Bassano-Pro Piacenza, Sottili: “Il regolamento va applicato, non interpretato. Ma noi…”

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La giacca mollata dopo mezz’ora di gara per restare in jeans e t-shirt. Stefano Sottili ha il fuoco dentro il petto. La sua disanima è foderata di eleganza, non alza i toni ma i suoi sono messaggi precisi. Prima punta il dito sugli errori dei suoi, poi non può proprio esimersi dal chiamare in causa Mastrodonato di Molfetta. Mister, però la partenza è stata un po’ soft… “Avete ragione voi, il primo quarto d’ora dei ragazzi non mi è piaciuto per niente, siamo stati poco aggressivi e anche sul primo gol voglio rivedermi bene la dinamica perchè credo si potesse fare di più. Poi però ci siamo raddrizzati nel resto del primo tempo, mentre il secondo è stato a senso unico”. Certe decisioni del direttore di gara hanno finito con l’indirizzare la partita, è apparso evidente… “Allora, io dico che c’è un regolamento apposta che deve essere applicato alla lettera e non interpretato. Mi riferisco a tanti episodi: in primis il fallo di Calandra su Falzerano che ha determinato il rigore. Il terzino era già stato ammonito e ci stava il secondo giallo, come anche a Gomis è stato risparmiata l’espulsione per un fallo di mano che sarebbe valso il secondo cartellino. Il 2-0 di Speziale mi era parso in chiaro offside mentre in precedenza c’era un gol buono non convalidato a Pietribiasi. Senza contare che altri falli palesi in area non sono stati puniti. Per carità, uno sbaglio può anche starci, sbagliamo tutti, allenatori e giocatori. Ma una sequenza così netta e tutta a sfavore di azioni, beh, direi che disturba e infastidisce. Dopodichè sono il primo a riconoscere che sarebbe stato meglio segnare dal dischetto e magari finalizzare meglio il tanto costruito”. Ora è fondamentale voltare pagina… “Sono d’accordo. Ripartiamo dal tanto di buono che si è combinato stavolta per raccogliere più punti possibili. È ancora tutto aperto, sia i playoff che il miglior piazzamento da provare a ottenere. Dite quello che volete, ma io proprio in questa occasione sono sempre più convinto del valore dei miei ragazzi. Stiamo bene e in salute, perciò rimettiamoci in moto. Giuro, mi avrebbe seccato un pareggio per quanto prodotto durante il match, figurarsi accettare l’1-3. Il terzo gol manco lo conto. È arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo in cui eravamo andati tutti a saltare meno Rossi. Io avrei voluto anche lui nel mucchio, fate un po’ voi. Ma ora le parole non servono. Rimbocchiamoci le maniche e al lavoro”.

(Fonte: Giornale di Vicenza)




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