Padova-Cremonese, le voci dalla sala stampa. Baldassin: “Grande emozione, dedicato ai miei genitori”. Pillon: “Contava il risultato”

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20160323110532.jpgFabio Rossitto (allenatore Cremonese): “Siamo partiti malissimo, abbiamo regalato i primi due gol. L’atteggiamento due primi venti minuti non me l’aspettavo, timorosi e insicuri, svagati. Poi abbiamo fatto anche tante cose buone, siamo riusciti a segnare e abbiamo sfiorato anche il 2-2. È chiaro che andare sotto 0-2 a Padova è quasi una condanna, ma noi siamo riusciti a reagire. Adesso è chiaro che per i playoff per noi si fa dura, ma non dobbiamo assolutamente mollare. Abbiamo una stagione da chiudere nel modo più positivo possibile”.

Andrea Sbraga (difensore Padova): “Il gol? Lo devo rivedere anch’io, non mi sono neanche reso conto! Mi sa che non lo rifarò mai più… La dedica? In molti mi hanno detto di dedicarglielo, ma lo dedico a quel tifoso a cui è mancato il padre e ad una mia amica di Firenze”.

Luca Baldassin (centrocampista Padova): “Sono contento ed emozionato, segnare davanti a questo pubblico è un’emozione enorme! Può sembrare banale ma dedico il gol ai miei genitori, che hanno visto la partita. Ora facciamo più punti possibili, e poi si vedrà cosa succede”.

20160323110600.jpgGiuseppe Bergamin (presidente Padova): “È stata dura! Siamo riusciti a portare a casa una partita difficile ma non siamo stati tranquilli, perché loro davanti ci hanno fatto soffrire! Mi ha fatto venire il mal di cuore… I playoff? Crediamoci tutti insieme, che magari viene fuori qualcosa di buono!”

Giuseppe Pillon (allenatore Padova): “L’aspetto che conta più di tutti è il risultato. Per 35 minuti li abbiamo messi sotto, dopo il loro gol la partita tatticamente è diventata più difficile. Noi siamo andati in sofferenza, abbiamo pensato tutti a portare a casa il risultato, ma non bisogna nascondersi ne vergognarsi. Non c’è niente di male a giocare così. Bianchi? Gli ho passato un uomo fisso nel secondo tempo, ma anche li abbiamo sbagliato qualcosa. Non abbiamo fatto benissimo con le mezz’ali. Sapevo che nel secondo tempo saremmo andati a discapito del gioco, ma l’importante era portare a casa la partita. Se me l’ero vista brutta? A Pordenone avevo visto un grande Padova, loro si erano chiusi e hanno portato a casa la partita. Sul 2-1 è nato un po’ di timore, dopo che avevamo sfiorato il 3-0. Abbiamo sofferto più in quei minuti che nel secondo tempo. Finocchio? E’ stata una scelta tattica, mi serviva un centrocampista in più. Ogni tanto andiamo in difficoltà e facciamo degli errori che non si dovrebbero fare. A Pordenone abbiamo fatto errori evidenti, speriamo di non farli più. De Risio e Diniz erano entrambi in diffida, quindi salteranno le prossime partita. Mi devono spiegare che gialli sono? Non riesco a capirli. Il conti per i playoff? Non dobbiamo guardare gli altri, solo noi stessi, vincerne il più possibile e poi vediamo. Non possiamo sbagliare niente se vogliamo puntare a qualcosa in alto. Dovrò preparare bene la prossima, perché servirà inventarsi qualcosa. Le vacanze Pasquali cadono giuste per rifiatare. Bucolo? Se l’ho messo in campo vuol dire che credo in lui. Tutti sono utili, guardo durante gli allenamenti e poi decido. Io capisco quelli che stanno fuori, che si incazzano, l’importante è che continuino ad allenarsi e che sappiano prendere le occasioni. Questa è la legge del calcio”.




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