegno del pubblico insomma, anche sul piano economico oltre che morale, non è irrilevante per tenere in vita la speranza di veder ripartire una nuova Triestina dalla categoria più alta dei dilettanti.

Ore 20.00 – Roberto Venturato (allenatore Cittadella): “Siamo stati una squadra capace di conquistarci la vittoria. Abbiamo messo in campo tutte le qualità che questa squadra indubbiamente possiede. La vittoria è meritata, abbiamo concesso pochissimo. L’unica pecca è il gol subito, abbiamo perso 2-3 contrasti di fila e abbiamo subito gol. Mi dicono che la prima palla di Jallow era entrata, ma quello che conta è che abbiamo vinto. Schenetti è un giocatore di grande qualità, siamo riusciti a mettere in difficoltà un giocatore come Carrus che è il loro uomo di maggiore qualità. Va dato merito a Schenetti, che anche quando finisce in panchina entra sempre con la testa giusta. Le partite si vincono con la partecipazione di tutti e mi è piaciuto pure il modo in cui è entrato Sgrigna, che ha giocato poco, ma che ha fatto 10-12 minuti di grande qualità. Zaccagni? L’abbiamo seguito a lungo, lui predilige giocare a destra e credo che oggi abbia fatto una buonissima partita. E’ entrato subito nei meccanismi della squadra. Anche Cappelletti ha fatto bene, deve insistere nel tenere la concentrazione, per me è un titolare come tutti gli altri. Ho 24 titolari. Siamo nel momento decisivo del campionato, gli scontri diretti fanno la differenza, ma di sicuro chi sta dietro psicologicamente è più in difficoltà rispetto a noi. Pavia e Padova sono due grosse squadre e sono due partite che ci metteranno alla prova. Dobbiamo lavorare con grande concentrazione e attenzione”

Ore 19.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 44, FeralpiSalò e Pordenone 37, Bassano 36, Alessandria 35, Pavia 33, Reggiana e SudTirol 32, Cremonese 31, Padova 28, Giana Erminio 25, Cuneo 24, Pro Piacenza 23, Lumezzane e Renate 19, Mantova 18, AlbinoLeffe 15, Pro Patria 2 (-7 punti di penalizzazione).

Ore 19.20 – Lega Pro girone A, fischio finale: Pavia-Cuneo 2-0, Pro Patria-AlbinoLeffe 2-2, Pro Piacenza-Cittadella 1-2.

Ore 18.50 – (Gazzetta di Reggio) Andrea Parola si è fermato, questa è la nota dolente per il tecnico Alberto Colombo emersa dalla seduta di ieri pomeriggio. Durante la fase tattica dell’allenamento, mentre il mister granata stava studiando ed applicando gli schemi per la trasferta di domani a Gorgonzola contro la Giana Erminio (ore 15), l’esperto centrocampista pisano ha lamentato un fastidio al polpaccio sinistro ed è rientrato precauzionalmente negli spogliatoi. Nella rifinitura in programma stamattina alle 11 in via Agosti si capirà meglio l’entità di questo infortunio che potrebbe rivelarsi meno grave del previsto e permettere così al giocatore di partire col gruppo per la Lombardia. E’ vero che adesso il centrocampo della Reggiana offre molte più soluzioni visti i rientri in squadra di Mirko Bruccini e Dejan Danza, oltre all’ultimo acquisto, un altro veterano con tanta serie A alle spalle come Michele Pazienza, ma l’intenzione del trainer era quella di confermare inizialmente l’undici reduce dalle due vittorie consecutive, contro Lumezzane e Pro Piacenza, permettendo agli altri un inserimento più graduale. Poi, all’abbandono del campo da parte di Parola, è stato proprio Pazienza – tra l’altro il giocatori sarà ufficialmente presentato stamani, non appena conclusa la rifinitura – ad essere dirottato nel centro di centrocampo per prendere confidenza coi compagni di reparto Paolo Bartolomei, a destra, e Dario Maltese sulla sinistra. Esistono anche altre alternative: ad esempio il ritorno di Maltese in mezzo e l’inserimento del recuperato Mirko0 Bruccini a destra, con conseguente spostamento di Bartolomei a sinistra, ma le scelte finali arriveranno soltanto dopo le indicazioni scaturite dall’allenamento di oggi. Il resto della squadra, sempre schierata da Colombo con l’ormai classico 3-5-1-1, prevede Alessandro Spanò insieme a Minel Sabotic e Paolo Frascatore sulla linea difensiva; sugli esterni di centrocampo continueranno a correre Vasile Mogos a destra e Daniele Mignanelli a sinistra; quest’ultimo pare aver smaltito gli ultimi affaticamenti derivanti dalle sue prime due gare ufficiali della stagione. Nel reparto avanzato sarà ancora Nicholas Siega, almeno in partenza, a fare coppia con Rachid Arma ma durante l’incontro arriverà certamente il momento del debutto con la maglia granata dell’altro nuovo arrivato Antonio Letizia che in base alle caratteristiche tecniche dovrebbe integrarsi bene con il lungo centravanti marocchino.

Ore 18.20 – Lega Pro girone A, fine primo tempo: Pavia-Cuneo 1-0, Pro Patria-AlbinoLeffe 1-1, Pro Piacenza-Cittadella 1-1.

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Infermeria quasi vuota ed esclusioni eccellenti nel Venezia anti-Montebelluna. Alla vigilia del ritorno al Penzo (domani ore 14.30) dopo due magre trasferte (un solo punto conquistato) il tecnico Giancarlo Favarin annuncia novità di formazione, più per la necessità di scuotere la squadra che non agli impegni ravvicinati (mercoledì alle 17 in casa della Liventina). A rischio Fabiano e Serafini con Innocenti e Lattanzio titolari: unico infortunato il terzino Ferrante. «Ho parlato a muso duro nello spogliatoio – confida il tecnico – perché quanto abbiamo fatto finora, seppur ragguardevole, evidentemente non basta visto che siamo secondi a -3 da un Campodarsego che sta facendo meglio di noi». Peraltro i padovani oggi vincendo l’anticipo in casa della Sacilese ultimissima della classe salirebbero per almeno 24 ore a più sei. «Spero che la strigliata serva, come ha detto anche il presidente Tacopina ai ragazzi occorrono più agonismo e cattiveria sottoporta, oltre naturalmente a meno errori. Siamo felici che i tifosi possano essere presenti, ora però sta a loro accorrere più numerosi per sostenerci in maniera adeguata».

Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ricorso d’urgenza accolto, esulta il Venezia che riconsegna il Penzo ai suoi tifosi. È durato solo 48 ore il «porte chiuse» per la partita di domani col Montebelluna (ore 14.30): la Corte Sportiva d’Appello della Figc, infatti, ieri pomeriggio ha dato ragione al club arancioneroverde che ha contestato aspramente la chiusura dello stadio al pubblico decisa mercoledì dal Giudice Sportivo. Una sanzione basata sulla ricostruzione del vivace post partita di domenica a San Martino di Lupari fatta dall’arbitro Severino di Campobasso e dal suo primo assistente Manara di Mantova. Trasferta vincente quindi per il dg Dante Scibilia e il legale Gianmaria Daminato, scesi a Roma in rappresentanza del presidente Joe Tacopina che all’ultimo è rimasto in sede. Il comunicato della Corte Sportiva d’Appello parla di «reclamo parzialmente accolto» (il Venezia resta comunque «diffidato») dal momento che l’ammenda di 3.000 euro è stata confermata. «Ogni altra decisione sarebbe stata comunque ingiusta – le parole di Tacopina -. Sono molto felice per i nostri tifosi incolpevoli (la trasferta con la Luparense era stata vietata dopo gli incidenti di Verona, ndr) e ora spero che domani ci dimostrino ancora una volta il loro supporto, perché ora più che mai la squadra ha bisogno di loro». «La priorità era riaprire il Penzo e avercela fatta è un grande risultato – così il dg Scibilia – che deve responsabilizzare tutti, società, giocatori e tifosi a comportarsi bene senza cadere nei trabocchetti. È chiaro che non abbiamo potuto dimostrare a parole cosa sia accaduto realmente a San Martino, ma abbiamo contestato che il «porte chiuse» ci fosse stato inflitto per una infondata recidiva. Il Venezia Fc vuole un calcio fatto di valori, è una società seria e non di «banditi» come faceva pensare il provvedimento a dir poco sproporzionato della chiusura dello stadio». «Pur nella concitazione non era successo nulla di così grave – aggiunge il ds Giorgio Perinetti – e pagare con il «porte chiuse» una recidiva infondata sarebbe stato davvero troppo». Molto soddisfatto anche il legale del club Gianmaria Daminato: «Non era facile né scontato ribaltare una sanzione tanto pesante, ma le ragioni del Venezia sono state giustamente premiate come il lavoro di tutta la dirigenza con gli avvocati Vasta e Cambareri di Tonucci & Partners». Confermate invece, non essendo stato presentato ricorso, le due giornate di squalifica al tecnico Giancarlo Favarin (domani in panchina il vice Giovanni Langella) e fino al 17 febbraio per il team manager Alessandro Servi.

Ore 17.20 – (La Nuova Venezia) Si riaprono le porte del Penzo ai tifosi: il Venezia “vince” il ricorso. Un grande successo sul piano giuridico da parte del club di Joe Tacopina. Il presidente alla fine è rimasto a Mestre, mentre la società è stata rappresentata a Roma, davanti ai membri della terza sezione della Corte Sportiva d’Appello Nazionale, dal direttore generale Dante Scibilia e dall’avvocato Gianmaria Daminato. Il ricorso d’urgenza presentato dal Venezia è stato l’unico degli undici presi in considerazione a essere alla fine “parzialmente accolto”. Il Giudice Sportivo della Lega Nazionale Dilettanti, in base al referto arbitrale, aveva comminato al Venezia la sanzione di una partita da giocare a porte chiuse e un’ammenda di 3000 euro. I membri della Corte Sportiva d’Appello Nazionale hanno confermato l’ammenda pecuniaria, trasformando in diffida la sanzione della gara a porte chiuse. La memoria difensiva del Venezia ha dimostrato che non esistevano gli estremi della recidiva idonea per determinare la chiusura dello stadio, in quanto solo in un caso (i fatti post partita a Tamai), tra i quattro provvedimenti presi finora dal giudice sportivo nei confronti del Venezia, si riferiva a una condotta di un dirigente, e mai alla società era pervenuta un’ammenda con diffida. «Sono innanzitutto felice per i nostri tifosi» il commento del presidente Tacopina, «loro non avevano fatto nulla per meritare questa punizione. Ogni altra decisione sarebbe stata ingiusta. Spero che domani i nostri tifosi ci dimostrino ancora una volta il loro sostegno perché ora, più che mai, i nostri giocatori hanno bisogno di loro». A Roma, insieme all’avvocato Gianmaria Daminato, si è recato il direttore generale del club Dante Scibilia. «Siamo contenti che il nostro ricorso sia stato accolto, seppur parzialmente, adesso tutti dobbiamo però stare tranquilli, società giocatori e tifosi, perché c’è la diffida» parole di Scibilia, «non dovremo nemmeno avere comportamenti che possano essere mal interpretati e costarci caro. La prima sentenza aveva un peso spropositato per quelli che sono stati i fatti di San Martino di Lupari. Per quanto riguarda l’aspetto non giuridico, ho illustrato ai membri della Corte quali sono i programmi della società, i progetti che abbiamo fatto e che faremo con le scuole, come è predisposto il nostro servizio di sicurezza allo stadio. Dovevamo portare anche un’immagine vera del Venezia». E anche questo aspetto sembra aver colto il segno. Penzo salvo, dunque, per questa volta, ma con la spada di Damocle sospesa, la prossima volta nessuna memoria difensiva potrà salvare il club, anche perché potrebbe scattare la squalifica del campo invece della partita a porte chiuse. «Sono contento, è ovvio» ha aggiunto il direttore sportivo Giorgio Perinetti, «la sentenza di primo grado era esagerata. E se fosse effettivamente accaduto, avremmo preso immediatamente dei provvedimenti. Adesso ritorniamo a concentrarci sulla partita contro il Montebelluna». Per la partita di domani solo Ferrante non sarà a disposizione. Favarin, squalificato, sarà sostituito in panchina da Langella.

Ore 17.00 – Lega Pro girone A, fischio finale: Bassano-SudTirol 2-0, Mantova-Cremonese 0-2, Renate-Pordenone 0-2.

