Padova, con Pillon è marcia-playoff: solo Cittadella, Pordenone e Bassano hanno fatto più punti…

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Dall’Albinoleffe… all’Albinoleffe. Bepi Pillon, che proprio prima del match d’andata contro i bergamaschi era subentrato a Carmine Parlato sulla panchina del Padova, è arrivato al suo personalissimo “giro di boa”. Le ultime speranze playoff ieri hanno ricevuto un’iniezione di fiducia: il pareggio casalingo dell’Alessandria con il Mantova ha portato i grigi a 8 punti dai biancoscudati, i quali con una vittoria domani sera a Bergamo potrebbero riportarsi a – 5. E il quarto posto, per i risultati inanellati da quando è diventato l’allenatore del Padova, Pillon se lo sarebbe pure meritato. I numeri. Ad un girone di distanza lo dicono le statistiche, lo sottoscrivono i risultati delle ultime 17 partite: se il campionato fosse cominciato con Padova-Albinoleffe, e con il tecnico di Preganziol sulla panchina del club di viale Rocco, oggi la classifica sarebbe diversa. E vedrebbe Neto Pereira & C. proprio sul quarto gradino del girone A, dietro soltanto alla capolista Cittadella, a Pordenone e Bassano. Il Padova, dal match contro i seriani in poi, ha raccolto ben 33 punti: 2 in più dell’Alessandria, 8 di vantaggio rispetto alla Feralpi Salò, addirittura 10 più del Pavia e la bellezza di 13 sul Sudtirol.

Solo Cittadella (40 punti), Pordenone (37) e Bassano (34) riuscirebbero a stargli davanti. Una marcia a tutti gli effetti da playoff, che rischia però di non concretizzarsi a causa del divario che il Padova ha accumulato rispetto alle concorrenti nelle prime 13 giornate di campionato. Il fortino. Ma non è tutto. Sempre riferendoci alle ultime 17 partite (dalla 14ª di andata in poi), il Padova avrebbe persino la migliore difesa e il terzo miglior attacco del campionato. Con soli 11 gol subìti, al pari della Reggiana, Favaro e Petkovic sarebbero in cima alla classifica dei portieri meno battuti del girone: il portiere del Cittadella, nello stesso lasso di tempo, ha dovuto raccogliere nella sua porta ben sei palloni in più, quello del Bassano cinque, e quello del Pordenone due. L’avversario. Ben altri numeri, invece, quelli dell’Albinoleffe, che domani ospiterà all'”Azzurri d’Italia” di Bergamo (nel posticipo del lunedì sera imposto dalla concomitanza, oggi alle 12.30, di Atalanta-Roma) i biancoscudati. I seriani, nel “girone” di Pillon, hanno messo insieme la miseria di 8 punti, ed altrettanti gol segnati: con 19 punti guadagnati, e ben 7 da recuperare al Mantova terz’ultimo, la squadra, adesso allenata da Michele Facciolo, è quasi condannata al penultimo posto, e di certo a tentare la salvezza attraverso i playout.

Dietro al Bassano, secondo, ora ci sono Alessandria e Pordenone, a quota 56, e la FeralpiSalò, che ieri ha perso a Cuneo, è ferma a 49. Se domani Neto e compagni riuscissero a fare risultato pieno a Bergamo, potrebbero superare i gardesani e a riportarsi a 5 punti di distanza dal quarto posto, con la speranza che il Cittadella, sempre domani sera, possa scaldare ancora di più la battaglia fermando i neroverdi di Bruno Tedino. A quattro giornate dal termine, insomma, se il Padova batterà l’Albinoleffe, avrà ancora margini per sperare. Se ci riuscisse, le ultime tre gare diventerebbero davvero di fuoco: l’Alessandria dovrà affrontare Sudtirol e Reggiana, e poi presentarsi l’8 maggio all’Euganeo, e il Pordenone andrà a Pavia nel mezzo delle due sfide casalinghe contro Cuneo e Giana. E con i biancoscudati che, prima dello scontro diretto dell’ultima giornata, se la vedranno con Giana e Bassano, il campionato potrebbe ancora riservare un colpo di coda inaspettato.

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia)




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