Ore 16.30 – (La Provincia Pavese) Alla vigilia della gara con il Cuneo Fabio Brini non nasconde le difficoltà che il Pavia deve superare dopo la rivoluzione di gennaio. «Abbiamo poco tempo per cercare di inserire i nuovi arrivati perché le partite diminuiscono di settimana in settimana – dichiara il tecnico del Pavia – purtroppo dobbiamo portarli in condizione evitando che possano incappare in infortuni, altrimenti i tempi per riaverli a posto aumenterebbero ancora». Il rimpianto di oggi è avere fuori molti elementi tra squalifiche ed infortuni. «Se avessimo avuti tutti a disposizione sarebbe stato ovviamente meglio – ammette Brini – perché avrei avuto più scelte all’inizio ma anche durante la partita, valutando diverse situazioni tattiche». La logica farebbe pensare a un Cuneo chiuso che proverà a non permettere agli azzurri di far gioco. «Credo che ogni partita abbia una sua storia a prescindere dal rendimento statistico di quelle precedenti – ribadisce il mister del Pavia – è fondamentale come interpreteremo la gara. Se pensiamo a un Cuneo rinunciatario o difensivo sbaglieremmo di grosso. Dobbiamo essere noi, invece, più cattivi e concreti ed è questa l’unica via che abbiamo per far bene». In questa delicata fase può essere l’ultima occasione per non perdere il treno delle prime? «Via via ci sono sempre meno possibilità per recuperare e dobbiamo essere bravi a cercare di sfruttare ogni partita. Non guardiamo la classifica. Bisogna solo vincere perché questo porta ad acquisire entusiasmo e consapevolezza nei nostri mezzi».

Ore 16.10 – (La Provincia Pavese) Dopo quattro pareggi e tanto terreno perso in classifica, oggi la vittoria è un obbligo per il Pavia. L’avversario si presta, sulla carta, ai sogni di rimonta azzurri. Il Cuneo ha fatto appena due punti nelle ultime sei gare, uno stop brusco in un campionato a strappi: zero punti nelle prime cinque gare (tra cui il 2-3 in casa con il Pavia), quindi un filotto di 22 nelle successive 9 giornate per poi, appunto, frenare di botto. Il Pavia per la verità non sta messo molto meglio, ma se vuole davvero cominciare una rimonta per mettere nel mirino i play off non c’è più tempo da perdere. Il successo consentirebbe intanto di guadagnare punti su Suditirol o Bassano (o entrambe), che si scontrano e sono due delle sette squadre che precedono il Pavia in classifica. Nella gara di Bolzano con il Sudtirol oltre a un pareggio sofferto, in dieci, Brini ha perso quattro giocatori in un colpo solo: gli infortunati Biasi e De Silvestro e gli squalificati Sforzini (espulso al Druso) e Siniscalchi (quinta ammonizione e turno di stop automatico). Il mister azzurro deve fare ancora a meno di uno dei nuovi acquisti, Grillo (oltre ai «vecchi infortunati» Cristini e Bellazzini), e ad Abbate, punito con la messa fuori rosa per non aver accettato il trasferimento ad altri club. Così Brini ha scelte quasi obbligate: in attacco si ricompone la coppia gol formata da Cesarini e Ferretti, finito in panchina dopo l’arrivo di Sforzini, in difesa Foglio giocherà a sinistra con l’inedita coppia Malomo-Dermaku al centro, a centrocampo sugli esterni conferma per Grbac mentre il brasiliano Azzi, provato a sinistra e in ballottaggio con Manconi, potrebbe esordire in azzurro.

Ore 15.50 – Lega Pro girone A, fine primo tempo: Bassano-SudTirol 1-0, Mantova-Cremonese 0-1, Renate-Pordenone 0-1.

Ore 15.30 – (Gazzettino) Quattro punti di vantaggio sulla seconda, sei sulla terza e un turno di campionato sulla carta abbastanza favorevole dove il Cittadella punterà alla quarta vittoria di fila. La squadra di Roberto Venturato potrebbe allungare ancora, sperando magari in un regalo dei cugini del Padova con il Feralpisalò, ma il tecnico non casca nel tranello e avverte: «Anche se la classifica ora ci sorride non sono tranquillo perché la strada è ancora lunga. Nel girone ci sono avversarie come Alessandria, Feralpi Reggiana e Bassano che sono assolutamente in corsa, e altre che potrebbero rimettersi in scia. Penso ad esempio alla Cremonese che si è rinforzata parecchio». Per Venturato conta soltanto la prossima partita. «È tempo perso stare a fare conti in questo momento. Mancano 14 gare, per me saranno tutte autentiche finali e come ciò vanno interpretate: la prima è quella con il Pro Piacenza, che va affrontato con tanta umiltà». Una squadra che all’andata è riuscita a mettere in difficoltà i granata al Tombolato. «Me la ricordo bene quella partita. Il Pro Piacenza ha giocatori validi tecnicamente e un allenatore che conosco a livello personale, bravo a preparare le partite. Sono stato anche suo tecnico e so quanto sia preciso. Arriva da una pesante sconfitta, a Reggio Emilia, per questo motivo mi aspetto una squadra con grande voglia di rifarsi contro di noi. Per questo dico che il Pro Piacenza rappresenta un banco di prova molto importante e significativo per i nostri colori». Con un Cittadella che deve crescere ancora, secondo Venturato: «Stiamo per cominciare la fase cruciale della stagione, ogni errore da qui alla fine peserà sempre di più, per questo dico che dobbiamo migliorare nella gestione della gara. Bisogna essere più cinici davanti e concedere meno occasioni dietro. Il Cittadella deve crescere nei novanta minuti sul piano della concentrazione». Bizzotto sabato scorso ha detto che è meglio vincere 2-0 che 4-2. «È importante non prendere gol, quando puoi contare su una difesa forte parti già con il piede giusto. Le nostre lacune, anche individuali, sono migliorabili perché abbiamo tutte le qualità per evitare certi errori durante la partita». Su Padova-Feralpisalò il tecnico spiega: «È una partita di cartello, il Padova è una grande realtà, ma il Cittadella deve pensare soltanto a se stesso, ogni cosa bisogna guadagnarsela da soli, senza aspettare i regali delle altre». Venturato dovrà fare ancora a meno di De Leidi, Pascali, Donazzan e Paolucci, oltre ovviamente a Bobb. «Pascali ha iniziato a correre, Donazzan e Paolucci dovrebbero cominciare a far qualcosa dall’inizio della prossima settimana», conclude l’allenatore granata, che in linea di massima dovrebbe affidarsi all’undici dell’ultimo turno, con Cappelletti in difesa al posto di De Leidi, e Salvi che potrebbe essere risparmiato in quanto utilizzabile anche da centrale in caso di necessità. In avanti confermata la coppia Litteri-Bizzotto.

Ore 15.10 – (Mattino di Padova) Il Citta vuole ingranare la quarta. Dopo Cuneo, Pro Patria e Renate, gli uomini di Venturato vogliono aggiungere lo scalpo della Pro Piacenza al carniere delle squadre sconfitte in questo inizio di 2016, sperando magari in un favore da parte dei “cugini” biancoscudati, che domani ospiteranno la FeralpiSalò, seconda in classifica. «Dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi, perché nessuno ci farà regali» precisa il tecnico granata, partito ieri pomeriggio assieme ai suoi uomini alla volta del capoluogo emiliano. «Padova-Feralpi è sicuramente una delle partite di cartello, perché la squadra di Pillon potrebbe anche rientrare in corsa per la promozione, mentre quello allenato da Diana è un gruppo tosto. Ma a 14 giornate dalla conclusione non ha senso mettersi a fare calcoli legati a quanto combinano gli altri. I 4 punti di vantaggio che abbiamo sulla seconda non possono certo renderci tranquilli, perché Feralpi, Alessandria, Reggiana, Bassano e la stessa Cremonese, che a gennaio si è molto rinforzata, sono lì». «Subire meno gol». Nemmeno l’infermeria può lasciare del tutto sereno l’allenatore del Cittadella, anche se «Pascali ha ripreso a corricchiare, e confido che pure Donazzan e Paolucci possano cominciare a farlo dalla prossima settimana». Con De Leidi fuori per almeno un mese, è scontato il ricorso a Scaglia e a Cappelletti in mezzo al reparto arretrato, con Salvi che, in caso di emergenza, potrebbe reinventarsi centrale. Forte del secondo miglior attacco del girone, il Citta ha però soltanto l’ottava difesa e proprio le tante reti incassate (20 in 20 giornate) sono la prima preoccupazione di Venturato. «Non prendere gol è importante per rimanere in alto. Da questo punto di vista possiamo e dobbiamo crescere, diventando più cinici e consapevoli dei nostri mezzi anche nella fase difensiva. Certi errori nella lettura delle situazioni vanno evitati. Ne abbiamo commessi pure nella partita d’andata». L’allievo ritrova il maestro. «Al Tombolato la Pro Piacenza ci ha messo in difficoltà, bloccandoci sull’1-1. Dalla sua ha diversi elementi di qualità, da Carrus a Speziali, da Alessandro a Rantier, sino al nuovo arrivato Orlando. In più sarà carica dopo la sconfitta per 4-0 di Reggio Emilia, un risultato maturato negli ultimi minuti, al termine di una gara rimasta a lungo aperta. E poi è guidata da un tecnico molto abile nell’interpretare le partite come William Viali, che ho allenato quand’ero alla Cremonese. Ecco perché dico che questa gara sarà un bel banco di prova per noi». Tornare al “Garilli” riserverà sensazioni particolari a Venturato, visto che è stato il suo stadio nella stagione 2013/14. «Ma io allenavo l’altra squadra della città. La Pro ha meno seguito, però è gestita da persone perbene e ha saputo ritagliarsi un suo spazio importante, tanto che oggi esiste una certa rivalità fra le due tifoserie locali». L’omaggio. Anche Viali, che deve rinunciare allo squalificato Bini, nella conferenza-stampa della vigilia si è soffermato sui rapporti con Venturato. «Conosco bene Roberto, sono stato il suo capitano a Cremona e so che tipo di allenatore è. Il Cittadella è una corazzata ed è meritatamente in vetta, tuttavia ricordo che all’andata siamo riusciti a metterlo in difficoltà e possiamo farlo anche questa volta, a patto che si dia tutti quanti più del massimo». Prima della gara, il presidente degli emiliani Domenico Scorsetti consegnerà una targa al numero uno granata Andrea Gabrielli. Un gesto di riconoscenza dopo che metà dell’incasso raccolto al Tombolato il 27 settembre fu devoluto agli alluvionati del Piacentino, colpiti in quel mese.

Ore 14.40 – (Gazzetta di Mantova) Tre mesi dopo l’ultima vittoria in campionato (7 novembre, 1-0 a Bassano) e dopo aver masticato amaro per il mancato arrivo degli ultimi obiettivi di mercato, il Mantova affronta oggi al Martelli il derby con la Cremonese. Una partita di per sè carica di significati, che assume nella circostanza quasi il valore dell’ultima spiaggia. I biancorossi non ci sbarcheranno da soli, perché ancora una volta la tifoseria mantovana ha messo da parte i tanti rospi ingoiati e ha garantito il suo sostegno alla squadra. Squadra che però arriva all’appuntamento con i cerotti. Al danno del mancato arrivo dal mercato di una prima punta, si aggiunge la beffa. Javorcic deve fare a meno subito di due attaccanti: Tripoli (contrattura) e Ruopolo, alle prese con il solito problema al ginocchio che ormai rischia di fargli chiudere la stagione in anticipo. Ma non basta, perché il tecnico ha gli uomini contati anche in difesa: con Trainotti squalificato e Scrosta infortunato, Javorcic a parte i titolari Cristini (al debutto) e Carini non ha altri centrali in rosa; da qui la scelta di convocare il 18enne della Berretti Gambardella. Detto tutto ciò, è evidente che l’essere rimaneggiati non può costituire un alibi. E infatti lo stesso Javorcic alla vigilia sottolinea che «il derby è una partita speciale, che vale tanto per la nostra gente e che noi faremo di tutto per vincere». Il Mantova scenderà in campo con una formazione inedita: saranno ben 5 i volti nuovi rispetto al girone di andata (Lo Bue, Cristini, Masiello, Perpetuini e Marchi) e soprattutto la difesa sarà per metà diversa dal solito: «Cristini e Masiello debutteranno dall’inizio – conferma Javorcic -, non avremo il solito assetto ma sono convinto che il reparto farà bene». A metà campo resiste fino all’ultimo il ballottaggio fra Longo e Di Santantonio, mentre in avanti sarà Zammarini ad agire da trequartista alle spalle di Marchi e Caridi: «Senza Ruopolo e Tripoli, non abbiamo molte alternative – dice Javorcic -, anche perché Beretta non gioca da tanto, mentre Falou è un ’97 ed è arrivato da appena due giorni. Loro potranno essere utili a gara in corso». In panchina ci saranno anche Ungaro e Del Bar, quest’ultimo meritevole forse di maggiore considerazione. Sull’altro fronte, Rossitto conferma il modulo 4-3-3 e si tiene qualche dubbio sulla formazione. Come terzino destro dovrebbe rientrare Gambaretti, ma potrebbe anche essere confermato Russo. A metà campo esordirà il neoacquisto Scarsella, al posto di Suciu o di Rosso. In avanti, infine, Maiorino non è al top (lieve noia muscolare) ma dovrebbe farcela. In caso contrario, giocherà Pacilli. Il Mantova avrà in campo tre ex: Perpetuini, Marchi e Caridi. In grigiorosso soltanto due ex mancati: Brighenti e Sansovini.

Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il popolo neroverde è gasatissimo; un ex illustre come Adriano Fedele paragona il Pordenone al Chievo e pronostica la serie A fra qualche anno; il vicepresidente regionale Sergio Bolzonello parla di serie B e stadio nuovo; Mauro Lovisa di terzo posto alle spalle di Cittadella e Alessandria. Deve adeguarsi anche il prudente Tedino e, udite-udite, ammette per la prima volta che i playoff potrebbero essere alla portata. «Ma solo se – condiziona il suo giudizio – vinceremo a Meda con il Renate». SPARTIACQUE PADANO – Fra Milano e Como, attraversata dal Certesa, affluente del tristemente famoso Seveso, spesso avvolta nella nebbia, Meda e il suo stadio vengono considerati dal tecnico come il vero spartiacque stagionale. «Abbiamo già sofferto il Renate all’andata – ricorda Tedino -. Finì 0-0». La gara smorzò un po’ gli entusiasmi del buon inizio dei ramarri. «Loro – prosegue – adottano un 3-5-2 fastidioso, hanno un ottimo allenatore come Colella (ex Como), e giocatori insidiosi come Ekuban e Florian. Quest’ultimo ha segnato 5 gol in 4 gare. Lo conosco bene – ricorda Bruno – perché era con me a Treviso. Nello scorso turno il Renate ha fatto sudare il Cittadella (2-4, a segno Scaccabarozzi e lo stesso Florian, ndr), rischiando sul 2-2 anche di passare in vantaggio. Per vincere, come ormai tutti si aspettano – sottolinea il mister, quasi con una punta di fastidio – dovremo avere un atteggiamento straordinariamente positivo dal 1’ al 90’, così come straordinaria è stata finora la nostra stagione». SOPRA LE RIGHE – Tedino è felice di tanto entusiasmo intorno alla squadra, ma al tempo stesso ne teme gli eccessi. «Sì – conferma -, perchè più sali e più ti fai male se cadi. Per arrivare dove siamo oggi – si spiega – ogni componente del Pordenone ha dato il massimo: dalla dirigenza agli addetti ai lavori, dal mio staff a ogni singolo giocatore. Nessuno ci pronosticava così in alto nei giorni del ritiro precampionato. A mio giudizio ci sono almeno altre 5-6 squadre potenzialmente più forti di noi. Se vorremo arrivare veramente ai playoff – indica la strada – dovremo continuare con questo rendimento, senza che nessuno ceda di un solo centimetro. E credetemi – alza l’indice -, non è facile mantenere questi standard per un’intera stagione. Ciò premesso – giura -, noi ce la metteremo tutta per accontentare presidente, società e tifosi». SQUADRA CONFERMATA – I ramarri sono partiti ieri per Cinisello Balsamo, dove hanno trascorso la notte. Questo pomeriggio si trasferiranno al Città di Meda. Inizio alle 15. Sono rimasti a casa De Agostini, Marchi e Martignago, che ha già ripreso a lavorare in gruppo. Dovrebbero scendere in campo gli stessi undici che hanno battuto 1-0 (gol di Strizzolo) il Mantova. Ovvero Tomei fra i pali; Boniotti, Stefani, Ingegneri e Martin in difesa; Mandorlini, Pederzoli e Pasa a centrocampo; Cattaneo, Strizzolo e Filippini con posizioni e ruoli intercambiabili (con e senza trequartista) in prima linea. Arbitrerà Davide Miele di Torino. MAXISCHERMO – Come al solito, per coloro che non possono seguire i ramarri a Meda, la società mette a disposizione il maxischermo della sala conferenze del De Marchi, che proporrà la gara Renate-Pordenone trasmessa da sportube.tv. Nell’occasione sarà aperto l’adiacente bar, che funge anche da zona d’accesso per raggiungere la sala conferenze.

Ore 13.50 – (Messaggero Veneto) Nella tana delle pantere: se ne esce vivo, allora il Pordenone è davvero pronto per pensare ai play-off. Lo dice con altre parole Bruno Tedino, ma il messaggio è questo. Nel match di oggi a Meda contro il Renate (i cui giocatori sono simpaticamente etichettati con il nome del felino), i neroverdi, reduci da 4 vittorie consecutive valse il quarto posto solitario, affrontano un severo test di maturità. Che spinge il tecnico cittadino, solitamente restio ai proclami, a dichiarare: «Se faremo risultato pieno, sono convinto che potremo giocarci sino alla fine un posto nei play-off. Lo penso perché affronteremo una gara dura, spigolosa, su un campo difficilissimo e al cospetto di una squadra, guidata da un tecnico preparato (l’amico Giovanni Colella, ndr), che quanto a fisicità e temperamento non teme confronti. Inoltre, sono la formazione che sta facendo meglio tra quelle che lottano per la salvezza». Realismo. Tutti ingredienti che rendono questa trasferta un autentico trabocchetto per il lanciato team neroverde. Bisognerà continuare a volare sull’entusiasmo che ha spinto a parlare addirittura di promozione in serie B. «Ovvero – spiega meglio Tedino – continuare a dare il massimo. Perché se ci troviamo dove siamo è proprio per questo motivo: aver giocato al meglio delle nostre possibilità. Sono felice per l’entusiasmo che si respira attorno a noi, ma bisogna pure essere realisti: non sempre si potranno tenere i ritmi attuali, ma nulla impedisce di sognare altre 14 giornate da protagonisti». Conferme. Oggi sarà confermata la squadra che sabato scorso ha battuto il Mantova al Bottecchia. Dunque, Tomei in porta, Boniotti, Stefani, Ingegneri e Martin in difesa, Mandorlini, Pasa e Pederzoli in mezzo, Cattaneo, Strizzolo e Filippini davanti. Con l’incognita trequartista (Cattaneo) o tre punte in linea. «Ci adatteremo al modulo (probabile 3-5-2) dei rivali», fa sapere Tedino. Partirà ancora dalla panchina Berrettoni. Mentre non è stato nemmeno convocato il nuovo arrivo Stefano Beltrame, precauzionalmente a riposo. Pericolo. C’è il fratello (Evans) più esperto del Kondogbia (Geoffrey) dell’Inter tra le fila lombarde. E’ c’è soprattutto l’attaccante più in forma del momento, quel Damien Florian arrivato a Renate nell’ultimo mercato e già autore di 5 gol in 4 gare. Sarà lui il pericolo principale per la porta di Tomei, inviolata da oltre 270 minuti.

Ore 13.30 – (Gazzettino) Tre anticipi di campionato vedono protagoniste le nostre rappresentanti oggi alle 14.30 nella sesta giornata di ritorno. Ai box l’Abano che recupererà la gara con la Virtus Vecomp il 13 marzo. CAMPODARSEGO. Tenta l’ulteriore allungo in vetta andando a fare visita alla Sacilese (ultima). Così Antonio Andreucci: «Vincere è un dovere e una necessità, ma tutte le partite vanno giocate. La Sacilese ha dato filo da torcere al Calvi Noale e farà altrettanto con noi. Spetta ai ragazzi fare il loro compito, dipenderà molto anche dall’approccio che avremo. Se ci comportiamo come sappiamo, abbiamo la possibilità di puntare alla vittoria. Diversamente incontreremo difficoltà». Fondamentale raccogliere il massimo, anche perché prima dello scontro diretto con il Venezia (28 febbraio) Bedin e compagni dovranno vedersela con Monfalcone, Virtus Vecomp e Luparense San Paolo. Conta di arrivare al big match con almeno i tre punti di vantaggio che avete attualmente? «Noi viviamo questa situazione con massima spensieratezza. Se allo scontro diretto arriveremo davanti, meglio. Se saremo dietro, faremo in ogni caso la nostra partita». Un’occhiata la date anche all’Este, che è in grande ascesa e insegue a otto lunghezze? «Meritano i complimenti per quello che stanno facendo. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada». Passando alla formazione, sono squalificati Ruopolo e Pellizer. Quanto a Zecchin, il debutto dal primo minuto è rimandato. «È poco che si allena con noi. La caviglia risponde bene, è un giocatore che comincia a essere a disposizione». ESTE. È in continua ascesa, tanto che rispetto alle prime cinque giornate del girone d’andata ha già sei punti in più e il Venezia dista appena cinque lunghezze. In casa ha vinto le ultime nove gare e oggi riceve il Fontanafredda che ha raccolto appena due pareggi nel girone di ritorno. Ecco il tecnico Andrea Pagan: «Facciamo la corsa su noi stessi, ma non ci nascondiamo se qualcuno davanti perde colpi. Dobbiamo guardarci però anche alle spalle dato che Belluno, Virtus Vecomp e Tamai stanno andando forte. Il nostro obiettivo è migliorare il nostro rendimento nel girone di ritorno rispetto a quello d’andata, e per adesso non possiamo che essere soddisfatti». Un flash sul Fontanafredda. «È reduce da una sconfitta, quindi verrà con il coltello tra i denti. Non sarà una partita facile». Squalificato Caporali. LUPARENSE SAN PAOLO. Va a fare visita al Monfalcone per allungare la serie utile di due vittorie e tre pareggi di fila per 1-1, l’ultimo con il Venezia. «Veniamo da un buon momento e da una grande prestazione – sottolinea Enrico Cunico – ma non dobbiamo pensare che questa sia una partita più semplice. L’approccio deve essere lo stesso delle ultime gare: se lo facciamo, possiamo dire la nostra. È importante avere per tutta la gara l’atteggiamento giusto anche perché siamo solo qualche punto sopra la zona play out e non ci siamo ancora tirati fuori da questa situazione che mi dà fastidio». Nel Monfalcone occhio al tandem d’attacco Zubin-Godeas. «Sono giocatori di grande qualità, ma tutta la loro squadra è in salute». Squalificato Antonello.

Ore 13.10 – (Mattino di Padova) Un sabato di anticipi per tre delle quattro squadre padovane di Serie D. Oggi pomeriggio, Campodarsego (ore 15), Este e Luparense (entrambe alle 14.30) scenderanno in campo per la 6ª giornata di ritorno nel girone C. Una scelta di opportunità in vista del turno infrasettimanale di mercoledì 10. Le avversarie di giornata saranno rispettivamente Sacilese, Fontanafredda e Fincantieri Monfalcone. Sacilese-Campodarsego. Per il “Campo” sarà il tipico testa-coda: la Sacilese è ultima in classifica, con un piede in Eccellenza, e vive un momento delicato a livello societario. Proprio ieri, nel corso di una conferenza-stampa tenutasi allo stadio di Sacile, è stata annunciata la cessione (l’ennesima) all’imprenditore romano Pino Ielo da parte del torinese Francesco Baù. Non ha di questi problemi la “corazzata” di patron Daniele Pagin, prima della classe con 3 punti di vantaggio sul Venezia. I ragazzi di mister Tony Andreucci, dopo la sconfitta nel derby con l’Este, sono tornati a macinare punti, mettendo a segno l’en plein con Giorgione, Triestina e Dro. Un successo con la Sacilese potrebbe, dunque, allungare a quattro la striscia di vittorie consecutive e mettere ulteriore pressione sul Venezia, impegnato domani in casa contro il Montebelluna. Per la sfida odierna (arbitro Gabriele Citarella di Matera), non sarà a disposizione lo squalificato Pelizzer. Formazione Campodarsego (4-3-3): Vanzato; Bortot, Gal, Ruopolo, Buson; Bedin, Piaggio, Cacurio; Kabine, Radrezza, Aliù. All. Andreucci. Este-Fontanafredda. Al Nuovo Stadio per allungare l’imbattibilità. L’Este non perde da ben 16 partite e con il Fontanafredda (arbitro Maria Marotta di Sapri), terz’ultimo in classifica ma ancora in piena lotta per evitare i playout, potrebbe arrivare la quinta vittoria di fila. Insomma, i risultati stanno premiando il buon gioco espresso dagli uomini di Andrea Pagan, che ora possono pure permettersi di puntare il Venezia, staccato di 5 punti. Il tecnico atestino dovrà rinunciare a ai centrocampisti Busetto (infortunato) e Caporali (squalificato). Il Fontanafredda, dal canto suo, proverà il colpaccio affidando le chiavi dell’attacco al nuovo acquisto Christian Damiano, prelevato dalla Torres. Formazione Este (4-3-3): Lorello; Tiozzo, Montin, Guagnetti, Rosina; Favre, Arvia, Maldonado; Marcandella, Coraini, Mastroianni. All. Pagan. Monfalcone-Luparense. I Lupi puntano su risultati e… supporter. Con il taglio del nastro del Luparense Club “Mauro Bolzan”, vera e propria “tana” rossoblù inaugurata giovedì sera a San Martino di Lupari con un centinaio di tifosi e una folta rappresentanza della prima squadra, si è dato dato ufficialmente il via alla rincorsa primaverile. Gli ultimi risultati fanno ben sperare, uno su tutti il pareggio con il Venezia, che ha riportato capitan Beccaro & C. a ridosso delle prime dieci forze del girone. A Monfalcone (arbitro Andrea Cattaneo di Civitavecchia), però, non sarà facile: i giuliani sono in zona retrocessione ma possono ancora sparare le ultime cartucce per raggiungere quantomeno i playout. Formazione Luparense (3-4-3): Rossetto; Pregnolato, Baggio, Severgnini; Sanavia, Pignat, Faggin, Di Fusco; Beccaro, Sottovia, Giglio. All. Cunico. Nel frattempo, è stato accolto il ricorso del Venezia contro la decisione del Giudice sportivo di far disputare il match con il Montebelluna a porte chiuse per una spinta del massaggiatore dei lagunari nei confronti dell’assistente dell’arbitro Manara (sezione di Mantova), durante la gara di San Martino di Lupari.

Ore 12.50 – (Gazzettino) Nell’allenamento effettuato ieri il tecnico ha provato la formazione che quasi certamente sarà schierata domani con il Feralpi, e ancora una volta De Risio ha giocato a centrocampo in coppia con Corti. «Daniele è un ragazzo molto umile e in campo mi aiuta tantissimo. Ha molta più esperienza di me e cerco sempre di ascoltare i suoi consigli. Con il Lumezzane siamo andati bene, vediamo domani». Appunto con il Feralpi, compagine in grande ascesa che dà il meglio di sè proprio quando gioca in trasferta. «Andremo in campo con grande cattiveria agonistica cercando di fare capire che è il Padova a giocare in casa e vogliamo fare la nostra partita. L’allenatore ci ha messo in guardia che loro sono molti forti in attacco, sfrutteremo tutte le nostre armi per metterli in difficoltà». Passando alle vicende extra-calcistiche, De Risio ha già trovato casa in centro, dove lo raggiungerà a breve anche Simona, la sua fidanzata. «Ho trovato una bella sistemazione vicino alla zona pedonale, sono felice e sereno. Ma ho dovuto lasciare a casa a Montenero di Bisaccia il mio cane: è un pastore maremmano ed è troppo grande per portarlo qui. Padova come città? Mi piace e le sue piazze sono molto caratteristiche. Avrà modo di conoscerla più a fondo insieme a Simona».

Ore 12.40 – (Gazzettino) Quando, tra l’altro, scadrà formalmente il suo contratto, anche se c’è già un accordo di massima con la società per proseguire il rapporto per più stagioni. «Questa è la mia prima esperienza in un club al Nord, ho trovato un ambiente molto bello nel quale c’è grande voglia di lavorare e di migliorarsi. Il mio obiettivo è dimostrare che posso fare ancora di più, e voglio che Padova rappresenti per me un trampolino di lancio». Magari per raggiungere insieme ai biancoscudati il salto in serie B. «Mi piacerebbe, sarebbe una cosa bellissima. Anche se nel calcio non ci sono mai certezze, quindi andiamo avanti pensando a una partita alla volta e vediamo cosa succede». Guardando all’attualità, avete nove lunghezze di vantaggio sulla zona a rischio, un margine senz’altro rassicurante: possibile fare un pensierino ai play off? «Non possiamo permetterci di guardare troppo avanti, ragioniamo di partita in partita per cercare di raccogliere il massimo e alla fine si tireranno le somme».

Ore 12.30 – (Gazzettino) Ha già fatto vedere di che pasta è fatto, tanto che al debutto con il Lumezzane è stato promosso a pieni voti. Carlo De Risio si è ritagliato subito un ruolo da protagonista nello scacchiere biancoscudato abbinando sostanza e qualità. E in mezzo al campo al fianco di Daniele Corti forma una coppia di centrali invidiabile. «Sono contento perché ho trovato un gruppo di ottimi compagni che mi ha fatto sentire sin dal primo giorno a mio agio. Quando scendo in campo cerco sempre di dare il massimo con grande determinazione e umiltà. Con il Lumezzane la squadra ha disputato una buona partita portando a casa i tre punti che è la cosa più importante. Ora però abbiamo già voltato pagina, e siamo concentrati sul prossimo impegno con il Feralpi Salò che è una squadra molte forte, quindi dovremo prestare grande attenzione». Soffermandoci sulla sua prestazione di sabato scorso, anche Bepi Pillon ha avuto parole al miele per lei. «Mi fa piacere, ma è stata solo la mia prima partita con il Padova e mi auguro di continuare a fare bene. Spero che la squadra continui a ottenere risultati e che tutto vada per il meglio fino al termine della stagione».

Ore 12.20 – (Gazzettino) Bepi Pillon potrà contare su tutta la rosa a disposizione per la sfida casalinga in programma domani alle 14 con il Feralpi Salò, eccezione fatta naturalmente per Cunico che sarà operato al menisco del ginocchio sinistro lunedì. Anche Altinier, infatti, è tornato ad allenarsi insieme ai compagni partecipando a tutta la seduta, incentrata quasi esclusivamente sulla cura dei dettagli sul piano tattico, e con l’allenatore prodigo di consigli sui movimenti da fare. In campo con l’ormai consueto 4-4-2 si è vista la stessa formazione che ha espugnato Lumezzane, con un solo ballottaggio aperto: quello tra Altinier e Sparacello. Considerato che l’attaccante mantovano si è allenato con il contagocce in settimana per un fastidio dietro al ginocchio, ecco che il collega siciliano potrebbe avere l’opportunità di partire subito titolare a pochi giorni dal suo arrivo all’ombra del Santo. Finocchio, altro neo biancoscudato, che giovedì è stato provato in coppia con Neto Pereira nella partitella in famiglia, è stato invece schierato ieri con le riserve, ragione per cui le sue quotazioni sono in ribasso. Per sciogliere il dubbio sarà comunque decisiva la seduta dedicata alla rifinitura che la squadra effettuerà questa mattina alla Guizza. Intanto, Bucolo si è allenato anche ieri a corrente alternata con il gruppo, senza comunque partecipare alle situazioni tattiche provate dalla squadra. Come noto, dopo la rottura con Pillon, non è stato inserito nella lista dei giocatori consegnata alla Lega. Lista, peraltro, che comprende ventitré elementi, il che significa che potenzialmente ci sarebbe spazio per un altro innesto.

Ore 12.00 – Sul pubblico: “Ci ha sempre dato una grossa mano, sia in casa sia in trasferta, e so che continuerà a darcela”. Termina la conferenza stampa.

Ore 11.57 – Sulle scelte: “Sono tutti recuperati, dobbiamo valutare le condizioni di Altinier ma oggi si è allenato regolarmente e quindi dovrebbe partire dall’inizio. Turea non ci sarà, ha il tendine d’Achille infiammato”.

Ore 11.55 – Sui nuovi acquisti: “Abbiamo colmato alcune lacune nella nostra rosa, quindi sono contento dell’arrivo di tutti e cinque. Potranno darci una grande mano”.

Ore 11.52 – Sulla classifica: “Tranquilli non si è mai, quella arriverà solo a salvezza matematicamente raggiunta. Dobbiamo intanto vincere più partite possibili, e poi vedremo.

Ore 11.50 – Arriva Pillon. Sulla FeralpiSalò: “Sta facendo un grande campionato, è una squadra propositiva con giocatori importanti che sanno attaccare gli spazi e far male. Sarà una partita aperta ed avvincente! Dipenderà tutto da noi, se giochiamo da squadra possiamo dare fastidio a tutti. E dobbiamo essere più cattivi e determinati sotto porta. Che partita ho preparato? Non dobbiamo conceder loro spazi. Paura di loro? Rispetto, la paura bisogna averla solo della morte!”

Ore 11.20 – Qui Guizza: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 11.00 – Qui Guizza: schemi anti-FeralpiSalò in corso.

Ore 10.40 – Qui Guizza: regolarmente in gruppo Altinier, ancora assente Turea.

Ore 10.20 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) L’unica piccola nota dolente, in settimana, è arrivata dal “mercato”, che proprio nelle ultime ore ha portato via da Padova il suo amico Giandonato. «Mi è dispiaciuto che sia partito, perché a lui sono molto legato e tra di noi c’è grande amicizia. Quando se n’è andato, lunedì, mi ha confidato di essere dispiaciuto, perché a Padova avrebbe voluto lasciare qualcosa di più, ma anche carico per la nuova avventura». Altinier ce la fa? Questa mattina, alle 10, l’ultima rifinitura programmata alla Guizza sarà decisiva per capire se Altinier riuscirà ad essere della gara. L’attaccante, ieri, un po’ a sorpresa ha svolto l’intero allenamento con i compagni, effettuando la seduta di tattica organizzata dal tecnico. Se anche questa mattina la risposta del ginocchio sarà confortante, Pillon potrebbe far scendere in campo, domani pomeriggio, gli stessi undici che hanno battuto il Lumezzane.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «La Feralpi è seconda in classifica e merita di starci», le parole del centrale arrivato dalla Carrarese, «ma il Padova è in crescita, e i sette risultati utili consecutivi lo dimostrano: siamo sulla strada giusta, il lavoro che facciamo quotidianamente con mister Pillon sta dando i suoi frutti. Dopo due partite contro avversarie meno quotate, seppur entrambe giocate in trasferta (Pro Piacenza e Lumezzane, ndr), affrontiamo una compagine di caratura tecnica superiore, soprattutto in attacco, dove ha giocatori di qualità e rapidità. Noi, però, giochiamo in casa, il nostro obiettivo non può essere altro che la vittoria: non dovremo avere fretta, ma essere compatti e organizzati. Se saremo solidi e riusciremo a concretizzare le occasioni che ci daranno, possiamo farcela». Per il difensore romano, dopo lo spezzone contro la Reggiana, sta per arrivare la prima partita da titolare all’Euganeo. «Non posso che essere contento di come sta andando questo periodo. Entrare in una linea difensiva a cose fatte non è facile, soprattutto con Pillon che chiede un sacco di accorgimenti al reparto arretrato: sinceramente non mi sarei aspettato di poter guadagnare un posto da titolare così presto, pensavo che il mister mi avrebbe dato un po’ più di rodaggio, invece punta già su di me. E con Diniz l’intesa migliora di partita in partita».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ventiquattr’ore di attesa per una delle partite più importanti della stagione. Il Padova aspetta l’arrivo all’Euganeo della FeralpiSalò: domani, alle ore 14, i biancoscudati vanno alla ricerca del successo casalingo che manca ormai da oltre due mesi, ossia dalla “prima” in panchina di Pillon contro l’Albinoleffe, il 5 dicembre scorso. E se in extremis (decisiva la rifinitura di questa mattina) il tecnico può recuperare anche Cristian Altinier, fra il Padova e i tre punti c’è la formazione di Aimo Diana, la peggiore che potesse capitare in questo momento. Parola alla difesa. Bastano i numeri per certificare il cammino in trasferta dei bresciani: la Feralpi è la squadra che sin qui ha raccolto più punti fuori casa in tutto il girone A (ben 24 sui 30 disponibili), che ha vinto di più (sette volte, con tre pareggi e nessuna sconfitta) e che, sempre lontano dalle mura amiche, ha segnato più di tutte, ben 21 reti. Dopo il blitz di carattere e di organizzazione di Lumezzane, il Padova domani sarà chiamato prima di tutto ad una grande prova difensiva: lì, dove sino a tre settimane fa dominavano i brasiliani, è pronto ad esordire in casa dal primo minuto Andrea Sbraga, che ha ormai “soffiato” il posto a Fabiano.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Nuovo appuntamento con il rinnovato clinic per allenatori del settore giovanile, organizzato dal Padova. Dopo aver parlato di colpo di testa, il terzo incontro dell’anno, lunedì prossimo al Palagozzano alla Guizza, vedrà come docente Attilio Sorbi, ex giocatore della Roma, ma anche dello stesso Padova nell’annata 1984/85 che si concluse con l’illecito di Taranto. Sorbi, oggi 57enne, è un apprezzato docente di tecnica calcistica alla Scuola allenatori di Coverciano. La sua lezione di lunedì si concentrerà sullo sviluppo delle competenze individuali al servizio della squadra, e per sviluppare alcuni percorsi tecnici e tattici si avvarrà della collaborazione delle formazioni Esordienti biancoscudate. L’ingresso all’evento, con inizio alle ore 20.45, costa 10 euro, ridotto della metà per gli abbonati a Mycoach.

Ore 08.30 – Lega Pro girone A, la classifica aggiornata: Cittadella 41, FeralpiSalò 37, Alessandria 35, Pordenone 34, Bassano 33, Reggiana e SudTirol 32, Pavia 30, Cremonese e Padova 28, Giana Erminio 25, Cuneo 24, Pro Piacenza 23, Lumezzane e Renate 19, Mantova 18, AlbinoLeffe 14, Pro Patria 1 (-7 punti di penalizzazione).

Ore 08.20 – Lega Pro girone A, i risultati della ventesima giornata: Lumezzane-Padova 02 (Neto Pereira (Pd) al 19′ pt, Altinier (Pd) al 38′ st), SudTirol-Pavia 1-1 (Sforzini (Pv) al 17′ pt, Spagnoli (St) al 26′ pt), Pordenone-Mantova 1-0 (Strizzolo (Pn) al 12′ pt), Cuneo-Giana Erminio 2-2 (Perico (Ge) al 43′ pt, Chinellato (Cu) al 20′ st e al 40′ st, Cogliati (Ge) al 32′ st), Cittadella-Renate 3-2 (Bizzotto (Ci) al 1′ pt, Litteri (Ci) al 8′ pt, Florian (Re) al 43′ pt e al 9′ st, Lora (Ci) al 26′ st), FeralpiSalò-Pro Patria 2-0 (Guerra (Fs) al 44′ pt, Tortori (Fs) al 24′ st), Reggiana-Pro Piacenza 4-0, AlbinoLeffe-Bassano Virtus 0-0, Cremonese-Alessandria 2-1.

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E’ successo, 5 febbraio: allenamento pomeridiano, torna in gruppo Altinier mentre è assente Turea.




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